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| CITAZIONE È facile ipotizzare che la frase giapponese per "I guess I'm a bad kid, after all" possa contenere un'espressione idiomatica, come il nostro "piove a catinelle": non vuol dire che... piovono catinelle, ma che piove forte. E in Giappone potrebbe dirsi "To be a bad kid" (chiaramente, in giapponese) per intendere di non essere il modello perfetto dell'essere sociale (specie per una donna in Giappone, che deve rispondere a delle specifiche qualità per essere accettata ed inserirsi perfettamente nel loro panorama sociale); e il fatto delle occhiaie, parimenti, è risolto facilmente se lo spieghiamo con una scelta stilistica di Gosho facilmente comprensibile: dove le disegni le occhiaie, se ci sono le lacrime, senza rovinare l'impatto visivo o accavallare linee diverse e di spessore diverso? È lo stesso motivo per cui quei due ciuffetti che Conan ha fra i capelli, quello a forma di piccolo rettangolo e triangolino adiacenti, si vedono in ogni angolatura, sempre nella stessa forma, a totale dispetto della prospettiva. Non è perché cambiano posto o perché Conan si rifà la pettinatura ad ogni cambio di vignetta... ma semplicemente perché così sta meglio. Sta a noi distinguere gli indizi grafici di Gosho dalle convenzioni stilistiche di un disegnatore professionista uhm avrei bisogno di un'altra spiegazione sul dettaglio dell'espressione idiomatica, perchè siceramente non trovo il senso della frase se così fosse, io per la mia traduzione e interpretazione mi sono basato sui caratteri cinesi e non su quelli giapponesi ma il senso è sempre lo stesso, nel caso che sia come dici tu che senso avrebbe la frase? non rientrare nei parametri sociali.. ?
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