| @ Gihan&Conan96: ops, scusami.
@ Shiho_Haibara: hai ragione. Prima la merenda, poi il lavoro.
@Fede90g: felice che il capitolo ti sia piaciuto!
@ Akinori Uchiha: grazie!
@ ShihoKudo: grazie per avermi fatto notare l'errore. Anche durante la rilettura del capitolo non me ne sono accorta. La battuta "chissà che durante la cena al tonno non vanno le briciole del grissino di traverso e si strozza" mi ha fatto morire dal ridere. Complimenti! Anche tu hai una vena comica molto bella. E se vuoi rileggere i miei lavori precedenti... be', ne sarò solo felice!
@ ilary5: si sa che Conan è già scemo di suo, poi io lo dipingo sempre rincretinito come non mai nelle mie fiction.
@ Sherry Of The Shadow: no, se fosse per Conan si farebbe la ricarica da 50 eurini, ma Ran non gli lascerebbe mai fare una cosa del genere.
Il capitolo che state per leggere doveva essere l'ultimo (e quindi un pochino più lungo rispetto agli altri). Ma siccome dopo esco a cena con due mie amiche, non sarò presente al computer durante la serata. Mi sarebbe dispiaciuto molto non aggiornare, dato che se mantenevo il capitolo lungo (cioè come doveva essere in origine) non sarei riuscita a finirlo oggi. Ed è per questo che ho deciso di dividere l'ultimo capitolo in due pezzi.
P.S. Ringrazio Shiho_Haibara per l'idea datami.
Capitolo 5
Gustato il gelato (cioccolato e pistacchio), Ai si addentrò dentro l'affascinante condominio in cui risiedeva l'appartamento di Gin e Vodka. Ma ora sorgeva un problema: a quale piano era l'appartamento dei due Mib? L'intero condominio comprendeva otto piani e non c'era una reception in cui chiedere indicazioni. Maledizione! Perché la gente comune era così mal organizzata? Accidenti, a loro! Otto piani erano troppi, non aveva abbastanza tempo per controllarli tutti. Mentre lei esaminava tutti i piani e le stanze, Conan, probabilmente ancora sotto l'effetto di droga, sarebbe potuto impazzire come non mai. Una stanza rosa, Vodka in tutù, e poi cos'altro ancora?! Un momento... Ma lei era o non era un super genio? Avrebbe potuto capire benissimo da sola qual'era l'appartamento di Gin e Vodka, sì, aveva tutte le carte in regola per farcela. In preda a un attacco di genialità acuta, Ai si mise a fare vari calcoli, usando il pavimento come foglio di carta. Usando la penna stilografica, ricevuta in regalo a Natale dal dottor Agasa, Ai compiva complicati calcoli, corrugando la fronte quando si trovava di fronte a un punto morto. Ma poi riusciva sempre a proseguire, riempiendo sempre più il pavimento. Nell'atrio passò uno dei condomini. Osservò quella strana bambina, tutta sola, inginocchiata sul freddo pavimento, a scrivere con una stilografica. Ai notò il signore passare, ma non gli chiese nessuna indicazione riguardo Gin e Vodka. No, ora aveva scelto una strada, e avrebbe proseguito dritta, non sarebbe tornata indietro. Quella era una questione d'onore.
Dopo circa quindici minuti di calcoli degni di professori dell'università, Ai giunse alla conclusione che Gin e Vodka dovevano risiedere al quarto piano. Cominciò a salire le scale, quando vide che sopra ogni campanello era riportato nome e cognome di chi viveva nel tale appartamento. Conan le avrebbe dato della stupidotta, dicendole che aver fatto tutti quei calcoli era stato inutile, ma Ai si limitò a decretare che aveva scelto la via più lunga, ma anche più efficace.
“no, ti prego! Basta!” urlò Conan, coprendosi gli occhi dalla visione di Gin in bikini. “bah... questo non si scollerà le mani dagli occhi per un po'.” disse Gin, offeso perché Conan non gli avesse fatto i complimenti per gli addominali ben scolpiti. “andiamo a prenderci un caffè?” propose Vodka. “sì, sarà meglio.” approvò Gin, ormai prossimo a un esaurimento nervoso. Così Gin, in bikini, e Vodka, in tutù, uscirono dalla stanza.
“eccomi. È questo.” disse Ai, di fronte all'appartamento dei due nemici più mortali di Conan. Con un calcio alla Dragon Ball, Ai sfondò la porta, ed entrò nell'appartamento. “ehi, c'è qualcuno?” chiese. Niente, nessuna risposta. Che se ne fossero andati, portando via con loro anche il piccolo tonno? No, era da escludere. Erano le 16:30 e tra meno di mezz'ora sarebbe iniziata la telenovela preferita di Gin e Vodka. Quella telenovela andava avanti da ben 10 anni e Ai sapeva che i due non si erano mai persi una puntata. Quindi procedette a controllare tutte le stanze. Dopo due stanze vuote, Ai fece centro. “o... mio... Dio...” scandì, appena entrata nella stanza tutta rosa. “ma allora Conan non stava scherzando!” “Ai! Che bello rivederti!” gioì Conan, che sembrava uno stupido dentro a quella stanza rosa Barbie. Ai non disse niente, ancora troppo impegnata a scrutare quella stanza orrenda. “Sherry!” esclamarono all'unisono Gin e Vodka, rientrando nella stanza.
Nel prossimo episodio... Ai riuscirà a sconfiggere Gin e Vodka? Conan rimarrà traumatizzato dopo Vodka in tutù e Gin in bikini? Ma soprattutto, chi pulirà il pavimento usato da Ai per i suoi calcoli? Questo, e molto altro, nella prossima puntata!
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