Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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DarkSwann
view post Posted on 2/9/2011, 20:15 by: DarkSwann     +1   +1   -1
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The Dark One

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un benvenuto a roby275, ed eccomi qui con l'aggiornamento promesso(non vorrei incorrere nell'ira di una certa persona)

e per favore, non sparatemi, questo pezzo a qualcuno potrebbe far storcere il naso.

CAPITOLO DUE


Terza Parte



Il resto della settimana trascorse tranquillo, senza scossoni o emozioni forti. Shinichi si abituò presto alla vita ed ai ritmi di un diciassettenne, e ben presto la parentesi chiamata Conan Edogawa gli apparve solo come un lontano ricordo, un sogno che sarebbe svanito. La normale quotidianità ebbe il sopravvento, e Shinichi si ritrovò completamente a suo agio. Si svegliava grazie ai richiami allegri della madre, faceva colazione con i genitori, poi usciva di casa per andare ad incontrare le tre ragazze, ed insieme andavano a scuola; seguiva le lezioni, poi alle sei lasciava la scuola insieme a Shiho. Tornavano alle rispettive case, percorrendo più o meno silenziosamente la strada, poi si salutavano e Shinichi si metteva a fare i compiti o aiutava il padre con il suo nuovo libro. Quindi cenava, studiava ancora e poi andava a dormire con l’animo in completa pace.
Il rapporto con Ran procedeva e meraviglia. Dopo la delusione del club di teatro, aveva invitato Ran a cena a casa sua ed avevano passato una serata davvero splendida, naturalmente con la presenza dei signori Kudo; era stato un po’ un ritorno al passato, ed a fine serata, quando l’aveva riaccompagnata a casa e l’aveva invitata ad una giornata di shopping e cinema, la felicità che aveva letto nei suoi occhi aveva cancellato ogni senso di colpa e gli aveva fatto balzare il cuore in gola. Ed era stato ripagato da un dolce bacio a fior di labbra, che l’aveva reso il ragazzo più fortunato di tutto il mondo.
Perfino trotterellarle dietro come un cagnolino mentre lei si fermava ad ogni negozio, guardava e studiava ogni singolo pezzo, non era stato spiacevole: l’aveva assecondata in ogni cosa, aveva accettato con piacere la maglietta blu che lei voleva regalargli ad ogni costo, ed aveva accettato pure di condividere quei ciondoli a forma di cuore che i giovani innamorati si scambiavano. Tutto per vederla sorridere felice. Al cinema aveva perfino trovato il coraggio di cingerle le spalle con un braccio, e lei gli aveva rivolto uno scintillante sorriso e gli aveva appoggiato la testa sulla spalla per tutta la durata del film. Una volta tornati a casa, prima di separarsi, l’aveva baciata di nuovo, e sulla via del ritorno si era scoperto a desiderare che quella vita continuasse per sempre. Cosa poteva volere di più? Due genitori meravigliosi, una fidanzata stupenda, tanti amici ed un’intera vita davanti. Le forti emozioni vissute sotto forma di Conan Edogawa gli avevano fatto capire che adesso tutto quello che desiderava erano solo normalità e tranquillità.
La seconda settimana di scuola iniziò sotto i migliori auspici. Il lunedì il sole splendeva alto nel cielo, e Shinichi si alzò di buonumore. I genitori erano già usciti, perciò Shinichi fece colazione da solo ed uscì di casa, diretto a scuola. Le ragazze lo stavano aspettando davanti al cancello del dottor Agasa: Shinichi incrociò li occhi nocciola della sua fidanzata e ricambiò il suo sorriso dolcissimo, sentendosi al settimo cielo. Oggi sarà una grande giornata... Al Teitan, quel lunedì, c’era un gran fermento.
Le lezioni del pomeriggio erano state momentaneamente sospese per consentire la preparazione del Festival Studentesco: gli studenti erano euforici per quell’evento, ed anche i professori partecipavano volentieri all'evento. Quel clima festoso aveva contagiato perfino il custode, che se ne andava in giro chiedendo se poteva rendersi utile. Tutti erano eccitati all’idea del Festival Studentesco, tranne due persone...
“Ehi, Kudo!” esclamò Ryusuke, non appena suonò la campanella dell’intervallo. La classe si era svuotata rapidamente, i ragazzi approfittavano di ogni momento libero per dedicarsi al Festival.
“Perché non molli quei libri e vai a dare una mano anche tu?”
“Ho già chiarito che il Festival non è affar mio.” borbottò Shinichi, ben sapendo a cosa l’amico alludesse.
“Oh, certo...però dovresti essergli grato.” Ryusuke incrociò le braccia sul petto, con espressione di divertita malizia. “In fondo, grazie al Festival puoi dedicarti tranquillamente alla tua bella americana.”
“Tu e Haibara vi frequentate troppo, Kudo...le stai sempre appiccicato.” rincarò la dose Natsuo, con la medesima espressione dell’altro.
“Avete fatto colazione con il vino stamattina?” sbottò Shinichi, contrariato. Ma perché i suoi amici insistevano con quella storia? Lui era fidanzatissimo, non guardava certo le altre ragazze.
“Suvvia, Kudo, l’hanno capito ormai tutti che ti piace l’americana!” esclamò Ryusuke, allargando le braccia esasperato. “Come ha detto Natsuo, le stai sempre appiccicato...e poi si vede che tra voi due c’è qualcosa, una speciale alchimia che vi unisce.”
“E tornate sempre a casa insieme.” aggiunse Natsuo, annuendo con forza alle parole dell’amico.
“Ehi, Kudo, se stai pensando di lasciare la Mouri per l’americana, dimmelo subito...così mi faccio avanti io!” esclamò Kukuri allegramente, stampandogli una pacca sulla spalla.
“Non siete per nulla divertenti, ragazzi.” replicò Shinichi, corrugando la fronte con espressione severa. Ne aveva abbastanza. Posò le mani sul banco, e lentamente si alzò. “Quante volte devo dirvi che sono fidanzato con Ran e che Haibara è solo un’amica? Tra noi non c’è assolutamente niente, e torniamo a casa insieme semplicemente perché abitiamo vicini...mi sembra stupido fare la strada da soli. Ora basta con questa storia, mi avete stufato davvero!”
Uscì dalla classe, mani nelle tasche ed umore sotto i piedi. Erano bastati cinque minuti per rovinare quella giornata, che risentiva degli strascichi positivi della cena con Ran e della loro uscita domenicale. Ma cosa gli è preso a quelli stupidi? Mettersi ad insinuare che io ed Haibara abbiamo un rapporto speciale, un’alchimia particolare? Si vede proprio che non hanno nulla da fare...ma perché non si trovano una fidanzata anche loro e si godono la vita?
“Ehm...scusami...”
Shinichi si fermò di scatto, voltandosi nella direzione da cui proveniva quella voce esitante. Apparteneva ad una ragazza, sicuramente una matricola, con una cascata di riccioli bruni e due occhi verdi che lo misero un po’ a disagio. Non ricordava di conoscerla. “Si?”
“Sei tu Shinichi Kudo?”
“Sono io.” Corrugò la fronte, un po’ infastidito. “Noi non ci conosciamo, vero?”
“No, no.” Lei scosse la testa, muovendo i riccioli castani. “Mi chiamo Nagisa Asagami, faccio parte del club di teatro. Il mio capo- club...”
“Senti, non voglio essere scortese e non voglio farti perdere tempo...io non sopporto il Festival Studentesco, e non intendo parteciparvi in nessun modo, a nessun progetto. Ora devo andare, scusami.”

La fine delle lezioni giunse piuttosto velocemente, visto l’orario ridotto. Al suono della campanella, tutti gli studenti raccolsero le proprie cose, scesero al bar per fare rifornimento di bibite e panini per il pranzo, e poi raggiunsero le rispettive sedi di club per la preparazione del Festival. Sonoko e Ran si fermarono qualche minuto di più in classe. Ran scambiò qualche parola con Shinichi, si diedero appuntamento al giorno dopo e si salutarono. Shinichi prese la cartella, ignorò le sfrecciatine di Sonoko ed uscì dall’edificio, trovando Shiho ad aspettarlo al cancello.
“Pensavo fossi già andata a casa. Ti ho vista schizzare via, appena finite le lezioni.”
“Qui sembrano tutti impazziti...a volte mi pare di stare in mezzo ad una fiera.”
“Non ti piacciono le fiere?” Shinichi sorrise, incrociando il suo sguardo obliquo.
“No.” Lei corrugò lievemente la fronte. Shinichi notò che inclinava leggermente la testa di lato, quando rifletteva. “Oggi ho incontrato una certa Asagami.”
“Uhm...davvero?” Shinichi parve farsi attento, e curioso. Sbirciò il suo profilo serioso, evitando che un bambino troppo vivace gli pestasse i piedi. “E cosa voleva?”
“Chiedermi di partecipare allo spettacolo che faranno al Festival...fa parte del club di teatro.”
“Tu naturalmente hai rifiutato.”
Lei gli lanciò il suo solito sguardo obliquo. “Naturalmente.”
“Quindi è questo che voleva.” Intercettò la sua occhiata interrogativa e le sorrise. “Mi ha bloccato nel corridoio. Ma appena ha nominato il club di teatro l’ho stoppata e le ho detto che non mi interessava.”
“Gentile come sempre, eh?” Shiho stese le labbra morbide in un sorriso malizioso. “Pensavo avresti accettato, visto le tue manie di protagonismo.”
Shinichi corrugò la fronte, lievemente seccato. “Io non ho manie di protagonismo.”
“Tu dici?”
“Certo!” esclamò Shinichi, piccato. “E comunque, non ho accettato per un motivo molto semplice: dopo tutto il tempo passato nei panni di Conan Edogawa sono stanco di recitare...non voglio più indossare una maschera, voglio essere solo me stesso.”
“Si. Capisco.” mormorò Shiho, con una strana intonazione nella voce. Chissà perché è diventata improvvisamente malinconica. Stava per domandarle se aveva qualche problema, quando la sua attenzione venne richiamata da un luccichio improvviso: erano giunti nei pressi dell’abitazione del dottor Agasa, e lei aveva tra le mani un mazzo di chiavi.


e finisce qui il secondo capitolo.
tornano gli amici di kudo che ad harry piacciono tanto, e fa la sua prima apparizione la pucciosissima nagisa asagami :wub:
ehm...chiedo perdono per le scenette shinxran :ph34r: pensate a me che ho dovuto scriverle! :ph34r:

commentate numerosi!!!!

harry, se noti qualche errore o dimenticanza, dimmelo che correggo!
thanks :wub:
 
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