Ma ragazzi, grazie davvero per i commenti belli che mi avete lasciato e benvenuta alla nuova lettrice: Elladan. ^^
Tranquilli, tranquilli, vi ho detto che questo passaggio sarà determinante per far capire meglio i sentimenti di Shinichi e per rafforzare quelli di Shiho...
Sì, in questi prossimi capitoli Shiho starà piuttosto male, ma tranquilli che non durerà molto...
Dipende dalla mia voglia di continuare la storia tra Tonnichi e Ranocchia. x°D
Va beh, va beh.
Eccovi il quarto capitolo e starò per giorni e giorni a sperare che vi piaccia. xD
Capitolo 4
Ritorno al Passato
La sveglia suonò e un ragazzo la fermò.
Bisognava iniziare ad alzarsi presto: la scuola ricominciava. Si mise seduto sul suo letto e si stiracchiò sbadigliando, poi si grattò dietro la testa e si mise le ciabatte per andare nel suo bagno della sua casa.
Era passata una settimana dall'omicidio del fidanzato della cantante Ayumi Hamasaki e da quando stava insieme alla sua bella. La sua Ran. Gli occhi che esprimevano dolcezza ovunque si posassero, i capelli lunghi, strani quasi innaturali che profumavano di pesca. Sempre allegra e sorridente. Non ci credeva ancora di stare insieme con un tale angelo.
Ma continuava a dimenticarsi di ringraziare Shiho per avergli preparato l'antidoto. E a proposito di quella ragazza, era da una settimana che non si faceva più vedere, chissà che aveva. Poco gli importava. Tra l'altro inspiegabilmente si era trovato la casa in ordine, sicuramente sua madre era passata di lì, però perché non salutarlo? Non doveva pensare a quelle cose ora: doveva andare a prendere la sua amica e la sua amata per accompagnarle a scuola. Nella sua vecchia però, quella dove aveva visto la sua Ran cambiare di bene in meglio. Quanto le piaceva.
Scese dalle scale e andò in cucina a prepararsi la colazione a base di pane e marmellata di pesche. Ormai era da sempre che mangiava quella, gli ricordava troppo l'amata. La mangiò, prese un bicchiere di succo alla pesca ed uscì di casa, andando a suonare a quella del vicino dove viveva anche la ragazza che lo aveva aiutato a diventare grande:«Heylà Ai... Volevo dire, Shiho... Tutto bene?»
«Sì. E te?» rispose con tono piatto la ramata. Non aveva ancora la divisa scolastica del liceo, per cui si era vestita con una gonna nera e una maglietta rossa scura. Stava piuttosto bene.
«Bene. Sai che io e Ran ci siamo fidanzati?»
«Sul serio? Mi fa piacere!» sorrise falsamente la ragazza. Non era molto felice per sé stessa, tuttavia era felice per lui. Chissà se si era accorto del fatto che gli aveva pulito la casa.
«Grazie...» esclamò sorridente:«Andiamo? Si sta facendo tardi e devo passare a prendere anche Ran!» disse estasiato.
La giovane acconsentì e cominciarono ad incamminarsi.
Durante il tragitto Shinichi non la finiva più di parlare dell'omicidio di Kawasoe e del suo fidanzamento con Ran, sottolineando a fine di ogni frase che era il periodo migliore di tutta la sua esistenza. Poi d'un tratto un'illuminazione:«... Sarai stata mica tu a pulire casa mia!»
«Se vuoi la verità... Sì, sono stata io. Quella casa faceva a dir poco pietà prima che ci mettessi mano io.» rispose Shiho con il suo solito tono cinico.
«Grazie mille... E grazie anche per il fatto che sei riuscita a creare l'antidoto in modo tale che potevo rincontrare Ran e fidanzarmi con lei.» le sorrise e lei ricambiò, avvampando leggermente.
Riprese a parlare della settimana che aveva passato. Ogni giorno usciva con la sua ragazza e ogni volta che incontrava le sue labbra era un'emozione sempre più forte ogni giorno che passava.
La poverina era costretta ad ascoltarlo, come se fosse l'unica sua fonte di ascolto in quella città dove tutti lo conoscevano.
Senza accorgersene, erano giunti a casa della ragazza del giovane. La prima e l'ultimo si salutarono con un bacio a stampo, per poi prendersi per mano ed ignorare la ragazza. Non riusciva a capirlo, o forse lo ignorava, ma cominciava a provare quel sentimento di avversione verso Ran, come se le avesse inferto un duro colpo al cuore. Però, però non poteva odiare quella povera ragazza: le ricordava troppo sua sorella Akemi, morta per mano di Gin. Al solo pensare di quell'uomo le venivano i brividi. Aveva ancora tanta, tanta paura che quel biondo prima o poi l'avrebbe presa, massacrata e infine uccisa. Non voleva morire, non ora che era tornata grande e poteva vivere una nuova vita, nella speranza che questa fosse con il suo caro detective.
Scosse la testa nel tentativo di togliersi quei pensieri dalla mente. Una cosa in più la distrasse:«Shiho, ti presento Ran. Amore, lei era Ai, ma il suo vero nome è Shiho.»
«Bel nome, piacere, anche se ci conosciamo già.» le porse la mano sorridendole.
«Piacere mio.» ricambiò la stretta di mano ed il sorriso. Già, era proprio come sua sorella Akemi, sempre sorridente e mai depressa.
In pochi minuti arrivarono a scuola e Shinichi ricevette un'accoglienza decisamente esagerata. I ragazzi sembrava che avessero visto il loro calciatore preferito, le ragazze starnazzavano come oche davanti ad un bravo attore. Poi si crearono dei mormorii: Kudo stava con la Mouri? E da quanto? Che bella coppia che sono, quanto vorrei essere in lui o in lei! E chi è quella ragazza molto carina dietro di loro? Tuttavia i tre ignoravano totalmente questi e proseguirono verso la loro aula, ma la ramata dovette andare in presidenza per farsi prendere le misure per la divisa scolastica.
Quando poi ella ebbe finito, venne accompagnata in classe dall'insegnante, la quale tentò di instaurare un discorso con la ragazza, ma lei era troppo silenziosa per parlare. La professoressa si stava chiedendo se mai avrebbe socializzato con qualcuno.
La donna entrò, i ragazzi si alzarono, ed ella si schiarì la voce:«Ragazzi, fate attenzione per favore. Da oggi avrete una nuova alunna, è molto carina ma estremamente riservata. Date il benvenuto a Shiho Miyano.» Quando entrò in classe, si levarono alcuni fischi di apprezzamento:«... Non ha ancora la divisa, per cui quando viene a scuola può vestirsi come vuole finché non arriverà la sua divisa.» esclamò la professoressa.
«Molto piacere. Il mio nome è Shiho Miyano, ho 18 anni e sono per metà inglese e per l'altra metà giapponese.» prese il gesso e si mise a scrivere alla lavagna il suo nome ed il suo cognome.
Altri fischi d'apprezzamento si levarono.
«Ragazzi, calmate i bollenti spiriti. Signorina Miyano, il mio nome è Hikari Tsukino. Prego, si sieda accanto al signor Jinchiro Korusawa.» e le indicò il posto dove doveva sedersi. Al solo pronunciare quel nome così simile a quello dell'uomo che le dà ossessivamente la caccia, la ragazza rabbrividì, tuttavia cercò di rimanere indifferente e andò a sedersi accanto al ragazzo. Aveva lo stesso impregnante odore di fumo, i capelli biondi, quasi sul platino, che gli arrivavano alle spalle e degli occhi verdi davvero glaciali.
«Signor Korusawa, tratti bene la nostra nuova compagna e prego di condividere il libro con lei.»
«Sarà fatto, professoressa.» disse con voce piuttosto fredda e tirò fuori il libro di chimica: la materia dove sicuramente la ragazza sarebbe andata meglio.
Jinchiro la squadrava da cima a fondo. Era davvero una bella ragazza, non c'era alcun dubbio. Il modo in cui teneva le mani sulle sue gambe chiuse che si aprivano dalle ginocchia in giù gli piaceva. Quegli occhi grigio-verdi erano davvero molto profondi ed esprimevano una specie di paura o di inquietudine che gliela faceva piacere sempre di più. Inspirò a fondo col naso mentre entrambi seguivano sullo stesso libro e sentì l'aroma di rosa che la giovane aveva. Era davvero un buon profumo. Poi esaminò il suo corpo: le curve nei punti giusti. Forse si trattava di amore a prima vista, doveva solo conoscerla meglio:«Da dove vieni?»
«America... Mi sono trasferita solo quest'anno in Giappone.» rispose freddamente la ragazza.
«E... Sei impegnata?»
«No.»
«Sei molto carina, sai?»
«Grazie.»
Il ragazzo mise una mano sulle gambe di lei e disse:«Che ne dici di metterti con me?»
«KORUSAWA!» tuonò l'insegnante:«Concentrati sulla lezione anziché provarci con la signorina Miyano, visto che ti ho ammesso per pura pietà.» e la classe a quest'ultima battuta ridacchiò.
«Scusi professoressa. E scusami Shiho.» sorrise all'ultima e lei ricambiò falsamente, in realtà aveva paura. Le ricordava davvero l'uomo che tempo fa tentò di ucciderla. Doveva reprimere quei pensieri, doveva concentrarsi sulla lezione e così fece, rispondendo correttamente a tutte le domande della professoressa, lasciando di stucco la donna e l'intera classe, tranne Shinichi e Ran che sapevano tutto e che erano nello stesso banco.
Quella per lei era chimica elementare. Aveva lavorato per anni in laboratorio e di certo quelle domande che le chiedevano erano decisamente facili e comprensibili, ma solo per lei.
Dopo qualche ora, la campanella suonò: era quella dell'intervallo.
Shiho andò vicino alla finestra e si appoggiò al muro incrociando le braccia. Guardava i banchi che aveva di fianco: erano quelli della coppia più chiacchierata dell'intera scuola. Accanto al loro c'erano lei e Jinchiro del quale aveva paura.
Odiava già quella scuola.
«Ai... Cioè... Shiho...»
«Dimmi Shinichi.»
«Fai un po' di amicizia...»
«Non mi va.» rispose freddamente.
«Fa come vuoi. Ma ti prego di sorridere... Sei così bella quando sorridi!» esclamò il ragazzo sorridendole e lei immancabilmente ricambiò e arrossì lievemente. Poi egli si diresse verso i ragazzi per raccontare, sicuramente, il suo ultimo caso risolto brillantemente e il suo fidanzamento con Ran, la quale andò incontro a Shiho tentando di parlarle:«Ai... Shiho. Quando eri ancora Ai, vedevo come guardavi Conan. Avevi quello sguardo tipico di chi ha una cotta... Volevo chiederti se per caso...»
«No, non ho una cotta per lui, puoi viverti la vita allegramente con lui.» mentì Shiho, liquidando presto la ragazza che le sorrise:«Grazie.» le disse in seguito e anche lei fu costretta a sorridere.
Tutto falso. Tutto quello che faceva era falso.
D'un tratto, una voce, forse di un ricordo, le attraversò la mente. Era fredda e spietata.
Sherry...Spero vi sia piaciuto.
Oh, quanto mi sto odiando per scrivere momenti ShinichixRan, la coppia che odio più al mondo... Però il lavoro di scrittrice è anche questo: scrivere anche ciò che detesti. È una cosa che forse riesce a migliorarti. ^^
Vedrete però che vi consolerò con una mega-dichiarazione che ho già in mente... Naturalmente su ShinxShiho! ^^
Quindi, sopportate la coppia ShinichixRan ancora per un po'... Vi dico solo che al capitolo 9 succederà una cosa che farà capire qualcosa ad entrambi...
Comunque, quel Jinchiro è un nuovo personaggio che ho inventato io. Sì, si è preso una cotta per la nostra Shiho e farà di tutto per averla...
Poi... Di chi sarà quella voce fredda e spietata?
Tutto questo e molto di più nei prossimi capitoli! ^^
Capitolo 5Edited by ~ ShiningStar <3 - 7/12/2009, 00:35