Detective Conan Forum

La Morte Rossa

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view post Posted on 21/5/2012, 15:35     +1   -1
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Super detective

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Davvero intenso questo finale, davvero tanti complimenti!!

Aspetto la nuova saga :)
 
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view post Posted on 21/5/2012, 22:11     +2   +1   -1
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Sicario dei MIB

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Inizia la saga di Tokyo!

FILE XXVI:
MORIRE PER DELLE IDEE:
Il Sole era svanito. Le colonne di fumo furono occultate da scure nubi di temporale, ottenebrando le poche e irrilevanti speranze dei sopravvissuti. La pioggia cominciò a cadere copiosamente, mentre intorno ai cadaveri squartati si formavano pozze di sangue e fango. Raffiche di mitragliatrici e missili dominavano la pace dell’inevitabilità. Gli elicotteri militari sorvolavano prudentemente la zona, tentando di scrutare l’eventuale presenza di nemici, apparentemente asserragliati nelle rovine di Nikko.
Quando trovarono Kogoro, i soldati crederono che fosse moribondo. Il pallore del suo volto e il battito praticamente inesistente non migliorarono la situazione. I fanti d’assalto lo avrebbero sicuramente abbandonato (per il momento) per recarsi verso la zona di combattimento, se un medico da campo, dopo aver riconosciuto il celebre uomo, non lo avesse afferrato, portandolo sulla schiena e trascinandosi verso l’aeromobile più vicino, su cui erano già stati caricati alcuni ospiti di un albergo rimasto incredibilmente illeso. I passeggeri militari del velivolo si apprestarono immediatamente a fornire supporto al commilitone, trasportando il ferito a bordo, al sicuro.
«Papà!»
«Non si preoccupi, signorina: è ancora vivo, come sperava Lei. Faremo di tutto per aiutarlo.»
Il soldato obbligò la ragazza ad allacciarsi le cinture mentre l’elicottero prendeva quota.
«Siamo gli unici sopravvissuti?», domandò Werther Bach, il cui vero nome risultava tuttora sconosciuto.
«Ci sono molte altre persone… alcune sono già state prelevate: hanno avuto la fortuna di trovarsi in una zona periferica, dunque le abbiamo potute salvare prima. La polizia di Tokyo ha già allestito un campo d’accoglienza per i profughi», rispose il medico.
«Quanti sono i bastardi che hanno raso al suolo la città?»
«A quanto pare, erano solo una decina… è a dir poco mostruoso. Ci hanno tenuto a bada per ore pur essendo in inferiorità numerica; erano ben equipaggiati e addestrati. Gli ultimi rimasti si sono asserragliati in un edificio al centro della città. Non dureranno…»
Un colpo di cecchino frantumò il vetro e trapassò il cranio del salvatore di Kogoro, che cadde senza emettere alcun gemito. Ran gridò, mentre l’elicottero compiva una manovra evasiva per distanziarsi dall’invisibile aggressore. L’aeromobile oscillò per un breve periodo prima di ristabilire il totale controllo.
«Quei fottuti bastardi… avete visto da dove sparavano?», domandò uno dei piloti.
«Dal bosco, credo. Uno di loro deve aver passato il perimetro difensivo, riuscendo a scappare… come diavolo avrà fatto?»
Sonoko, che aveva ripreso conoscenza, vide il cadavere del soldato e iniziò a urlare prima di essere narcotizzata da uno dei militari.
«Siamo spiacenti, ma in questo momento non possiamo permetterci distrazioni e follie. Siamo in una situazione delicata… prego gli altri passeggeri affinché mantengano la calma.»
In lontananza, un fascio di luce illuminò la terra desolata. L’edificio centrale era esploso, condannando a morte i cultisti ivi presenti.
«Non è possibile…»
«Che cosa?», domandò Werther Bach, palesemente agitato.
«Quei maledetti pazzi… hanno fatto detonare altre cariche. Si sono uccisi tutti.»
I sopravvissuti scrutarono l’inferno atroce sotto di loro, ignorando cosa li avrebbe attesi al ritorno a casa.

Edited by MAN_IN_BLACK - 18/9/2012, 14:53
 
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Subaru Okiya
view post Posted on 21/5/2012, 22:23     +1   -1




Dei terroristi folli! Adesso mi chiedo che fine abbia fatto conan e soprattutto quale sarà il prossimo piano di Morte Rossa (comunque sempre complimenti :D )
 
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berniforever
view post Posted on 21/5/2012, 22:24     +1   -1




Quindi si sono suicidati per non rivelare nulla? In stile MIB eheh.
Conan l'avrà rapito Morte Rossa immagino.

P.S Aggiusta "Qui maledetti pazzi" con "Quei" :P
 
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view post Posted on 21/5/2012, 22:27     +1   +1   -1
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Sicario dei MIB

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CITAZIONE (berniforever @ 21/5/2012, 23:24) 
Quindi si sono suicidati per non rivelare nulla? In stile MIB eheh.
Conan l'avrà rapito Morte Rossa immagino.

P.S Aggiusta "Qui maledetti pazzi" con "Quei" :P

Aggiustato! Grazie per avermelo fatto notare :P.

P.S. questo era solo l'inizio... il vero casino comincia ora :hehe:.
 
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view post Posted on 22/5/2012, 13:30     +1   -1
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Mente Enigmistica

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Un ottimo inizio! :D Davvero molto affascinante e allo stesso tempo drammatico! *.*
La morte del salvatore di Kogoro resa in maniera perfetta! :D

Complimentoniiii!!!
 
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view post Posted on 22/5/2012, 16:22     +1   -1
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Come al solito, ecco lo spoiler :D.
Titolo: Un vecchio amico. /// Commento: troppi profughi :(!
 
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view post Posted on 22/5/2012, 16:48     +1   -1
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Super detective

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Bell'inizio, scritto sempre molto bene :)
Davvero drammatica la morte del medico da campo che aveva salvato Kogoro.
Povera Sonoko, non si riprenderà mai più :cry:

Complimenti!! Lo spoiler è molto interessante, aspetto il seguito^^
 
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view post Posted on 23/5/2012, 22:05     +2   +1   -1
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FILE XXVII
UN VECCHIO AMICO
Il campo, suddiviso in due enormi e separati distretti, a loro volta scissi in sezioni dai ruoli differenti, posti dalla polizia e dai militari rispettivamente all’interno del parco Shinjuku Gyoen e del Yoyogi Park, era colmo di profughi della città di Nikko, la cui popolazione era stata ridotta alla sua nona parte.
Medici e infermieri, trascinati da differenti cause all’ultima cena della ragione, percorrevano le raffazzonate strade del violento e rivelato inferno terrestre. Il sangue sghignazzava nelle flebo, deridendo la vulnerabilità dei corpi che lo contenevano in un’oscena parodia della vita.
Ran, ferocemente disgustata dall’aura di morte che opprimeva il moribondo recinto umano, orrido esempio del destino della specie, si affrettò dietro alla barella del padre, tentando di distogliere lo sguardo dai mutilati che si contorcevano in preda al dolore, attorniati da infermieri disperati.
Alla televisione, i telegiornali facevano del loro meglio per esorcizzare le paure e i timori della popolazione che non aveva subito direttamente l’attacco terroristico, disperdendo ipocrite parole di commozione e di sostegno e fingendo di provare interesse.
«Le Nazioni Unite si raccolgono attorno al dolore dei giapponesi per le persone coinvolte…»
Il mondo rispondeva al terrore con il sostegno, meditando segretamente sulla fortuna di essere rimasto incolume dal proiettile che aveva colpito altri.
«Non è cambiato nulla… tutto rimane sempre uguale.»
Ran si voltò verso l’uomo che aveva parlato, la cui voce risultava stranamente familiare.
«L’essere umano sfrutta il dono della parola per seminare bocconi avvelenati mentre cosparge di fiori il proprio volto… se tale avvenimento non fosse aberrante, potrebbe apparire persino divertente!»
La giovane, rimasta spiazzata per un momento, ignorò il folle incappucciato e proseguì per la sua strada; non aveva tempo per discutere con i pazzi.
Mentre la barella si allontanava, Morte Rossa guardò con sconforto e rimpianto la giovane e meravigliosa falena che si allontanava, tuttora ignara della sorte che l’attendeva.

«Dottor Araide? Cosa ci fa qui?»
L’uomo, che stava tentando di fermare un’emorragia insieme con un infermiere, si girò verso la liceale, mirandola con preoccupazione, ma senza smettere il proprio lavoro.
«Ran? Tu perché sei in questo campo? Non mi dire che ti trovavi là!»
Quando la giovane assentì mestamente, il povero volontario, la cui mente era già stata tormentata dalle numerose sequenze di orrore, si accasciò quasi per terra.
«Con chi eri? Hai qualche ferito da curare?»
La voce strozzata di Araide rivelò la frustrazione del medico sconfitto dalla falce della morte.
«Mio padre… La prego, so che ci sono anche altri e che tutti i dottori sono occupati. Tuttavia, La prego: lo aiuti; ha un proiettile nella gamba.»
Gli occhiali del dottore furono scossi da un forte fremito.
«Lo aiuterò subito. Con quest’uomo continua tu, Hayao…»
L’infermiere accettò e si apprestò a proseguire la cura del precedente paziente.

Haibara, che era stata posta in una sezione differente del campo d’accoglienza insieme al dottore, a Sonoko, a Werther e ai DB, giacché non necessitavano immediatamente di supporto medico, s’infilò rapidamente tra le colonne di tende di tessuto bianco, svelando il patetico tentativo di quietare gli animi dei sopravvissuti con l’uso di un colore rassicurante.
«Agasa, quella è la nostra.»
Il professore, che trasportava i bambini con l’aiuto di Werther, il cui cinico senso dell’umorismo aveva cessato di mostrarsi, si addentrò nella folla, futilmente accalcata per cercare di ottenere informazioni sui propri cari da ulteriori disgraziati.
La scienziata, pressata dalla massa, poté soltanto scorgere una figura, altrimenti inconfondibile, sommersa dal caos incontrollabile.
Akira la stava guardando.
 
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Subaru Okiya
view post Posted on 23/5/2012, 22:13     +1   -1




Lo sapevo che Akira era vivo! Comunque anche Morte Rossa è arrivato in quel posto chissà che fine ha fatto fare a conan (che poi nessuno si chiede dove sia finito) e c'è anche Araide.Comunque ancora complimenti attendo di sapere cosa farà quel folle criminale questa volta
 
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berniforever
view post Posted on 23/5/2012, 22:15     +1   -1




CITAZIONE
Alla televisione, i telegiornali facevano del loro meglio per esorcizzare le paure e i timori della popolazione che non aveva subito direttamente l’attacco terroristico, disperdendo ipocrite parole di commozione e di sostegno e fingendo di provare interesse.

La manipolazione dei mass media :D

Dunque Akira sembra avere a che fare con Ai, sono curioso di sapere il seguito.
 
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view post Posted on 23/5/2012, 22:33     +1   -1
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Super detective

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Davvero intensa e drammatica la descrizione del campo all'inizio del capitolo.
Morte Rossa si aggira tra i feriti e avvicina Ran! E c'è il ritorno di Akira, molto interessante. :sisi:
Ma perchè nessuno si chiede dov'è Conan? :unsure:


 
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view post Posted on 24/5/2012, 09:29     +1   -1
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Sicario dei MIB

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Grazie per i commenti... in cambio, eccovi uno spoiler molto importante (per chi saprà cogliere :ph34r:):
Titolo: Il morto che cammina. /// Commento: arrivano i rinforzi :ave:!


P.S.: per quanto concerne la mancanza di preoccupazione per Conan, non posso fare altro che rimandare la risposta al prossimo capitolo :D!
 
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berniforever
view post Posted on 24/5/2012, 11:47     +2   +1   -1




Appare Lazzaro nel prossimo capitolo? :lollo:
A parte gli scherzi, penso si tratti di
Akai! :devil:
 
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view post Posted on 24/5/2012, 21:36     +1   +1   -1
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Sicario dei MIB

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Ecco l'aggiornamento!
FILE XXVIII
IL MORTO CHE CAMMINA
Akira scrutò minacciosamente la ragazza, mentre sul volto corrucciato si tingeva una profonda espressione di disgusto. Gli occhi iniziarono a riversare impercettibili lacrime di odio, mentre lo sguardo diveniva sempre più ostile e spaventoso.
Ai non riuscì a distogliere lo sguardo e provò un terrificante brivido: perché Akira stava reagendo in quel modo? Cosa gli aveva fatto?
L’uomo, dopo un gelido momento, si voltò e si mescolò di nuovo alla folla con una lancinante calma.
«Akira! Dove stai andando?», gridò la bambina, ancora sconvolta dalle azioni del silenzioso e sfortunato essere umano.
La massa caotica si frappose tra i due.
«Maledizione, l’ho perso!»
Ai maledisse il proprio scarso autocontrollo e si diresse verso la tenda insieme al resto del gruppo, tralasciando di raccontare l’inquietante incontro con Dornez.

«Mamma…», sussurrò Ran.
«Bambina mia!», gridò Eri Kisaki, che stava correndo per abbracciare la figli in lacrime.
«Sei ferita? Gli altri come stanno? Dov’è tuo padre?», domandò l’avvocatessa, sempre più preoccupata per la sorte dei suoi amici e parenti.
«Stanno tutti bene, ma papà…»
«Cosa gli è accaduto? Dov’è?», chiese la donna, che stava contenendo a fatica i tormenti del dolore.
La liceale indicò la barella di Kogoro, che era ancora sotto le cure del dottor Araide.
«Kogoro!», esclamò Eri, gettandosi verso di lui e afferrando la mano dell’amato marito.
«Non si preoccupi, signora: sta bene. Questa, per fortuna, è solo una ferita superficiale a una gamba; ho quasi finito di medicarlo.»
«Dove si trovano Conan Edogawa e la ragazzina dai capelli ramati?»
Ran si voltò e vide l’inconfondibile figura di Okiya che si stagliava dietro alla madre.
«Il signor Subaru mi ha accompagnata con il maggiolino del dottor Agasa… era preoccupato per voi», puntualizzò Kisaki.
«Stanno tutti bene… Conan si trova da qualche parte in questo campo. Dobbiamo solo andare a cercarlo. Mamma, puoi restare da sola con papà?»
«Vai pure: io vi aspetterò qui.»
Okiya e Ran si precipitarono verso il centro informazioni (cui avevano precedentemente fornito le proprie identità per il riconoscimento), facendosi largo tra gli altri ospiti involontari del tormentato centro d’accoglienza.
«Conan Edogawa, per favore. Sappia che ha sette anni, se può servire», disse Ran.
«Un momento… mi dispiace; non risulta né in questo campo né tantomeno in quello del Yoyogi Park», rispose con spietata freddezza l’addetto, che aveva evidentemente pronunciato tali monolitiche parole già numerose volte durante quella giornata. Ormai doveva averci fatto l’abitudine.
«Cosa? Deve esserci un errore! Un soldato mi ha detto che lo avevano prelevato!»
«Sono spiacente… evidentemente si deve essere confuso con un altro bambino. Può capitare, sono esseri umani anche loro. Ora La prego di togliersi dalla fila: ci sono altre persone che aspettano il proprio turno.»
Okiya afferrò la giovane da entrambe le spalle e la trascinò fuori dalla folla prima che cominciasse a gridare in preda alla disperazione.

«Come? Sparito? No, non può essere vero…», mormorò Heiji Hattori.
Il detective di Osaka vide Kazuha svenire mentre Eri Kisaki pronunciava il tetro messaggio di Ran, che si era rinchiusa nella tenda già da ore rifiutando di vedere persino lei. Era giunto solo per udire la sentenza di morte del suo migliore amico. Non poteva essere vero.
«Tutto questo è accaduto a causa di un mostro… di un folle», proferì la regina dei tribunali.
L’impetuoso investigatore liceale alzò il volto, ormai rigato da amare lacrime.
«Chi è stato? Dimmi il nome», sussurrò tradendo la propria furia.
«Un terrorista chiamato... Morte Rossa.»
 
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