Detective Conan Forum

Nero Scarlatto ~, Nuova fiction su Detective Conan!

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Kiyo90
view post Posted on 4/1/2010, 13:49     +1   -1




dire che questo capitolo è bellissimo è dire davvero poco!!! Mi è iaciuto tantissimo, scrivi benissimo, bravissima!
 
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view post Posted on 6/1/2010, 21:41     +1   -1
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× Sanji × Nami ×


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Grazie a tutti ragazze per i commenti! Vi ringrazio tantissimo, mi riempite di gioia a leggerli! ♥

Mi sono accorta di un errore di irrealismo quando ho fatto lo scorso capitolo... Non è che ho molte giustificazioni... Anche perché avevo cominciato a scriverlo alle 23.30 e quindi avevo la mente un po' stanca...
Comunque, visto che sono una pseudo-scrittrice, mi sembra giusto dare spiegazioni a riguardo anche fuori dal testo.

Dunque, l'errore di irrealismo sta nel fatto che Shinichi e Ran si sono lasciati. Tutto ok fin qui, hanno litigato, perché non lasciarsi?
Sta di fatto che nel capitolo prima avevano litigato e nel capitolo dopo si sono già lasciati.
È irreale una cosa simile... No? Cioè, il giorno prima avevano litigato e il giorno dopo si lasciano di già?

È errore mio, comunque rimedierò... Fate che sono passate due settimane dal litigio e che, sempre in quest'arco di tempo, avevano continuato a discutere...

Scusatemi davvero, non è nel mio stile fare di questi errori. ^^°


Va beh, questo capitolo spero vi piaccia!!!

Capitolo 11
Un Nuovo Caso per il Detective Liceale



Era quasi un mese che non risolveva un caso, era strano che, in quei tempi, nessuno veniva ucciso.
Era a scuola e si stava godendo la lezione di teatro con quella professoressa che conosceva un po' troppe cose di avvenimenti che lui stesso aveva vissuto: Aveva proposto la storia di due ragazzi, un maschio e una femmina, che ritornavano piccoli a causa di un farmaco, e, mentre lo diceva, aveva lanciato uno sguardo accusatore verso di lui e la ragazza che aveva al fianco.
Aveva un non so ché di conosciuto la professoressa Aino Uta. Gli occhi grigio-verdi gli ricordavano troppo una persona, che probabilmente non avrebbe mai più voluto incontrare.
Sta di fatto che non avevano scelto la storia che aveva proposto la professoressa, per fortuna. C'era stata la richiesta di una scuola elementare a loro conosciuta di far sì che ci fosse una sola recita tra il liceo e le elementari.

Shinichi e Shiho, i due ragazzi che prima erano tornati bambini, ma poi erano ritornati normali, erano quasi felici di rivedere i piccoli amici della scuola elementare, per vedere come andava la scuola elementare Teitan senza di loro.
Alla fin fine decidettero che la recita migliore fosse quella di una principessa che veniva rapita da un malvagio re che la voleva sposare, ma la strega, che era innamorata di questo re spietato, aveva fatto un sortilegio sulla principessa, facendola tornare bambina. Così solo il principe, innamorato della principessa e figlio del re malefico, poteva salvare la principessa dal sortilegio.
Inutile dire che il ruolo della principessa fu affidato a Shiho e il ruolo del principe a Shinichi. Come stregone avevano scelto Jinchiro per il suo sguardo mentre come piccola controfigura della ragazza, c'era l'allegra Ayumi, pronta per sistemarsi come Ai e magari riuscire a far colpo su Shinichi.
Anche se, in cuor suo, sapeva che non poteva competere con la ramata che lui aveva al suo fianco.

Finita la lezione, la professoressa disse:«Bene ragazzi, mi raccomando di prepararvi a recitare bene la parte e di stare attenti quando andate in giro, potrebbe essere pericoloso!» lanciò uno sguardo ai soliti due.
«Lo sappiamo già, professoressa, ma grazie comunque.» rispose Jinchiro per poi ridacchiare.
Chissà perché la nuova professoressa ce l'aveva tanto con loro due, sembrava che avesse già avuto a che fare con loro in passato. I loro pensieri furono interrotti dai bambini:«Ai... Conan!»
«Ma ciao! Va bene se continuate a chiamarmi così...» disse il ragazzo, sorridendo al bambino:«Tutto bene Mitsuhiko?»
«Sì!» rispose ricambiando il sorriso:«Comunque... Ai, volevo dirti che sei molto carina anche da grande!» aggiunse timidamente.
«Anche tu, Conan!» disse Ayumi con lo stesso tono.
«Grazie...» rispose Shiho sorridendo:«Ah, ultimamente nella nostra scuola sono sparite un po' di cose!» disse Genta, interrompendo il dialogo:«Tipo soldi, palle da ginnastica... Ma non sappiamo chi sia stato!»
«Uhm... Sembra proprio che tocchi a me risolvere il caso.» ridacchiò il moro:«Vacci piano, detective... Ci siamo anche io e i bambini!» disse la giovane sorridendo.
«Non siamo bambini!» protestò il robusto.
«Ok, ok.» sorrise:«I ragazzi.» sottolineò:«Va meglio ora?» domandò divertita.
«Ora si ragiona!» esclamò Ayumi facendo pollice verso.

Tutti scoppiarono in una fragorosa risata: era proprio vero che i bambini riuscivano a farti sorridere nei momenti negativi della tua giornata:«Comunque.» riprese Genta:«Non sappiamo chi sia stato... Hanno rubato anche delle sedie e dei banchi!»
«Il mistero si fa sempre più fitto... Chissà perché rubare tutto questo!» esclamò il detective.
«Il bello è che sia banchi, sia palloni, sia le palle e sia i soldi sono stati rubati con lo stesso numero!» proferì stupito Mitsuhiko:«Sette banchi, palloni, sedie, banconote da mille yen...»
«Ci metteremo un bel po' per capire tutto...» disse la scienziata:«Ma per quello c'è la squadra dei giovani detective!» esclamarono in coro i tre bambini.
«Avete sempre la solita voglia di indagare voi tre...» li riprese Shinichi:«Ma va bene così... Diventerete bravi quanto me!» ridacchiò.
«Piantala di montarti la testa!» anche Shiho fece come il moro:«Comunque è deciso, appena possiamo, indagheremo con voi nella scuola...»
«Perfetto!» dissero i tre bambini in coro.
«Bambini, venite!» esclamò la maestra Kobayashi agli alunni:«Dobbiamo tornare a scuola per la lezione di inglese!»
«Arriviamo!» risposero all'unisono i tre:«Venite a casa mia oggi pomeriggio. È vicino a quella di Ai.» esclamò Shinichi.
«Io starò fuori ad attendervi!» disse la ramata sorridendo:«D'accordo, ci saremo! Ciao!» e scapparono via.
Anche i ragazzi dovettero andare fuori dall'aula di teatro per assistere alla lezione successiva che si svolgeva nella solita e noiosa classe.
Silver Bullet, Red Rose, ci rivedremo con le mie vere sembianze... Soon! pensò la professoressa Aino.

«Non ti sembra un po' strana la nuova professoressa?» domandò la ragazza al giovane, il quale rispose:«Uhm... Sì, ha atteggiamenti strani... Ci osservava troppo spesso!» assunse un'espressione perplessa:«Inoltre...» aggiunse:«I suoi occhi li ho già visti da qualche parte!»
«Anch'io... E purtroppo non mi ricordano nulla di buono!» esclamò la giovane:«Che sia un'infiltrata dell'Organizzazione?» domandò al ragazzo per chiedere conferma.
«Stavo giusto pensando la stessa cosa...»
«KUDO! MIYANO! FINITELA DI PARLARE!» li interruppe la signorina Mizuno.
«Ci scusi, professoressa.» rispose il primo.«Prometto che non parlerò più fino alla fine dell'ora...»
«Da adesso, suppongo...» disse la professoressa:«In ogni caso, se volete parlare del vostro amore, parlatene fuori dalla classe!»
«Va bene, professoressa.» esclamò la seconda.
«Dunque, stavo dicendo che: Il teorema del coseno afferma che in un qualsiasi triangolo, il quadrato di un lato è uguale alla somma dei quadrati degli altri due diminuita del doppio prodotto di tali lati per il coseno dell'angolo da essi formato...» riprese spiegando trigonometria la professoressa.
Le posizioni dei banchi erano cambiate giusto quel giorno poiché erano sorte alcune lamentele sul fatto che Jinchiro continuasse a molestare la Miyano che, com'era giusto che sia, non ci stava. Quindi, conoscendo la grande fobia che la Mouri incuteva al Korusawa, decisero che sarebbe stato meglio che Shiho e Ran si invertissero, cosicché non ci furono più lamentele da parte degli alunni che stavano intorno a quella che, secondo il biondo, sarebbe stata un'ottima coppia.

La campanella suonò e cambiarono lezione: Italiano. Era la prima dell'anno ed erano ansiosi, sperando che non fosse una lingua così difficile. La cosa che però incuteva ancor più timore era il fatto che il professore fosse madrelingua.
Tuttavia la lezione proseguì tranquillamente: Il professore sapeva bene sia il giapponese, sia l'italiano. Inoltre trovavano che fosse molto simpatico e, le ragazze, molto carino. Era giovane, non aveva più di trent'anni, capelli castano chiaro e occhi azzurri, vestito con uno smoking per l'occasione della prima lezione.
Dopo qualche ora, l'ultima campanella suonò e gli alunni si misero a ripulire le aule sporche e i nostri due protagonisti potevano così continuare a conversare:«In ogni caso, temo proprio che quella professoressa, la signorina Aino, abbia qualcosa a che fare con l'Organizzazione...»
«Se fosse così...» disse la ragazza:«... Come diamine avrà fatto a sapere che eravamo qui?»

«Non saprei... Forse c'è una spia...» adocchiò il biondo dall'altra parte della stanza:«... E credo che sia Jinchiro... Mi ricorda troppo...»
«Non dire quel nome...» lo interruppe Shiho:«... Ho paura solo a sentirlo!» poi guardò anche lei Jinchiro:«... Forse hai ragione, la somiglianza tra loro due è tanta... Poi mi sembra di averlo già visto da qualche parte, ma non ricordo dove!»
«Smettila di osservarlo.» la riprese:«Ti sta guardando con fare bramoso...» la prese per una spalla e la accompagnò con lui a pulire una finestra. Lei arrossì lievemente:«Comunque cercherò di ricordare dove l'ho già visto!»
Finito di pulire l'aula, i giovani si diressero verso le loro rispettive case, trovandoci davanti i tre bambini della mattina:«Eccovi qui... Venite pure dentro...» li esortò Shinichi:«Vieni anche tu... Shiho!»
«Arrivo!» e tutti entrarono nella casa di lui, pulita il giorno precedente dal ragazzo stesso assieme alla giovane.
Si sedettero sul divano e la ragazza andò a prendere dei succhi di frutta per farli bere: Ormai casa di Shinichi era anche casa sua, visto che, in quelle due settimane in cui Shinichi e Ran litigavano spesso, ci andava tutti i giorni per consolarlo e per farlo sfogare.

«Dunque... Potrebbe essere che sia un ex alunno!» esclamò Mitsuhiko convinto della sua tesi, per poi sorseggiare il succo all'albicocca.
«E che motivo avrebbe di rubare quelle cose?» disse Ayumi perplessa:«I soldi ok, ma perché banchi, sedie e palloni?»
«No, non è un ex alunno... So chi è stato...» proferì Shinichi sicuro:«... È Kaito Kid»
Tutti rimasero sbalorditi dall'affermazione del detective.


Per la definizione di trigonometria ho fatto qualche ricerchina. xD
Spero vi sia piaciuto, bye!

Capitolo 12

Edited by shiningstar ~ - 9/1/2010, 21:22
 
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view post Posted on 6/1/2010, 23:41     +1   -1
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The Dark One

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capitolo tranquillo, ma con tanti interrogativi.
chi sarà mai questa prof che sembra conoscere i nostri eroi?
e chi è il prof di italiano?
e perchè kaito kid si diverte a rubare oggetti apparentemente inutili?

e quando si sveglia shin? d'accordo, ha mollato ran....ma quando si va al sodo?!
shiho aspetta :wub: :wub: :wub:
 
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Kiyo90
view post Posted on 7/1/2010, 13:12     +1   -1




Non preoccparti per l'errore... può succedere e poi non è poi così importante, ad ogni modo bel capitolo!
 
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-----Shiho Miyano -----
view post Posted on 7/1/2010, 13:21     +1   -1




Bellissimi capitoli anche questi =)
Che puccio mitsu quando dice ad Ai, anzi a Shiho, che è carina anche da grande *________* beh, come dargli torto v.v
Continua presto, voglio sapere perchè kaito ha rubato i banchi e le sedie :sisi:
 
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'_~Taty 95~_'
view post Posted on 9/1/2010, 18:20     +1   -1




Me li sono appena letti tutti d'un fiato *___________*
Sono mitici star!!!! davvero bellissimissimi!!!! NOn vedo l'ora di leggere il 12 anke per sapere cosa ci farà mai kid con quelle cosse :sisi:

Comunque sei migliorata molto nello scrivere!! Complimenti!!


Mitico il capitolo dove Kid ci prova con Shiho :asd: :hehe:
Kid siamo tutti con teeeeee!!! XD

Mi raccomando, posta presto il 12!! Fallo per noiii!!
 
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view post Posted on 9/1/2010, 20:55     +1   -1
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Grazie a tutti per i commenti!!! ^^
Tatyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy! ♥ Sei tornata da moi!!!!
*Salta addosso*

Cìemmeccù, non ho molto da dirvi: Oggi mi hanno consegnato la pagella scolastica e, a parte un 4 in storia ed un 5 in francese scritto, mi è andata piuttosto bene (È tempestata di 6 e ho pure un 9 in condotta!!!).

Arìcìemmeccù, ora vi posto il capitolo, spero vi piaccia...
Tra quattro capitoli però accadrà qualcosa di... Brutto? Bello? Chissà!

Eccovi il capitolo 12!


Capitolo 12
Incontro al Plenilunio



Tutti guardavano con espressione stupita il giovane detective, il quale aveva appena risolto un caso, all'apparenza, difficile e complicato. Avevano appena finito di bere il succo, quando egli rivelò a loro la soluzione all'enigma:«Dunque, non era poi tanto complicato!»
«Shinichi... Dicci la soluzione, anziché vantarti...» esclamò Shiho seccata dall'affermazione del ragazzo.
Sbuffò seccato ma divertito allo stesso tempo:«Va bene...» poi spiegò:«Allora, innanzitutto partiamo dai soldi... Li ha presi perché gli servono per liberare suo padre da degli uomini cattivi... Gli stessi di cui faceva parte Ai...»
«Ma Ai è diventata buona... Per fortuna!» disse Ayumi sorridendo alla ragazza:«Poi...» riprese il ragazzo:«... I banchi. Sono piccoli, ergo appartengono a dei bambini delle elementari, così come le sedie...» rifletté:«Sono sette, quindi visto che sono proprietà di alcuni bambini, Seven Children che è la stessa melodia dei tasti che usano quegli uomini per chiamarsi...» continuò spiegando.

«Hanno una loro melodia?! E come fa?!» chiese Genta curioso e così la ramata prese a canticchiarla, visto che lasciarlo fare al moro sarebbe stato controproducente:«Bella però...» commentarono poi i bambini, riferito sia alla voce della ragazza, sia alla melodia in sé:«Infine, le palle da gioco...» prese un pallone e cominciò a calciarlo:«Questo è un enigma un po' più complicato...» e cominciò a farsi un turbinio di pensieri nella mente per tentare di capire l'enigma delle sette palle da gioco:«Sicuri che erano state rubate sette palle?» domandò continuando a palleggiare con le mani nelle tasche di dietro.
«Uhm, non ne siamo sicuri... Si dice che siano stati ritrovati in gruppi di numeri diversi!» esclamò il bambino rivolto al ragazzo:«Quanti erano?»
«Uhm... 1... 4... 1... 2...» rispose Ayumi, ricordandosi pian piano tutti i numeri:«Come sospettavo.» esclamò Shinichi:«È la sequenza di numeri per indicare “Kaito Kid”.» aggiunse infine, appoggiando il pallone in un angolo, dove lo aveva trovato, per poi girarsi e lanciare un'occhiata a Shiho: Era proprio una bella ragazza. Per un po' rimase pietrificato dalla visione di lei:«Cavolo!» proferirono i bambini davanti alla grande capacità del ragazzo di ragionare, interrompendo così i suoi pensieri:«Quindi... È una specie di messaggio?» domandò Genta curioso.

«Sì... Più che messaggio è un invito... Mi vorrà vedere stanotte...» fece una pausa:«... Sul tetto della scuola elementare... A mezzanotte... Per parlare dell'Organizzazione...» completò infine, sedendosi sulla poltrona e lanciando uno sguardo alla ragazza che aveva al suo fianco, seduta sul poggia-gomito.
«Chi te lo dice che è a mezzanotte e a scuola?» chiese Shiho:«È ovvio, mia cara... Mezzanotte è la sua ora preferita e lui viene spesso in deltaplano!» esclamò il ragazzo rispondendo alla domanda parzialmente retorica di lei.
«Capisco...» disse la giovane, poi si rivolse ai bambini:«Vi va di fermarvi a mangiare da me?! Potreste magari provare un nuovo gioco del dottor Agasa!» domandò a loro con tono gentile.
«Va bene! Ma bisogna chiamare i genitori!» esclamò Mitsuhiko che si era fatto portavoce del gruppo:«Tieni, poi passalo a loro.» disse il ragazzo porgendo il cellulare al bambino, il quale compose il numero di casa e cominciò a chiamare i suoi, chiusa la chiamata passò il cellulare alla bambina al suo fianco e lei, a sua volta, lo passò all'altro bambino al suo lato. Intanto Shiho avvisava il dottor Agasa delle visite.

«Ai...» esclamò la piccola, chiamando la ragazza, la quale rispose:«Che c'è Ayumi?»
«Potrei parlarti un attimo?»
«Certo!» e la bambina prese per mano la ragazza: Quant'era piccola rispetto alla sua. La portò in un posto dove nessun orecchio indiscreto poteva sentire la conversazione:«A te piace Conan... Non è così?»
«N... No... Come fai a dirlo?» esclamò con fare timido la ragazza:«Ti si legge in faccia... Quando ha risolto l'intrigo, l'hai guardato con aria ammirante!» disse la bambina.
«Beh... Hai... Hai ragione...» rispose la ramata:«Sei sveglia!» sorrise:«Comunque... Con Mitsuhiko come va?» domandò vagamente.
«Avevo ragione, allora!» esclamò la piccola:«Con... Mitsuhiko?!» arrossì d'improvviso:«Ehm... Bene! La nostra amicizia va benissimo!»
«Amicizia... E... Basta?!» disse la giovane:«Dillo che comincia a piacerti!» aggiunse quasi urlando.
«Shhht, abbassa la voce!» proferì la piccola preoccupata:«Sì, un po' mi piace...» arrossì ancora: Faceva tenerezza una creatura così piccola che avvampava così improvvisamente:«Vedrai che ce la farai con Mitsuhiko!» le sorrise.
«E tu con Shinichi...»
«Scherzi?! Non mi ha notato in passato, vuoi che mi noti ora?» sbottò la giovane.
«Beh... Ti lanciava certi sguardi! Ed erano di apprezzamento!» sorrise:«Vuoi dire che si sta accorgendo... Di me?»
«Sì!» esclamò Ayumi festante:«Vi ci vedo troppo bene insieme!» sorrise:«Grazie Ayumi... Ora andiamo a casa mia?» propose la Miyano.
«Va bene!» proferì la bambina:«Ragazzi, andiamo a casa di Ai!» disse rivolgendosi ai bambini suoi amici, i quali risposero con fare allegro:«Certo! Forza Conan, andiamo!»

«Arrivo!» sorrise ai ragazzi: Beata ingenuità, non sapevano in che guai potevano cacciarsi se solo loro avessero avuto a che fare con gli Uomini in Nero. Non poteva permettere che dei bambini innocenti avessero a che fare con quegli esseri che avevano causato tanti guai sia a lui, che alla sua migliore amica Shiho.
Già, quella ragazza era cambiata, oppure era rimasta sempre uguale ma lui la vedeva sotto una luce diversa. Era più bella, dolce e simpatica di prima; inoltre un po' gli piaceva il fatto che lo smontasse in continuazione per evitare che egli si montasse troppo la testa.
Forse si stava prendendo una cotta per lei.

Rimosse subito questo pensiero dalla sua mente mentre prendeva la giacca e uscì di casa assieme ai bambini ed a lei.
Andarono nella casa a fianco della sua e i bambini salutarono con un grosso abbraccio il dottor Agasa, il quale sorrise e quasi si commosse per il tanto affetto a lui dimostrato da quelle piccole creature. Shiho si tolse la giacca, la appese all'attaccapanni e poi si diresse in cucina, mettendosi il grembiule e cominciando a cucinare del ramen per tutti e, nel frattempo, i bambini la aiutavano a preparare la tavola.
Era graziosa mentre si dava da fare ai fornelli e, guardando anche i bambini che la aiutavano, gli era venuta in mente l'immagine di loro due sposati con famiglia, immagine che non gli dispiaceva.
Scosse la testa e rientrò in sé.
Quando ebbe finito di cucinare, mise in tavola e poi cominciarono a mangiare:«Buon appetito!» si augurarono all'unisono. Shiho spiegò al dottore che, la sera stessa, sarebbero andati sul tetto della scuola elementare per parlare con Kaito Kid. All'inizio egli parve turbato, ma poi si rasserenò pensando al fatto che ci fosse Shinichi con la ragazza e con i bambini.

Finito di mangiare, la ragazza sparecchiò e si mise a lavare i piatti mentre i bambini andavano a giocare con il nuovo videogioco creato dal dottore, con cui ci giocarono tutta la sera mentre, in un'altra stanza, i due ragazzi parlavano dei loro problemi con l'Organizzazione:«Pensi che potrebbero riprendermi per tenermi chiusa in laboratorio?»
«No, perché ci sarò io al tuo fianco...» esclamò il giovane guardandola negli occhi, intanto nel cuore aveva la paura di poterla perdere o comunque di vederla nella morsa degli Uomini in Nero:«... Però non è una mossa da escludere... È da un po' che non si vedono in giro e temo che stiano progettando un piano o per prenderti, o per ucciderti...»
«Anche se fosse... Credo proprio che farei un favore al mondo...» proferì la ragazza con tono piatto e intristito.
«NON DIRLO NEANCHE PER SCHERZO!» sbottò il giovane, guardandola negli occhi. Lei era appoggiata al muro e lui mise una mano su di esso, portando tutto il suo peso su di essa e “imprigionando” Shiho:«Ti prego di non ripeterlo mai più...»

Era quasi mezzanotte e i ragazzi, assieme ai bambini, si mossero verso la scuola elementare. Le stelle brillavano nel cielo infinito, la luna era piena e i lampioni erano accesi, illuminando la strada che stavano percorrendo.
L'unico problema che sorgeva era quello di passare il cancello senza essere beccati dai poliziotti che, dalla mattina, stavano indagando sulla scomparsa di quegli oggetti. Entrarono dal cancello a passo felpato e pian piano si guardavano attorno, sperando che nessuno li beccasse.
Per fortuna non c'era nessuno nei dintorni, quindi andarono verso le scale di sicurezza della scuola e le salirono fino in cima, arrivando al tetto dove, come aveva ipotizzato il detective, li attendeva il ladro:«Buonasera, cari...» esclamò con voce calma.
«Ciao...» rispose Shinichi.
«Ciao!» risposero i bambini. Shiho non rispose, troppo concentrata a chiedersi la motivazione della loro convocazione in quel posto:«Hey Shiho, perché non saluti il tuo caro Kaito?» disse il ladro, distraendola dai suoi pensieri.

«Ciao.» disse seccata, roteando gli occhi verso l'alto:«Perché siamo qui?»
«Ho scoperto un paio di cose sull'Organizzazione...» esclamò calmo:«Comunque devo ammetterlo, detective, sei stato più bravo di quanto pensassi a risolvere il mio enigma...»
«Grazie... Ma passa al sodo: Dicci, che hai scoperto sull'Organizzazione?» domandò il ragazzo un po' seccato dall'atteggiamento del ladro.
Kaito si rivolse a Shiho:«Ti danno ancora la caccia... E stavolta fanno sul serio.»
Impallidì.


Spero vi sia piaciuto. ^-*
Bye!


Capitolo 13

Edited by shiningstar ~ - 23/1/2010, 19:01
 
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view post Posted on 9/1/2010, 21:07     +1   -1
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complimenti, star, bel capitolo!!!!
troppo dolci shiho ed ayumi che spettegolano sui rispettivi boys adorati!i

ma perchè anche nelle ff ci sono i nanetti che rompono le scatole e si appiccicano appresso agli adulti? un pò di privacy, diamine!

*____* immagino tanti piccoli kudo che combinano disastri in cucinaXD
 
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'_~Taty 95~_'
view post Posted on 9/1/2010, 21:57     +1   -1




Waaaaahhhhhh mitico!!!! *-*

Comunque, anche tu mi sei mancata tanto tantooo *abbraccia* <3

Siiiiiiiiiiiii tra poco si avvicina il mio tanto atteso capitoloooooooooo *salta di gioia* si perchè è quel capitolino ke sto pensando, vero? : D

Continua, continua!!!
 
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Irene.M
view post Posted on 10/1/2010, 14:34     +1   -1




nooooo! kudo che si immagina una famiglia!! troppo bello!! povera shiho! ogni giorno gliene capitano di tutti i colori! continua presto!
 
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Kiyo90
view post Posted on 10/1/2010, 17:17     +1   -1




Bello! la storia inizia ad essere davvero interessante... ogni capitolo tanta curiosità in più, brava!
 
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ShinxShio 4ever
view post Posted on 20/1/2010, 20:14     +1   -1




Shiningstar,quando aggiorni??Mi stai facendo morire di curiosità!!!!
 
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-----Shiho Miyano -----
view post Posted on 22/1/2010, 13:25     +1   -1




*___* bellissimo capitolo anche questo, non vedo l'ora di sapere come continua >.< quindi aggiorna presto ;)
 
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view post Posted on 22/1/2010, 21:04     +1   -1
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star, perchè non aggiorni? dai, sto morendo di curiosità!!!!!!
 
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view post Posted on 23/1/2010, 18:59     +1   -1
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Grazie a tutti ragazzi, per la pazienza e per essere così appassionati alla mia storia!

Devo chiedervi scusa, in questo periodo la scuola mi prendeva, per cui non facevo mai in tempo a postare. ^^
Ma oggi arriverà il capitolo 13, che sarà uno dei capitoli chiave della storia.
Vi siete gustati l'antipasto? Sì, perché quello era solo l'antipasto: Il pasto vero arriva da questo capitolo in poi! ^^

Detto questo, godetevelo!

Capitolo 13
Shiho è in Pericolo



L'aria era immobile, e ciò si vedeva dal bianco mantello del ladro dal monocolo. La luna era alta nel cielo e illuminava pienamente tutto ciò che aveva sotto di sé, facendone anche le ombre che sembravano più nere che mai.
Con maestria, il ladro fece un salto mortale per poi atterrare in piedi davanti alla ragazza interessata: Non sorrideva, non sembrava neanche sorpresa dell'apprendimento della notizia che le stavano dando la caccia: Aveva semplicemente paura. Se prima che non facevano sul serio stava quasi per venire uccisa, ora che facevano sul serio, che mai poteva accaderle?!

«Ti cercano... E faranno di tutto per prenderti...» completò la frase il giovane ladro, prendendo a camminare da un lato all'altro sul tetto dell'edificio scolastico:«Cio... Cioè?» domandò la ragazza preoccupata.
«Kaito, non scherzare... È già scossa di suo...» esclamò Shinichi preoccupato per l'amica:«Mio caro detective...» disse Kaito con un velo di ironia:«... Secondo te lei è al sicuro? Loro si nascondono ovunque...»
«La proteggo io.»
«Non basta. Potrebbero anche arrivare all'uso di armi pur di acciuffarla...» si fermò davanti a Shiho e la guardò dritto negli occhi, appoggiandole le mani sulle spalle:«... Shiho, stai attenta. Ora sei davvero in pericolo...» stette zitta a pensare a quel che aveva fatto quando aveva lasciato l'Organizzazione, l'errore più grosso della sua vita. La paura ora era l'unica cosa che percepiva.
Kaito lasciò la presa delle sue spalle e si diresse verso la luna, per poi voltarsi nuovamente e dire:«Alla prossima, ragazzi... E tu, detective, non mi acchiapperai mai!» e spiccò il volo con il deltaplano.

Shiho poi si accasciò a terra, piangendo. Non doveva tradire gli Uomini in Nero, ora le stavano dando la caccia e l'avrebbero, di certo, uccisa. Ma lei li aveva traditi per una giusta causa: Avevano ucciso sua sorella, l'unica parte di famiglia che le restava. In più, negli ultimi tempi, si sentiva strana, in colpa, forse per aver ucciso tutti quegli animaletti innocenti, tutte quelle persone innocenti. Il volto era coperto di lacrime e appoggiato sulle fredde mani; sentì una leggera pressione sulla spalla e poi qualcuno che la stringeva a sé, per poi sentire la sua voce calda nell'orecchio:«... Non ti abbandonerò mai...» diceva, accarezzandola un poco.
I bambini non l'avevano mai vista ridotta in quello stato, l'Organizzazione per la quale ella lavorava doveva essere proprio spietata per farla lacrimare così a dirotto: Per cui decisero di consolarla anche loro:«Andrà tutto bene, Ai, c'è Conan e poi ci siamo noi!» esclamò Ayumi:«Sì! Gli astuti, intelligenti...» aggiunse Mitsuhiko:«... E soprattutto, splendidi...» aggiunse nuovamente Genta:«Detective Boys!» dissero tutti in coro, strappando un piccolo sorriso alla giovane che, nonostante ciò, continuò a piangere.

Shinichi la prese in braccio per accompagnarla a casa, però prima doveva accompagnare i bambini perché altrimenti i genitori di essi si preoccupavano. Quando, finalmente, i bambini furono tutti a casa, il ragazzo accompagnò la giovane a casa sua, per farle passare la notte al sicuro, visto che con il dottor Agasa non lo era più di tanto.
Aveva pianto per tutto il tragitto, ininterrottamente. Forse si stava rendendo conto di quello che aveva fatto: Era preoccupato per lei. Non la vedeva così dal primo caso che lui aveva risolto con ella.
Appena salite le scale di casa sua ed essere entrato in camera, il giovane la appoggiò al letto delicatamente:«Shiho, vado a prenderti un bicchiere d'acqua... Magari ti sentirai più sollevata...» disse successivamente, per poi darle una carezza sulla testa e scendere, mentre lei accennava un segno di assenso convinto; portato poi il bicchiere d'acqua a Shiho, il quale lo bevve tutto d'un fiato, le porse anche una salvietta per togliersi il segno delle lacrime dal suo volto:«Gra... Grazie.» disse.
«Perché hai pianto così tanto?!» domandò:«Mi hai fatto preoccupare!» aggiunse infine, con tono premuroso.

«Stavo pensando... Che... Non voglio morire!» esclamò la ragazza:«Almeno, non ora!» aggiunse poi:«Immagino, ora che finalmente hai cominciato una nuova vita, non dev'essere facile sapere...» scosse la testa:«... No, ora ti proteggerò IO, costi quel che costi!» disse il ragazzo con fare consolatorio.
«Grazie Shinichi...» esclamò grata la ragazza, per poi sdraiarsi e addormentarsi sul letto del ragazzo, che la guardò e le diede una carezza sul viso, sedendosi al suo fianco ed addormentandosi anche lui.

~ ~ ~



«Hai già in mente come rapirla, fratellino?» domandò curiosa una donna sulla cinquantina:«Sì... Però non chiamarmi fratellino, detesto i diminutivi...» rispose un uomo dai lunghi capelli platinati.
Stavano seduti sul divano, entrambi a fumare tranquillamente e a bersi un bicchiere di sherry, da tempo diventata la bevanda preferita dall'uomo, con qualche stuzzichino tanto per mangiucchiare qualcosa e la televisione accesa, che in quel momento stava trasmettendo un anime molto forte, ma anche molto bello che ai due piaceva.
«Dunque, illuminami!» esclamò la donna sorseggiando un po' dell'alcoolico.
«Ho intenzione di andare a casa di quel suo amichetto... La attenderò lì.» disse con un velo di eccitazione l'uomo:«Non vedo l'ora...»
«Hey hey, calma i bollenti spiriti, fratello.» proferì, sottolineando l'ultima parola:«Comunque, come fai a sapere dove abita quel suo amichetto?!» domandò incuriosita.

«So che è Shinichi Kudo... E sono stato a casa sua con la mia adorata...»
«Sei cotto di quella ragazza, don't you?!» domandò retoricamente la donna.
«Sono affari tuoi?!» disse seccato Gin, guardandola male:«Ok, I'll make my own business...» esclamò la donna con un accento particolarmente americano:«But anyway, poi? Che ci farai?»
«Lo sai benissimo che le farò... La torturerò per benino...» disse con tono malvagio:«... Starà sotto tutto il peso del mio corpo... Poi la ucciderò, se non obbedirà...»
Vermouth guardò suo fratello con aria sorpresa: Fino a che punto poteva arrivare la sua pazzia? Oltre a volersela fare, voleva ucciderla. Aveva già avvisato la ragazza a lezione, nella speranza che ella l'avrebbe ascoltata, così almeno non poteva più soffrire. Sotto sotto la stimava, aveva tradito l'Organizzazione con tanto di quel coraggio, cosa che a lei mancava, inoltre le voleva anche bene, come se fosse sua figlia: Forse era a causa dell'amicizia che aveva verso la madre della giovane: Elena.
Quanto le mancava, quella donna. Tutte le mattine la salutava con un cenno della mano, sorridendo, per poi rivolgersi al marito. Tutte le sere passava a trovarla per chiacchierare un po' su quello che stava accadendo nell'Organizzazione, nella speranza che nessuno le sentisse. Oppure quando era andata a casa di Elena più volte perché aveva litigato con Gin, e voleva avere una distrazione, e lei la accoglieva molto volentieri, le preparava la cena, le dava un bicchierino di Vermouth (Strana cosa, era pure il suo nome in codice!) e si metteva ad ascoltarla, sorbendosi tutti i suoi sfoghi.

Il ricordo più bello, però, era quando Elena l'aveva salutata con la mano e, mentre lo faceva, aveva una mano sulla panciona, segno che stava aspettando un bambino, di chi non sappiamo ancora. Due occhiaie, forse per colpa del sonno, che le rigavano la palpebra inferiore, fu proprio da quel momento che usò gli occhiali da sole anche quand'era in spazi interni; il vestito rosa che indossava spesso (Era il primo regalo di suo marito) e il solito sorriso che sembrava che non svanisse mai.
Tuttavia, quei dolci momenti erano solo ricordi che non si potevano rivivere: Elena e Atsushi erano morti a causa di un incidente, provocato proprio dal padre di Vermouth, poiché i due coniugi Miyano volevano andarsene dall'Organizzazione: Forse è anche per quello che Akemi non la poteva vedere.
Ora si alzava e andava a farsi una doccia, giusto per togliersi un po' di tristezza addosso, anche se, per certo, lo stupore rimaneva: Possibile che suo fratello fosse così sadico? Possibilissimo, lui era il sosia del padre in tutto e per tutto, tranne forse per il fatto che suo padre non amava sua madre, altrimenti, perché l'avrebbe freddata solo per uno sbaglio comune?

Finito di lavarsi ed asciugarsi, andò direttamente a letto, piena di stanchezza dovuta al troppo lavoro affidatogli dal padre: Già, il capo le aveva ordinato di cercare, assieme a Gin, la ragazza, essendo all'oscuro di dove si potesse nascondere.
Aveva troppa paura per la giovane, non voleva che le accadesse nulla di male, soprattutto perché sapeva che, nonostante fosse stata anni nell'Organizzazione, aveva un animo molto fragile, ed al pensare che la ragazza poteva essere presa e sbattuta da qualche parte, le riempiva il cuore di tristezza.
Liberandosi di questi pensieri, si addormentò, sognando suo marito.

Capitolo 14

Edited by shiningstar ~ - 14/2/2010, 19:26
 
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