| Nuovo filler, "La casa con mansarda", alias "Il rapimento di Conan 2". Gli sceneggiatori, infatti, hanno preso più di uno spunto dal bellissimo caso che apriva la seconda stagione per costruirci un filler che ospitasse i Kudo senior. Purtroppo, nel farlo, non sono riusciti a scrollarsi di dosso il fantasma del caso preso come modello, che diventa sempre più visibile man mano che la puntata procede (vedi il richiamo, poi smentito, ai MIB, presente anche nell'originale, come a questo punto possiamo chiamarlo). Così ne viene fuori un episodio sì piacevole, ma che sa molto di doppione, e mette alla luce del sole le lacune a livello di originalità e di contenuto della sceneggiatura tipica di un filler.
La regia apre con un'ambigua scena che vede protagonisti due tizi palesemente travestiti, e già la cosa fa sorgere il solito ragionevole dubbio al nostro solito spettatore medio. Poi abbiamo Ayumi che a sette anni già pensa alla futura dimora in cui spera (e spera, piccola, spera) di andare a vivere col gurzo maritato, cosa che ha dell'assurdo ma di cui ormai non ci stupiamo più di tanto, vista la precocità dei mocciosi nipponici. L'agente immobiliare, di fronte alla ridicola richiesta dei bimbi che cercano casa, tenta di liquidarli come non osa fare mai nessuno in 'sta serie, ma poi interviene la Ramata, che per far contenta la sua Ayumi sarebbe disposta a farsi ammazzare da Gin, se la piccola lo trovasse sadicamente divertente. La Ramata sussurra all'orecchio dell'agente sca**ato qualche ordine in serpentese, e il tipo subito obbedisce e mostra la casa ai mocciosi, che poi si mettono pure a fare i critici e a lamentarsi. Beata innocenza, che si permette di sputare sulle case a tre piani in tempi di crisi!
Peccato che, mentre i marmocchi sputavano sulla casa e litigavano per chi eventualmente dovesse abitarci (Ayumi non ha dubbi, peccato che abbia scelto l'unico non libero sulla piazza), l'umile dimora sia stata acquistata a tempo di record da una coppia di vecchietti che al gurzo già appaiono sospetti, prima ancora di averli visti. I nostri, siccome proprio non ce la fanno a farsi i ca**i loro, vanno subito a dare il benvenuto alla coppietta, che risulta effettivamente sospetta (ovviamente). Perchè? Perchè il vecchio si alza aiutandosi con il braccio, mostrando gli acciacchi dell'età. Cosa c'è di strano? Eh be', secondo il gurzo nessun vecchio metterebbe così in evidenza i suoi acciacchi, quindi deve per forza fingere. Lasciamo perdere.
Il gurzo, essendo a corto di salme perchè la produzione ha finito i soldi per pagare le comparse con il caso di ieri, si deve accontentare di indagare sulla strana coppia, così inizia a stalkerare il vecchio che non è vecchio, mettendo in mezzo, tanto per cambiare, il povero baffone che ha avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Poi però, a forza di pedinare, si arriva nel negozio di uno di quei cinesi inquietanti che hanno loschi traffici di ogni tipo, e infatti il nano si fa scoprire nel giro di un nano-secondo e rischia pure di beccarsi una simpatica sciabola conficcata nel suo portentoso cranio.
Forse è meglio rinunciare e andare a dormire. Nell'agenzia di Goro, però, perchè lui un letto non ce l'ha. Proprio mentre lui dorme placidamente, arriva un vecchio baffuto e tutto infagottato (altra citazione del caso originale, tanto per dire), che altri non è che Agasa, ma tutti noi che abbiamo già visto dieci volte Il rapimento di Conan lo sappiamo già. La finta aggressione ai danni del gurzo era ovviamente progettata dal gurzo stesso, al puro scopo di far prendere un coccolone a mamma e papà, che subito accorrono per salvare il figlio nano dalle grinfie del baffone. I due Kudo senior senza una singola rotella al proprio posto si tolgono quindi la maschera, e spiegano che la loro messinscena serviva per rassicurare la mamma sulle condizioni del figliolo (incontra un paio di salme al giorno, ma di quelle non parla nessuno) e permetterle di scattare un bel po' di foto del pargolo tornato infante. Della serie: già che ci siamo, approfittiamone per riempire l'album di famiglia.
Vabbè, è inutile stare a commentare il ridicolo pretesto che ha messo in piedi tutto ciò, così come è inutile commentare la stessa messinscena dei Kudo. Dico solo un'ultima cosa: rivoglio la voce di Yusaku, la sua, non quella voce da vecchio che si è ritrovata oggi (voce che peraltro dovrebbe essere di Otaki, se non sbaglio). La voce di Yuki invece era la solita, ed era come al solito perfetta, cucita perfettamente sul suo personaggio, comico e melodrammatico allo stesso tempo.
Riempitivo senza infamia e con l'unica lode di averci offerto la presenza della baronessa della notte. Che non dispiace mai, per carità, ma in un simile contesto abbozzato così rozzamente "tanto per buttarla lì", è un po' sprecata. Vabbè, andiamo avanti. Ce la faremo ad arrivare indenni all'Impatto nero?
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