Detective Conan Forum

le avventure di kid 1412

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view post Posted on 13/4/2012, 19:06     +1   -1
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Super detective

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Che capitolo interessante! La storia sta entrando nel vivo..
Quell'uomo è davvero inquietante e povero Kaito che è stato ferito :(
Mi è piaciuto il dialogo tra i due grandi ladri, ben scritto, sono curiosa di sapere come prosegue.
Carina la copertina!
 
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view post Posted on 18/4/2012, 21:57     +1   -1
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grazie mille!
bene, spero che la storia continui a piacervi...^_^
ecco a voi il prossimo capitolo!!

Strane presenze ed inquetudine

Nella stanza, un bambino dormiva un sonno agitato.
Conan si svegliò di soprassalto, il cuore che batteva a mille per l’agitazione.
“anf…anf…che incubo…” Conan si mise una mano sulla fronte e presto si accorse che era tutto sudato.
Rimase così per alcuni minuti, il respiro ancora irregolare per l’agitazione, gli occhi sbarrati.
Le poche immagini del suo incubo gli passavano nella mente, come una vecchia pellicola.

BANG!
Uno sparo!
Kaito e Lupin si stavano fronteggiando ma all’improvviso partì un colpo.
Da dove? Chi è?
Un urlo.
Ran…è Ran che urla…ma perché?
Ora lei era lì…urlava, piangeva, ed il suo volto si dissolse nella nebbia. Poi tutto fu nero.

Era inquieto, come se presto dovesse accadere qualcosa di brutto…molto brutto.
‘Ho una strana sensazione…’

Dopo essersi lavato, vestito, fatto colazione, decise di andare in ufficio da Goro. Aprì la porta e vide che l’ispettore Megure stava parlando con il detective, mentre Ran stava preparando del thè.
“buongiorno a tutti.” Salutò ancora assonnato.
“Ciao Conan” lo salutò Megure.
Poi riprese a parlare con Goro “purtroppo la vittima non l’abbiamo identificata, ma siamo certi…che si tratti del solito serial killer!”
“Ne è sicuro?”chiese preoccupato Goro.
Conan, a quelle parole si fece più attento. ‘Cos’era successo sta volta?’
“mi scusi? Avete trovato un'altra vittima?” chiese con fare ingenuo.
Goro stava per tiragli un pugno, ma arrivò Ran che portò u un vassoio tre tazze di thè, poi salutò il piccolo bambino. Lui le sorrise, e cercò di scrutare qualcosa nel suo sguardo. La sensazione di pericolo ancora non sen era andata.
Ran, notando che il bambino lo stava fissando, gli chiese “Hey, Conan? Che c’è?” Conan si ridestò, divenne un po’ rosso di vergogna e fece cenno di No con la testa.
“Goro, vorrei che ci aiutassi nelle indagini per catturare questo Serial Killer.”
Goro si fece serio “ma certo, non c’è problema.”
“forza Conan, sennò faremo tardi a scuola!”
“si..”
quando varcarono la soglia di casa, videro che fuori pioveva, così Ran tornò a prendere due ombrelli.
Conan si mise sotto la pioggia a fissare il cielo grigio. Neanche uno spicchio di cielo azzurro o un raggio di sole a salutarlo; piccole gocce d’acqua gli ricadevano sui capelli, la frangetta ormai bagnata, scorrevano giù, verso le guance, poi giù fino al collo…
“Conan! ma cosa fai? Così ti bagnerai tutto!” Ran porse subito l’ombrello al bambino.
S’incamminarono verso scuola e poco dopo arrivarono Sonoko e la squadra dei giovani detective.
I bambini si lamentavano del tempo, mentre Conan e Ai erano gli ultimi della fila e stavano in silenzio. Alla piccola scienziatina pareva strano quel suo silenzio, così gli chiese
“Hey, tutto a posto?”
Conan si ridestò dai suoi pensieri e annuì.
“senti…non ti sembra che..?” proseguì Ai e Conan fece un altro cenno con la testa, poi si voltò appena per vedere con la coda dell’occhio lo sconosciuto, indossava un impermeabile nero, lungo, un cappello nero.
“si, l ho notato anch’io. Non voltarti.” La combriccola continuava a camminare, ormai giunti fino a scuola.
“pensi che siano Loro?” chiese Ai con una certa agitazione.
“no non credo ci pedinerebbero così allo scoperto. Dà troppo nell’occhio.” Si mise a guardare i bambini che chiacchieravano allegri, poi il suo sguardo si spostò su Lei…la sua Ran.
Il suo timore non cessò, ma anzi, quella novità lo preoccupava. Perché mai ora un uomo li inseguiva? Chi, effettivamente seguiva? Chi è?
Doveva proteggere Ran…e i bambini.
La giornata trascorse tranquilla e verso il pomeriggio la pioggia cessò per lasciar posto ad un timido sole che ogni tanto si nascondeva tra le nuvole.
Conan tornò per primo a casa e notò che nella posta c’era una lettera legata con una rosa. La prese e notò che al posto del mittente c’era un disegno che conosceva bene. Senza pensarci, aprì la busta e…trovò un messaggio.
Era di Kaito Kid.

Al grande Detective…
Come due ombre, nella notte di luna piena,
io Kaito Kid
ruberò il tesoro più Prezioso e Raro di tutti i tempi!

Lesse e rilesse la lettera, guardò nei minimi dettagli la busta per trovare altri elementi e…il fiore.
‘ perché mai Kid avrebbe allegato una rosa, se la lettera era indirizzata a me o a Goro? Hei…non è che…no! Impossibile!’ scacciò quel pensiero perverso ed entrò in casa.
La sera fece vedere la lettera a Goro il quale lo sgridò.
“chi ti ha permesso di aprire la lettera?”
“è che…ero curioso!” disse in tono innocente.
“è chiaro che Kaito Kid mi vuole sfidare…e io, il grande detective Goro, accetto la sfida!” e scoppiò nelle sue solite risate.
‘non credo proprio…’ pensò Conan.

Il giorno dopo, Goro chiamo l’ispettore Megure per riferirgli dell’accaduto e ben presto la notizia fu diffusissima, arrivò fino all’ispettore Nakamori, il quale chiese un incontro con Goro per vedere la lettera. Era furibondo.
I telegiornali, le tv, tutti, non facevano che parlare dell’ecclatante sfida tra due grandi ladri contro il famoso detective dormiente.
Alcuni sostenevano invece che Kid avesse rivolto la lettera al bambino che abitava con Goro, anche lui un suo grande rivale.
Qualche trasmissione trasmise l’ultima intervista fatta a Conan, per ricordare le sue grandi gesta contro Kaito Kid.
I giorni per Conan passarono in fretta. Oltre la solita routines della scuola, doveva capire il messaggio in codice di Kid, e poi…c’era quell’uomo misterioso che continuava a pedinare lui e i suoi amici.

Quella notte, la mezzaluna splendeva in cielo, le nuvole ogni tanto la coprivano.
Cominciò a piovigginare e a Lui non andava bene.
La ferita gli bruciava ancora, nonostante fossero passati alcuni giorni dall’accaduto.
Era appostato davanti al grande edificio per controllare la situazione per completare il suo piano d’azione.
Doveva vincere la sfida con Lupin, ormai lo sapeva. Non era più un gioco, ma una questione di vita o di morte.
Aveva notato negli ultimi giorni un uomo che lo inseguiva ma soprattutto inseguiva anche Aoko. La sua cara amica. Non poteva metterla in pericolo. Così stava pensando ad un piano per cavarsela, sicuro che anche il suo rivale avrebbe fatto lo stesso.
Passi.
Kaito si girò, il cuore cominciò a battergli più veloce.
“sapevo di trovarti nei paraggi…Kid.”
Ne riconobbe la voce ed ebbe un brivido tra paura e sorpresa.
“quale onore la porta qui?” chiese
“La lettera. Vedi, non mi piace il fatto che hai coinvolto un certo Detective…”
“ Per rendere il gioco più interessante” disse Kid in tono di sfida.
L’uomo era oltremodo irritato. Prese la pistola da dentro la giacca e la puntò contro il ladro.
Kaito se l’aspettava, e si mise in posizione, pronto a scattare.
“Te ne sarai accorto, ma…vedi, sto facendo pedinare pure quel bambino a cui hai mandato la lettera. Ti consiglio di non fare scherzi, caro il mio ladro.”
Lui sorrise ed annuì.
‘Questo cel’ ha proprio con me.’
“Be, essendo solo un bambino…” comiciò Kaito
“un Bambino sveglio.” Concluse L’uomo.
Kaito non disse niente. In fondo aveva ragione. Dunque l’aveva già adocchiato.
“Bene…è ora per me di andare.” E una nuvole di fumo avvolse il ladro che sparì nella notte buia.
L’uomo ne rimase infastidito.
‘divertiti finche puoi, con i tuoi trucchetti…’
un ghigno malvagio si disegnò sul suo volto, poi, si girò e se ne andò, lasciando spazio al nuovo giorno.
 
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view post Posted on 19/4/2012, 12:56     +1   -1
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Bellissimo Arukaaaa!!!! *O*

La storia diventa molto interessante e inizia a diventare molto più piena di mistero. Chissà Conan adesso che cosa farà, e chissà se il suo sogno era prmonitore...

Aspetto il prossimo capitolo :D
 
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view post Posted on 19/4/2012, 19:58     +1   -1
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Davvero molto avvincente!

La sfida tra i due ladri continua..

Aspetto il seguito, brava!!
 
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view post Posted on 26/4/2012, 10:11     +1   -1
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grazie ragazzi, davvero =)
siamo vicini nel scoprire cosa dovranno rubare i nostri due ladri e devo dire che l'idea mi è venuta grazie mia nonna e un aiuto dal mio ragazzo!
in seguito la spiegazione =D

Una pomeriggio un pò movimentato

La bibliotecaria si era stupita che un bambino delle elementari, così piccolo gli avesse chiesto di usare il computer; e sapeva usarlo bene! L’aveva osservato mentre sistemava gli ultimi libri su degli scaffali, ma poi per fortuna del bambino, fu impegnata per tutto il tempo.
‘la rosa…la rosa è la chiave!’ si era detto, mentre digitava i tasti sul computer.
“ecco..vediamo…” si era aperta una pagina che parlava di fiore, piante, selvatiche, specie protette e in via d’estinzione.
‘no, non mi convince…non credo che a Kid e a Lupin interessino i fiori…ci dev’essere dell’altro…’

intanto, un uomo con un ‘impermeabile nero e il cappello, si era seduto ad un tavolo poco distante dal bambino, con in mano un libro e nell’orecchio destro un piccolo auricolare; ogni tanto lo scrutava, poi tornava a leggere il suo libro.

Conan pensava pensava…ma cosa mai voleva dire quel fiore?
Ma una foto colpì la sua attenzione:
un signore, vestito con abiti signorili, dei folti baffi neri, il viso incorniciato da folti capelli dai medesimi colori, teneva in mano un vaso d’oro, ornato con delle gemme e disegni fatti a ghirigori e dal vaso spuntava un gambo con delle gemme sfumate dal bianco al rosa. Era un fiore molto bello. Sulla didascalia venivano riportate le seguenti parole:

Fiore Pimpennyl, il più raro e unico…
Aprì la foto e comparve il seguente articolo:


Il fiore Pimpennyl , uno dei più rari e unico esemplare, è custodito nella vecchia Villa Hikary in Giappone.
Lo ha annunciato il proprietario nell’intervista la settimana scorsa, il Duca proveniente da una stirpe reale Italiana molto antica. Corre voce che sia appunto l’ultimo esemplare e lo tenga nel suo vaso d’oro dal valore inestimabile, ma mai quanto il valore del fiore…

‘Che sia questo…?’ notò che l’articolo risaliva all’incirca due anni fa.
Doveva controllare, ma come?

“Complicazioni..” l’uomo con l’impermeabile bisbigliò al piccolo auricolare.
“..sai cosa devi fare..” rispose la voce dall’altra parte.
L’uomo chiuse la comunicazione e aspettò, fissando il bambino.

Conan chiuse internet, poi si alzò e uscì di corsa dalla biblioteca.
Uscendo notò qualcosa e ne fu ben felice.
‘gli altri saranno salvi..’
si mise a correre per le stradine e l’uomo con l’impermeabile non perse tempo e si mise a seguirlo, cercando di non farsi vedere.
Conan prese il suo telefono miniaturizzato, ma non poteva chiamare ora. Doveva liberarsi del suo inseguitore prima.
Entrò in una via e l’uomo, credendo di averlo in pugno, lo seguì.
Era un vicolo cieco.
Si guardò attorno, degli scatoloni, un cassonetto, ma del bambino non c’era traccia.
C’era silenzio, ma soprattutto, sembrava esserti volatilizzato. L’uomo si voltò per andarsene, ma in un secondo fu steso a terra e un pallone da calcio rotolò al suo fianco.
“ma che..?” si mise una mano sul naso sanguinante e si voltò, lo sguardo impaurito.
“così impari a seguire un bambino!” gli disse Conan, lo sguardo da furbetto.
L’uomo lo guardò con rabbia, poi si alzò di scatto e scappò via a gambe levate.
Conan cercò di seguirlo, ma perse immediatamente le sue tracce.
‘Accidenti!mi è sfuggito!”
“Hu hu, bel tiro, complimenti!” un passante si rivolse al bambino che lo guardò stupito, poi con aria sorniona disse “ma non sono stato io!”
l’uomo alto e mingherlino indossava una giacca rossa, sotto una camicia blu con una cravatta.un cappellino estivo a coprirli il viso. Era alto e mingherlino. Questo si girò dietro di lui, e vedendo un movimento sospetto, prese il bambino per un braccio e lo trascinò nel vicolo.
Conan fu preso alla sprovvista e si nascosero insieme.
“ma che…” stava per iniziare ma quel ragazzo misterioso si mise un dito davanti alla bocca “shh” lo interruppe e gli chiese
“potresti rifarlo?”
“he?”

sentirono altri passi, questa volta più concitati. Conan apparve davanti all’uomo vestito di nero e appena lo vide mise una mano dentro la giacca per estrarre la pistola, ma Conan fu più veloce. Con un calcio gli tirò una pallonata che lo colpì in pieno viso e cadde svenuto.
Anche il ragazzo uscì dal suo nascondiglio e si grattò dietro la testa.
“allora sei davvero pericoloso come dicono!” continuò lui.
“…si può sapere chi sei? Perché quell’uomo ti inseguiva?
“e a te?”
Conan non seppe rispondere.
Lui si inginocchiò all’altezza di Conan e gli sussurrò
“diciamo che sono un tuo grande ammiratore…” e gli fece l’occhiolino. Conan lo guardò con un espressione sorpresa, senza aver capito nulla.
“ci incontreremo presto, Detective dei miei stivali!” si mise a ridere e se ne andò un andatura da ubriaco. Conan stette a fissarlo e un pensiero s’insinuò nella sua mente.
“che sia…no, non può essere!” Kid gli sembrava molto più giovane…o forse…era Lupin!
ma..perché?…’

Girato l’angolo, Lupin trovò il suo amico Gighen, la solita sigaretta in bocca.
“com’è andata?” chiese
“bene, ma non certo grazie a te!” lo rimproverò Lupin.
“una piccola vendetta per l’altra volta!” rise Gighen.
“quel piccolo è pericoloso, tanto che B.B gli ha messo un uomo alle costole!pensa!” disse tutto contento.
“che bella notizia..” disse in tono sarcastico.

“che cosa? Un fiore?” urlò Goro al piccolo Conan
“esatto, guarda..” gli porse la pagina che era tornato a stampare dopo l’aggressione.
Goro si mise a leggere attentamente esclamando qualche “hmm”mentre Conan e Ran lo guardavano attenti.
“ma dai, non può essere!” e così dicendo buttò via il foglio che Ran prese al volo per leggerlo.
“Kid ha usato le stesse parole dell’articolista!” spiegò Conan
“Ha ragione papà…prova a fare un tentativo!” gli rispose Ran.
Goro li guardò con la solita faccia in spazientita:
“cof cof..sarà il caso che chiamo Megure per vedere se questo tipo c’è ancora.” Così dicendo contattò l’ispettore Megure e presto si ritrovarono tutti in macchina verso la misteriosa Villa Hikary.


Praticamente eravamo andati a pranzo da lei un giorno e mi ha fatto vedere un quadro con disegnata una rosa con lo stesso nome del suo cognome!ovviamente nella storia l'ho cambiato. ^^
 
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view post Posted on 26/4/2012, 12:48     +1   -1
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Bellissimooo!!! :D
Sei davvero brava! Adesso il tuo stile di scrittura è più ampio e metti molte più descrizione e i dialoghi sono molto più lunghi e reali *.*
Complimentoniii!!!
Continua prestoooo!!!!! :clap:
 
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view post Posted on 26/4/2012, 15:14     +1   -1
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Il pallone di Conan non perdona! :D
Che bel capitolo Aruka!
Che carina l'idea del fiore, faccio i complimenti anche alla tua nonna che ti ha dato l'idea ^_^
A presto!
 
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view post Posted on 30/4/2012, 10:54     +1   -1
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CITAZIONE ("Quella Persona" @ 26/4/2012, 13:48) 
Bellissimooo!!! :D
Sei davvero brava! Adesso il tuo stile di scrittura è più ampio e metti molte più descrizione e i dialoghi sono molto più lunghi e reali *.*
Complimentoniii!!!
Continua prestoooo!!!!! :clap:

*.* davvero??
Grazie! mi fa molto piacere, davvero!!

Grazie anche a te Deamatta *.* he si, il super pallone ha colpito ancora xD

ed eccovi il nuovo capitolo...
forse questo è un po meno dettagliato, ma spero vi piaccia lo stesso!

Villa Hikary

Si trovava fuori città, tra le montagne, in mezzo ai boschi.
Arrivarono e, vedendo l’immensità del luogo, rimasero senza parole. La villa era enorme, circondata da alte mura bianche. Al centro, c’era un portone enorme con due grossi leoni con la bocca spalancata a rendere più minaccioso quel luogo. Colonne e fregi erano situate un po’ d’appertutto e l’intera villa era circondata da un vasto giardino, il quale si estendeva a vista d’occhio nella parte posteriore della villa.
Conan, Ran, Goro, Megure e Takagi rimasero a bocca aperta di fronte a tanta grandezza e maestosità ma si ricomposero non appena un domestico gli diede il benvenuto
“prego signori, chi siete?” chiese. Era un vecchio domestico ma con un portamento da vero gentiluomo.
“salve, siamo della polizia. Vorremmo solo parlare con il proprietario della villa, se non è di troppo disturbo” chiese Megure, un po’ imbarazzato.
Li fece entrare nella villa, aprò il portone e si ritrovarono in un corridoi lungo e abbastanza stretto, con appesi vari quadri alle pareti e delle mensole con oggettini vari.
Il domestico li fece accomodare in soggiorno e andò a chiamare il Duca.
Il soggiorno era molto luminoso, composto da due poltrone stile settecento, intonato con tutto l’arredo. Tavolo, poltrone e divano erano di un colore verde chiaro, bordati di finiture oro. Su una parete vi era un caminetto con sopra fotografie e ninnoli di tutti i generi. Alle pareti vi erano appesi quadri di personaggi famosi che hanno fatto la storia, e il tappeto era anch’esso molto colorato e lavorato con disegni fatti a ghirigori. Gli ospiti rimasero a bocca aperta e si accomodarono sulle poltrone.

Dopo pochi minuti entrò nella stanza il famoso Duca. Vestito come nella foto dell’articolo, non era cambiato di una virgola. Lo sguardo deciso e sicuro di se, poi con fare amichevole salutò tutti
“salve signori, benvenuti nella mia umile dimora!” aveva un accento molto strano e parlava abbastanza bene il giapponese.
“scusi, ma lei è di origini Italiana?” chiese Conan
“Ho, ma che simpatico ragazzino! ma certò! Per essere più precisi, mio padre era Gvande comandante arabo, mia madre italiana!” disse con orgoglio.
“Ho, che sbadato! Il mio nome è Duca di Amjad!”
“Ispettore Megure, del dipartimento di polizia di Tokyo, e con me l’agente Takagi, mio collaboratore e il detective Goro, sua figlia Ran e per finire il piccolo Conan” Megure indicò tutti dicendo i loro nomi.
“Ho…piacere, piacere!” disse allegramente
‘ma ride sempre?’ pensò Conan
“passiamo a cosa più urgenti..” dicendo questo, Megure tirò fuori l’articolo di Conan e spiegò i fatti al Duca
“abbiamo il sospetto che i due ladri Kid e Lupin vogliano rubare questo fiore che lei ha detto di avere…”
gli prese il foglio e lesse, poi lesse la lettera di Kid
“mha, sarà solo una coincidenza! Nessuno può rubare quel gioiello che posseggo!” disse, sempre ridendo.
“vede, lei ha usato gli stessi vocaboli che ha usato Kid nella lettera spedita a Goro. Crediamo non si tratti di una coincidenza.”
Ma il loro discorso fu interrotto da un rumore assordante, vocì concitate provenivano dal corridoio.
All’improvviso la porta si spalancò ed entrò un uomo coi affetti e l’espressione furibonda
“Nakamori?” disse sorpreso Goro
“come avete osato non avermi chiamato?” urlò furibondo verso Megure e Goro.
“vi ricordo che il caso Kid è stato affidato a me, sono io che catturerò quel ladro d’astrapazzo!chiaro??”
“siamo mortificati ma vedi…”
il Duca si mise a ridere e fece accomodare pure Nakamori
“prego, si sieda qui. Ecco, ora tutti noi riuniti!” e scoppiò in un'altra risata
‘siamo a posto’ pensò Conan disperato.
Nakamori si accomodò con l’espressione imbronciata.
“mi scusi…” iniziò timidamente Ran e tutti si voltarono verso di lei
“ecco…potremmo vedere questo famoso fiore? Dalla foto sembra stupendo…” un lieve rossore di imbarazzo le coprì il viso e il Duca, intenerito scoppiò a ridere
“ma certo! Vedete, lo tengo in un posto segreto, pieno di trappole che solo io so come sbloccare! Attendete…” l’omone si alzò e chiuse la porta.
Dopo dieci minuti,l’uomo tornò con il prezioso vaso in mano; era tutto d’oro e luccicava nella stanza luminosa, i disegni erano definiti a mano, ghirigori allegri s’intrecciavano a formare una strana fantasia stile barocco,e qua e la incastonate delle pietruzze colorate. I fiori erano dei boccioli molto grandi, bianchi che sfumavano verso il gambo di un colore rosa acceso.
Rimasero tutti meravigliati dalla sua bellezza e il Duca ne fu fiero
“ha ha ha! Ecco, questo il famosissimo fiore. Vi piace?”
“è stupendo!” rispose Ran
il Duce si mise a ridere.
D’un tratto si sentì una finestra andare in frantumi.
Qualcosa entrò velocissimo nella stanza, sfiorando per pochi millimetri il vaso, per finire la sua corsa impiantandosi nel muro.
Tutti i presenti si buttarono a terra
“giu!” urlò Goro
Conan, il più coraggioso si alzò quel poco che bastava per andare vicino alla finestra. Si appoggiò al muro e pian piano cercò di sbirciare fuori.
Non c’era nessuno.
“Conan, vieni via!” disse Ran preoccupata.
“potete alzarvi, non c’è nessuno!” disse il bambino.
Tutti si alzarono e Nakamori andò a prendere la freccia attaccata al muro.
“ma..questa…”
c’era un bigliettino con un disegno molto buffo. Un omino dai capelli neri che faceva l’occhiolino,la solita giacchetta rossa
“non è di Kid!” concluse Megure, Nakamori lo guardò seccato.
“magari è di Lupin!” azzardò a dire Conan. Ne era sicuro.
“si…potrebbe essere..”
Nakamori girò il foglio e lesse le seguenti righe:

Complimenti, alla fine avete capito il nostro obiettivo!
Quel fiore fa gola a molti…
Bravi! Ha ha ha!!

“grrr…questi si stanno prendendo gioco di noi!” urlò infuriato e gettò via il foglio stropicciandolo.
“ho no, è terribile!” disse disperato il Duca
“presto, vada a nascondere il vaso!” ordinò Goro e il Duca corse via e tornò qualche minuto dopo.
“da questo momento la villa sarà sotto stretta sorveglianza” disse Nakamori.
E così fu.
La villa fu messa sotto stretta sorveglianza, poliziotti ovunque e nessuno poteva entrare.
Ne parlarono i telegiornali, a scuola…insomma, ormai la villa era diventata quasi un attrazione turistica, tantè che molti curiosi cominciarono a farle visita, scattare foto e questo non agevolò affatto il lavoro delle forze dell’ordine.

“Hey Conan, hai più saputo niente di quel serial killer?” chiese Mitzuhiko mentre la compagnia si stava dirigendo verso casa all’uscita da scuola.
“in effetti al telegiornale non hanno più dato notizia..” ci pensò Ayumi
Conan si mise a pensare, la mano sul mento.
‘è molto strano, in effetti. Dall’incidente del magazzino non si ha più saputo niente.”
“be, forse si è stancato di uccidere la gente e ha deciso di ritirarsi!” disse Genta.
Conan non ne era molto convinto.
 
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Molto bello questo capitolo :D Certo, poco dettagliato, ma con bellissimi dialoghi! ;D

Complimentoniii!!!! ;D

Aspetto il seguitoooo!!!
 
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view post Posted on 2/5/2012, 22:58     +1   -1
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Scusa il ritardo, non avevo visto subito che avevi aggiornato :ave:

Davvero molto carino anche questo capitolo!
Che buffo Nakamori che si arrabbia perchè non è stato chiamato subito :D

Aspetto il seguito!
 
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view post Posted on 3/5/2012, 08:20     +1   -1
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Grazie!! bene la storia sta per concludersi,ecco a voi il prossimo capitolo!!!
spero vi piaccia!! ^^

Scontro Finale

Il fatidico giorno arrivò.
Il giorno della sfida tra Kaito Kid, il ladro fantasma e l’inafferrabile Lupin III!
Ormai era argomento sulla bocca di tutti!
In quella occasione il Duca, data la grande pubblicità, decise di dare un party nella sua villa.
“una festa? Sta scherzando vero??” urlò Nakamori ad Duca
“no no, ormai la mia villa ha fatto molta pubblicità, molti turisti venuti per ammirare villa e io volere aprire porte a loro, in segno di gratitudine!”
Nakamori, insieme a Megure e a Goro avevano provato a fargli cambiare idea, ma era irremovibile.
La sera tutti gli ospiti, dai comuni cittadini, alle celebrità ed alcuni politici, furono invitati e messi nella sala da ballo o sala dei ricevimenti. Era una sala magnifica: una sala immensa,alta e spaziosa. Dal soffitto pendeva un lampadario con dei pendagli di vetro, la sala in stile settecento, somigliava molto allo stile della reggia di Versaille.
Tutti gli invitati erano vestiti eleganti e al party c’erano tutti: la squadra dei giovani detective, Ran, Sonoro e ovviamente Megure, Goro, Sato e Takagi,e questi ultimi insieme a Nakamori erano in servizio. Erano tutti molto tesi. La villa brulicava di poliziotti all’esterno e intorno alla villa volavano molti elicotteri.
Ran e Sonoro erano meravigliate dalla bellezza della sala,mentre i Detective Boys erano eccitati
“saremo noi a catturare Kid e Lupin!” disse Mitzuhiko
“si! E finiremo su tutti i giornali! Diventeremo famosi!” rispose Ayumi, tutta felice
Genta tornò con un piatto pieno e stra colmo di leccornie
“forza, bisogna essere in forze per indagare!” e si mise a mangiare.
“ho Genta…non esagerare col cibo!” lo rimproverò il Dottor Agasa.
‘ma perché sono venuti anche loro?’ la piccola Ai guardava divertita lo sguardo rassegnato del Detective ed emise un ridolino divertito
“chissà come andrà a finire…”
Conan si girò verso di lei
“il grande Shinici Kudo in versione mini contro due ladri molto astuti. Lo Sherlock Holmes del terzo millennio avrà la meglio?”
“piantala…” disse un po’ seccato. Tornò a fissare il Duca. Non gli staccava gli occhi di dosso, doveva tenerlo d’occhio.
Un brivido.
Conan si girò per cercare la fonte di quel brivido di pericolo.
‘la stessa che ho avuto al cinema..’
Conan fu investito dalla sensazione di inquietudine di giorni prima.
“Shin..” bisbigliò Agasa, e lui si voltò
“dimmi, hai scoperto il nascondiglio del vaso?”
“no, macchè, non cel ha voluto dire” e puntò di nuovo il suo sguardo sul Duca, circondato da belle donne.
“ha ripetuto che era in posto sicuro.”
“Capiso. Be stiamo bene attenti e vediamo come si svolge la serata.” Disse rassegnati Agasa.
I bambini cominciarono ad andare in giro per il salone, correndo divertiti, finchè Conan vide che il Duca si stava dirigendo fuori dal salone con una donna.
“Dottore, le affido il resto!” e corse via prima che questo potesse ribattete.
“ha adocchiato la sua preda e ora non la lascerà un solo istante.” Commentò la piccola scienziatina
“non ti sembra che Shinici sia strano questa sera?” chiese Agasa
“sicuramente sarà piuttosto teso, poiché dovra confrontarsi con due avversari da non sottovalutare.” Rispose.

I corridoi della villa erano poco illuminati, ma il piccolo bambino riuscì comunque a seguire i due.
‘ma dove stanno andando?’
il Duca stava salendo le scale piuttosto brillo, il braccio intorno alla vita della donna.
Conan li seguiva da lontano, cercando di non far rumore.
Proseguirono per vari corridoi fino ad arrivare ad una stanza. Il Duca aprì la porta ed entrarono.
La donna stava per chiudere la porta, Conan non cel’ avrebbe mai fatta ad entrare se il Duca non fosse caduto e avesse trascinato la donna quasi fino in mezzo alla grande stanza. Conan sgattaiolò dentro e si nascose dietro ad una scrivania.
La donna si alzò a fatica, chiuse la porta a chiave.
Conan rimase nascosto e alla fine decise di sbirciare e vedere cosa stavano facendo.
Si girò piano e vide, grazie alla flebile luce della luna che filtrava verso la finestrina, il Duca steso a terra e russava.
‘ma…sta dormendo?’
non si rese minimamente conto che qualcuno stava arrivando da dietro…

si girò troppo tardi. Delle mani lo afferrarono, una mano davanti alla bocca per soffocargli le urla; Si divincolava ma era tutto inutile, non riusciva a liberarsi.
“ci si rivede, moccioso!” disse con voce minacciosa.
‘cidenti! Come ho fatto a farmi sorprendere?’
Poi qualcuno bussò alla porta.
La figura nera si avvicinò lentamente alla porta e Conan sperò di potersi liberare.
L’uomo con l altra mano girò la chiave ,poi prese la pistola. Si mise dietro la porta, aspettando che il malcapitato entrasse.
‘ora…cosa faccio?’
la porta cominciò ad aprirsi.
“è permesso?” una voce femminile.
L’uomo puntò la pistola.
“vi ho visti entrare qui e…” entrò una giovane cameriera che si girò verso la figura nascosta nel buio.
Poi la sua voce cambiò in quella di un ragazzo
“ho pensato che il bambino vi avrebbe dato fastidio…”con un ghignio al posto della cameriera apparve il ladro Kaito Kid.
“tu! Brutto…”
ma Kid prese la sua pistola e sparò un colpo, colpendolo alla mano che gli fece cadere la pistola. Conan ne approfittò, sentendo la presa allentarsi; gli mollò un calcio nel basso ventre e riuscì a liberarsi.
“ti devo un favore he?” disse Conan al suo salvatore.
“quella è gente che non scherza...”
l’uomo stava per prendere la pistola, così Conan attivò le sue super scarpe, sganciò il pallone e glielo tirò dritto in faccia
“prendi questo!”
l’uomo cadde a terra KO.
“bene…se non ti dispiace…” Kid fece finta di niente e indietreggiò.
“fermo!” ma il ladro era sparito.
Il piccolo detective si guardò intorno alla ricerca del ladro, e il suo sguardo cadde sull’uomo a terra.
‘ma è quello dell’altro giorno!’
vide una piccola veste spuntare da dietro la scrivania.
‘evidentemente si era travestito da donna per non dare nell’occhio..’
poi sentò un rantolo dietro di se.
Il Duca si stava rianimando, così corse in suo aiuto
“signor Duca, tutto a posto?”il Duca si alzò lentamente, poi si guardò intorno ancora intontito
“ma che…cos è successo?”
“chiami i poliziotti, ladro Kid è gia all’interno della villa!” così dicendo, corse vero ls porta aperta e si fiondò all’inseguimento.
“ho no,è terribile! Corse verso il letto e schiacciò un pulsante sotto di esso. Partì immediatamente una sirena.
Poi corse fuori dalla stanza.
L’uomo nella stanza si rianimò
“intervenite subito!”
Conan corse per i corridoi ma del ladro non c’era traccia; girò a destra, poi a sinistra…nulla.
“accidenti!” si fermò un attimo a riprendere fiato e in quel momento si sentì un boato e subito tutta la villa tremò.
Nella sala,l’unica illuminata, andò via la luce e tutti si spaventarono.
“cos è stato?” chiese Ran preoccupata.
“presto bambini venite qui!” li richiamò a se Agasa e tutti lo raggiunsero spaventati.
Alcuni uomini, senza farsi notare uscirono dalla stanza.
“non vedo niente!” si lamentò la piccola Ayumi.
Un altro tremolio.
“è il terremoto?” chiese Genta spaventato
“no non credo…sembrano delle esplosioni…”commentò Ai
“che cosa??” urlarono in coro i bambini.
In quel momento arrivò la polizia.
“per favore signori, mantenete la calma. Ora faremo evacuare l’edificio. Mantenete la calma e seguite le nostre istruzioni!” urlarono gli agenti, le torce in mano.

Il bambino stava correndo ancora per i corridoi, quando sentì dei passi farsi vicini.
Svoltò l’angolo e con la coda dell’occhio vide tre uomini armati, uno di loro aveva un mitra.
Una gocciolina di sudore gli calò dalla fronte.
“qui le cose si stanno facendo complicate..”

In una stanza, qualcuno stava trafficando con una cassaforte…
L’orecchio appoggiato alla parete, mentre con una mano girava la rotella per trovare la combinazione
“dai…ci siamo…è l’ultima…” Lupin era tutto sudato, ma felice perché era riuscito ad arrivare prima del suo rivale.
Clik!
“ho ho…finalmente!”
aprì la cassaforte e subito una luce lo abbagliò. Si mise le mani davanti agli occhi.
Dopo qualche secondo guardò e…
“No! Non è possibile!”
dentro c’era un biglietto di ladro Kid, il suo disegno era inconfondibile.
“ha ha ha!” una risata arrivò da dietro Lupin, che si voltò e video il suo rivale sbellicarsi in una sonora risata.
“tu…quand è che..?” Lupin era proprio arrabbiato.
“mi dispiace amico, ma il vaso col fiore è mio!” gli fece l’occhiolino e lo tirò fuori da dietro la schiena.il vaso era proprio lucente.
“dammelo!” Lupin cercò di afferrarglielo dalle mani ma inciampò e cadde addosso a Kid, in quale per non cadere si arrampicò a qualcosa sul muro. Sotto i loro piedi si aprì una botola e i due ci caddero dentro.
E per loro fortuna, perché arrivarono gli uomini armati
“la cassaforte è aperta!” disse uno
“ma dove sono..?”
“svelti, andiamo a cercarli!” e corsero via.
Conan spuntò da dietro all’angolo e si guardò attorno.
‘la cassaforte è aperta…’ prese il bigliettino di Kid.
Si guardò intorno e per terra vide qualcosa che attirò la sua attenzione.
‘un petalo?’ lo guardò bene.
‘ma è lo stesso del fiore!’ si guardò intorno.
‘loro…sono ancora qui…’ si disse sicuro. Notò una leva nel muro di fronte a lui, la stessa che aveva azionato Kid per sbaglio.
Si dipinse un sorrisetto compiaciuto, così la azionò ma non sapendo dove si aprisse la botola, si aprì e cadde dentro anche lui.
 
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view post Posted on 3/5/2012, 13:08     +1   -1
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Mente Enigmistica

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Spettacolareee!!! *O*

Complimentoni Aruka! :D E' una capitolo proprio bellissimo! *.*
Kid è sempre il solito! xD

Complimentiiiii!!!!! :D
 
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view post Posted on 4/5/2012, 10:53     +1   -1
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Super detective

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Quanta azione in questo capitolo!
Davvero spettacolare^^
E ora sono tutti nella botola, cosa accadrà?
Aspetto il seguito!
 
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view post Posted on 6/5/2012, 20:30     +1   -1
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Grazie mille **
si devo dire che l ho scritta tutta d'un fiato.
spero che anche il finale vi piaccia...manca poco!

La sfida continua

Lo scivolo, fatto di pietra andava giu giu…sembrava infitino !Conan urlò e finalmente arrivò a destinazione.
Era una grotta buia,ma per fortuna il nostro detective era meglio di 007. azionò l’orologio, che si illuminò come una pila e si guardò intorno.

Intanto, la villa stava pian piano evacuando. La parte destra della villa era ricoperta di fiamme che piano stavano avvolgendo l’intero edificio. Gli ospiti erano nel panico, la polizia chiamò i vigili del fuoco, e dentro alcuni poliziotti erano alla ricerca dei due ladri.
“la mia villa…” pianse il Duca.
Ran e gli altri erano tutti vicini, a guardare l’edificio in fiamme, poi Ran si guardò attorno e terrore si accorse che il piccolo Conan non c’era.
“dov’è Conan?” urlò spaventata. Ai e il Dottore si guardarono un po’ preoccupati
“vedrai che sarà nei dintorni.” Cercò di tranquillizzarla Agasa.

“Hei, quello era il mio piede!” lo rimproverò Kid
“Ops. Scusa!” rispose in tono sarcastico Lupin
Kid lo guardò malissimo.
I due ladri stavano camminando all’interno di quel passaggio segreto, fatto di roccia. Era tutto buio e i due andavano avanti a tentoni.
“cerchiamo qualche altro interruttore per poter uscire da qui..” disse Lupin, tastando il muro.
D’un tratto trovò qualcosa, simile ad un cono gigante.
“Ho ho, ma guarda. Hai da accendere?” chiese al ladro bianco, il quale lo guardò con una faccia come per dire “ti sembra che io fumi?”
“come non detto…” tirò fuori dalla tasca un accendino blu e accese la fiaccola.
Quando la accese, questa gli scoppiò in mano e divenne cenere che si sparse a terra. Lupin quasi si spaventò e Kid scoppiò in una fragorosa risata.
“e smettila di ridere!!”
Lupin offeso, riprese il lavoro di cercare una via di fuga e…trovò una leva. La abbassò.
Si sentì un forte rombo la grotta tremò per qualche secondo.

Conan per poco non perse l’equilibrio sentendo il terreno vibrare
“cos è stato?”
un rumore sinistro proveniva dalle sue spalle, così si voltò, l’orologio-torcia rivolto verso un qualcosa che si muoveva.
“o mamma!” si mise a correre a più non posso.

Nel frattempo anche i due ladri sentirono sempre più chiaramente lo stesso rumore, così si fermarono per capire cosa fosse.
Videro una lucetta in fondo che si avvicinava sempre più, poi delle urla.
Conan in lontananza vide due figure, così urlò “pista!!!”
Quando li riconobbe si sorprese, ma non c’era tempo per acciuffarli,poiché una palla gigante stava rotolando minacciosa verso di loro.
Quando anche i due ladri capirono, si misero a correre dietro al bambino, sorpresi anche loro nel vederlo li.
I tre si misero a correre urlando come matti, finchè davanti a loro non apparve un’insenatura abbastanza grande da passarci tutti ed incastrare l’enorme masso. Entrarono senza fiato e come previsto, il masso completò la sua corsa.
I tre si fermarono per prendere fiato e finalmente riuscirono a vedere dov’erano;era una grotta con qualche torcia accesa, e di fronte a loro c’erano tre vie.
“che…ci fai qui tu?” chiese Lupin al bambino
“vi ho seguito fin qui.”rispose lui.
I due ladri si guardarono
“ma che bello…” disse Kid.
“chissà che posto è questo…”chiese Conan guardandosi attorno. Andò verso le tre vie e le esaminò una ad una.
‘sembrano tutte uguali.’
D’un tratto Lupin assunse un espressione spaventata e urlò verso Kid
“hey hey ma…il vaso…”
Kid guardò il vaso che aveva in mano e si sere conto…che era rotto!
“era un falso!” gli disse tranquillo
“…quindi llo sapevi?”
“certo…volevo solamente ingannarti”
“Ho be, mi dispiace per te ma men’ero accorto. Volevo vedere se ci arrivavi, ragazzino!” e gli fece un sorriso maligno.
“dunque…” Conan cominciò a riflettere per conto suo, lasciando che i due continuassero a bisticciare.
“ma se il vaso era finto…perché quello…? E poi…dov’è quello vero?” si mise a pensare,una mano sotto il mento, al luogo dov’erano finiti.
Quel luogo era una sorta di labirinto, pieno di trappole…
“ma certo!” disse d’un tratto e i due ladri lo guardarono.
“il vaso si trova qui sotto!”
questa volta Kid e Lupin assunsero un aria trionfa.
“ebbene siamo all’ultima sfida. Interessante…due ladri e un detective…” l’aria si fece tesa e i tre si scrutavano l’un l’altro.
Lupin scattò e si mise a correre verso l’uscita più a sinistra.
“Bye bye!” li salutò.
I due lo rincorsero, ma Lupin tornò subito indietro urlando
“ai ai!” Conan si avvicinò lentamente e con la sua torcia vide delle frecce. Evidentemente aveva fatto scattare una delle trappole.
Kid ridacchiò sotto i baffi, poi si mise esattamente in mezzo alle altre due vie.
“se stai pensando a quale strada prendere, quella giusta…è quella” gli disse Conan, indicando la via col dito.
I tre dovettero superare trappole diaboliche: pavimenti cedevoli in cui di sotto c’era una fossa di coccodrilli, frecie e altre palle rotolanti.
Arrivarono ad un certo punto stremati.
“quel Black Boss come minimo mi deve la vita!”
“io non mi preoccuperei…dato che il vaso sarà mio.” Disse alzandosi Kid,lo sguardo furbo.
“guardate!” disse Conan indicando davanti a loro.
Una porta. Si avvicinarono cautamente e Kid afferrò la maniglia.
Nulla.
Tirò un sospiro di sollievo.
Aprì la porta cautamente e Conan illuminò l’intera stanza con l’orologio torcia.
Era un archivio di dati,fogli e cataloghi sparsi di qua e di la ed in mezzo, e Conan vide più in là una botola, seminascosta da una pila di cataloghi.
In mezzo alla stanza, vi era un comodino longilineo che sosteneva un vaso, tutto d’oro con un fiore bellissimo.

I tre rimasero meravigliati dallo scintillio del vaso e dalla sua bellezza, ma soprattutto perché dopo tanti sforzi c’erano arrivati.
I tre si lanciarono contemporaneamente per prendere possesso del vaso, ma un'altra esplosione proveniente dall’esperto li costrinse a fermarsi e a cercare di non cadere, poiché il terreno vibrò bruscamente. Pezzetti di grotta iniziarono a cadere dal soffitto, facendosi via via più grandi, finendo col diventare dei massi. La casa stava cadendo a pezzi.
“presto, da questa parte!” disse Conan e, arrampicandosi tra le pile di fogli, giunse verso la botola. Kid afferrò il vaso e insieme salirono sulla botola.
 
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view post Posted on 6/5/2012, 20:47     +1   -1
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Non vedo l'ora di leggere il finale! :D
Complimenti per i miglioramenti! *O*
Diventa molto interessante adesso... :3

Bravissimaaaa!!!!
 
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