| Eccomi ragazzi vi posto il nuovo capitolo dall'università... Probabilmente i vostri commenti li leggerò sta sera, perché poi alle due io ricomincio le lezioni...e penso che prima di quell'ora voi sarete ancora a scuola...apparte qualche fortunato che è rimasto a casa per lo sciopero degli insegnati... Spero vi piaccia...Buona lettura...
3 2 1 Si va in scena Il giorno dopo arrivò veloce. Quel mese per Shinichi sembrava essere volato. Il ragazzo era stato la maggior parte delle giornate chiuso in camera a leggere una copia della sceneggiatura dello spettacolo. Mancavano poche ore all'inizio dello spettacolo, e la platea si stava riempiendo pian piano di gente. Shinichi, Kikuito ed Heiji erano nel camerino del Cavaliere Nero, pronti a creare la loro messa in scena, il loro spettacolo dentro lo spettacolo. "Ok Hattori, rimani qui finché non torno, vado a salutare Ran e poi inizia il piano" disse al suo sosia. Heiji infatti era la copia identica di Shinichi, la carnagione scura era sparita, i capelli più chiari del solito pettinati in modo diverso, persino gli occhi erano di un'azzurro intenso, molto diversi dal loro colore naturale. "Chiaro" rispose il ragazzo dell'ovest.
Ran aveva appena salutato Sonoko e Kazuha. Quest'ultima le aveva detto che Heiji si era inventato una scusa per non venire e che quindi era rimasto a casa. La ragazza, già nervosa per la recita imminente, guardava irrequieta attraverso le tende di velluto rosso. Era triste. Conan le aveva mandato un messaggio neanche un mese prima dicendole che sarebbe tornato dai suoi genitori, e solo ora che non l'avrebbe vista recitare si rendeva conto di quanto le mancava quel piccolo visetto da bambino dietro a quegli enormi occhiali. Solo una persona avrebbe potuto tirarla su di morale, eppure tra il pubblico non la vedeva. "Chi cerchi?" disse una voce dietro di lei, mentre sbirciava ancora tra le tende. La ragazza si girò di scatto riconoscendo la voce e senza neanche vederlo in faccia gli gettò le braccia al collo abbracciandolo. Dopo neanche un secondo sentì le braccia di lui stringerle le spalle in un ricambio di abbraccio. "Ciao Ran" disse il ragazzo con un filo di voce. "Mi sei mancato" disse lei con gli occhi già lucidi. Io sono sempre stato vicino a te, mia piccola Ran pensò lui, ma dalla sua bocca uscì spontaneamente: "Anche tu mi sei mancata Ran" I due si staccarono dall'abbraccio che li univa e Ran sorridente gli disse: "Poi me lo racconti questo caso così complicato per il grande Shinichi Kudo" "Promesso - rispose lui - Ora devo andare, mi raccomando recita bene" e si congedò salutando la ragazza. Quanto sono stupido, avrei potuto dirgli la verità, ora l'organizzazione non può più nuocere, me l'aveva suggerito persino Ai... al quel pensiero però si bloccò, ricordava perfettamente lo sguardo della ragazza quando le aveva detto che se lui avesse voluto Ran avrebbe potuto sapere tutto sull'organizzazione. L'arrivo al camerino bloccò i suoi pensieri, appena entrato diede uno sguardo d'intesa a Heiji che uscì dirigendosi verso la platea e verso il posto che l'amico aveva prenotato per lui. Si sedette a fianco di Yukiko Kudo che con un sorriso soddisfatto lo salutò dicendo che avevano fatto proprio un ottimo lavoro.
Spero vi piaccia...voglio tanti commenti...^^
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