Grazie a tutti ragazze per i commenti! Vi ringrazio tantissimo, mi riempite di gioia a leggerli! ♥
Mi sono accorta di un errore di irrealismo quando ho fatto lo scorso capitolo... Non è che ho molte giustificazioni... Anche perché avevo cominciato a scriverlo alle 23.30 e quindi avevo la mente un po' stanca...
Comunque, visto che sono una pseudo-scrittrice, mi sembra giusto dare spiegazioni a riguardo anche fuori dal testo.
Dunque, l'errore di irrealismo sta nel fatto che Shinichi e Ran si sono lasciati. Tutto ok fin qui, hanno litigato, perché non lasciarsi?
Sta di fatto che nel capitolo prima avevano litigato e nel capitolo dopo si sono già lasciati.
È irreale una cosa simile... No? Cioè, il giorno prima avevano litigato e il giorno dopo si lasciano di già?
È errore mio, comunque rimedierò... Fate che sono passate due settimane dal litigio e che, sempre in quest'arco di tempo, avevano continuato a discutere...
Scusatemi davvero, non è nel mio stile fare di questi errori. ^^°
Va beh, questo capitolo spero vi piaccia!!!
Capitolo 11
Un Nuovo Caso per il Detective Liceale
Era quasi un mese che non risolveva un caso, era strano che, in quei tempi, nessuno veniva ucciso.
Era a scuola e si stava godendo la lezione di teatro con quella professoressa che conosceva un po' troppe cose di avvenimenti che lui stesso aveva vissuto: Aveva proposto la storia di due ragazzi, un maschio e una femmina, che ritornavano piccoli a causa di un farmaco, e, mentre lo diceva, aveva lanciato uno sguardo accusatore verso di lui e la ragazza che aveva al fianco.
Aveva un non so ché di conosciuto la professoressa Aino Uta. Gli occhi grigio-verdi gli ricordavano troppo una persona, che probabilmente non avrebbe mai più voluto incontrare.
Sta di fatto che non avevano scelto la storia che aveva proposto la professoressa, per fortuna. C'era stata la richiesta di una scuola elementare a loro conosciuta di far sì che ci fosse una sola recita tra il liceo e le elementari.
Shinichi e Shiho, i due ragazzi che prima erano tornati bambini, ma poi erano ritornati normali, erano quasi felici di rivedere i piccoli amici della scuola elementare, per vedere come andava la scuola elementare Teitan senza di loro.
Alla fin fine decidettero che la recita migliore fosse quella di una principessa che veniva rapita da un malvagio re che la voleva sposare, ma la strega, che era innamorata di questo re spietato, aveva fatto un sortilegio sulla principessa, facendola tornare bambina. Così solo il principe, innamorato della principessa e figlio del re malefico, poteva salvare la principessa dal sortilegio.
Inutile dire che il ruolo della principessa fu affidato a Shiho e il ruolo del principe a Shinichi. Come stregone avevano scelto Jinchiro per il suo sguardo mentre come piccola controfigura della ragazza, c'era l'allegra Ayumi, pronta per sistemarsi come Ai e magari riuscire a far colpo su Shinichi.
Anche se, in cuor suo, sapeva che non poteva competere con la ramata che lui aveva al suo fianco.
Finita la lezione, la professoressa disse:«Bene ragazzi, mi raccomando di prepararvi a recitare bene la parte e di stare attenti quando andate in giro, potrebbe essere pericoloso!» lanciò uno sguardo ai soliti due.
«Lo sappiamo già, professoressa, ma grazie comunque.» rispose Jinchiro per poi ridacchiare.
Chissà perché la nuova professoressa ce l'aveva tanto con loro due, sembrava che avesse già avuto a che fare con loro in passato. I loro pensieri furono interrotti dai bambini:«Ai... Conan!»
«Ma ciao! Va bene se continuate a chiamarmi così...» disse il ragazzo, sorridendo al bambino:«Tutto bene Mitsuhiko?»
«Sì!» rispose ricambiando il sorriso:«Comunque... Ai, volevo dirti che sei molto carina anche da grande!» aggiunse timidamente.
«Anche tu, Conan!» disse Ayumi con lo stesso tono.
«Grazie...» rispose Shiho sorridendo:«Ah, ultimamente nella nostra scuola sono sparite un po' di cose!» disse Genta, interrompendo il dialogo:«Tipo soldi, palle da ginnastica... Ma non sappiamo chi sia stato!»
«Uhm... Sembra proprio che tocchi a me risolvere il caso.» ridacchiò il moro:«Vacci piano, detective... Ci siamo anche io e i bambini!» disse la giovane sorridendo.
«Non siamo bambini!» protestò il robusto.
«Ok, ok.» sorrise:«I ragazzi.» sottolineò:«Va meglio ora?» domandò divertita.
«Ora si ragiona!» esclamò Ayumi facendo pollice verso.
Tutti scoppiarono in una fragorosa risata: era proprio vero che i bambini riuscivano a farti sorridere nei momenti negativi della tua giornata:«Comunque.» riprese Genta:«Non sappiamo chi sia stato... Hanno rubato anche delle sedie e dei banchi!»
«Il mistero si fa sempre più fitto... Chissà perché rubare tutto questo!» esclamò il detective.
«Il bello è che sia banchi, sia palloni, sia le palle e sia i soldi sono stati rubati con lo stesso numero!» proferì stupito Mitsuhiko:«Sette banchi, palloni, sedie, banconote da mille yen...»
«Ci metteremo un bel po' per capire tutto...» disse la scienziata:«Ma per quello c'è la squadra dei giovani detective!» esclamarono in coro i tre bambini.
«Avete sempre la solita voglia di indagare voi tre...» li riprese Shinichi:«Ma va bene così... Diventerete bravi quanto me!» ridacchiò.
«Piantala di montarti la testa!» anche Shiho fece come il moro:«Comunque è deciso, appena possiamo, indagheremo con voi nella scuola...»
«Perfetto!» dissero i tre bambini in coro.
«Bambini, venite!» esclamò la maestra Kobayashi agli alunni:«Dobbiamo tornare a scuola per la lezione di inglese!»
«Arriviamo!» risposero all'unisono i tre:«Venite a casa mia oggi pomeriggio. È vicino a quella di Ai.» esclamò Shinichi.
«Io starò fuori ad attendervi!» disse la ramata sorridendo:«D'accordo, ci saremo! Ciao!» e scapparono via.
Anche i ragazzi dovettero andare fuori dall'aula di teatro per assistere alla lezione successiva che si svolgeva nella solita e noiosa classe.
Silver Bullet, Red Rose, ci rivedremo con le mie vere sembianze... Soon! pensò la professoressa Aino.
«Non ti sembra un po' strana la nuova professoressa?» domandò la ragazza al giovane, il quale rispose:«Uhm... Sì, ha atteggiamenti strani... Ci osservava troppo spesso!» assunse un'espressione perplessa:«Inoltre...» aggiunse:«I suoi occhi li ho già visti da qualche parte!»
«Anch'io... E purtroppo non mi ricordano nulla di buono!» esclamò la giovane:«Che sia un'infiltrata dell'Organizzazione?» domandò al ragazzo per chiedere conferma.
«Stavo giusto pensando la stessa cosa...»
«KUDO! MIYANO! FINITELA DI PARLARE!» li interruppe la signorina Mizuno.
«Ci scusi, professoressa.» rispose il primo.«Prometto che non parlerò più fino alla fine dell'ora...»
«Da adesso, suppongo...» disse la professoressa:«In ogni caso, se volete parlare del vostro amore, parlatene fuori dalla classe!»
«Va bene, professoressa.» esclamò la seconda.
«Dunque, stavo dicendo che: Il teorema del coseno afferma che in un qualsiasi triangolo, il quadrato di un lato è uguale alla somma dei quadrati degli altri due diminuita del doppio prodotto di tali lati per il coseno dell'angolo da essi formato...» riprese spiegando trigonometria la professoressa.
Le posizioni dei banchi erano cambiate giusto quel giorno poiché erano sorte alcune lamentele sul fatto che Jinchiro continuasse a molestare la Miyano che, com'era giusto che sia, non ci stava. Quindi, conoscendo la grande fobia che la Mouri incuteva al Korusawa, decisero che sarebbe stato meglio che Shiho e Ran si invertissero, cosicché non ci furono più lamentele da parte degli alunni che stavano intorno a quella che, secondo il biondo, sarebbe stata un'ottima coppia.
La campanella suonò e cambiarono lezione: Italiano. Era la prima dell'anno ed erano ansiosi, sperando che non fosse una lingua così difficile. La cosa che però incuteva ancor più timore era il fatto che il professore fosse madrelingua.
Tuttavia la lezione proseguì tranquillamente: Il professore sapeva bene sia il giapponese, sia l'italiano. Inoltre trovavano che fosse molto simpatico e, le ragazze, molto carino. Era giovane, non aveva più di trent'anni, capelli castano chiaro e occhi azzurri, vestito con uno smoking per l'occasione della prima lezione.
Dopo qualche ora, l'ultima campanella suonò e gli alunni si misero a ripulire le aule sporche e i nostri due protagonisti potevano così continuare a conversare:«In ogni caso, temo proprio che quella professoressa, la signorina Aino, abbia qualcosa a che fare con l'Organizzazione...»
«Se fosse così...» disse la ragazza:«... Come diamine avrà fatto a sapere che eravamo qui?»
«Non saprei... Forse c'è una spia...» adocchiò il biondo dall'altra parte della stanza:«... E credo che sia Jinchiro... Mi ricorda troppo...»
«Non dire quel nome...» lo interruppe Shiho:«... Ho paura solo a sentirlo!» poi guardò anche lei Jinchiro:«... Forse hai ragione, la somiglianza tra loro due è tanta... Poi mi sembra di averlo già visto da qualche parte, ma non ricordo dove!»
«Smettila di osservarlo.» la riprese:«Ti sta guardando con fare bramoso...» la prese per una spalla e la accompagnò con lui a pulire una finestra. Lei arrossì lievemente:«Comunque cercherò di ricordare dove l'ho già visto!»
Finito di pulire l'aula, i giovani si diressero verso le loro rispettive case, trovandoci davanti i tre bambini della mattina:«Eccovi qui... Venite pure dentro...» li esortò Shinichi:«Vieni anche tu... Shiho!»
«Arrivo!» e tutti entrarono nella casa di lui, pulita il giorno precedente dal ragazzo stesso assieme alla giovane.
Si sedettero sul divano e la ragazza andò a prendere dei succhi di frutta per farli bere: Ormai casa di Shinichi era anche casa sua, visto che, in quelle due settimane in cui Shinichi e Ran litigavano spesso, ci andava tutti i giorni per consolarlo e per farlo sfogare.
«Dunque... Potrebbe essere che sia un ex alunno!» esclamò Mitsuhiko convinto della sua tesi, per poi sorseggiare il succo all'albicocca.
«E che motivo avrebbe di rubare quelle cose?» disse Ayumi perplessa:«I soldi ok, ma perché banchi, sedie e palloni?»
«No, non è un ex alunno... So chi è stato...» proferì Shinichi sicuro:«... È Kaito Kid»
Tutti rimasero sbalorditi dall'affermazione del detective.
Per la definizione di trigonometria ho fatto qualche ricerchina. xD
Spero vi sia piaciuto, bye!
Capitolo 12Edited by shiningstar ~ - 9/1/2010, 21:22