buonasera a tutti!
si, lo so, sono in ritardo, ma ieri sera mi ha telefonato mio cugino per annunciare ufficialmente il suo matrimonio al parentado, quindi.....segnatevi l'8 giugno del 2013 sul calendario, perchè la sottoscritta farà da testimone!
devo cominciare a pensare al vestito, alle scarpe, ai capelli....ma prima posta!
calvin: naturalmente, avrebbe vinto shiho. e kudo avrebbe fatto il suo giretto per la città senza vestiti....ed avrebbe trascorso la notte in carcere, arrestato dai suoi stessi colleghiXD
stellina: cavoli, che maratona ti sei fatta!!!!! in due giorni quaranta capitoli!!!!!!
per rispondere alla tua domanda, ho scritto un libro ed è in stampa, dovrebbe venir pubblicato tra breve. vi terrò cmq aggiornati tramite il topic della fic e la mia pagina face, quindi appena so qualcosa vi dico!
harry: no, yusaku ha regalato il cluedo al figlio quando è natoXD ovviamente, invece delle classiche armi del delitto, c'erano quelle ben conosciute in dc: l'onnipotente filo, lo scotch, un pezzo di ghiaccio, il veleno spalmato sulla maniglia della porta, conan.....
bellissima la trama del nuovo libro di yusaku!
shi-star: mi si è incrociato il cervello, con tutti sti numeri!!!!!!!!!!
hikaru: passato l'attacco di gelosia ed invidia nei confronti del kudo? anche da noi in puglia si dice "il signore da il pane a chi non ha i denti"
ed è vero!
dansherry: pure io ho rivisto kiss me licia da poco....però la nostra shiho- chan è più bella e pucciosa di quel cicciotto di andrea!!!!
rubrica! per l'ormai nota e seguitissima
nun ce pò fregà de meno scopriamo il nuovo romanzo scritto dal barone della notte! il titolo è "mio figlio è un idiota", e come si è ben capito non è un giallo(o forse si?) ma una biografia di tale shinichi kudo. i capitoli parlano dell'ormai tristemente noto detective portasfiga, partendo dai primi vagiti nella culla(che già uccidevano) a tutte le figure di merda che ha fatto nel corso della sua vita, non ultima entrare in una banca con rapinatori armati senza un cazzo di piano e farsi piantare due proiettili in corpo senza riuscire a pronunciare due cacchio di semplici parole "ti amo" alla donna che ti cambia il pannolino e ti ha sfornato una figlia che la dea venere la guarda e corre a nascondersi nella sua cavolo di conchiglia!
e dai, kudo, sveglia!!!!!!!
passato l'attimo di sfogo, torniamo al capitolo. terza parte di questo capitolo, ormai ho perso le speranze, kudo è proprio un idiota....
CAPITOLO QUARANTADUE- CONVALESCENZA
Terza Parte
Venti giorni dopo la rapina alla banca, Shiho accompagnò Shinichi in ospedale, per togliere i punti. Il dottore, dopo averlo visitato, gli comunicò che le ferite si erano rimarginate bene e che con qualche giorno ancora di riposo sarebbe potuto tornare alla sua vita di sempre, lavoro incluso.
“Grazie, dottore. Le devo la vita.” disse Shinichi, stringendogli la mano.
“Si riguardi, signor Kudo. E non si faccia più rivedere qui, se non per occasioni liete.” Si rivolse a Shiho. “Ha fatto davvero un ottimo lavoro, signora Kudo. Continui a tenerlo d’occhio, e gli faccia usare la stampella ancora per qualche giorno...e niente lavoro, mi raccomando.”
“Ci penso io, dottore. La ringrazio, per tutto quello che ha fatto per noi.” Shiho gli strinse la mano, chinandosi educatamente. “Arrivederci, dottore.”
“Signora Kudo, eh?” commentò Shinichi, con tono leggero ed ironico, sbirciandola di sottecchi.
“Era l’unico modo per permettermi di restarti vicino.” Si strinse nelle spalle, arrossendo appena. “Null’altro.”
“Certo.” Shinichi la assecondò, notando il suo imbarazzo. Tuttavia, signora Kudo rivolto a lei aveva un suono piacevole. “Finalmente libero da quelle dannate fasciature!”
“Non credere che sia finita qui. Non sei guarito del tutto.”
“Mi sento benissimo. Che ne diresti di accompagnarmi alla stazione di polizia?”
“Che ne diresti se ti legassi ad una sedia per la prossima settimana? “
Shinichi sorrise, malizioso. “Devo dedurre che la tua risposta è no?”
“L’ho sempre detto che sei un ottimo detective.”
“Allora, farò il pensionato.” sospirò Shinichi, con rassegnazione.
“Potresti aiutarmi a fare la spesa. Ed a preparare la cena di stasera.”
“Uhm...” Shinichi socchiuse le palpebre, fingendo di riflettere. “Mi sembra un’ottima proposta.”
“E magari potresti scegliere il menù.”
“Davanti a questa prospettiva, non posso che dichiararmi pienamente favorevole alla tua proposta!” esclamò Shinichi, allegramente, mentre lei metteva in moto ed uscivano dal parcheggio dell’ospedale. “Posso ordinare ciò che voglio?”
“Non esagerare. Non sono uno chef.”
“Sei migliorata molto, dal tuo primo esperimento.”
“Ho avuto un po’ di tempo per esercitarmi. E Shiho- chan mi ha aiutata molto.”
“Allora stasera mi limiterò a fare da assistente e riempirmi la pancia.”
Fu davvero un pomeriggio gradevole, per entrambi. Comprarono tutti gli ingredienti necessari, pranzarono in un fast food con hot dog e patatine, e Shinichi volle comprare una torta al cioccolato, per festeggiare il suo prossimo ritorno alla normalità. Passarono a trovare Agasa, in compagni dei DB, poi andarono a prendere la bambina all’asilo: un’ora al parco, poi a casa, a preparare la cena. Shinichi si attenne alle direttive di Shiho, ed anche la piccola Kudo volle dare il suo contributo, soprattutto quando seppe della torta. Quando tutto fu pronto, si sedettero a tavola: Shinichi prese la forchetta, ed il cuore di Shiho aumentò i battiti.
Ancora una volta, sono qui ad attendere con ansia il suo giudizio...“Vediamo un po’.” disse il giovane, con espressione solenne. Avvolse gli spaghetti nella forchetta ed assaggiò con espressione solenne: masticò lentamente, divertito dallo sguardo ansioso di lei, buttò giù il boccone e corrugò la fronte. Shiho era evidentemente impaziente, ma lui decise di prolungare l’attesa ancora di qualche istante.
È troppo dolce con quella faccia...“Allora?” gli chiese alla fine Shiho, incapace di stare zitta.
“Beh...direi che...questa volta...è perfetto!”
“Non fa schifo?” chiese Shiho, dubbiosa.”
“No, anzi. È davvero buono.” rispose Shinichi, mangiando un altro boccone. Posò la mano sulla testa della figlia. “Che ne dici, scricciolo? Come ha cucinato la mamma stasera?”
“Benissimo!” esclamò la bambina, agitando le gambette sotto il tavolo. “È la cosa più buona che abbia mai mangiato! Vero, papi?”
“Sicuro, scricciolo.”
“Adesso non esagerate.” si schermì Shiho, arrossendo.
“È la pura verità, mammina! Sei la cuoca migliore del mondo!” esclamò la piccola Kudo, sorridendo e mettendo in mostra la fossetta. “La più brava e la più bella! Vero, papi, che la mamma è bellissima?”
“Bellissima, si.” mormorò Shinichi, dolcemente, accarezzandola con uno sguardo intenso che la fece arrossire e rabbrividire.
No. Non guardarmi così, ti prego. Davanti ai tuoi occhi blu che mi fissano con dolcezza, mi sembra di non riuscire più a respirare... La cena cucinata da Shiho riscosse un gran successo, tutte le pietanze riuscirono bene e furono molto apprezzate: Shinichi le fece mille complimenti, che la lusingarono e la imbarazzarono, ed anche la piccola Shiho non fu da meno. Alla fine, arrivò la torta, e la bambina piombò nel silenzio assoluto.
“Potere dei dolci.” commentò Shinichi, divertito, osservando la figlia che divorava la seconda fetta di torta.
“Solo il cioccolato può farla stare zitta.”
“Avrà preso dalla madre.” mormorò Shinichi, con espressione innocente, sbirciandola di sottecchi. Lei rise, tirandogli addosso il tovagliolo.
“Presuntuoso.”
“La passione per il cioccolato l’ha presa da te, mia cara. Non puoi negarlo.”
“A te non piace?”
“Preferisco la crema.” rispose lui, strizzandole l’occhio con divertita malizia.
“Scemo.” Rise ancora, quando lui le restituì il tovagliolo. Poi tornò seria. “Davvero, Shinichi...la cena di stasera andava bene?”
“Era ottima.”
“Sicuro?” Lei corrugò la fronte, pensierosa. “Forse dovevo mettere più sale nella pasta? E la carne non era troppo cotta? E...”
“Era tutto perfetto, Shiho.” mormorò Shinichi, con un sorriso. “Hai fatto enormi progressi in questi giorni, devo ammetterlo...sei una che impara in fretta.”
“Davvero?”
“Parola di detective.” rispose Shinichi, con tono solenne, incrociando le dita in segno di giuramento. “Perché ti fai tutti questi problemi? Ami essere lodata?”
“No...cioè, non è che non mi piaccia...però io...” Inspirò a fondo, cercando di calmare i battiti furiosi del suo cuore e di riordinare i pensieri confusi. Quando lui sorrideva o la guardava con quegli occhi dolcissimi, lei non capiva più niente. “Volevo...invitare i tuoi a cena. Per ringraziarli di quanto hanno fatto per noi, quando eri in ospedale.”
“E vorresti cucinare tu.” concluse Shinichi, appoggiando il mento sul dorso della mano. “Ho indovinato.”
“Beh...questa era l’intenzione.”
“A mia madre farà sicuramente piacere. Le telefono subito.” Prese il cellulare. “Che ne dici di domani sera?”
“Cosa?!” Shiho sussultò, rischiando di far cadere i piatti che stava togliendo dal tavolo. “C- così presto?”
“Vuoi fare un altro giorno?”
“Si...no...si...cioè, non lo so...”
“Shiho...”
“Si! No! Forse se avessi qualche giorno per prepararmi...”
“Pronto, mamma? Si, va tutto bene. Io ed Haibara volevamo invitarvi a cena...quando?” Sollevò le sopracciglia, fissando Shiho con espressione di attesa. Shiho si morse il labbro, esitò ed infine annuì con un sospiro. “Domani sera andrebbe bene per voi? Ok, perfetto! E non portare niente, abbiamo la nostra cuoca personale!”
È fatta. Mamma mia, che ansia! Credo che potrei svenire...
mamma mia, quanto adoro shiho quando va in confusione!!!!
alzi la mano chi vuole partecipare alla cena cucinata da lei!!!!!! *io sono già prenotata, come autrice ho il diritto di sedere alla destra di shiho*
kudo pensionato....kudo legato ad una sedia....
quizzone!
- come avrà reagito il dottore ritrovandosi di nuovo kudo sotto il naso?
- cosa facevano di DB a casa del professore?
- ma soprattutto, cosa ci cucinerà la dolce shiho per cena?
ora corro a vedere one piece, dal titolo direi che il mio amore segreto sta per fare la sua comparsa! no, non è rufy....e nemmeno smoker....e nemmeno crocco boy.... aaaaah!!!! mi sono appena accorta che quando era bambino ha la voce del garboloooooooooo *mi muore un mito. si suicida*
con il prossimo capitolo ci vediamo giovedì. siccome so perfettamente cosa succederà, non anticipo niente. ma....