ed eccomi qui, puntuale come un orologio svizzero! già pensavate di dover aspettare fino a sabato, eh? ed invece...pronti a godervi l'ennesimo tocco di pucciosità?
anche se, è brutto dirlo da autrice, non mi ricordo cosa succede nel prossimo pezzoXD
ma andiamo alla posta! so che la attendete con impazienza(no, non è veroXD)
calvin: magari shinichi quando era dal parrucchiere ad aspettare che facesse i capelli a shiho, si sarà pure letto un sacco di quelle riviste di pettegolezzi che di solito trovi sempre dai parrucchieri...ovviamente, si parlava di yoko okino
harry: ed invece leggerai la fic dal foro, come tutte le persone normali, anche se la sto postando da casa tuaXD
dansherry: eh, purtroppo dovrò per forza farmi facebook, il modo migliore per farsi conoscere in un nano secondo. anche se la cosa non mi garba affatto, ma se voglio farmi conoscere...diciamo che sono riuscita ad evitarlo finora, e ne sono orgogliosamente fiera.
passiamo alla famosa ed inimitabile rubrica che tutti ormai attendiamo con ansia(ma dove?!!?!?). secondo la nostra
nun ce pò fregà de meno...la commessa è ancora viva!!!! ma tornando a casa, dopo una dura giornata di lavoro, ha scoperto che la sua povera zia preferita è "scomparsa" a causa di un incidente. e nel centro commerciale sono avvenuti: due suicidi, una morte accidentale, tre rapine, un omicidio, cinque incidenti mortali.....non c'è una cura per la sfiga emanata dal kudo?
ed ora, capitolozzo!!!! eravamo rimasti al centro commerciale(dimezzato dal kudo), con shiho che si faceva bella per la sua adorabile figlioletta....siccome non ricordo bene cosa succede, evito i commenti e vi lascio direttamente al pezzo.....
CAPITOLO VENTOTTO- UN COMPLEANNO DA FESTEGGIARE
Seconda Parte
Il parrucchiere, un uomo alto e magro, era impegnato con i capelli di una vecchia signora, ma disse che se aveva pazienza di aspettare una mezz’ora, poteva occuparsi di lei. Shinichi disse che non c’era nessun problema. “Io intanto faccio un salto alla stazione di polizia, ho una cosa da discutere con l’ispettore Megure. Chiama, quando hai finito.”
Due ore più tardi, Shinichi si ritrovò con a bocca aperta, senza fiato. Il parrucchiere era davvero bravo, perché Shiho gli sembrava ancora più bella: l’uomo aveva semplicemente spuntato la splendida chioma ramata e l’aveva asciugata naturalmente, facendo risaltare la piega ondulata ed i riccioli alle punte. E per completare l’opera, le aveva messo due forcine ai lati della testa, poco sopra le orecchie, per tenere i capelli ed impedire che cadessero sul volto, donando più luminosità all’ovale perfetto.
Ora è diventata proprio una donna... Shinichi pagò il conto, poi guardò l’orologio.
“È ora di andare a pranzo. Hai fame?”
“Un hamburger non lo rifiuto.”
“In verità, pensavo ad un bel piatto di spaghetti.”
“Mi stai invitando al ristorante?” gli chiese Shiho, rivolgendogli quello sguardo obliquo che era sempre stato la sua caratteristica principale.
“Ho una fame da lupi...non credo che un hamburger basterebbe a saziarmi. E poi, io adoro la cucina italiana.”
“Sono piena di debiti, Kudo.”
“Uno in più, uno in meno...che differenza vuoi che faccia?”
“Non dovremmo tornare a casa e preparare la festa?”
“C’è tutto il tempo. E poi, Ran verrà a darci una mano, lei e Sonoko si sono occupate di festoni e palloncini.” La prese sottobraccio, sorridendole con convinzione. “Forza, andiamo a mangiare! Gli spaghetti sono ottimi, e poi fanno delle paste ricoperte di crema al cioccolato che sono una delizia...se non ricordo male, il cioccolato era la tua passione.”
“Lo è ancora.”
“Allora devi assolutamente assaggiarle!”
Il ristorante era un locale carino ed alla moda, dai prezzi non esagerati e dall’atmosfera simpatica e confidenziale. Vennero fatti accomodare ad un tavolo rettangolare da un giovane cameriere bruno, che non disdegnò di lanciare diverse occhiate di apprezzamento alla donna ramata. Shinichi lo notò, e fu contento quando si allontanò con le loro ordinazioni.
Quel tipo ha l’occhio lungo...“Cosa ti dicevo? È carino, vero?”
“Sembra di si.”
“A Shiho- chan piace molto venire qui...anche lei adora gli spaghetti e la cucina italiana.” Corrugò la fronte, con una smorfia divertita. “Forse è colpa di mia madre. Avrà ereditato da lei questa passione pericolosa.”
“O forse è il richiamo del sangue.” commentò Shiho, piegando le labbra in un sorrisetto sardonico. “Lei è italiana.”
“Già...Firenze. Una bella città, piena di arte e mistero.” Si schiarì la voce con un colpo di tosse, giocando con la forchetta. “Senti, Shiho, io vorrei...”
“Ecco qua! Due bei piatti di spaghetti fumanti!”
Shinichi rivolse un sorriso allo zelante cameriere, ma in realtà avrebbe voluto prenderlo a calci dopo averlo strangolato.
Ma proprio adesso doveva arrivare? Accidenti, ora che mi ero deciso a chiedere cosa ci facesse a Firenze... Il giovanotto si trattenne qualche secondo, dicendo di chiamarlo qualunque cosa avessero bisogno, poi si allontanò, non prima di aver lanciato un’occhiata furtiva in direzione della scollatura della camicetta azzurra di Shiho.
Pure il cameriere maniaco! Era meglio se andavamo a mangiare quel famoso hamburger!“È buona.”
Il giovane detective si riscosse da quei pensieri e spostò l’attenzione su Shiho. La donna aveva preso la forchetta e messo in bocca un boccone di spaghetti: scosse la testa, e si affrettò ad imitarla. “Che ti avevo detto? E dire che ho scoperto questo posto per caso.”
“Non è molto lusinghiero, per un detective.”
“Non nego i miei limiti.”
“Uhm.” Shiho arricciò il naso in una smorfia, che la rese ancora più carina. E fece aumentare i battiti del cuore di Shinichi. “Cosa regalerai a Shiho- chan per il compleanno?”
“Oltre alla festa, vuoi dire?” Sorrise, divertito. “Una bicicletta. È da un po’ che me la chiede, quella che ha ormai è troppo piccola...perché vuoi saperlo?”
“Stavo pensando...di comprarle qualcosa. Non volevo copiarti.”
“Oh, per lei è sufficiente che tu sia tornata.” commentò lui, caustico, sperando che lei gli raccontasse qualcosa su quei cinque anni di silenzio. Figurati.
Non mi dirà proprio niente...anzi. Se oso insistere, c’è il rischio che scappi di nuovo.
“Volevo un regalo più concreto.”
“Hai in mente qualcosa?”
“No.” Corrugò la fronte, pensierosa. “Stamattina, quando è entrata nel letto, mi ha detto che le bastava un bacio...ma mentre scendevamo le scale, mi ha detto che le sarebbe piaciuto avere un cucciolo.”
Shinichi sorrise, bevendo un sorso d’acqua. “Mi chiedevo quando avrebbe tirato fuori questa storia.”
“Ho la sensazione che questa richiesta sia opera tua.”
“Colpito. Ed affondato.” ammise Shinichi, con espressione colpevole. “Un anno fa, per Natale, mi ha chiesto se poteva avere un cucciolo. Le ho detto che sono le mamme a concedere il permesso di tenere un animale in casa, perché sono loro le padrone della casa...e che avrebbe potuto chiedere il cucciolo solo a sua madre.”
“Un bel modo di scaricare le responsabilità sugli altri.” commentò Shiho, divertita.
“Lo so. Ma l’idea di un coso peloso che gira per casa non mi sorrideva...e poi, non pensavo saresti tornata.”
Shiho non ebbe nessuna reazione alle sue parole. Terminò il suo piatto di spaghetti, e si pulì le labbra rosee sul tovagliolo. “E adesso, hai cambiato idea sul cucciolo?”
“Se vuoi, puoi regalarglielo.”
“Non ho un soldo.”
“Ti faccio un prestito.”
“Oggi hai speso un sacco di soldi, Kudo.”
“È un giorno di festa. Ogni tanto ci è concesso esagerare.” replicò Shinichi, pensando che Shiho non gli avrebbe mai raccontato della sua fuga. Terminarono il pranzo, prendendo anche le famose paste al cioccolato, e si recarono al negozio di animali al piano di sotto. Il proprietario, un uomo di mezza età piuttosto in carne, li invitò a guardarsi intorno ed a scegliere il cucciolo che preferivano. Shinichi osservò la giovane donna accostarsi alle diverse ceste e gabbiette, e dopo qualche istante notò che l’espressione del suo viso si era ammorbidita davanti ai cuccioli che facevano mille feste e tentavano di attirare la sua attenzione.
Già, dimenticavo che lei adora gli animali. Ha uno sguardo così dolce...Shiho prese in braccio i cuccioli, li accarezzò e rise quando i cagnolini le leccarono il volto.
Potrei restare a guardarla per ore... Sorrise, accostandosi alla giovane donna, che stava prendendo un cagnolino tutto bianco con gli occhietti vispi ed una macchia rossa sul musetto simpatico.
“Vuoi portarli a casa tutti, o pensi di riuscire a scegliere?”
“È difficile.” mormorò Shiho, con sguardo quasi di scusa. “Sono tutti così dolci, e simpatici...”
“Credo che sia stato lui a scegliere.” commentò Shinichi, divertito, indicando con un cenno della testa il cucciolo bianco che si era accomodato tra le braccia di Shiho, ed ora russava sonoramente. “Amore a prima vista, eh?”
“A Shiho- chan piacerà?” chiese la giovane donna, cullando istintivamente il cucciolo, che sembrava davvero a suo agio.
“Sarà amore a prima vista anche con lei.” rispose Shinichi, seriamente, incapace di staccare gli occhi da lei. “Allora, lo prendiamo?”
“Si...si.” Shiho annuì, convinta, accarezzando il cucciolo, che mosse la coda ma continuò a dormire beatamente.
Deve stare proprio comodo tra le sue braccia. Lo invidio. gli ormoni del kudo girano a palla! anche perchè cinque anni di
astinenza...
poi ci si mettono pure i cuccioli.....ed il cameriere maniaco che fissa la scollatura di shiho! kudo è evidentemente geloso.....
quizzone!!!
- quanti mesi avrà il cucciolo?
- il cameriere avrà lasciato il suo numero di telefono segnato sul conto?
- ma soprattutto, la vecchia signora prima di shiho dal parrucchiera era la famosa "signora in giallo"?
notizie fresche: oggi ho firmato il contratto con la casa editrice, quindi a settembre uscirà il mio libro! cominciate a fare pubblicità e dite a tutti quelli che conoscete di comprarlo! il titolo non è ancora stabilito, ma al 90% dovrebbe essere "Madison", che poi sarebbe il nome della protagonista. è un romanzo di narrativa, molto sul genere di questa fic, quindi potete leggerlo tranquillamente.mentre per il prossimo appuntamento con questa fiction, vi aspetto domenica! non perdetevelo, perchè farà la sua comparsa uno dei personaggi principali di dc....anche se non avrete ancora le risposte che cercate! abbiate pazienza, e tutto verrà svelato