| CAPITOLO 18 LA SFIDA CONTINUA
- La...la tua ragazza? - chiese Ran che era diventata paonazza. - Sì, la mia ragazza perchè?- chiese Kaito fingendo di essere stupito, ma non fece in tempo a concludere la domanda che uno schiaffo lo colpì in pieno volto. - Così impari, mio caro Shinichi Kudo, a illudermi, e ringrazia che non ti ho tirato un calcio nello stomaco. - Io non ti ho mai detto che ti amavo, ma rimani comunque la mia migliore amica! - Non me ne importa un fico secco di essere la tua migliore amica, vattene e non farti più vedere chiaro? - spinse Kaito da parte e uscì dalla stanza. Io e Kaito ci voltammo verso Kudo e gli sorridemmo beffardi, poi io mi avvicinai a lui e gli sussurai nell'orecchio: - La sfida è stata accettata... E ci allontnammo...
La festa era iniziata da ormai venti minuti, e nel giardino della villa, era stato allestito un palchetto, davanti a una ventina di tavolini da due o quattro posti. Kaito ed io eravamo seduti in uno in prima fila, più in la i detective boys e Kogoro con sua figlia erano divisi in altri due tavolini. Ogni volta che la furibonda Ran voltava lo sguardo verso il falso Shinichi, Kaito mi stringeva a sè, facendole salire ancora di più l'invidia, che si notava dalla sua faccia livida... Dopo circa mezz'ora il diamante nero fece la sua comparsa sul palchetto, Kaito e io ci guardammo per un'attimo, poi ci girammo verso Kudo e lo salutammo ironicamente. Dopo esserci alzati dal tavolo facemmo il giro del giardino arrivando dietro al palchetto, con un gesto fulmineo, ci levammo i travestimenti ed entrammo in scena...
|