CITAZIONE (insospettabile @ 28/11/2011, 21:34)
CITAZIONE (Sherry Haibara @ 27/11/2011, 23:09)
Diverso è stato per il mio ragazzo: sua madre l'ha saputo direttamente da lui, ma si rifiuta di riconoscerla come una cosa normale, dal momento che è molto religiosa (è protestante) ed è convinta che con le adeguate cure e "sessioni di psicologia riabilitativa" potrebbe tornare dalla parte "giusta" della sponda del fiume...
È stato piuttosto difficile averci a che fare in passato (giacché sa anche della mia omosessualità), ciò nonostante non ha ancora mosso obiezioni verso il fatto che ci frequentiamo (anche se ovviamente non conosce tutti i particolari) e ci abbiamo fatto entrambi ormai l'abitudine. C'est la vie!
Sherry Haibara
Questa storia delle sessioni di psicologia riabilitativa sembra vada molto in voga in questo periodo...soprattutto negli ambienti religiosi.
Un mio vecchio amico è caduto male.. lui è omosessuale, ma allo stesso tempo è cresciuto in una famiglia e con amici molto religiosi, frequenta la parrocchia e i suoi amici più vicini da qualche anno a questa parte sono tutti in parrocchia.
Lui ha sempre tentato di reprimere il suo orientamento sessuale, un pò per non dare dispiacere ai suoi, un pò perchè non riesce ad accettarlo circondato da un ambiente poco "caritatevole" nei suoi confronti...
Qualche tempo fa sono rimasta veramente basita..parlavo con una nostra amica comune e siamo entrate nel discorso..lei mi racconta, arrabbiatissima, che giuseppe vedeva un altro ragazzo, e che quindi lei e tutti gli altri della parrocchia, suoi amici, si sarebbero allontanati drasticamente da lui finchè questi non avrebbe ripreso la "corretta via".
Devo dire che la cosa mi ha lasciata davvero perpelssa e arrabbiata..
Hanno adottato la tecnica dell'abbandono e dell'esclusione dal gruppo per farlo sentire colpevole.
è triste e deprimente conoscere i diretti interessati della faccenda, pensare di conoscerli, rendersi conto di come il tempo e le compagnie li abbiano cambiati e peggiorati.
perdonate la divagazione.
Io comunque sono eterosessuale.
Non hai affatto divagato, anzi! Quello che hai sollevato è un problema estremamente preoccupante dal mio punto di vista, perché mi sembra così assurdo che si possa negare ad una persona la possibilità di seguire le proprie inclinazioni in materia sessuale
ricattandola - perché di ricatto si tratta - in questa maniera. Lo trovo uno squallido esempio di bigottismo e chiusura mentale, di disprezzo verso il prossimo. Dov'è finita la morale cattolica (ma cristiana in generale) che predicava il rispetto degli altri? Ma a questa gente si può sapere cosa importa delle MIE, delle NOSTRE scelte, delle inclinazioni proprie di ciascuno di noi?
Scusatemi, ma io non ho veramente parole per definire l'ondata di disgusto che mi assale quando mi rendo conto che esistono persone del genere e che
purtroppo non sono una ristretta minoranza. Ma siamo pazzi? Ricattare una persona
per il proprio orientamento sessuale minacciando di troncare un'amicizia o un allontanamento forzato? Non vorrei essere volgare, ma che .... gliene frega!! Da quando in qua la vera amicizia, il vero affetto, il vero sostentamento reciproco passano attraverso la discriminazione, l'odio, il pregiudizio e l'ignoranza?!
Ma io lo so, questa non è una mentalità innata, è una mentalità imposta! Ed è un sistema di valori radicalmente inadatto e che mi spingerei a definire nocivo e destabilizzante per la società moderna, in quanto distrugge la self-confidence che spesso negli individui omosessuali è già di per sé assai labile se non del tutto assente e li induce a pensare di essere
diversi e per questo
sbagliati! Anziché cogliere la parte migliore della diversità, cioè l'opportunità di costruire un dialogo e di trovare un punto di incontro, si cerca soltanto l'isolamento e il cambiamento forzato, con l'unico risultato che le persone che subiscono questi episodi di
vera e propria violenza psicologica finiscono col rimanere segnati a vita o addirittura suicidarsi (e purtroppo non è un'eventualità così remota, i suicidi legati all'omosessualità sono in aumento...).
È ASSURDO proclamare a gran voce il rispetto per la vita e per il valore dell'uomo e poi infangare e reprimere con queste subdole modalità un'inclinazione che - nelle sue più profonde radici -
resta sempre e comunque un atto d'amore! Ed è ancora più raccapricciante se a negarlo sono persone che - a maggior ragione essendo ispirate dalla morale cattolica - dovrebbero fare del rispetto per l'altro e dell'amore reciproco un cardine fondamentale della propria esistenza!
A tutte queste persone io dico: IPOCRITI. Vergognatevi di voi stessi e delle vostre false sicurezze, dei vostri osceni preconcetti e della abominevole ristrettezza di vedute che contraddistingue quello che è decisamente esagerato definire un cervello: vantatevi voi poi, delle opere di bene che quotidianamente fate per tranquillizzare la vostra coscienza! Confidate sicuri nelle preghiere che rivolgete a nostro Signore nella matematica certezza che questo rappresenti per voi un lasciapassare per il Paradiso! Sarò felice di ridervi in faccia quando nell'ultimo giorno realizzerete che tutto questo non sarà servito a salvare la vostra anima, perché avrete agito ottusamente contro dei vostri fratelli innocenti che meritavano soltanto la vostra comprensione e che hanno ricevuto in cambio la vostra condanna.
Vergognatevi.
Scusatemi tutti per lo sfogo, ma non ce l'ho fatta a trattenermi... E per insospettabile: grazie di avermi dato l'occasione di manifestare appieno il mio pensiero, e se ti è possibile resta vicino a questo ragazzo: non sai quanto abbia bisogno di qualcuno che lo sostenga.
Sherry Haibara