Detective Conan Forum

Un Posto Nel Mondo

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view post Posted on 19/8/2011, 14:37     +1   +1   -1
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ed eccomi di ritorno! volevo già postare ieri, ma non ne avevo voglio :P :P :P :P
no, scherzo, mi sono persa dietro ad alcune cose e non mi sono resa conto che era tardiXD

sono lieta che vi sia piaciuta questa prima parte, e senza ulteriori indugi, passiamo alla seconda.
buona lettura, e grazie per i complimenti(che fanno sempre piacere, sisiXDXD), mentre io mi guardo Scream 3
facciamo la conoscenza di tre "simpatici" ragazziXD

CAPITOLO UNO: NORMALITA'


Seconda Parte



Il liceo Teitan era in pieno fermento. La campanella era suonata da pochi minuti quando i quattro ragazzi superarono il cancello di ferro: Shinichi ebbe qualche difficoltà a raggiungere la sua classe, perché non appena gli altri studenti si accorsero della sua presenza, accorsero a frotte per dargli il benvenuto e subissarlo di domande. Il giovane Kudo riuscì a liberarsi di loro, ma la stessa scena si ripeté quando entrò in classe. Fu solo l’ingresso della professoressa di matematica a salvarlo da quella specie di interrogatorio vecchio stile.
“Oh, bene...signor Kudo, siamo onorati dalla sua presenza.” disse la donna, aggiustandosi gli occhialini sul naso ed incrociando gli occhi con lui. “Conta di trattenersi, oppure un giorno di questi verrò qui e troverò il suo banco vuoto?”
“Non si preoccupi, signorina Tanaka. Sono tornato per restare.”
“Bene. Ragazzi, da oggi avremo una nuova compagna con noi...Haibara.”
La ragazza si alzò dal suo banco e si inchinò ai suoi compagni. “Mi chiamo Yurika Haibara. Piacere di conoscervi.”
Un coro educato rispose in saluto. “Mi raccomando, fate il possibile per aiutarla ad ambientare. Ora prendere i libri ed andate a pagina novanta.”
Nell’aula scese il silenzio e tutti si disposero a seguire la lezione, sebbene nessuno riuscì a concentrarsi su numeri e formule a causa della nuova arrivata. Shinichi avvertì dei bisbigli dietro di lui, alcune risatine, ma decise di non farci caso e tuffò il naso nel libro di matematica. Devo darmi da fare se voglio recuperare quello che ho perso e riportarmi allo stesso livello dei miei compagni...
All’intervallo, il giovane fu impegnato a rispondere ai saluti dei suoi amici, alle loro domande, alle loro curiosità: tutti furono lieti di sapere che non sarebbe più andato via per risolvere casi difficili, e Shinichi si rese conto che quella vita da adulto gli era mancata davvero, non soltanto per la lontananza da Ran, ma anche per quella che era la sua quotidianità. Amici, scuola, lezioni, una bella partita di calcio... All’ora di pranzo, gli studenti ebbero finalmente una pausa, e Shinichi poté rilassarsi. Non ricordavo fosse così dura concentrarsi sulla matematica a questo livello... quasi quasi rimpiango i tempi delle tabelline e delle operazioni semplici! Pescò dalla cartella il cestino per il pranzo e si mise a mangiare, mentre il libro di matematica rimaneva aperto sul suo banco. Prese una matita con l’intenzione di fare qualche esercizio, ma dopo pochi minuti la sua mente era già altrove. Inevitabilmente, ritornò a quanto era successo negli ultimi giorni.
Era trascorsa più di una settimana da quando lui ed Ai ancora bambini, erano riusciti a trovare la sede dell’Organizzazione. Grazie all’aiuto di Heiji e dell’FBI, erano riusciti ad intrufolarsi nell’edificio e raggiungere i laboratori, dove Ai aveva completato l’antidoto che li aveva fatti tornare normali; purtroppo per loro, Gin e gli altri li avevano scoperti ed avevano tentato di ucciderli. Shinichi ricordava ancora il folle inseguimento nei laboratori, culminato in un grande incendio che aveva coinvolto tutto l’edificio e che aveva segnato la fine definitiva dell’intera Organizzazione. Lui e Shiho erano riusciti ad uscire da quell’inferno di fuoco appena in tempo, aiutati dal provvidenziale intervento dell’agente Akai, poi tutto era crollato. James Black si era occupato di mettere tutto a tacere: aveva arrestato i sopravvissuti- tutti membri minori della banda criminale- ed aveva comunicato alle autorità locali ed alla stampa che anche i piccoli Conan Edogawa ed Ai Haibara erano morti, vittime di un’organizzazione che rapisce bambini a scopi di lucro.
La parte più difficile era stata consolare Ran per la scomparsa di Conan e presenziare al funerale dei due bambini: Ran era distrutta, si era affezionata sinceramente al piccolo Conan, e per tutta la cerimonia Shinichi aveva desiderato raccontarle la verità per mettere fine a quei singhiozzi che gli straziavano le orecchie. Ma una rapida occhiata in direzione di Shiho lo aveva fatto desistere ogni volta. Come poteva confessare la verità adesso, come poteva rivelare alla sua amata che per tutto quel tempo aveva rivestito i panni del piccolo Conan Edogawa, che non si era allontanato da lei nemmeno per un istante? Sicuramente Ran non lo avrebbe mai perdonato, e lui non voleva assolutamente rovinare le cose tra loro, non adesso che erano finalmente riusciti a chiarire i rispettivi sentimenti. È inutile che io confessi la verità. Ora che finalmente io e Ran siamo una coppia, mi sembra inutile arrovellarsi il cervello con questi sensi di colpa. Devo cercare di dimenticare ogni cosa e vivere il presente...
“Ehi, Kudo! Non dirmi che ti metti a studiare anche durante il pranzo!”
Shinichi sollevò la testa dal libro, accogliendo i tre ragazzi che lo avevano raggiunto con un sorriso: Ryusuke, Natsuo e Kikuri, suoi compagni al club di calcio. Scosse la testa, posando la matita nella piega del quaderno, mentre i suoi amici prendevano posto nei banchi vicini. La classe era avvolta da un piacevole vociare che non raggiungeva mai livelli esagerati: tutti gli studenti erano impegnati a chiacchierare mentre consumavano il pranzo, ed in un angolo Ran e Sonoko discutevano con due ragazze che Shinichi riconobbe della sezione F.
“Dovrei...ho perso un sacco di lezioni.”
“Ma tu non ne hai bisogno, Kudo!” esclamò Kikuri, allegramente, battendogli una pacca sulla spalla.
“Già. Sei un piccolo genio, tu!” lo appoggiò Natsuo, incrociando le braccia sul petto e sistemandosi meglio sul banco dietro di lui.
“Ragazzi, ma a chi interessa di Kudo e dei suoi studi?” intervenne Ryusuke, il primo che aveva parlato. I suoi occhi scuri brillavano maliziosi ed il suo sorriso era a dir poco smagliante. Socchiuse le palpebre, rivolgendo a Shinichi un’occhiatina allusiva. “Bell’amico che sei, eh? Dove la tenevi nascosta?”
“Chi?” replicò perplesso Shinichi.
“Ma la tua vicina di casa, Kudo!” esclamò Ryusuke spalancando gli occhi, e rifilando una gomitata nelle costole al giovane, che gli lanciò un’occhiataccia di protesta, massaggiandosi il fianco dolorante. “Perché non ci hai detto che avevi una vicina così bella? Volevi tenertela tutta per te, eh?”
Gli occhi blu di Shinichi corsero istintivamente in cerca della signorina in questione. Shiho Myano, Ai Haibara ed adesso Yurika Haibara. La ragazza gli dava le spalle, impegnata a parlare con due ragazzi della classe accanto. Ma questi due che ci fanno qui?, fu il primo pensiero di Shinichi. Poi notò che lei sembrava tranquilla ed a suo agio, e corrugò la fronte. Anche Shiho Myano era tornata alla sua età originale, e questo inizialmente sarebbe potuto essere un problema. Shiho Myano infatti non esisteva per la società normale. L’Organizzazione dei MIB le aveva rubato l’identità, stroncato il corso naturale della vita, impedito di diventare la donna che doveva essere. Ora Shiho era costretta ad inventarsi una nuova identità ed una nuova vita, e Shinichi pensava che insieme a suo padre ed all’FBI avevano svolto proprio un bel lavoro: Yurika Haibara risultava all’anagrafe e su ogni documento come una normale ragazza di diciotto anni, nata in America e residente a Tokyo, che una breve malattia aveva reso debole per un certo periodo, impedendole di frequentare la scuola; per questo aveva perso un anno, ed adesso si ritrovava in una classe di diciassettenni. Comunque sia, Haibara ha trascorso l’intera vita nelle mani dell’Organizzazione, chiusa prima in scuole private e poi in laboratori con la sola compagnia di cavie e veleni...non ho davvero idea di come farà ad abituarsi a tutto questo. Sarà un problema. Anche se, mentre la vedeva parlare tranquillamente con i due ragazzi, sembrava tutto fuorché in difficoltà.
“Ehi, Kudo! Hai perso la parola?”
Si accorse solo in quel momento che stava divagando con la mente e che i suoi amici stavano ancora attorno a lui, guardandolo perplessi e confusi. “No, no...stavo pensando...cosa hai detto, Kikuri?”
“Stavamo parlando della tua vicina di casa...dove la tenevi nascosta, eh?”
“Io non la tenevo affatto nascosta. Si è trasferita da poco in Giappone.”
“E tu la conosci molto bene, vero?” replicò Ryusuke, con un sorrisino insinuante. Le guance di Shinichi si tinsero di rosso.
“Ah, Kudo...tutte le fortune capitano a te!” esclamò Natsuo con un sospiro, incrociando le mani dietro la nuca. “Una creatura così deliziosa a pochi passi da casa...che uomo fortunato!”
“Eh, già. Potete vedervi tutte le volte che volete, e magari quando i tuoi non ci sono...”
“Ma che diavolo dite, stupidi!” esclamò Shinichi, alzandosi di scatto e sbattendo le mani sul banco, due pomelli rossi al posto delle guance. “Ho conosciuto Haibara quando sono andato in America con i miei genitori e siamo diventati amici, ma nulla di più...e poi, io ho una fidanzata!”
“E allora perché ti scaldi tanto, Kudo?” gli chiese Ryusuke, tranquillamente. Shinichi rischiò quasi di strozzarsi con il suo stesso respiro, ed il rossore che colorava le sue guance si fece più intenso.
“Beh...perché...perché siete degli stupidi!” sbottò il giovane, con voce seccata. “Vado in bagno!”
Uscì dalla classe percependo sulla schiena le occhiate divertite dei suoi amici ed evitando accuratamente di guardare in direzione di Shiho. Quelli sono pazzi! Insinuare che io e Haibara...no, è una cosa impensabile! Io sono innamorato di Ran, è lei la mia fidanzata! Ed io e Haibara non potremmo mai...no, mai...
A fine giornata Shinichi tirò un sospiro di sollievo. Non si era aspettato che ritornare alla vita normale fosse così faticoso, ma era felice. Presto si sarebbe abituato, e tutto sarebbe parso più facile.
“Shinichi, sei pronto per tornare a casa?”
La voce di Ran lo strappò a quelle riflessioni. Shinichi afferrò la cartella e seguì la ragazza fino all’ingresso dell’aula, dove Sonoko e Shiho lo aspettavano. Una veloce occhiata alla finestra gli suggerì che dovevano essere almeno le sei. Uscirono dall’edificio, con Ran che chiedeva a Shinichi com’era andato il suo primo giorno di scuola dopo tanto tempo di assenza.
“Un po’ strano, ma...tutto sommato, bene. Non pensavo che sarebbe stato così piacevole rivedere tutti i vecchi amici e parlare con loro.”
“Certo noi siamo meglio di un cadavere o di un fascicolo con le pagine ingiallite.” lo punzecchiò Sonoko, con forte ironia. Shinichi pensò che un cadavere in decomposizione era molto meglio di Sonoko, ma evitò di esprimersi ad alta voce. Era meglio non scatenare quella strega acida e presuntuosa. Mi chiedo come faccia Makoto a sopportarla... Giunti all’angolo della via in cui abitava Ran, si separarono. La ragazza doveva correre a casa perché doveva occuparsi di suo padre, Sonoko aveva un appuntamento telefonico con il fidanzato, quindi Shinichi si ritrovò a fare la strada con la sola compagnia di Shiho. Per un attimo si scoprì un po’ a disagio, e sbirciò il profilo serio della ragazza; poi scosse la testa, dandosi dello stupido, e si schiarì la gola con un colpo di tosse.
“E allora? Non hai nulla da dire?”


fine seconda parte. spero ti sia piaciuta.
commentate, se volete.

io aspetto mio fratello che torna dalla sicilia, dopo una settimana di vacanza.... calvin, vieni a riprenderti conan!!!!!

Edited by ShihoKudo - 19/8/2011, 22:25
 
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view post Posted on 19/8/2011, 14:58     +1   -1
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Oddio che bel capitolo! Sono ora più che mai incuriosita dagli sviluppi!
I tre ragazzi sono davvero troppo tonti. xD Cioè, sono dei grandi, ma imbarazzare così Shinichi. x°D Bello proprio, non vedo l'ora del prossimo!
 
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ShinxShiho 4ever
view post Posted on 19/8/2011, 15:02     +1   -1




Bellissimissimo :)
Mi incuriosisci sempre di più!
Aspetto con ansia il prossimo :D
 
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view post Posted on 19/8/2011, 15:21     +1   -1
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Bellisismo pezzo, proprio come lo ricordavo.

Solo un appunto:

CITAZIONE
“Eh, già. Potete vedervi tutte le volte che volete, e magari quando i tuoi non ci sono...”
“Ma che diavolo dite, stupidi!” esclamò Shinichi, alzandosi di scatto e sbattendo le mani sul banco, due pomelli rossi al posto delle guance. “Ho conosciuto Haibara quando sono andato in America con i miei genitori e siamo diventati amici, ma nulla di più...e poi, io ho una fidanzata!”
“E allora perché ti scaldi tanto, Kudo?” gli chiese Ryusuke, tranquillamente. Shinichi rischiò quasi di strozzarsi con il suo stesso respiro, ed il rossore che colorava le sue guance si fece più intenso.
“Beh...perché...perché siete degli stupidi!” sbottò il giovane, con voce seccata. “Vado in bagno!”

Questa è una risposta da ragazza XD E comunque chiunque fosse già fidanzato avrebbe paura che in giro corressero voci su una sua presunta relazione extra-coniugale XD.

Ah, e poi devi ricordarti di mettere il corsivo quando ricopi sul forum! Quello di word non vale!

 
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view post Posted on 19/8/2011, 15:50     +1   -1
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"Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in 10 secondi, allora non vale la pena di saperla."

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Reduce dalla visione di un gameplay di 9 minuti sul nuovo Assassin's Creed Revelation, mi appresto a commentare la seconda parte della storia.

CITAZIONE
calvin, vieni a riprenderti conan!!!!!

Tranquilla, se vuoi te lo lascio ancora per qualche giorno. XD

CITAZIONE
Non ricordavo fosse così dura concentrarsi sulla matematica a questo livello... quasi quasi rimpiango i tempi delle tabelline e delle operazioni semplici!

Mi immagino quando doveva consegnare qualche verifica come Conan, in neanche cinque minuti aveva compilato tutto il foglio.

CITAZIONE
Shinichi ricordava ancora il folle inseguimento nei laboratori, culminato in un grande incendio che aveva coinvolto tutto l’edificio e che aveva segnato la fine definitiva dell’intera Organizzazione.

Non riesco a non pensare a un Conan in stile Matrix o Dragon Ball che fa mille mosse per evitare che Gin lo colpisca con la sua povera. I magnifici poteri di Pane D'argento. XD

CITAZIONE
La classe era avvolta da un piacevole vociare che non raggiungeva mai livelli esagerati:

Fosse stata così anche la mia classe, sigh.

CITAZIONE
“Beh...perché...perché siete degli stupidi!” sbottò il giovane, con voce seccata. “Vado in bagno!”

Vedo che la scusa dell'andare in bagno, Conan o non Conan, a Shinichi è rimasta impressa. XD

Vogliamo il terzo capitolo!
 
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view post Posted on 19/8/2011, 21:24     +1   -1
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CITAZIONE (harryxginny @ 19/8/2011, 16:21) 
Questa è una risposta da ragazza XD

esattamente, quale?



CITAZIONE
Ah, e poi devi ricordarti di mettere il corsivo quando ricopi sul forum! Quello di word non vale!

l'ho riletta dopo aver fatto il copia ed incolla, due volte, per essere sicura di aver messo tutti i corsivi. me ne deve essere sfuggito uno, dopo vado a controllare.

edit. fatto. credo di aver trovato il pezzo incriminato, era quello in cui kudo pensa come makoto faccia a sopportare sonoko


purtroppo mio fratello dormirà dalla ragazza ancora per due giorni, perciò mi sa che mi tocca tenermi conan!
la scusa del bagno vale sempre.


grazie a tutti per i commenti e per i complimenti
 
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view post Posted on 19/8/2011, 22:30     +1   +1   -1
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CITAZIONE (ShihoKudo @ 19/8/2011, 22:24) 
CITAZIONE (harryxginny @ 19/8/2011, 16:21) 
Questa è una risposta da ragazza XD

esattamente, quale?

"Siete degli stupidi" Mi ha ricordato molto Kagome quando se la prendeva con Inuyasha. XD Anceh il fatto di andare in bagno per sfuggire ad una conversazione imbarazzante mi sa più da ragazza che da ragazzo. Non c'è una ragione scientifica dietro, solo la cosidetta "evidenza empirica" XD


CITAZIONE
edit. fatto. credo di aver trovato il pezzo incriminato, era quello in cui kudo pensa come makoto faccia a sopportare sonoko

Esatto. Bravissima! :clap: Ora il cap è perfetto :1st:

CITAZIONE
grazie a tutti per i commenti e per i complimenti

E' per me un onore omaggiare la tua opera. Non importa quante volte io la legga *inchino*
 
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view post Posted on 19/8/2011, 23:13     +1   -1
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CITAZIONE (harryxginny @ 19/8/2011, 23:30) 
"Siete degli stupidi" Mi ha ricordato molto Kagome quando se la prendeva con Inuyasha. XD Anceh il fatto di andare in bagno per sfuggire ad una conversazione imbarazzante mi sa più da ragazza che da ragazzo. Non c'è una ragione scientifica dietro, solo la cosidetta "evidenza empirica"

kudo non sapeva cosa dire(e nemmeno avevo tanta voglia di scervellarmi su cosa fargli dire) perciò ha risposto così.

e quell'andare in bagno, prendiamolo come "omaggio all'originale"
ed anche un pò a calvin ed al suo stupendomanXD
 
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view post Posted on 20/8/2011, 15:03     +1   -1
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Shiho, posta il seguito... ORA!
 
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view post Posted on 20/8/2011, 20:41     +1   -1
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CITAZIONE (shiningstar ~ @ 20/8/2011, 16:03) 
Shiho, posta il seguito... ORA!

è una minaccia?!?! :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P
 
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view post Posted on 20/8/2011, 20:59     +1   -1
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CITAZIONE (ShihoKudo @ 20/8/2011, 21:41) 
CITAZIONE (shiningstar ~ @ 20/8/2011, 16:03) 
Shiho, posta il seguito... ORA!

è una minaccia?!?! :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P

... Sì. xD
 
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view post Posted on 22/8/2011, 15:57     +1   +1   -1
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dietro minaccia di shi star, sono tornata(temo che mi mandi incontro il suo gin, è terrificante :ph34r: )

è un pò poco per giudicare, ma spero vi sia piaciuto fin dove avete letto. ecco la terza ed ultima parte del primo capitolo
buona lettura!
se avete domande, non esitateXD

CAPITOLO UNO: NORMALITA'


Terza Parte



Shiho non si voltò nemmeno, continuando a fissare la strada davanti a sé. “Cosa dovrei dirti?”
“Beh...per esempio, come è andato il tuo primo giorno di scuola.” rispose Shinichi dopo qualche istante di sbigottimento, corrugando la fronte. Non ricordavo fosse così scontrosa...
“Noioso.”
Suo malgrado, Shinichi si ritrovò a sorridere. “Eh, già...dimenticavo che tu queste cose le avrai già fatte.”
“Avevo dieci anni.”
“Collegio esclusivo?” le chiese Shinichi. In quale luogo era possibile studiare certe nozioni a quell’età? Sicuramente in un posto di piccoli geni. Mi vengono i brividi all’idea di un posto pieno di gente come Haibara...
“Già. Il Boss era molto puntiglioso su questo genere di cose.” gli rispose Shiho, dopo qualche istante di silenzio. Shinichi la ascoltava attentamente, era raro sentirla parlare di sé e dell’Organizzazione.
“Vi voleva tutti piccoli geni, eh?”
“Più o meno.” Shiho abbozzò un lieve sorriso. “Per lui, l’istruzione e la conoscenza erano importanti...erano il potere. Tutti coloro che venivano designati per far parte della sua elite dovevano passare attraverso un lungo iter scolastico, prima di poter accedere ai segreti più nascosti dell’Organizzazione.”
“Anche Vodka?” chiese Shinichi, ironico. Lei gli lanciò un’occhiata obliqua.
“Intendevo gli scienziati.”
“Ah, naturalmente...eravate in tanti in quei laboratori?”
“La compagnia non ci mancava.”
“E...e nessuno di voi ha mai pensato di ribellarsi all’Organizzazione?” le chiese Shinichi, a bruciapelo. La sbirciò di sottecchi. “Perché non ti sei mai ribellata all’Organizzazione, Shiho?”
Lei corrugò la fronte con espressione riflessiva. Poi gli lanciò una breve occhiata che lo fece rabbrividire e tornò a fissare la strada davanti a sé. “Non lo so. Forse perché dopotutto mi faceva comodo. O forse perché non volevo morire...o per Akemi. Ma in realtà, non lo so nemmeno io.”
Questa ragazza è strana...non la capisco, pensò Shinichi spiando per l’ennesima volta il suo profilo serio. Gli occhi blu del giovane Kudo colsero un particolare che prima non aveva notato. Ha un neo sul collo, poco sotto l’attaccatura dei capelli, dietro l’orecchio. Subito dopo, si diede dello stupido. Ma che diavolo andava a vedere! Al cancello del dottor Agasa, i due ragazzi si salutarono e Shinichi entrò nella casa accanto, accarezzando affettuosamente il testone di Cleo, quando il cane gli corse incontro dimenando la coda. Permise alla cagna di seguirlo nella villa e poi in cucina, dove scoprì sua madre all’opera ai fornelli.
“Mamma! Tu qui?” chiese, sorpreso, appoggiando la cartella sul tavolo, osservando la signora Kudo che assaggiava con grazia innata il contenuto di una pentola che ribolliva sui fornelli. Indossava una gonna beige al ginocchio, una camicetta bianca con le maniche corte, ed aveva i capelli legati in una semplice coda. La mamma sembra sempre così fresca e giovanile...
“Tesoro, è in questo modo che saluti la tua cara mammina?” esclamò Yukiko, voltandosi con una mezza giravolta ed andando incontro al figlio. Lo baciò sonoramente su entrambe le guance, poi lo abbracciò stringendolo contro di lei. Shinichi si ritrovò il naso pieno di capelli profumati, ma non si mosse. “Amore mio, è così bello averti di nuovo a casa! Sei contento, vero?”
“Si, mamma.”
“Sapessi quanto è stata in pena la tua mamma per te, tesoro!” continuò Yukiko con la sua solita tendenza a drammatizzare, dato il suo mestiere. Shinichi emise un sospiro, chiedendosi come un uomo serio e composto come Yusaku Kudo avesse potuto sposare una donna come Yukiko Fujimine. “È stato terribile che tu sia rimasto coinvolto in quella faccenda dell’Organizzazione...hai rischiato di morire, tesoro! Io ed il tuo papà ci siamo spaventati davvero tanto...ed è per questo che abbiamo preso un’importante decisione.”
“Mamma...mi stai soffocando.”
“Oh, scusa, tesoro.” Yukiko lo liberò dal suo abbraccio. Gli appoggiò le mani sulle spalle e lo guardò con un sorriso dolcissimo che riscaldò il cuore del giovane. “Io e papà non vivremo più in America...torniamo a vivere in Giappone, nella nostra casa, con nostro figlio. E la tua mamma ha intenzione di prendersi un piccola pausa dal lavoro.”
“Quindi...non farai più l’attrice?” le chiese Shinichi, perplesso.
“Non proprio. Accetterò solo piccole parti o brevi produzioni.” Il sorriso della donna si fece più accentuato. “Allora, tesoro, non sei contento? Avrai finalmente la tua mamma tutta per te!”
Prevedo tempo duri, pensò Shinichi divertito, ma anche curioso. Erano almeno un paio d’anni che viveva da solo, e si scopriva desideroso di avere una famiglia normale ed una mamma che lo circondava di premure. Speriamo solo che non esageri, come al suo solito. Yukiko lo baciò sulle guance, gli sorrise e tornò ai fornelli.
“Allora, come è andato il primo giorno di scuola?”
“Mmm...bene.” rispose Shinichi, sedendosi al tavolo e prendendo la cartella. La aprì, traendone un quaderno di appunti. “Dovrò abituarmi a ragionare da diciassettenne, anche durante le lezioni. Almeno quando ero Conan Edogawa potevo permettermi di rilassarmi.”
“Shinichi Kudo, con tutto quello che il tuo prezioso cervellino conosce non avresti nemmeno bisogno di frequentare il liceo!” esclamò Yukiko, allegramente. “Piuttosto, parla un po’ con la tua mamma...ti sei dichiarato a Ran?”
“Mamma!” borbottò Shinichi, arrossendo violentemente.
“Tesoro, sono la tua mamma! Devo sapere cosa combina il mio dolce figliolo, quali persone frequenta...se devo aspettarmi un matrimonio.”
“Mamma, ho appena diciassette anni!”
Yukiko si sedette al tavolo, appoggiò i gomiti sulla superficie liscia ed il mento sui palmi. Il suo sorriso era così splendente da offuscare perfino il sole, e gli occhi verdi sfavillavano di malizia. “Tu e Ran siete una coppia, vero?”
“La smetti di impicciarti nei mie affari, mamma?” sbottò Shinichi, avvertendo le orecchie andargli in fiamme. Perché sua madre si divertiva a metterlo in imbarazzo?
“E dai, cosa ti costa dirmelo?” lo implorò Yukiko, con espressione melodrammatica che nonostante tutto lo fece sorridere. Poi corrugò la fronte e sporse il labbro inferiore in un delizioso broncio, lo stesso che usava per convincere Yusaku a fare quello che lei voleva. “Beh, stai pure zitto...tanto io so già tutto! Lo so benissimo che tu e Ran siete usciti insieme due sere dopo che sei tornato normale, che l’hai portata a cena in un ristorante italiano, che avete fatto una passeggiata al chiaro di luna e che quindi vi siete dichiarati reciprocamente i vostri sentimenti, suggellando l’amore eterno con un bacio...e le hai regalato anche un braccialetto!”
“Mamma, ci hai messo una spia alle costole?” fu il commento sardonico di Shinichi, irritato con sua madre e con se stesso. Non gli piaceva che altre persone all’infuori di lui e Ran conoscessero tutti i particolari del loro incontro, e di tutto quello che ne era seguito.
“No. Me lo ha detto Eri.” rispose lei, semplicemente.
“Siete davvero due pettegole impiccione.” borbottò Shinichi, senza mezzi termini. Avrebbe dovuto dire a Ran di tenere la bocca chiusa.
“Oh, tesoro...ma cosa c’è di male se la tua mamma sa quanto suo figlio è innamorato?” esclamò con un sorriso radioso, allungando il braccio sul tavolo e prendendo la mano nella sua. “E’ una cosa bellissima essere innamorati, tesoro! Avere una persona accanto, scoprire come è bella la vita accanto a lei, rispecchiarti nei suoi occhi e desiderare continuamente di vedere il suo sorriso innamorato...oh, tesoro, sono davvero felice per te! Ran è davvero una ragazza molto dolce ed in gamba, sarete certamente una bellissima coppia...chissà che ora che hai una fidanzata la smetterai con i tuoi macabri interessi.”
Yukiko si alzò dalla sedia con un aggraziato saltello ed andò ai fornelli, mettendosi a canticchiare allegramente. Accidenti alla mamma! Ed anche ad Eri e Ran...ed a tutte le donne! Ma perché hanno questa spiacevole abitudine di riunirsi in combriccole e spettegolare sui loro fatti privati? Dovrò dire a Ran due paroline... Sospirò. Quello scambio con sua madre gli aveva fatto tornare in mente quella magica sera in cui lui e Ran erano diventati finalmente una coppia. Io amo Ran, e Ran ama me...finalmente siamo riusciti a dichiararci, ed ora niente e nessuno potrà dividerci...
“Famiglia, sono a casa!”

fine capitolo uno!

adoro yukiko, ed anche shiho quando ha quell'atteggiamento un pò da sufficienza.
piccola nota:so benissimo che shiho non ha lasciato l'organizzazione perchè c'era akemi, ma come detto in precedenza concedetemi qualche licenza letteraria e chiudete un'occhio, se c'è qualcosa di diverso dal dc originaleXD

per il resto, leggete e commentate!
 
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Mmmh, la scusa di Gin potrei usarla contro di te... Muhuhuhahahah. x°D

Comunque, davvero un bel capitolo! *_____* Non vedo l'ora del seguito! *_____*
Piccola curiosità: per quanto ancora dovremmo subirci i momenti ShinichixRan? <.<
 
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Non ricordo che commenti feci ai tempi. Oh beh, ne farò un paio ex novo.

CITAZIONE
“Cosa dovrei dirti?”
“Beh...per esempio, come è andato il tuo primo giorno di scuola.” rispose Shinichi dopo qualche istante di sbigottimento, corrugando la fronte. Non ricordavo fosse così scontrosa...

Quella che tu chiami scontrosità, Kudo, è pucciosità celata XD

CITAZIONE
“È stato terribile che tu sia rimasto coinvolto in quella faccenda dell’Organizzazione...hai rischiato di morire, tesoro! Io ed il tuo papà ci siamo spaventati davvero tanto...ed è per questo che abbiamo preso un’importante decisione.”
“Mamma...mi stai soffocando.”
“Oh, scusa, tesoro.” Yukiko lo liberò dal suo abbraccio. Gli appoggiò le mani sulle spalle e lo guardò con un sorriso dolcissimo che riscaldò il cuore del giovane. “Io e papà non vivremo più in America...torniamo a vivere in Giappone, nella nostra casa, con nostro figlio. E la tua mamma ha intenzione di prendersi un piccola pausa dal lavoro.”

Il bello è che mentre il figlioletto era minacciato dall'organizzaizone, loro se ne sono fregati restando in America XD Adesso tornano, quei para-fondoschiena XDXD

La parte del passato di Shiho è piuttosto inquietante, anche perchè Shinichi fa domande da idiota.

Invece ho trovato seccante la parte della mammina che deve infilarsi a forza nella vita privata del figlio. A dogni modo vedere Shinichi maltrattato è sempre un piacere XD

Brava così! Il prossimo pezzo lo leggerò in ritardo, visto che da domani a venerì sarà senza internet.
 
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view post Posted on 22/8/2011, 16:50     +1   -1
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"Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in 10 secondi, allora non vale la pena di saperla."

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è stato meravigliosamente divertente vedere come Yukiko si impiccia senza problemi nella vita sentimentale del figlio. XD

CITAZIONE
“Anche Vodka?” chiese Shinichi, ironico. Lei gli lanciò un’occhiata obliqua.

Te l'ha mai detto nessuno che in realtà Vodka era semplicemente oscurato da Gin e quindi non poteva mettere in mostra la sua brillante genialità?

CITAZIONE
“Amore mio, è così bello averti di nuovo a casa! Sei contento, vero?”

Tantissimo, guarda. Chissà quanti festini aveva già in mente di organizzare Shinichi, ora che ha riavuto i suoi reali anni. XD

CITAZIONE
“Dovrò abituarmi a ragionare da diciassettenne, anche durante le lezioni. Almeno quando ero Conan Edogawa potevo permettermi di rilassarmi.”

Questo vuol dire che Conan passava le lezioni scaccolandosi, facendo numerose gitarelle in bagno, specchiandosi nello schermo del cellulare e disegnado Pokemon, come fa il mio?

CITAZIONE
“No. Me lo ha detto Eri.” rispose lei, semplicemente.

Me la immagino Eri nascosta dietro un albero con il telefono che fa tutto il resoconto a Yukiko. XD
 
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