| E dopo una lunghissima giornata passata a discutere sull’appuntamento che ho deciso di tagliare (non l’appuntamento, ma la giornata) perché non mi convinceva, ho deciso di postare subito questo capitolo, ma ho intenzione di scrivere qualche flashback per capire meglio alcuni avvenimenti. Spero vi piaccia.
Passarono secondi, minuti, quasi mezzora, ma Kudo non si fece vedere all'appuntamento e Ran, da impaziente di rivederlo, divenne furiosa. Indossava un vestito rosa chiaro, con una scollatura accettabile per l’occasione. Scarpe bianche e una borsetta di un rosa brillantinato, il tutto era un regalo di Sonoko. Aveva importato tutto dalla Francia e Ran sembrava davvero brillare sotto le luci dei lampioni che illuminavano l’entrata dell’Haido hotel. Ad un certo punto vide Masumi, ricordandosi che anche lei alloggia in quell'hotel, si avvicinò a lei << Masumi, ciao, per caso hai visto Shinichi qui in giro? >> << L’ho visto stamattina, siamo stati insieme per tutto il tempo. >> Ran non credeva alle sue orecchie “Cosa ci facevano insieme, non può essere...” pensò. << Aspetta, mi sono espressa male, volevo dire che con noi c’erano anche Hattori, Okiya e Hakuba, poi un altro ragazzo di cui non conosco il nome. Quasi dimenticavo, c’era anche il professore e quella bambina adorabile. >> disse Masumi cercando di tranquillizzare Ran. << Ho capito, quindi c'era anche Kazuha con Hattori? >> disse lei. << No, mi dispiace. >> << Non importa. >> disse Ran “Ma quando arriva Shinichi... Se provo a chiamarlo?” pensò prendendo il cellulare dalla borsetta.
<< Ran, Ran eccomi, scusa per il ritardo, ho avuto un contrattempo >> disse Kudo avvicinandosi a Ran quasi senza fiato. << Non ti preoccupare, non è stato un problema aspettarti >> disse diventando tutta rossa e facendo un sorrisetto a quel ragazzo che gli piaceva. << Almeno posso sapere cosa ci fate qua? È successo qualcosa? >> disse Masumi dall'aria incuriosita da quella situazione. << Abbiamo un appuntamento. C'è qualcos'altro che vuoi sapere, Masumi? >> rispose Kudo senza neanche lasciare parlare la ragazza che le stava accanto. << Un appuntamento, voi due, da soli? Non sapevo che fosse da te, Kudo. >> << Si siamo da soli, e allora? >> gridò Ran a Masumi. << Fate come volete, io me ne vado in camera. >> << Ora che ci penso tu alloggi qui. È stata solo una coincidenza che tu ti sia trovato una camera nello stesso hotel di Masumi, vero Shinichi? >> disse Ran ricordandosi di Masumi e chiedendo spiegazioni a Kudo. << Secondo te l'ho fatto apposta? Comunque, non ti ho ancora fatto i complimenti per il vestito, dove lo hai preso? >> cercò Kudo di cambiare subito argomento “Lo sai che io non credo alle coincidenze. Ho saputo cosa avrebbero fatto gli uomini in nero dell'organizzazione che mi ha rimpicciolito e sono venuto qui per fermarli.” << È un regalo. >> disse imbarazzata la ragazza. “Per ora non ho visto nessuna persona sospetta, ma non voglio rovinare tutto.” pensò Ran guardandosi intorno. << Perché non entriamo? >> disse Kudo non prestando attenzione alle parole della ragazza. “Non riesco a vederla.” pensò. I due ragazzi entrarono in Hotel. Una ragazza con un abito molto elegante passò accanto al detective e Ran vide subito che lui si girò. << Shinichi! >> lo chiamò con aria delusa. “Cosa ci fa lei qui?” Dopo che Kudo si scusò, entrambi andarono al tavolo, Per fare il galante Kudo andò dietro a Ran, la fece accomodare alla sedia, un po’ imbarazzato sorrise nervosamente. “Prima Ran e Masumi erano strane, mi chiedo perché...” pensò Kudo guardando negli occhi Ran preso da ciò che era stato deciso per quella serata. “Shinichi, vorrei dirti qualcosa per aiutarti con quegli uomini, ma non posso.” pensò Ran, poi si accorse che la stava fissando. << Perché mi fissi così? >> << Scusa, stavo pensando a una cosa. >> disse nervoso Kudo. << Parli del caso di cui ti stai occupando? >> le domandò Ran. << Si. >> disse dopo aver esitato. << Volete ordinare? >> chiese un cameriere ai due ragazzi. “Carino.” pensò Ran vedendo il cameriere. << Non ora. >> rispose Kudo notando lo sguardo di Ran. Kudo chiese a Ran di aggiornarlo su quello che era accaduto dopo l’ultima volta che si erano visti. Ran le raccontò tutto e tra chiacchiere e risate, passarono due ore.
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