| Come al solito sono in ritardo con i commenti. Vediamo di commentare rapidamente (le ultime parole famose) l'ultima parte dello special "shiragamitico", parte che si contraddistingue per l'enigmatica scena del cesso (già affrontato da Daniele Bossari in una delle ultime puntate di Mistero) e per i disegni sempre più orridi, in una degenerazione senza fine.
Kudo, ora che è tornato nei suoi panni (anche se i suoi panni sono quelli del primate dai capelli bianchi, dettagli), può permettersi di fare monologhi senza dover anestetizzare qualche povero cristo e "nascondersi" dietro di lui. Si scopre così, per chi non l'avesse ancora capito, che il Kudo rifatto altri non è che Makoto NonquellodiSonoko, che ha sprecato nell'ordine: soldi, un anno della propria vita, e pure la propria faccia, per mettere in atto il suo diabolico piano "scredita-Kudo". Be', già che c'era poteva anche farselo costruire un marchingegno cambia-voce da un emulatore qualsiasi del dottor Agasa, almeno la trasformazione era completa e si dava più lavoro al Garbolo invece che a quell'aborto di voce che gli è stata affibbiata.
Ad ogni modo, viene appurato che quello del sindaco fu effettivamente un omicidio-suicidio: il sindaco ha ucciso la moglie, gettato via l'arma del delitto insieme ad altri oggetti nel ramo del lago di Como sfruttando la sua bravura nel lancio dell'arma del delitto (nuova disciplina olimpica da poco introdotta, stando a Sport Magazine), e ha concluso il tutto suicidandosi, inscenando una rapina per non far scoprire la verità al figlio col naso a pallino, che si scopre in realtà non essere suo figlio. E il bello è che tutto ciò il buon pazzoide che paga un intervento per assumere i connotati del più pericolo portasfiga sinora conosciuto (dopo la nonna Jessica Fletcher) avrebbe potuto scoprirlo subito dopo la risoluzione del caso, se solo si fosse degnato di ascoltare il povero poliziotto inquietante e malcagato. Una tragedia per nulla, in buona sostanza. Personalmente, ho trovato tutto un po' troppo forzato ed eccessivo, ma è una mia sensazione soggettiva.
Risolta la faccenda, la combriccola se ne va a casa, mentre Kudo, che a quanto pare si è affezionato al costumino da Shiragami, continua a monopolizzare l'attenzione raccontando aneddoti sulla sua esperienza a Postoacaso. Purtroppo, l'aptx ha deciso di mettersi a fare il suo dovere, provocando atroci dolori al Kudo, che viene accompagnato dal fedele lampadato al cesso, che reclamava un po' di attenzioni. La cornuta fatica a staccarsi dal suo amato, ma alla fine cede.
I due amanti sono finalmente al cesso da soli, e l'osakiano ne approfitta per sfottere la Ramata mentre Kudo si approssima alla morte. Ma i nostri nemmeno al cesso possono stare in pace, la combriccola li ha già raggiunti con tanto di dottore nonno di Chiba al seguito. L'osakiano cerca di tenerli alla larga, ma l'impresa è ardua, quando hai a che fare con la promessa sposa del moribondo mascherato e la compagna cocciuta invadente che le dà man forte.
Mentre Heiji sfodera tutto il repertorio di freddure che gli vengono in mente per intrattenere i presenti, Kudo lancia un urlo che neanche Goku quando diventa supersayan. Per fortuna, Conan è tornato.
Per poco, però, perché tempo pochi secondi e Kudo esce dal bagno, di nuovo inspiegabilmente in formato standard, scazzato come sempre. Scopriamo che a salvargli il sederino gurzico è stata ovviamente la Ramata, giunta in loco per "un colpo di genio", dice lei. Io la chiamo "botta di c**o". E questa è l'altra scena più ridicola e forzata dello special. A partire dal fatto che prevedere che Shinichi si sarebbe rifugiato proprio in bagno, e non magari in camera, o in mezzo al bosco, è né più né meno che una botta di c**o, riuscita per esclusivo volere dell'autore. Così come hanno avuto c**o a scegliere, tra i tre cessi, quello adiacente a Kudo. Mettersi in quello centrale non sarebbe stato più sensato? Qualsiasi bagno avesse scelto, avrebbero potuto aiutarlo. Mettersi invece in quello di sinistra è un rischio: se Kudo fosse andato nel bagno a destra? Che si faceva, si usciva e ci si spostava in quello di mezzo, una volta che la combriccola era ormai già arrivata a rompere gli zebedei? Ma questo non è nemmeno la forzatura maggiore. La cosa più ridicola è il modo in cui avviene la ri-trasformazione in Kudo. Cioè, nella prima parte per diventare Kudo e poco prima per tornare Conan ha dovuto affrontare atroci sofferenze, e ora mi torna di nuovo Kudo nel tempo di una scoreggia, e senza neanche un urletto? Ok, più volte prendi l'antidoto, e meno tempo e sofferenze saranno richiesti. Ok, mettiamoci pure un arbitrario salto temporale ad opera della regia. Ma inverosimile è ed inverosimile rimane, senza possibilità di appello. In pochi secondi (perchè possiamo inventarci i salti temporali che vogliamo per giustificare la cosa, ma Heiji non avrebbe potuto trattenerli per più di tanto), il gurzo non solo ha tempo di fare una bella chiacchierata con Ai versione "divulgatrice scientifica", ma riesce a trasformarsi di nuovo in un attimo, senza attese doloranti e senza qualsivoglia tipo di urlo, e riesce anche a cambiarsi. Ecco perchè poi non riesco a rivalutare positivamente questo caso. Non si può infarcirlo in questo modo di forzature così eccessive e grossolane solo per regalare ai fan un'apparizione di Shinichi. Ma mi fermo qui.
Come se tutto ciò non bastasse, una volta in macchina, ci tocca pure la scenetta tra Kudo e cornuta, che poteva anche risultare simpatica se non fosse stata censurata senza pietà dalla Mediaset, perché è meglio che i bambini non sappiano cosa siano le mutandine fino ai quindici anni di età.
E siccome sarebbe stato troppo semplice tornare a casa prima che l'effetto del secondo antidoto finisse, ci aggiungiamo un bell'omicidio inutile in piena autostrada. Ovviamente, la vittima era in macchina da sola. Ma questa è un'altra storia, che va raccontata in un altro topic.
Finisce così Tutti contro Shinichi, e dato che si è già detto tanto su questo special, e ho avuto modo di esprimere ampiamente il mio parere, è inutile che spreco altre righe per fare considerazioni finali che finirebbero per essere una copia di quelle che ho già scritto.
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