Devo ammettere che sono rimasta basita di fronte all’evidente astio che molti utenti nutrono nei confronti di Kazuha… Mi aspettavo più che fosse il genere di personaggio che fa indifferenza, siccome non è coinvolta nella trama mibbica; non la credevo certo vittima di un odio così feroce (ora sto iperbolizzando, tranquilli
)
Questo ovviamente non cambia la mia opinione su di lei, positiva per svariati motivi.
1) Kazuha è il personaggio nel quale mi immedesimo con più frequenza in DC, non perché mi somigli d’aspetto o chissà quanto di carattere, ma semplicemente perché è una ragazza assolutamente normale. Non possiede l’intuito investigativo o la straordinaria intelligenza di Heiji e Shin, non ha il passato oscuro e tragico di Shiho e non è caratterizzata dal grande altruismo che contraddistingue Ran. Sebbene questi personaggi rappresentino bene o male il “top” della storia, mi è difficile rivedermi in loro, mentre quando è in scena Kazuha comprendo con una certa facilità il suo punto di vista. Non è un caso se il mio avatar include quasi sempre lei.
2) Il carattere di Kazuha mi piace molto. E’ una ragazza semplice, senza “abbellimenti” o fronzoli, ma soprattutto schietta: dice quello che pensa, non si perde in giri di parole. E la sincerità, a mio parere, è una dote più che apprezzabile. Inoltre amo il suo temperamento energico e la sua bravura nelle arti marziali.
3) Terzo punto a favore: gradisco il suo “design”. La pettinatura è graziosa (anche se l’adoro con i capelli sciolti
), gli occhi sono molto espressivi, adattissimi al personaggio, l’abbigliamento è “vivace” (più femminile negli ultimi volumi, ho notato).
Andiamo ora all’argomento che è impossibile non toccare se si tratta di Kazuha: il rapporto con Heiji Hattori
Non so quanti effettivamente lo sappiano, ma io amo la HeijixKazuha esattamente come la ShinRan (cioè alla follia
). So che alcuni le definiscono coppie “fatte con lo stampino”, ma non sono d’accordo. E’ vero che partono dallo stesso schema, la storia di due amici d’infanzia che crescono insieme, condividono un po’ tutto e poi s’innamorano, ma lo sviluppo del rapporto “di coppia” è palesemente differente e le rende, a mio avviso, le love-stories meglio caratterizzate di DC, assieme alla TakagixSato.
Proviamo a fare un confronto e una breve analisi.
Punto primo: Ran e Shinichi
sanno di essere innamorati e poi hanno scoperto di venir ricambiati (lei nel caso di Londra, lui addirittura nel primo volume, quando Ran si confessa incautamente a Conan). Questo li rende parzialmente consapevoli della natura del sentimento che li lega, un sentimento d’amore forte e inossidabile che, come dico sempre io, potrebbe far invidia a una coppia sposata ma che loro vivono con l’insicurezza e gli imbarazzi tipici del primo amore.
Al contrario, nel rapporto Heiji-Kazuha, questa componente è totalmente assente. Certo, Kazuha sa benissimo di essere innamorata di Heiji, ma lui no e, non so se per orgoglio o per stupidità (e con “stupidità” mi riferisco esclusivamente al fatto che sia negato in amore, beninteso!), non riesce a capire che cosa prova, riducendolo sempre e comunque a un sentimento d’amicizia e spingendo la stessa Kazuha a negare quanto lo ama, tranne in presenza di amiche fidate come Ran. In altre parole, la coppia ShinRan presenta un certo grado di “maturazione”, dovuto alla presa di coscienza dei due interessati, che la HeijixKazuha non può raggiungere, in quanto si trova ancora nella “fase della negazione” imposta dal nostro detective dell’ovest.
Punto secondo: la dolcezza di Ran e la bravura che Shinichi dimostra occasionalmente nel saper parlare alla ragazza del suo cuore (vedi S. Valentino, delitto in autostrada, ecc.) conferiscono alla coppia principale di DC un’impronta di stampo romantico, sebbene non manchino i momenti divertenti. Heiji e Kazuha, invece, sono spesso impegnati a battibeccare e considerati i loro caratteri (allegro e ironico quello di lui, pepato quello di lei), nonché la loro impulsività, danno vita a situazioni comiche, che spingono alla risata e rendono la coppia più vulcanica, meno “tranquilla”. Il romanticismo fa la sua comparsa unicamente nei rari momenti drammatici, quali “L’isola della sirena”.
Punto terzo: Heiji e Kazuha sono decisamente più possessivi. Spesso la gente si lamenta che Kazuha, oltre a essere molto gelosa (il che è proprio vero), stia sempre appiccicata a Heiji, ma non mi pare che a lui la cosa dia fastidio! Anzi, come dimostra l’episodio dell’illusionista, lui
vuole che Kazuha gli stia sempre appiccicata (tranne nei momenti più delicati delle sue indagini). Poi, insomma, se non volesse averla intorno gliel’avrebbe detto, o quanto meno fatto capire… Forse Kazuha non sarebbe sparita tanto facilmente dalla sua vita, ma comunque, visto quanto lo ama, avrebbe accettato la sua volontà. Invece no, sono sempre insieme… perché Heiji, al pari di Kazuha, lo gradisce. Solo che cerca di non darlo a vedere.
Insomma, è quel tipo di legame che, nonostante si traduca spesso in litigi, è talmente stretto da “esigere” più volte una certa vicinanza fisica… Ecco perché spero che i due arrivino al bacio il prima possibile, magari senza essersi nemmeno dichiarati a parole. Mi sembra proprio il genere di cosa che potrebbero fare, specie se si considera lo spirito d’iniziativa di Kazuha (Heiji è ancora troppo tonno!).
Concludo (per la vostra gioia!) focalizzandomi su un altro discorso, senza ovviamente andare OT. Dunque, diverse persone insinuano che Gosho abbia creato tre ragazze “cloni”, ovvero Ran, Aoko e Kazuha. Io Aoko non la conosco e non posso giudicare, ma dire che Kazuha è una specie di copia di Ran (migliore, peggiore, o quel che sia) a mio avviso è una sciocchezza. Le somiglianze tra loro sono innegabili e credo che le abbiano spinte a diventare amiche in fretta, superata l’iniziale diffidenza di Kazuha, però di qua a dire che sono quasi due cloni ce ne vuole!
Innanzi tutto, esiste una differenza “di base”. Ran è stata concepita per essere uno dei personaggi principali, perciò la sua caratterizzazione fisica e psicologica è molto curata; il suo mix di dolcezza e forza di carattere e il contrasto unico fra attivo e passivo che la domina fanno di lei un personaggio anticonvenzionale, almeno a mio dire. Kazuha è di stampo più classico e, in concordanza col suo ruolo (ossia quello di sostanziale spalla di Heiji) non brilla per originalità.
Sono molto evidenti anche le differenze di temperamento: Ran ha il suo bel caratterino, però è dotata di grande altruismo e sensibilità; Kazuha non è egoista e insensibile, però non si distingue per quel tipo di doti. Poi Kazuha ha molta meno pazienza della sua amica di Tokyo e si fa notare per la sua spigliatezza e vivacità, nonché per la capacità di mettere egregiamente i piedi in testa al suo Heiji, a volte anche con modi poco gentili. Ran, al contrario, tende a essere abbastanza permissiva con tutte le persone che ama (diciamo che si fa valere unicamente quando è necessario).
Kazuha è sostanzialmente una tosta, una peperina. Ran non si definisce assolutamente in questi termini.
E poi è una ragazza dai modi franchi, diretti. Un personaggio che mi ha colpito per la sua essenzialità, insomma. Che importa se non è utile alla trama in senso stretto o non ha una caratterizzazione complessa? Per quanto mi riguarda, non potrei mai fare a meno di lei. Certo, non pretendo che tutti la pensino come me.
Poi ovviamente c’è la storia con Heiji… e con quella mi diverto da pazzi. Volano battuttacce e schiaffi, ma soprattutto esiste sempre quell’allegria di fondo che li rende un’accoppiata unica (e vincente). Mi piace molto quando Kazuha le canta in faccia al suo amico d’infanzia, anche perché spesso se lo merita! Inoltre, i pochi momenti toccanti come “L’isola della sirena” aggiungono qualcosa in più
Amo anche il rapporto d’amicizia che si è venuto a creare tra la nostra ragazza di Osaka e Ran e la loro tendenza a discutere dei propri problemi sentimentali, tipica delle adolescenti della loro età. Non a caso uno dei miei volumi preferiti è il 74, dove Kazuha parla con Ran e decide di dichiararsi a Heiji (peccato che quel tonno non l’abbia proprio ascoltata
)
Ho adorato la sua determinazione
Gosho però evidentemente non è contento se non crea danni, perché nel Volume 79 mi son proprio cadute le braccia a terra con quelle storie del vampiro. Che Kazuha sia abbastanza superstiziosa lo sappiamo tutti (indimenticabile il riferimento ai suoi amuleti in “Doppio mistero a Osaka”), ma questo è troppo. Cioè, l’ha veramente ridicolizzata, non so proprio cosa gli è passato per la mente.
Sorvolando sui commenti di coloro che la definiscono un’oca senza cervello, che ovviamente non condivido affatto, a me sembra che Kazuha, fino a non molto tempo fa, avesse anche dato prova di spirito d’osservazione (nota i due ciondoli uguali in “Omicidio alla vigilia delle nozze” e in un'altra occasione dice a Ran che Conan è un po’ troppo perspicace per un bambino di sette anni e che potrebbe aver mentito sulla sua età). Insomma, è sempre stata un personaggio che, nei limiti del suo ruolo, contribuiva ad arricchire lo scenario, sebbene non stesse simpatica a tutti. Senza contare che nei casi in cui compariva, con la scusa che c’era Heiji, le indagini erano sempre molto interessanti. Adesso Gosho se n’è cascato a terra anche con loro, almeno per quanto mi è parso dal caso del vampiro… e la cosa non mi piace per niente.
Non pretendo che Kazuha sia inclusa nella trama mibbica (si vede che Gosho non l’ha concepita per questo), ma se devo vederla ridicolizzata preferisco che compaia solo di sfuggita (come in Halloween Party), magari mentre Heiji dà una mano a Shin contro l’Organizzazione (un’altra cosa che non avviene più
)
Nel volume 74 ha cercato di dichiararsi, ne “L’isola della sirena” ha avuto un ruolo quasi di primo piano, ne “L’illusionista” si è precipitata sul palcoscenico seminando lo scompiglio e le risa di tutti, ne “La villa dei ragni” ha assunto la sua importanza nella “progettazione” del caso, a Villa Inubushi è corsa a vedere come stava il cane Hachi anche se aveva visto chiaramente un animale infuocato infestare il giardino e si era spaventata, nel delitto in autostrada ha suggerito a Ran di non lasciarsi scappare Shinichi, incoraggiandola e spronandola al massimo… e ora Gosho la mette a costruire croci con le posate d’argento e le fa dire che funzionano contro i vampiri, basta che ogni anno si festeggi il compleanno di Cristo
Che tristezza…