Ormai tutti lo sanno chi preferisco tra le due, e il mio attuale set e la mia miniatura in "Home" dovrebbero già rispondere. Ma per chi se l'è perso, beh, argomento la mia posizione da persona matura.
Io tra le due preferisco Shiho/Ai. La storia che ha, il suo carattere, il mistero che la avvolge, specie con il rapporto con Gin, me la fanno piacere tantissimo. Ha un carattere forte, sarcastico, ma che cela dietro di sé un'insicurezza che fa quasi tenerezza. Vorrebbe trascorrere e far trascorrere una vita tranquilla insieme agli altri, ma in realtà non può per via del suo passato, il quale ogni tanto ritorna come una secchiata di acqua fredda in testa. È altruista, pensa sempre prima al bene degli altri a discapito della sua sofferenza. Non c'è niente che non sopporti in lei e, per essere una persona che ha avuto tutta quella merda nella sua vita, ecco che invece stupisce tutti con un carattere anche piuttosto divertente. Sì, perché lei è fondamentalmente brillante, divertente e intelligente. Capisce subito che Conan ama Ran e capisce subito che non avrà possibilità di conquistarlo, e per questo lo aiuterà a tornare adulto più e più volte, tramite la creazione di farmaci sperimentali. E ogni tanto lo prende anche per il kudo, così da fargli abbassare la cresta.
Ha paura, sì, questo non lo nego. Ha paura degli Uomini in Nero oltre che della vita. Ha paura di soffrire ancora, anche se in cuor suo sa che dovrà prima o poi lottare contro la sua più grande paura. E soffre, e ha sofferto, per la morte della sorella.
Non è una visione idilliaca, ma semplicemente credo che tra le due sia quella più umana, quella più riuscita. E ora vi spiegherò il perché non scelgo l'altro personaggio.
Ran. Cercherò di trattenermi mentre ne parlo, perché proprio non la sopporto. È buona, gentile, dolce, tenera, sicura, forte, intelligente, forse è anche la migliore a scuola, vanta di un harem pazzesco perché tutti si innamorano di lei o quantomeno le iniziano a volere bene, è troppo innaturale, secondo me.
Un personaggio, per essere tale, non può essere amato da tutti. Non deve e non può. Anche Usagi in Sailor Moon aveva gente a cui stava sulle balle. Ma qui, con Ran, si sfiora l'esagerazione: Ran piace anche ai cattivi. Che balle. Che.due.balle.
Specifico che sto parlando di Ran senza Shinichi, così come ho fatto con Ai (Ho citato solo per un pezzetto il suo rapporto con Shinichi).
Aggiungiamoci pure che è pura di cuore, che è forte fisicamente, che è forse la ragazza più ammirata della scuola, ha paura dei fantasmi, ma è una paura messa lì a caso. È la perfetta casalinga, sempre ligia a fare quello che deve fare, e inoltre, volendo, pure paziente, visto che accudisce il padre (Il quale sembra quasi che non sappia vivere senza di lei) e attende il Kudo.
Vero, ha comunque avuto una vita non proprio rosea per via della separazione dei suoi, ma... Ops! Che chiùl! Ha pure i genitori che si amano ancora ma non lo ammettono! E entrambi i genitori le vogliono bene, quindi.... Beh, vita facile la ha. Ma va beh, anche Shinichi prima di essere Conan aveva vita facile.
Per dire, io tutta questa sua perfezione non la sopporto. È troppo smisurata e troppo innaturale. Se io dovessi identificarmi in un personaggio, io sceglierei un personaggio che sia umano e non un'idealizzazione di un essere umano, perché qui Ran è un'idealizzazione, e pure mal riuscita.
Io non sopporto l'idea di non riuscire a trovare nessun difetto in un personaggio (Attenzione! Io in Ai trovo un paio di difetti, del tipo che sta andando per le lunghe con 'sta storia dell'Organizzazione e che a volte sembra quasi saccente, e a volte sembra che non ce la faccia ad andare avanti, come nell'episodio dell'Autobus).
Ecco, la perfezione smisurata e esagerata di Ran per me è il più grande difetto del personaggio in sé.
Quindi, togliendo proprio Shinichi dalle scatole e relegandolo a farsi un cadavere, io tra le due preferisco Shiho/Ai. E le motivazioni le ho date.
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