Buongiorno a tutto il mondo! Come potevo non partecipare a questo contest?
Beh, la coppia penso che sia scontata, visto che ne tifo due, principalmente.
Ora lascio alla storia la parola, sperando che vi piaccia e che non vi rattristi troppo (Sì, ultimamente io e l'amore andiamo d'accordo come andrebbero d'accordo Shuichi Akai e Gin)
Last Xmas ~
Era l’anno scorso, e me lo ricordo come se fosse ieri. I suoi occhi erano pieni di gioia alla vista del pensierino che le avevo fatto. Quello stesso pensierino che ora è qui con lei.
Era la Vigilia di Natale e da poco eravamo tornati grandi entrambi, con i nostri corpi originali. L’Organizzazione non era ancora stata sconfitta, ma la maggior parte dei membri erano stati arrestati con successo grazie al nostro intervento. Poco dopo essere tornati grandi, io andai subito dal mio storico amore, la quale però non ne voleva più saperne di me perché l’avevo fatta aspettare troppo a lungo. Non le avevo confessato che io fossi quel bambino che aveva vissuto per più di tre anni a casa sua, e forse era meglio così.
Tornai a casa un po’ giù di morale, ed ad attendermi c’era quella ragazza graziosa dai capelli di un colore insolito che stava preparando da mangiare il mio piatto preferito: lo gyudon. Il profumo che emanava era qualcosa di sopraffino, tanto che poi dovetti trattenermi dal mangiarlo tutto io. Chissà quando aveva imparato a far da mangiare, ricordavo che era decisamente scarsa in materia. Mi aveva stupito, così come tante altre volte.
Quando tornammo a scuola nelle nostre vesti originali, feci pressione perché restasse nella mia classe, e i professori mi accontentarono. Finalmente io e quella ragazza eravamo in banco assieme, e la sua aria assorta durante le spiegazioni di chimica non me la scorderò mai. Era splendida anche in quel caso.
Più la conoscevo in quelle sue vesti, ovviamente agitate perché l’Organizzazione la riconosceva con quell’aspetto, più mi rendevo conto che iniziavo a provare interesse nei suoi confronti. Non solo aveva una forza fisica invidiabile, ma aveva anche una forza interiore di quelle che più la sentivo, più mi veniva voglia di passare del tempo con lei. Era qualcosa di indescrivibile, come una calamita che attrae il metallo, io ero attratto da lei e dal segreto che portava dentro di sé.
Quante volte ho cercato di farglielo tirar fuori, ma non voleva sentir ragione: non me l’avrebbe mai e poi mai detto. Giorni, settimane, mesi di tentativi per farle tirare fuori qualcosa da quella sua bocca, ma niente... Finché un bel giorno, e non so come mai le venne in mente ciò dopo la promessa che aveva fatto con sé stessa, mi confessò tutto: era innamorata di me, ma aveva paura di quello che poteva succedermi, siccome continuava a ripetere che era una “bomba a orologeria”.
Era incredibilmente tenera mentre me lo diceva, e quel suo panico mi faceva venire ancora più voglia di abbracciarla e tenerla stretta a me, assaporando il profumo di rose che emanavano i suoi capelli, e osservandola negli occhi grigio-verdi. Così anch’io, in quell’istante, le dichiarai i miei sentimenti. Lei sembrava non crederci, tanto che pensava che io la stessi prendendo in giro. Per convincerla, ricordo, la dovetti baciare, cosa che lei ricambiò con passione.
Era la Vigilia, e il nostro appuntamento era sotto l’albero di Natale del quartiere Beika. C’erano luci rosee, rosse, dorate e argentate qua e là, e l’albero sembrava brillare da tanto erano bianche le luminarie appese, le quali formavano una bella spirale di diamanti. Le palline erano tutte colorate, e appesi c’erano anche dei biglietti di buon augurio per il nuovo anno, o anche per il Natale stesso.
Fu lì che la ricordo con tutto me stesso: aveva un giubbotto bianco, una gonna rossa che le arrivava fin sopra le ginocchia, e infine un paio di stivaletti marroncino. Completava il tutto la sua corta chioma ramata legata in una mezza coda dietro. Era così bella da farmi letteralmente impazzire.
Mi avvicinai a lei e le diedi il mio regalo, così lei fece con me. Camminammo un po’ in giro per il quartiere, per poi ritornare, verso mezzanotte, al punto di partenza. Le sue mani, come sua abitudine, non erano coperte dai guanti, e per questo io dovetti più e più volte scaldarle con le mie. Poco male, avevo un pretesto per rimanerle appiccicato.
Appena scattò la mezzanotte, ci scambiammo un bacio appassionato sotto l’albero, augurandoci reciprocamente “Buon Natale” e aprendo i nostri regali. Il mio conteneva un portachiavi del Manchester United, la mia squadra di calcio inglese preferita, e sembrava originale. Mai regalo fu più azzeccato! Io invece le avevo regalato una parure con gli orecchini a forma di rosa rossa e il ciondolo della stessa forma. Lei li apprezzò moltissimo e mi saltò addosso per baciarmi ancora. Non avevo mai visto il suo viso così tanto felice nella mia vita.
E così sorrisi anch’io.
Ma tutto quell’idillio che era iniziato benissimo si trasformò in un incubo di lì a qualche mese, e vi sto parlando di quest’anno. Più precisamente, dalla primavera all’autunno di quest’anno. L’Organizzazione ci scoprì e ci perseguitò, fino a che non la rapirono, facendola lavorare al loro farmaco per diversi mesi, vietandole categoricamente di uscire, e facendola percuotere da Gin, quel dannato che le aveva messo le mani addosso più di una volta.
Spiegando tutto ai poliziotti, riuscii a rintracciare l’edificio in cui era stata messa, e riuscii anche a portarla via da loro, riuscendo anche a far arrestare i pochi superstiti dell’Organizzazione, tra cui quel dannato. Tuttavia Gin non si arrese facilmente, e giusto a fine ottobre riuscì ad evadere dal carcere di massima sicurezza, venendo a cercarci e abusando di lei davanti a un me poco cosciente, steso a terra dalla sua gomitata. Quando poi si stancò, prese la sua Colt e le diede un colpo secco sulla tempia col silenziatore, uccidendola.
Quella scena l’avevo vista come se ci fosse stato un effetto rallentato. Non so con quale forza, ma riuscii ad alzarmi da terra. Gin mi guardava e rideva come un pazzo, contento di essersi liberato di lei, di averle fatto quello che più desiderava farle. Sembrò che volesse uccidere anche me, dopo un discorso in cui io non capii assolutamente nulla, data la mente annebbiata da quell’unico pensiero che non c’era più, ma fu interrotto dall’arrivo puntuale della polizia, la quale stavolta lo arrestò definitivamente.
Pochi giorni dopo ci fu il suo funerale. Inutile dire che io non ero per niente in forma. Ero sconvolto. La mia ragazza era stata uccisa con una freddezza spietata, quasi come se non fosse stata un’umana, ma una semplice bestia. Continuavo a guardarla, e anche con la pelle ancora più candida del solito era di una bellezza unica. Era la
mia bellezza. Sono consapevole che una come lei non la troverò mai più nella mia vita.
Piansi per giorni, non riuscii a mettere nulla sotto i denti. Lei non c’era più. Era l’unica cosa a cui pensavo. Lei, che al momento della sepoltura aveva addosso la parure che le avevo regalato al Natale scorso, emanava una tale pace da farmi star male e bene nello stesso istante.
Sicuramente, adesso, lei è in un posto migliore, lontano dalle ingiustizie e lontano da chi voleva farle del male. Ma è anche vero che io sono lontano da lei e lei è lontana da me. È andata da qualche parte da cui io non posso riportarla indietro, come avevo fatto quand’ero andato a salvarla.
Lei è ora qui, sotto questa lastra di marmo, con il suo splendido sorriso. Lei è qui, e io non posso nemmeno più abbracciarla, baciarla, riuscire a sentire il profumo che emanava, quello stesso profumo che non aspettavo altro di sentire. Quel profumo che si è insediato nelle mie narici e che ancora adesso ricordo con chiarezza.
Sento una lacrima che mi solca il viso, e intanto appoggio le stelle di Natale sulla tomba. Sì, perché oggi è Natale anche per lei. La neve cade dal cielo e io insistentemente pulisco il marmo, sperando di poter sentire la sua presenza attraverso la lastra.
Accarezzo la tomba con l’incisione del suo nome.
«Buon Natale, amore mio.»
Shiho Miyano, 27 Settembre 1976 – 5 Novembre 1998
PS. Date completamente inventate da me seguendo la data di inizio manga (1994).
Edited by shiningstar ~ - 8/12/2014, 12:13