*_* hei, grazie mille ragazzi!! sono contenta che qualcuno legga la mia ff!si, ecco, purtroppo l ho proprio scritta male e ora mi sto impegando a scriverla come si deve!voglio creare dei capitoli pieni di azione, di sentimento...ok ok, be, ho quà il seguito e dopo questo caso ne ho uno moooolto interessante che spero non vi annoi =P
sarà uno scontro tra titani...
detto questo, ecco la fine di questo capitolo!
Il museo era ben illuminato e circondato da elicotteri e dai grandi fans di Kid.
Sul tetto non poco lontano di un edificio illuminato, si poteva scorgere una figura ammantata, tutta vestita di bianco, una figura maestosa. Il mantello seguiva il vento e il ladro sentì che era il momento di agire.
-“non sei costretto, signorino Kaito” disse una voce. Era il vecchio Jii, molto devota alla famiglia Kuroba e la sorte del signorino era molto importante per lui.
Il ladro non disse niente, aprì il suo deltaplano e decollò verso la sua meta, il museo.
Ad un tratto le luci si spensero. Tutto divenne buio.
-“restate calmi e stiamo vicini!” urlò l’ispettore Nakamori.
D’improvviso si sentì una piccola esplosione e presto la stanza fu invasa dal fumo.
“cof..cof..state attenti…alla statua!” cercò di urlare l’ispettore, mentre andava ad aprire la finestra.
Il fumo pian piano usciva dalla stanza e ben presto la visibilità tornò normale.
“ispettore…la statua è sparita!” urlò uno degli agenti.
“come??” urlò Nakamori che, voltandosi si rese conto della verità. La statua era sparita.
“presto, controlliamo l’intero edificio e nei dintorni! Kid non può di certo andarsene a zonzo con una statua di 100 kili! Trovatelo!!”
detto questo, una mandria di polizia uscì dalla stanza che divenne vuota.
Fuori si potevano sentire le urla dell’ispettore che dava ordine agli agenti di cercare in giro, auto della polizia in movimento per la città, la folla di curiosi gridare “Vai Kid, sei grande!” oppure “furto Kid, furto Kid!”
La stanza era vuota. Della statua nessuna traccia. Tutto era buio.
“possibile che ci caschino ogni volta?” una voce dalle oscure tenebre uscì dal nulla e con se anche la statua riapparve.
“bene, al lavoro!” Kid sbucò dal nascondiglio insieme alla statua e si mise ad armeggiare.
“è la gemma incastonata che ti interessa vero?”
Kid si fermò, stupito. Quella piccola voce da bambino era inconfondibile.
Il piccolo detective l’aveva scoperto.
Il ladro, con un sorriso beffardo si alzò lentamente e si girò verso Conan.
“dimmi, da quanto sei qui?” chiese
“da un po’.” Rispose.
“mpf. Credevo che non ti saresti fatto vivo, cominciavo a preoccuparmi.” Gli disse in tono affettuoso Kaito Kid.
“preoccupati di questo!” e mentre lo diceva, cn rapidità fece scattare la sua cintura da cui uscì un pallone da calcio, attivò le superscarpe e mentre calciava il ladro agì anche lui in fretta: prese da sotto la giacca la sua pistola e sparò una carta verso Conan, il quale la evitò di lato e il ladro ne aprofittò per uscire dalla finestra già aperta.
“dannazione!” imprecò Conan e corse verso la finestra.
Su nel cielo il deltaplano di Kid stava scappando.
Conan uscì dal museo, prese il suo skate e cominciò ad inseguire il ladro.
Nel frattempo anche le auto della polizia si erano mobilitate e ben presto le sirene suonarono per tutta la città addormentata. Nakamori era in testa che urlava ordini alle altre auto e non perdeva mai di vista Kid.
Ben presto lo skate con il bambino sorpassò tutte le auto fino ad arrivare parallelamente a quella di Nakamori.
“ispettore! Guardi! Il bambino sullo skateboard!” gridò il poliziotto di fianco a Nakamori, terrorizzato e meravigliato.
L’ispettore si girò e con un ringhio rabbioso urlò
“hei tu, cosa credi di fare! Lui è Mio!”
ma Conan non lo stava ascoltando. Continuava a correre, ad inseguire Kid.
“accidenti, questa volta sarà difficile fuggire” disse tra se il nostro ladro preferito.
Lo skate pian piano però iniziò a rallentare e Conan arretrò.
“no, non ora!” si guardò in giro per cercare qualcosa, finchè non saltò sul tetto dell’ auto della polizia e il suo skateboard andò a schiantarsi contro un palo della luce.
“wow!” disse Kid che aveva assistito alla scena.
Conan ora, con sguardo da cacciatore aveva avvistato la sua preda preferita.
I due si scambiarono uno sguardo fugace, ma ricco di significato
“siamo all’ultimo scontro, piccolo detective” pensò.
Tra le urla di Nakamori che imprecava contro Conan di scendere, le sirene della polizia, Conan prese bene la mira con il suo orologio…ma prima che potesse schiacciare, il deltaplano di Kid scomparì in una nuvola di fumo.
“accidenti!” urlò il piccolo detective.
Intanto al museo fu trovato un bigliettino sulla statua
“VI DONO QUESTA BELLEZZA INCANTEVOLE.
MA TORNERò PRESTO.
IL VOSTRO KAITO KID!”
Il giorno dopo la notizia del furto del famoso ladro Kid fece il giro del mondo e un altro abile ladro stava guardando il tg con aria interessata.
La sua scrivania era piena di fascicoli dedicati a Kaito Kid e anche al piccolo Conan.
Il nostro ladro indossa una giacca rossa, è molto sicuro di se, ma soprattutto…è inafferrabile!
chi è?