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Il segreto della felicità
Cos’è la felicità? Un sentimento molto intenso che ogni essere umano vorrebbe provare. È così intenso che molti la inseguono, pochi la raggiungono. Ci sono due tipi di felicità: quella momentanea, molto intensa ma breve, e quella duratura. La prima puoi ottenerla tutti i giorni, quando accade qualcosa di positivo. Ma come si raggiunge la seconda? Una risposta molto materialista potrebbe essere “avendo molti soldi”. Un sondaggio condotto in Europa e riprodotto nel territorio statunitense però smentisce questa idea. Nonostante un considerevole aumento del reddito medio percepito negli ultimi anni, si tenga presente che la ricerca è stata eseguita prima della Grande Recessione del 2008, la soddisfazione marginale è stata praticamente nulla. Questi dati soggettivi, perché la soddisfazione è comunque un dato soggettivo, sono suffragati da dati più oggettivi come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi medio. Zamagni infatti scrive “il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far credere che per essere felici basti aumentare l’utilità”, e porta come esempio lo stereotipo del riccastro avaro e infelice. Quindi se non è il denaro ad avere una correlazione diretta della felicità, più avanti spiegherò perché ha una correlazione indiretta, cosa bisogna ottenere per essere felici? Penso che la felicità duratura si possa ottenere combinando due elementi. Il primo è la serenità, quella condizione emotiva che esprime una tranquillità interiore, che “denota calma, libertà da gravi preoccupazioni” come riporta il vocabolario. Quando gli impegni oberano e causano stress, diventano elementi che turbano la quiete e diminuiscono la serenità. Una persona agitata difficilmente sarà una persona felice. Il secondo elemento invece è il raggiungimento degli obiettivi. Tra le persone depresse infatti ci sono quelle che hanno vissuto avvenimenti drammatici che hanno minato la serenità, quelle stressate, ma anche quelle spente, che non hanno più obiettivi nella vita. Quindi il vero motore della felicità sono gli obiettivi: se questi ultimi vengono raggiunti, si diventa felici. Ecco perché se una persona povera diventa ricca potrebbe diventare felice, mentre un ricco potrebbe essere comunque triste: uno degli obiettivi del povero che è felice quando diventa ricco è proprio quello di arricchirsi. Non sono i soldi a far la felicità, ma centrare i propri traguardi. Nella vita, quindi, per essere felici bisogna credere in qualcosa e battersi per raggiungerla. Mettere il proprio animo per realizzare le proprie aspirazioni. È questo il segreto.Se la depressione protrae per molto un consulto con un specialista non fa mai male, è il loro mestiere ^^
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