@ Licia troisi: Grazie per trovare bellissima questa fiction!
@ Gohan&Conan96: Ai deve per forza aver inserito le sue vere generalità nella carta di identità.
Pensa se viene fermata per un controllo, e la polizia, ad esempio, sotto la statura legge '1.80', mentre a vista d'occhio è alta 2 pollici e mezzo.
@ Shiho_Haibara: Nella carta d'identità di Conan, nella statura, 'bassa' è riferita a Conan; 'abbastanza alta' riferito a Shinichi.
Grazie per i complimenti sul rapimento.
@ ~ ShiningStar <3: La moto di Ai è rossa, proprio come la mia.
@ Finn Fish 95: Quando uno è depresso, è di regola fare i cerchietti per terra.
@ Sergio Turbo: se rapire Ran fosse successo nel realtà e non in una fan fiction, non la lascerei libera mai. Mai e poi mai.
@ Fede90g: D'altronde, se a Conan non venissero queste strambe idee per la testa, come potremmo non adorarlo?
@ -----Shiho Miyano -----: Aspetta a ringraziarmi per la sorpresa. Prima scopri che cos'è.
@ SweetBloom: Sai com'è, quando si hanno due identità e una sola carta d'identità, è questo il risultato.
Questo, miei cari lettori, è l'ultimo capitolo.
Così come l'altra fan fiction e tutte le cose di questo mondo, anche questa storia giunge alla fine.
La sorpresa per voi lettori e alcune mie parole saranno alla fine del capitolo.
Invece, ora vorrei spiegare perché ho effetuato tale scelta per il rapporto ConanxAi di questo capitolo.
Ho scelto di far stabilizzare il rapporto di Conan e Ai sull'amicizia perché il mio pensiero è stato questo: "oggi amici, domani chissà."
Quindi, per me, far restare Conan e Ai amici è come una specie di finale aperto, dato che un domani potrebbe esserci la scintilla tra loro.
Lo so, forse mi troverete strana, in quanto ConanxAi pensavate che avrei fatto finire la storia con un loro amore e fidanzamento, ma ho optato per questa scelta perché per me, come detto sopra, questa scelta è un finale aperto.
Se non condividete questa mia scelta vi posso capire benissimo, e se avrete qualcosa da ridire ditelo pure nei vostri commenti.Capitolo 10
Finalmente chiarimenti! Arrivederci, Stupendogirl!
Conan ululò di dolore.
Nessuno aveva mai osato trattarlo così.
“perché non mi hai lasciato usare le scale?” chiese a calvin.
“perché mi piaceva vedere le tue chiappe picchiare per terra.”
“antipatica...” borbottò Conan.
“che hai detto?!”
“niente.” disse Conan, sfoderando un sorrisone, facendo finta di nulla.
“Ai, per favore, colpiscilo.”
Ai, appena scese le scale, diede un pugno sul naso di Conan.
Conan cadde a terra, ammettendo che la pulzella aveva una mira e un destro micidiali.
“ora alzati, che dobbiamo discutere di cose importanti.”
Conan si mise seduto e Ai si sedette accanto a lui.
“incominci tu o io?” chiese Ai.
“vai tu.”
“ricordi quando ci siamo baciati?”
E come poteva dimenticarsene Conan? Quella era stata la prima che qualcuno lo chiamava 'bel fustacchione'.
“sì, me lo ricordo.”
“e ricordi anche che avevo detto che quel bacio significava qualcosa per me?”
“sì...”
“molto bene. Ora tira le somme.”
Ma perché le conclusioni doveva sempre tirarle fuori lui, invece che farsele dire dagli altri?
Forse diventare detective non era stata una buona idea. (dovevi pensarci un po' di anni fa, bello. Nd calvin)
Be', forse se provava a immaginare sé stesso che baciava Ran (considerando quant'è tappo, gli servirebbe tutta una scala per arrivare all'altezza di Ran. Nd calvin) forse capiva cosa significava il gesto per Ai.
E poi capì. Ma la cosa non era possibile, non aveva senso...
“Ai, ma io ti piaccio?” le chiese con semplicità.
“sì, ma giusto un pochino.” rispose lei, abbandonando il solito tono serioso, arrossendo sulle guance.
Conan continuò a guardarla.
“e va bene. Mi piaci molto, moltissimo.” ammise, dato che Conan non smetteva di guardarla.
Conan rimase in silenzio, incredulo della scoperta, chiedendosi perché tutte quelle botte da parte sua se lo amava.
“però, Ai, sai che a me piace...”
“Ran. Sì, lo so.”
“però... ehm... se ti va... potrei essere il tuo amico del cuore, o qualcosa del genere, in modo da starti sempre vicino.”
O santo cielo, suonava ridicolo come glielo aveva chiesto.
“tu faresti questo per me?”
“sì, se lo vuoi. E poi, magari, una volta conclusa questa faccenda con calvin, potremo andare a prendere un gelato assieme.”
“dici davvero?”
“sì, ma solo se tu vuoi.”
Ai abbracciò Conan, felice che per una volta fosse gentile con lei.
Conan e Ai risalirono al piano di sopra.
“ora che io e Ai abbiamo chiarito, prendiamo Ran e ce ne andiamo.” disse Conan.
“col cavolo!” lo fermò calvin. “non ho deciso di essere la cattiva in questa storia per niente! Pretendo di combattere con te!”
“combattere in che senso?”
“così.”
E calvin, di scatto, gli diede una gomitata in faccia.
“ma sei scema?!”
“io non guardo Dragon Ball per niente.”
“Ai, dammi una mano!”
Ora che Conan le aveva offerto la sua amicizia (più profonda), Ai non voleva non aiutarlo, ma non voleva neanche combattere con un'amica.
Per cui fece la cosa più giusta.
Si avvicinò a calvin, la guardò e si sdraiò per terra, dicendo “mi ha sconfitto!”
Conan guardò stralunato Ai.
“ma che stai facendo?!”
“mi sto arrendendo.”
“molto bene, Stupendoman.” disse calvin. “ora combatterai con me! E per avere già la vittoria in tasca, userò l'arma segreta di ogni scrittrice!”
“e quale sarebbe?”
Calvin estrasse un block notes, e Ai, captando il pericolo (per Conan) rotolò lontano.
Improvvisamente, le gambe di Conan cominciarono a ballare il tip tap.
“che mi succede?” gridò Conan, chiedendosi da quando sapeva ballare.
“è la mia arma segreta. Finché avrò un pezzo di carta su cui scrivere e una penna, tu farai ciò che voglio.”
“non vale!”.
“fico.” commentò Ai.
“ e posso anche costringerlo a invitarti al ballo scolastico.” disse calvin ad Ai.
Dopo aver ballato la conga quattro volte di fila e aver fatto il giro della stanza saltellando come un coniglio, Conan decise di averne abbastanza.
Era ora di contrattaccare. E ora che calvin stava facendo riposare la mano (sinistra. Sono mancina. Nd calvin) era l'occasione ideale.
Partì alla carica e si avvinghiò con tutto sé stesso alla gamba di calvin.
“lasciami!”
“ridammi Ran!”
Calvin prese a sbattere Conan contro il muro, sperando così che si staccasse, perché le sembrava di avere un koala stretto alla gamba.
Dopo un'altra botta contro il muro, Conan disse “mi arrendo!”
“ne sei veramente sicuro?” chiese calvin, fermandosi.
“sicurissimo.”
“se è una trappola, giuro che ti faccio suicidare.”
“no, tranquilla.” rispose Conan, sapendo che non avrebbe mai accettato di indagare sulla sua morte.
Scese dalla gamba di calvin, stendendosi per terra, mormorando quello che sembrava un “in fondo lo sapevo che le vittorie di Stupendoman sono tutte vittorie morali.”
“io l'ho sempre pensato.” confessò Ai, avvicinandosi.
“ho deciso di essere magnanima.” disse calvin. “ti restituirò Ran. Te la spedirò domani via posta.”
“finalmente cucinerà qualcun altro!” esultò Conan. “prima di andare a casa, però, faccio un pisolino.” e si addormentò all'istante.
Il pisolino fu parecchio lungo, dato che Conan dormì due ore di fila, e Ai e calvin ebbero il tempo di pranzare assieme.
Prima che Conan e Ai andassero via, calvin chiese un autografo ad Ai, svelandole di essere una sua grande fan.
Ai fece più che volentieri l'autografo, e lo fece sul mantello di Stupendoman, che fu regalato a calvin, anche se Conan avrebbe preferito tenerlo, dato che ne aveva solo un altro di riserva.
Fuori, all'aria aperta, Ai acconsentì a portare a casa Conan col suo scooter, ma gli vietò tassativamente di guidarlo.
“grazie per il passaggio.” disse Conan, arrivato a casa, scendendo dalla moto.
“ti devo dire una cosa. Abbandono il ruolo di Stupendogirl.”
“e perché?”
“questa vita da supereroe è troppo stressante per me.”
“ok, come vuoi. Ma sappi che se vorrai tornare sarai sempre la benvenuta. E per il nostro gelato...”
“domani alle tre?”
“domani alle tre.”
E da quel giorno, l'intera città di Tokyo fu protetta da un supereroe mascherato e alcune volte anche da una certa figura femminile.
Epilogo:
Ran tornò a casa sigillata in un enorme scatola di cartone, e solo quando Conan la ebbe tirata fuori, Ran si svegliò dal suo sonno profondo.
Nonostante Conan si lamentasse di volere qualcuno che cucinasse per lui, il piccolo non era affatto male ai fornelli, tanto che vinse la gara di grigliata del quartiere.
Ayumi si mascherò da Stupendogirl per far breccia nel cuore del tenebroso Stupendoman, ma Ai la mandò fuori strada, facendola cadere nel fiume.
Conan si dimostrò un buon amico del cuore, tanto che portò Ai a cenare nel più lussuoso ristorante del paese.
In alcune occasioni, Ai dovette re-indossare gli abiti di Stupendogirl, giusto per dare un aiutino a Stupendoman, senza che lui se ne accorgesse.
Durante un pomeriggio di shopping con Conan e Ran, Ai tentò veramente di buttare Ran sotto un treno, ma Conan la salvò in un attimo con i superpoteri.
Per il resto, tutto andava per il meglio, e la vita trascorreva serena.
Ed eccoci giunti alla fine di questa fan fiction.
Mi sono divertita molto anche a scrivere questa fiction e mi ha fatto piacere aver ricevuto così tanti commenti e lettori.
Questo significa che un po' di talento nel scrivere ce l'ho.
Per un bel po' mi riposerò, e quindi non pubblicherò niente.
Quando la scuola ricomincerà non so se avrò tempo e voglia di scrivere qualcosa.
Ma se ce l'avrò, cercherò di trovare un posticino durante la giornata per scrivere quelli che saranno i capitoli della nuova storia.
E ora sveliamo la sorpresa: una giornata a Gardaland in compagnia di Conan!
Avanti, ditelo! Siete contenti, vero?
E questo, per il momento, è il mio ultimo aggiornamento!
Arrivederci!