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Finalmente ho letto questo nuovo volume. Io personalmente li aspetto con trepidazione, e ormai mi sono abituata che Conan ha i suoi difetti ma non ci posso fare niente.
Primo caso: Makoto contro Kid. L'ho trovato divertente, e la mezza distruzione causata al museo è talmente inverosimile da essere la cosa più divertente di tutte. Pensavo di essere finita in un altro manga! Alla fine, quando c'è Kid non mi aspetto chissà che grande giallo, ma azione e risate. Stavolta le ho avute, e sono contenta. Poi abbiamo anche la soap della ragazza ricca che ha portato a casa il fidanzato povero e manesco, e ricompare la madre di Sonoko, che non si vedeva dal volume 16 e che nel frattempo ha messo su un po' di carne. Sono tutte belle le mamme dei nostri protagonisti, chissà come mai. Secondo caso: il padrone di Capitano. Su questo non ho molto da dire, a parte che Aoyama deve proprio amare i mici. Prima Goro, poi Cap... stanno diventando dei protagonisti. Quando il padrone di Capitano è stato trovato e iniziava pure ad essermi simpatico, ecco che qualcuno cerca di ammazzarlo: ma povero! Fortunatamente si è salvato, ma il gatto è tornato ad Azusa. Insomma, siamo di nuovo al punto di partenza. Senso del caso? Mi sfugge. Terzo caso: lo stalker assassinato. Il caso è iniziato in modo piuttosto prevedibile: prima ancora che fosse trovato il morto, già si sapeva chi era l'assassino e anche il movente. Bisognava solo svelare il trucco dell'alibi, che mi è sembrato interessante e ingegnoso. Dubito che a qualcuno sarebbe venuto in mente di affidarsi agli scherzi del cervello di un nano per compiere un omicidio, ma si vede che l'assassino voleva rischiare. Sato e Takagi offrono il loro siparietto comico, ma sinceramente questi equivoci che vengono a crearsi tra loro (e la stazione di polizia tutta, grazie a quella boccaccia di Yumi) un po' mi stufano. Insomma, Sato ha perso la spilletta: invece di dire "Non ce l'ho più..." (battuta che mi ha fatto rabbrividire d'orrore e pensare "Oh no, ti prego, un altro malinteso no!") poteva semplicemente chiedere a Takagi se avesse trovato l'oggetto in questione, invece di fare tanti giri. Non c'è ragione di vergognarsi di una cosa del genere, dopotutto è accaduto mentre svolgeva il suo lavoro. Quarto caso: la donna rossa. Villa nel bosco, amici riuniti con segreti connessi, una tizia misteriosa che ammazza la gente... questo caso già mi piace. Okay, ha lo stesso schema di altri, ma stavolta c'è anche Sera, e a me lei piace. Poi si scoprono altre cose sul misterioso fratello mezzano e la storia, invece che chiarirsi, diventa sempre più fitta. Attendo gli sviluppi, anche se si sposteranno ad agosto. Sigh. |