Il rapimento di Conan! Detective Ai!

la puccia è superiore persino ai prof universitari U_U logico


ovvio


comincerà a svarionare e vedrà tutù rosa ovunque U_U


la seppia perchè dopo che sarà tornata in città, scambierà il condominio per la centrale invetigativa barbie & ken

@ Gohan&Conan96: tranquilla, nessuno ti farà pulire il pavimento pieno di calcoli complessi.

@ Akinori Uchiha: grazie! A volte anche i geni come Ai sbagliano.

@ Princess Dreamer: cerco in tutti i modi di mettere i verbi nella loro forma giusta, ma non scrivendo al passato da un bel po' di tempo, mi è leggermente difficile.
P.S. sono una femminuccia.

@ Fe90g: Conan pulirà qualcos'altro, il pavimento lo lasciamo a qualcun altro.

@ ilary5: grazie! è che io quando scrivo il pezzo del capitolo penso che sia corto, ma poi devo fermarmi perché non posso inserire tutte le idee che ho in mente in un unico capitolo.

@ Sherry Of The Shadow: Ai ha un cervello potente, più potente di tutti i matematici che hanno fatto storia messi assieme.

@ ShihoKudo: se troverai altri errori sarò ben felice se me li farai notare. Ma certo che sarò tra i tuoi lettori, e con molto piacere, anche!

Questo è l'ultimo capitolo, finito di scrivere poco fa, quindi se trovate degli errori di battitura vi prego di scusarmi perché sono un po' stanca, e quindi qualcosa potrebbe essermi sfuggito.

Capitolo 6

“O... MIO... DIO...” urlò Ai, vedendo Gin in bikini e Vodka in tutù.
Ok, quella non era la prima volta che vedeva Gin con un nuovo costume e Vodka vestito come una ballerina pronta a interpretare Il Lago Dei Cigni.
Ma quando non si era più abituati a vederli conciati così...
Ai si accorse di avere gli occhi sgranati.
Si ricompose subito, sapendo che una cosa del genere era da maleducati.
E lei non era maleducata, era una ragazza ben educata.
Se in quella stanza c'era un maleducato, quello era solo Conan.
“Gin, Vodka...” disse Ai, con la calma più assoluta.
Conan cominciò ad agitarsi.
Perché nessuno lo liberava?
E dire che lui era uno dei protagonisti principali della storia, cavoli!
E i protagonisti principali andavano liberati subito, accidenti!
“Sherry, cosa ti porta qui da noi?” chiese Gin, invitando Ai a mettersi comoda.
“cosa mi porta qui da voi? Quello là.” disse Ai con la massima freddezza, osservando Conan, che si stava sempre agitando sulla sedia.
Ai ignorò quello strano essere, e cominciò a spiegare la storia.
“ho ricevuto una chiamata da Conan, in cui mi spiegava di essere stato rapito da voi, senza un motivo. E così mi sono dovuta improvvisare detective per ritrovarlo.”
Fece una pausa.
“ora voglio sapere com'è avvenuto esattamente il momento del rapimento.”
A parlare fu Gin.
“io e Vodka eravamo sulla mia magnifica macchina ed eravamo diretti al centro commerciale, sai com'è, oggi c'è una svendita sui bikini.
Be', niente, stiamo andando e vediamo quel bambino che picchia sul finestrino con le sue mani tutte sporche di grasso, urlando di voler tornare a essere Shinichi Kudo.
Allora cos'ho fatto? Dato che non stava zitto ho abbassato il finestrino e gli ho dato una sberla sula testa, giusto per farlo star zitto. E cosa succede? Lui si accascia a terra, svenuto. E l'unica alternativa qual'è stata, per non incappare in guai con la polizia? Portarcelo via, a casa nostra. Ed eccoci qua.” finì Gin, sorseggiando dell'ottimo the, preparato da Vodka.
Ai si voltò verso Conan, con sguardo truce.
“ti hanno aggredito senza un motivo, eh?” inveì contro il puffo legato alla sedia.
“be', da un certo punto di vista può sembrare che io ti abbia detto una bugia, ma dovevi esserci, Ai! È vero che mi hanno aggredito! Loro avrebbero potuto ignorarmi, invece mi hanno colpito. Guarda! Mi hanno anche lasciato il segno!”
Ai si alzò dal comodo divano e si avvicinò a Conan.
“ecco, proprio in mezzo alla testa! Vedrai un bernoccolo tutto rosso!”
Ai gli assestò una bella papina proprio nel punto in cui indicava Kudo.
“AHHHH! Dolore!” urlò Conan, con le lacrime agli occhi.
“così impari a raccontarmi bugie!”
Vodka servì anche i pasticcini, che Ai trovò deliziosi.
Sì, Vodka aveva sempre avuto un talento per i dolci.
“posso averne un po'?” chiese Conan, con la pancia brontolante.
“no, tu resti a digiuno. È la giusta punizione.” gli ripose Ai.

“be', penso sia ora di andare.” disse Ai, prendendo in mano la sua borsa nuova, appena uscita sul mercato. “per farti capire che sono veramente dispiaciuta, adesso porterò Conan nel tuo garage e gli farò pulire tutti i vetri della macchina.” disse a Gin.
“be', io chiuderei un occhio sulla faccenda, ma se insisti...”
“insisto, insisto...”

“ma perché l'hai fatto Ai?” brontolò Conan, mentre scendeva le scale del condominio.
“cosa credevi? Che me ne sarei andata così, senza sdebitarmi?”
“ma perché pulire? A me non piace fare le pulizie!”
“ecco perché mi piace vederti soffrire.”
“cosa?”
“niente.”

Arrivarono nell'atrio, e Conan notò le scritte sul pavimento.
“chi ha scritto sul pavimento?” chiese, sorridendo, pronto a una risata.
“non lo so. Quando sono arrivata erano già lì. E ora muoviti.”
Conan fissò ancora un attimo le scritte, convincendosi sempre più che la calligrafia fosse quella di Haibara, ma si apprestò a seguirla verso il garage, prima che cominciasse a rompergli le palline.

“ancora poco, Conan. E poi andremo a casa.” disse Ai, che stava godendo della sofferenza di Conan.
“basta... non... ce... la... faccio... più...” e il gurzo strapazzò a terra.

Dopo aver fatto rinvenire Conan, il lavoro venne completato e i due andarono a casa, felici di poter andare a letto, concludendo la giornata.

Il giorno dopo...
“dottore, Conan è stato rapito!” esclamò Ran, piangendo come una fontana.
“è meglio se vai alla polizia, Ran!” suggerì lo scienziato.
Ran si fiondò fuori dalla porta.
“Ai...” iniziò Agasa.
“ah, no. Questa volta passo. L'agenzia Haibara si prende un lungo periodo di vacanza. Conan dovrà salvarsi da solo.”

Epilogo:
Conan non effettuò nessuna ricarica. Ran, scoperto che in poco tempo Conan aveva prosciugato tutto il credito, gli ritirò il cellulare, impedendogli di fare la ricarica.
Ran non fu mai in grado di spiegare come era riuscita a tornare a casa.
Dopo una settimana dalla sua nascita, Ai decise di chiudere l'Agenzia Investigativa Haibara. Il motivo? Troppo stress. (da parte di Conan, ovviamente)
In una settimana, Conan venne rapito un centinaio di volte.
Gin fu soddisfatto della sua Porsche linda, ammettendo che Conan ci sapeva fare con le pulizie.
Ai andò alla serata di rimpatriata con Vermouth e volle aggregarsi anche Conan, passando tutta la serata a cercare di capire dove caspiterina fosse nascosto il capo dei Mib.
Ogni volta che Conan veniva rapito, Ran correva alla polizia, perdendosi sempre, e finendo nei posti più disparati.

Per il resto, tutto procedeva per il meglio!

Ringrazio tutte le persone che mi hanno seguito e anche recensito!
Forse ci rivedremo ancora con un'altra storia!

waaaah!! che figata!!!


XDDDD

troppo forte sta fic! XD da quanto tempo non ridevo così!! (ok, tolta la scenetta del solletico di shiho XD)



bwahahahah!!! è la parte migliore X°D

complimenti spero che ne scriverai presto di simili