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Grazie Man Sinceramente. Hai ragione in effetti alla prima visione non avevo capito bene cosa stava facendo Chapel... l'ho interpretato come agonizzante e stizzito e ferito nell'orgoglio e quindi (un po' come Freezer con Goku) che gli spara alle spalle. Invece ha molto più senso così, con Legato che lo obbliga a fare l'infamata del secolo. Anche il ritorno da Knives lo coglievo più come un pentimento postumo all'aver seguito troppo rigidamente gli ordini più che a una "vendetta" per l'infamata suddetta. È stata appunto una dimostrazione di adesione e lealtà alla pietà di Vash e Nicholas. Wolfwood da quel che dice nell'anime era mandato non a uccidere Vash ma a "scortarlo" fin da Knives, che ancora non capisco come si coniuga con il mandare i vari sicari. E poi non spiegano nienteeee né della pistola né della vera natura di Vash e Knives ma va bene, non è necessario dire e giustificare tutto. Narrativamente anche la scelta di usare Legato invece di Knives direttamente non l'ho molto capita, alla fine abbiamo un villain per il 90% del tempo che si prende tutto lo screen time e poi si volatilizza sul più bello. Okay è per dare la mazzata a Vash, ma lo ptevi fare con un altro dei Gung-Ho Guns. Alla fine Knives lo vediamo 10 minuti. In pratica, il compito di Nicholas consisteva nel guidare Vash verso Legato, monitorando i suoi movimenti. In effetti, per tutta la storia, mi sono trovato spesso a domandarmi come fosse possibile che gli antagonisti di turno scoprissero immancabilmente l'ubicazione di Vash in un mondo palesemente sconfinato e all'interno del quale parrebbe relativamente semplice mescolarsi fra gli altri; basti pensare al primo episodio della serie, nel quale Vash è ripetutamente scambiato per qualcun altro. In altre parole, il reverendo svolgeva contemporaneamente il ruolo dell'esploratore alla ricerca del vero Vash e, in seguito, della guida doppiogiochista. In merito alla presenza di Legato, ho sempre interpretato la scelta di creare un secondo antagonista principale come parte del gioco perverso di Knives: in fondo, quest'ultimo era ben consapevole di quanto Vash fosse incapace (per scelta, ovviamente) di ucciderlo in modo definitivo, sicché, per portarlo oltre il baratro dell'omicidio, occorreva una figura differente dalla sua, con la quale il tifone umanoide condivideva un legame di sangue indissolubile. Legato non è altro che questo, ossia un "signor nessuno" come tanti altri nella terra desertica (non a caso) di Trigun; nella visione di Knives, egli è la dimostrazione di come il male possa sorgere in qualsiasi momento e l'unico modo per fermarlo sia la sua sistematica eliminazione. Legato stesso, se ben rammento, non si definisce mai come una "persona" vera e propria, bensì come un mero strumento nelle mani di Knives, ossia un messaggio potente quanto il "love and peace" di cui Vash va tanto fiero. Di conseguenza, parte del fascino di Knives, a mio dire, sta proprio nella sua scarsa presenza "fisica" all'interno della storia a scapito di quella "ideologica": egli permea i Gung-ho (ma anche i semplici abitanti e banditi, costantemente in lotta fra loro per una ragione o per l'altra!) con il proprio pensiero, come se fosse sempre presente attraverso le loro azioni. La sua manifestazione precede la relativa apparizione in scena attraverso le parole violente e spietate degli altri, atte a confermare la cinica lettura del mondo del rigido alieno. Niente da fare... ormai sono abbonato ai poemi prolissi . |