Detective Conan Forum

La Morte Rossa

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view post Posted on 27/5/2012, 23:31     +1   -1
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Sicario dei MIB

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Un solo appunto per l'infallibile Secrom: la "maschera" che viene mostrata a Conan non è la vera faccia di Morte Rossa... è solo la "maschera vitrea" che indossa sempre (come i seguaci). Ciò che l'ha spaventato non si conosce ancora.
Chissà come sarà fatta :rolleyes:...
 
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view post Posted on 27/5/2012, 23:41     +1   -1
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Super detective

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CITAZIONE (MAN_IN_BLACK @ 28/5/2012, 00:31) 
Un solo appunto per l'infallibile Secrom: la "maschera" che viene mostrata a Conan non è la vera faccia di Morte Rossa... è solo la "maschera vitrea" che indossa sempre (come i seguaci). Ciò che l'ha spaventato non si conosce ancora.
Chissà come sarà fatta :rolleyes:...

Si, ma quando Conan si e' spaventato, non ha visto la sua vera faccia? :D
 
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view post Posted on 27/5/2012, 23:43     +1   +1   -1
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No, si è spaventato proprio per la maschera... e questo può farti immaginare come sia "personalizzata" in maniera orripilante. Non posso dire altro per ora :P.
 
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view post Posted on 27/5/2012, 23:50     +1   +1   -1
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Super detective

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CITAZIONE (MAN_IN_BLACK @ 28/5/2012, 00:43) 
No, si è spaventato proprio per la maschera... e questo può farti immaginare come sia "personalizzata" in maniera orripilante. Non posso dire altro per ora :P.

Ahhh! :lollo: :lollo: Stupido Shinichi che mi fa confondere :asd:
 
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view post Posted on 28/5/2012, 13:49     +2   +1   -1
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FILE XXXII
LA PARABOLA
Ran entrò nella tenda isolata in cui giaceva l’esausto Kogoro. Nessuno gli aveva ancora raccontato della scomparsa di Conan: il suo cuore non lo avrebbe sopportato. Ran tentò di dominare i propri tormenti e di comportarsi come se non fosse accaduto nulla.
Doveva lottare.
Morte Rossa non avrebbe potuto vincere.
«James, sei tu?»
I sedativi che gli erano stati somministrati per tenerlo a riposo gli impedivano, evidentemente, di distinguere nitidamente le figure distanti da lui.
«Sono io, papà.»
Kogoro socchiuse gli occhi.
«Speravo che Lui fosse venuto a prendermi, a chiudere i conti, a uccidermi... vorrei che tutto questo finisse.»
Ran trattenne i propri dolorosi sentimenti. Aveva già perso Conan… non avrebbe sopportato anche la morte di suo padre.
«Non parlare in questo modo: senza di te, la mia vita e quella della mamma sarebbero prive di significato.»
«Ho tentato di proteggere entrambe… ho provato a salvare tutti. Ho fallito. Avrei dovuto eliminarlo allora, assumendomi le mie responsabilità.»
Kogoro fissò Ran.
«Bambina mia, ora è giusto che tu conosca la storia che mi narrò durante quella notte.»
La figlia, che a causa del nome di quest’ultimo aveva di nuovo rammentato la sorte di Conan, si sforzò di resistere e sedersi accanto al lettino del padre.
«Ricordo ancora a memoria ogni parola, ogni gesto, ogni tono usato in quei momenti. James era uscito dalla stanza di buon umore, come se avesse vissuto ogni attimo della propria esistenza. Quando tornò, rivelando i propri abiti insanguinati, pronunciò queste parole…»

Flashback
Le memorie delle città morenti:
«Essere umano, sono tornato per narrarti una parabola sull’umana condizione. I miei istinti mi hanno condotto nelle profondità dell’inconscio, dell’onirica rappresentazione dell’esistenza. Il fuoco ha annebbiato la mia razionalità, il mio pensiero ipocrita e civile, annegando nell’affanno dell’oggettiva sorte.
Passi condussero la gioia verso il determinato ballo, sintomo malato della decadenza prematura. Risplendevano i lampioni nella notte, fari incontrastati della scienza, illuminando vie e strade per liberarle dalla vastità della ferale ignoranza. Sì procedeva uno studente, ancora ignaro, in Nikko, crocevia dell’ambiguità e della falsità specista. Sussurri e grida universali si mischiavano nel caos innominato della Terra, scemando nella quotidiana voce umana. I vicoli ingoiavano i sentori marci della putrescenza falsamente unificata, che si divertiva a ignorare le celate finzioni palesate. Lui si addentrò nell’angolo più buio dell’infernale mondo. Templi in rovina cingevano il suo capo, piangendo per creatori devastati.
Grida infantili e disperate giunsero alle orecchie del viaggiatore mai voluto, che si concesse all’oscurità.
Un uomo, volgarmente ignudo, dedicava gli atti osceni a un’innocente occupazione umana, devastando la decenza e la moralità. Mentre lei urlava, il mostro ridestato derideva l’impotenza.
L’osservatore disgustato si diresse cautamente verso il baratro, afferrando un appuntito ramo prima di conficcarlo nella testa ignobile.
La bambina, già morta a causa della violenza dell'assalitore, fu abbandonata nelle mani dell’eterno ciclo, mentre il sangue sgorgava sulle vesti dello sciocco scopritore.
Il genuflesso giovane si adagiò nell’omicidio e nella contemplazione. Quanti soprusi stavano contaminando la perfezione della vita? Quanti orrori dominavano esistenze placide? Quanti soffrivano? Morte e vita… la giustapposizione dell’eternità. Era meglio un mondo di delitti sottaciuti e ignorati o un pianeta desolato?
Lunga vita al Nulla, portatore della pace! L’uomo e le sue ambiguità devono finire. Le società mantengono la propria condizione cibandosi di quotidiani misfatti per giustificare il potere. Il male… una necessità per giustificare il bene apparente di tutti. Le deviazioni orribili son nate per certificare la giusta prosecuzione della società umana, per donarle rispettabilità e senso.
Giunga il vuoto.
Giunga il silenzio.»

«Morte Rossa pronunciò queste parole. In seguito, accadde ciò che ti ho già narrato. Bambina mia… perdonami.»
Ran abbracciò il padre.
Fuori dalla tenda, Haibara ascoltava mestamente.
Quando i suoi unici amici avevano domandato di incontrare il ferito Kogoro, ella li aveva dissuasi, supponendo che i due volessero restare soli, ma non aveva resistito all’irrefrenabile richiamo della sconosciuta pietà filiale.
Genitori e amore… rappresentavano qualcosa che non aveva mai provato; come invidiava Ran per la fortuna avuta!
Dopo lunghi attimi, trovò la forza per riflettere razionalmente tra sé e sé.
«Ha detto “una parabola”? Non è possibile… sarà davvero così?»
 
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view post Posted on 28/5/2012, 14:01     +1   -1
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Mente Enigmistica

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Bellissimo questo capitolo! Uno dei migliori che tu abbia fatto! :D E' davvero entusiasmante e vedere Kogoro in quelle condizioni così pietose mette addosso un senso di strano che non è fastidioso, anzi al contrario: mostra il personaggio del detective sotto il punto di vista dello "Sconfitto" e questo rende la storia davvero intrigante...

Aspetto il seguito!! ;D
 
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berniforever
view post Posted on 28/5/2012, 14:04     +1   +1   -1




Capitolo che definirei "filosofico" :D Morte Rossa è un filosofo pazzo, immondo, che ama il Nulla e giustifica il Male...ma le sue parole e i suoi contenuti si incastonano perfettamente con la realtà materiale che ci circonda ;)
Perfino l'incorruttibile e quasi indifferente Ai rimane stupefatta da tali concetti, il carisma di Morte Rossa supera ogni limite :lollo:
 
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view post Posted on 28/5/2012, 15:56     +1   -1
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Spoiler del file di mercoledì (domani non potrò continuare il lavoro, purtroppo :():
TITOLO: Rigenerazione. /// COMMENTO: bisogna reagire :)!


P.S.: le descrizioni psicologiche di Quella persona e Berniforever sono meravigliose :woot:!
 
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view post Posted on 28/5/2012, 17:13     +1   -1
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Super detective

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Capitolo intensissimo!
Kogoro è davvero prostrato da tutta la situazione e le parole di Morte Rossa sono, ancora una volta, sempre più terribili ed inquietanti.
Lo spoiler preannuncia un file dove finalmente vedremo una reazione positiva, non vedo l'ora di leggerlo xD
 
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view post Posted on 28/5/2012, 17:32     +1   -1
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Super detective

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Ma Ran crede che Conan sia morto?
No, aspetta fammi capire bene, nel complicatuccio discorso che fece James pare che un uomo violentasse una bambina, e Moriarty ha preso un pezzo di legno trafiggendo la testa del tipo e si e' sporcato di sangue, anche se la bambina era morta, giusto?
Povera Ai che non puo' capire che prova Ran :( Pero' anche lei e' rimasta colpita dalle parole di Morte Rossa :sisi:
 
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view post Posted on 28/5/2012, 17:41     +2   +1   -1
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CITAZIONE (secrom98 @ 28/5/2012, 18:32) 
Ma Ran crede che Conan sia morto?
No, aspetta fammi capire bene, nel complicatuccio discorso che fece James pare che un uomo violentasse una bambina, e Moriarty ha preso un pezzo di legno trafiggendo la testa del tipo e si e' sporcato di sangue, anche se la bambina era morta, giusto?
Povera Ai che non puo' capire che prova Ran :( Pero' anche lei e' rimasta colpita dalle parole di Morte Rossa :sisi:

Esattamente... questa è la sintesi di quello che Morte Rossa ha raccontato. Vorrei far notare, però, che la narrazione non è in prima persona :sisi: (parla di un anonimo "studente" a Nikko). Questo è un indizio su cui riflettere ;), così come il titolo stesso del capitolo.
Inoltre, Ran crede davvero che Conan sia morto (del resto, un disperso in una zona di guerra è spesso considerato tale).
Sono contento che ti sia piaciuta la reazione di Ai!
Ancora grazie a tutti... vi assicuro che il meglio deve ancora venire :D!
 
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Subaru Okiya
view post Posted on 28/5/2012, 20:35     +1   -1




Gli ultimi 2 capitoli sono stati fantastici complimenti!
 
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view post Posted on 30/5/2012, 10:56     +1   +1   -1
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FILE XXXIII
RIGENERAZIONE
Il Sole sorse con timidezza, sconfiggendo temporaneamente la tetra oscurità che aleggiava su Tokyo. Il campo aveva finalmente riacquistato il proprio ordine, sicché le famiglie, prima disperate e urlanti, ora piangevano silenziosamente nelle loro tende.
L’aura di sconfitta impregnava la città, pietosamente indaffarata nei suoi costanti tumulti sociali.
Kogoro si erse per ammirare la fioca e pallida luce, elevandosi al di sopra del dolore per ricevere l’aiuto della figlia, che si prodigava affinché il padre non precipitasse a terra a causa della ferita.
Il gruppo riunito si avviò verso l’uscita del campo.
Un’immensa e cieca determinazione pervadeva le menti di ogni elemento del gruppo.
I Detective Boys non erano più bambini… la violenza cui avevano assistito aveva cancellato ogni traccia d’illusione infantile dai loro cuori.
Sonoko si avviava, sorretta da Eri, verso l’ospedale per valutare gli effetti della violenza, ma non provava alcun sentimento; era stata svuotata dell’amore e della pace.
Agasa, un povero vecchio che aveva sempre sperato nel meritato riposo della vecchiaia, avvertiva su di sé il pesante fardello della colpa; avrebbe potuto impedire il coinvolgimento degli innocenti bambini.
La mente della moglie del detective Mouri non riusciva a liberarsi della tetra angoscia per il marito e per il disperso Conan, vittima della furia incontrollabile della Morte Rossa.
Heiji Hattori ribolliva di un’impavida e quasi palesata follia sempre crescente, accentuata a ogni istante dalla scomparsa del suo migliore amico.
Kazuha, appoggiata mestamente all’amico d’infanzia, non aveva nemmeno la possibilità di pensare, attorniata da orrende visioni di morte e sofferenza.
Ran e Kogoro, portatori di una scomoda e orrenda verità, incespicavano senza speranza nel grigiore malato dell’inquinamento urbano, intervallato da timidi raggi solari che rivelavano un meraviglioso cielo sereno, occultato dalle nubi di smog.
Haibara rifletteva. Il detective del terzo millennio, la speranza della sua vita, l’unico essere umano che avesse risvegliato la sua umanità, cacciando la gelida spietatezza della scienziata nerovestita, era svanito, consumato dall’incomprensibile ed eterno riposo. Tutti erano stati colpiti al cuore, confermando le previsioni infauste di Moriarty.
Okiya, la cui vicinanza non le aveva provocato la consueta sensazione, afferrò delicatamente la mano di Ai, sorridendo con dolcezza.
Non era la fine.
Una vita intera li aspettava… Conan sarebbe tornato.
Sherlock Holmes era stato obbligato a rinunciare al dono della vita per trionfare sul male, ma era poi risorto dalle proprie ceneri per portare la luce della ragione nell’eternità del buio mortale.
Haibara si fermò improvvisamente mentre il gruppo procedeva con lentezza, distanziandosi dagli altri.
«Non è finita…»
Le lacrime cominciarono a rigare il suo viso.
Il resto della disperata comitiva si fermò, voltandosi verso l’insolita e risoluta bambina.
«Conan non è morto… Morte Rossa non ha ancora vinto. Morte Rossa non può vincere.»
Kogoro scosse leggermente la testa, ormai incapace di provare fiducia nel futuro. Il suo goliardico senso dell’umorismo, un disperato tentativo di velare i propri tormenti interiori, era completamente svanito, facendosi rimpiazzare dalla celata sconsolatezza.
Il ricordo di Akemi instillò immediatamente un autoritario e positivo auspicio nelle parole di Shiho.
«Che cosa direbbe Conan se ci vedesse ora? Egli vedrebbe i cenci della nostra forza dispersi e piangenti… e ci griderebbe a piena voce di rialzarci! Noi siamo l’ordine, siamo i sentimenti, siamo la vita! Nulla potrà mai cambiare questo… neanche la Morte Rossa. Il nostro amore per Conan si trasformi nel motivo per continuare a vivere: lui non ci avrebbe mai permesso di ridurci così. Moriarty potrà averci rubato le anime, ma non ci priverà mai dell’unione affettiva che ci lega! Quel mostro non può sapere cosa sia l’amore, non conosce la speranza, non ricorda il cambiamento né la pace! Il mondo potrà crollare intorno a noi, ma resisteremo e continueremo a lottare per ciò che è giusto! Il vuoto non ci avvolgerà, non ci divorerà… quando abbandoneremo l’esistenza, ovunque andranno i nostri corpi, saremo uniti per l’eternità. Nessuno potrà mai separarci… neanche la morte.»
Ran spalancò gli occhi e, separandosi per un momento dal padre, camminò verso Ai prima di abbracciarla in un raro e innaturale momento di silenzio cittadino.
Il vento cancellò i pensieri, lasciando unicamente la speranza.
«Hai ragione, Ai. Possiamo ancora vivere: finché non ci abbandoneremo a Lui, Morte Rossa non potrà mai raggiungerci.»

Edited by MAN_IN_BLACK - 30/5/2012, 12:20
 
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view post Posted on 30/5/2012, 12:54     +1   -1
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Davvero intenso questo capitolo! :D Vedere come i personaggi vengono smontati e vengono mostrati per le loro disperazioni è davvero fantastico.
L'ultima parte di dialogo è da brividi, davvero! *.* Sono rimasto con gli occhi appiccicati al computer, mentre quelle parole entravano nella mia testa e si trasformavano in un vero inno al coraggio!

Bravissimo! :clap: :clap:
 
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berniforever
view post Posted on 30/5/2012, 13:09     +1   -1




Capitolo che mi ha colpito molto profondamente, i temi della morte, dell'angoscia, della disperazione, dell'abbattimento interiore ma anche quelli del risollevamento, della forza di andare avanti nonostante mille difficoltà accompagnati da una speranza futura che non è illusione ma concretezza e realtà, mi fanno sempre emozionare :D
Aspetto il seguito e sono curioso di vedere in che modalità e circostanze ricomparirà Conan in modo stupefacente davanti a tutti :P
 
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817 replies since 16/4/2012, 12:07   25186 views
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