Detective Conan Forum

Dance of Fate, dopo "L'Inseguitore Corvino" . . .

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view post Posted on 8/6/2012, 12:43     +1   -1
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Sicario dei MIB

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Un piano perfetto :blink:? Conan rischia davvero grosso... questi nuovi personaggi sembrano piuttosto agguerriti :sisi: (anche se Vermouth dice il contrario e li definisce implicitamente degli incapaci :asd:).
Ottimo come al solito, chissà cosa accadrà in seguito :shifty:.

Un consiglio: ricordati solo di non creare dislocazioni involontarie come "non gli importava a nessuno della pioggia" ;).

P.S.: ho messo gli spoiler temporaneamente da parte per leggere il tuo capitolo... dovresti esserne fiera :D!
 
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view post Posted on 8/6/2012, 12:45     +1   -1
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ops, hai ragione! grazie, a volte certi errori mi sfuggono =(
ho,grazie, mi sento onorata, davvero!! ;D aspetto il tuo prossimo chap, miraccomando!!
 
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view post Posted on 8/6/2012, 12:52     +1   -1
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Mente Enigmistica

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Bello, anche questo capitolo mi è parecchio piaciuto! :D Stai facendo grandissimi passi avanti con le descrizioni e meriti davvero tanti complimenti per i tuoi miglioramenti! *.*
La storia è sempre più bella e spero che presto potrò leggere un altro bel capitolo! ;D
 
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view post Posted on 9/6/2012, 09:46     +1   -1
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Super detective

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Interessante! Quindi questi tre sono agli ordini diretti di Vermouth?
Le cose si complicano per Conan e, poveretto, adesso ha pure la febbre -_-

La storia diventa sempre più avvincente, aspetto il seguito^^
 
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Haibara5581
view post Posted on 11/6/2012, 18:53     +1   -1




Bellissimi gli ultimi due capitoli !!!
Vermouth li crede incapaci, ma sono già arrivati a conan!!!!!

Complimenti, aspetto con ansia il prossimo capitolo :):):)
 
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view post Posted on 11/6/2012, 21:16     +1   -1
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Grazie ancora a tutti, davvero!!
bene, ho deciso di aggiornare stasera, visto che andrò avanti parecchio a scriverla stasera.
spero che anche questo capitolo vi piaccia ^ ^

CAPITOLO 5: un Nonno e un Bambino

“Cosa? Conan ha la febbre?” all’agenzia investigativa del Detective Goro, Ran stava parlando con Agasa, il quale l’aveva chiamata.
“Si, esatto. È meglio che resti qui da me finchè non si riprende.” Disse l’uomo dall’altro capo del telefono.
“Certo, d’accordo. Mi raccomando, mi faccia sapere.” disse lei un po’ preoccupata e triste.
“Ma certo Ran, sta tranquilla, Ciao!” e il dottore mise giu.
Anche lei riattaccò e si avvicinò alla finestra.
Che giornata triste. La pioggia non voleva smettere di cadere e il cielo era plumbeo, coperto da nuvole grigie, cariche di pioggia.
Sospirò e decise di andare su in casa a preparare la cena per se e suo padre, il quale era uscito per una partita a Ma Jong. Di sicuro sarebbe tornato ubriaco fradicio…
“ …E dire che stasera avevo intenzione di preparare il piatto preferito di Conan..” disse sconsolata.
Già, quel bambino negli ultimi giorni si comportava in modo strano. Lo sentiva lontano, era sempre fuori casa e finito di mangiare si chiudeva in camera oppure usciva.
Sospirò e si avviò all’ uscita dell’ ufficio e salì le scale verso casa, pronta per preparare la cena.

“Chissà come mai Shinici era ridotto così…” chiese il vecchio inventore.
La sera stava calando sulla grande Tokyo e il dottor Agasa stava preparando la cena insieme alla piccola Ai.
“Non ne ho idea Dottore, ma dev’essere successo qualcosa ieri al cinema…”
La scienziatina spostò il suo sguardo sul dottore, uno sguardo accusatore.
“Dottore, lei conosce Shinici da molto più tempo di me! Possibile che non si sia accorto di niente?”
Agasa rimase colpito dalla freddezza delle sua parole e in effetti ci pensò un po’ su. È vero, Conan ultimamente era stato preso nel risolvere un caso che coinvolgeva pure l’organizzazione e già allora era strano. Sapeva che lui voleva solo distaccarsi da tutte le persone a cui voleva bene per non metterle in pericolo, eppure, dopo l’incidente sulla torre di Tokyo tutto si era risolto.
O forse no…
Forse era solo stato il preludio a qualcosa che sarebbe dovuto accadere in futuro, qualcosa di molto grande e pericoloso…
Era vero, doveva prestare più attenzione a Shinici, avrebbe dovuto captare qualcosa al cinema,poiché era più strano del solito.
Si sentì in colpa e per tutta la serata i due la passarono in silenzio.
Ai per allentare la tensione, si chiuse nel suo laboratorio a lavorare, mentre Agasa si mise al computer per studiare le sue nuove invenzioni.
Alle undici, decise di fare una pausa e ne approfittò per andare a vedere come stava il suo piccolo ospite.
Aprì piano la porta della stanza e un raggio di luce entrò illuminandone una piccola parte.
Nella stanza c’era un gran silenzio ,interrotto dal cadenzare del respiro del bambino, affannoso ma abbastanza regolare. la pioggia aveva smesso di cadere e dalla finestra si scorgevano le nuvole che ogni tanto lasciavano spazio alla falce di luna.
Agasa entrò in punta di piedi, attento a non fare rumore e si avvicinò al letto. Prese la pezzuola bagnata dalla fronte del bambino, la immerse nel carino sotto il letto ,la strizzò e glie la rimise in fronte. Sembrava che la febbre fosse calata un po’.
Shin aprì gli occhi e vide l’omone davanti a lui.
“Ho, scusami Shinici, ti ho svegliato..” disse scusandosi e in tono quasi imbarazzato che non fuggì al giovane detective.
Lui si alzò e si mise a sedere piano poiché gli doleva la testa.
“Non si preoccupi..”
Agasa lo guardò e per allentare la tensione che sentiva dentro di sé gli chiese
“Cosa ti è successo Shinici?”
Lui lo guardò e improvvisamente si ricordò del pericolo che incombeva
“Dottore…siamo tutti in pericolo.”
“Cosa?” si sedette accanto al bambino e ascoltò tutta la storia, sentendosi sempre più responsabile di tutto e cercando di nascondere le sue emozioni.
“Così alla fine credo mi abbiano scoperto…” concluse Conan.
“Ma, non è possibile…” disse sconcertato
Conan sbattè il pugno sulla coperta
“Accidenti!”
Agasa rimase in silenzio a riflettere.
“Come credi che l’abbiano scoperto? Credi sia stato…”
ma Conan lo interruppe “Irish? Non posso dirlo per certo. Ma è alquanto improbabile, se l’avesse detto a qualcuno, tipo Gin…a quest’ora non saremmo qui.”
I due rimasero in silenzio, non sapendo cosa dire. C’era tensione e un aurea di pericolo.
“Ad ogni modo non credo sia il caso di fare mosse avventate…” disse Agasa,conoscendo il carattere di Shin.
Lui non rispose.
“Aspettiamo a vedere cosa succede…”
“E secondo lei dovrei aspettare che uccidano qualcuno di voi?” lo interruppe l’ex liceale giradosi verso di lui, furente.
“No, però…” non trovò le parole giuste, così stette in silenzio, senza completare la frase.
Tra i due calò uno strano silenzio.
“Non dica niente ad Ai…”
Il Dottore annuì in silenzio.
“Ora è meglio se riposi Shinici. Domattina vedremo il da fare…” così dicendo Agasa si alzò e si diresse verso la porta, il senso di colpa era troppo e sentiva il bisogno di uscire.
“…Non può fingere con me.”
Agasa rimase immobile. Che avesse captato qualcosa? Certo che si.
“Cosa intendi?” chiese facendo finta di niente.
“Dottore, la conosco fin troppo bene e capisco quando ha qualche pensiero…” disse col suo solito tono beffardo.
“He già, non ti si può nascondere niente he!?” provò a scherzare lui.
Calò di nuovo silenzio, un silenzio imbarazzato e alla fine Agasa si decise a vuotare il sacco
“Mi dispiace Shinici…è stata colpa mia.”
“Non dica così dottore.” Disse in tono quasi scocciato
L’inventore assunse un aria triste e sconsolata, tantè che il giovane detective ne rimase sorpreso. Non aveva mai visto Agasa così.
“Ti conosco da quando eri un bambino Shinici…avrei dovuto capire la storia delle bambole, avrei dovuto sapere che quel gioco poteva essere pericoloso…” si fermò li. Non riuscì ad aggiungere altro. Conan lo guardava…era vero, loro si conoscevano da quando era nato. Era come una specie di nonno per lui, un confidente…non a caso, era stata la prima persona a cui aveva raccontato degli uomini in nero.
“Dottore, si ricordi: non si conosce mai una persona abbastanza…Cancelli i suoi sensi di colpa, perché nonostante tutto io mi fido di lei.”
Gli occhi del vecchio divennero umidi e notando l’espressione seria di Shinici, se li asciugò e scoppiò in una risata nervosa
“Ha Shinici…sei proprio un Detective!”
Lui sorrise.
“Bene, meglio andare a riposare. Devi rimetterti in fretta!” così dicendo, Agasa si chiuse la porta alle spalle.
Conan si buttò disteso sul letto, il mal di testa si era fatto più forte.
I suoi pensieri vagarono all’accaduto di due giorni prima…l’incidente sulla torre Tokyo.
Quel caso era stato molto delicato e complicato, e in più…era stato scoperto da quel tale, Irish…che purtroppo o forse per fortuna, era stato eliminato davanti ai suoi occhi. Il proiettile conficcatosi nel cuore e un fiotto di sangue uscire dal suo petto…aveva cercato di salvarlo, ma lui in fin di vita l’aveva salvato da un altro proiettile indirizzato a lui…chissà se l’avevano visto e ora gli stavano dando la caccia…eppure, già due giorni erano passati e di Gin neanche traccia.
O forse aveva mandato quei tre che l’avevano rapito.
No, non era nel suo stile. Preferiva concludere personalmente certi affari, ormai l’aveva capito…
Ma allora…perché?
Si addormentò e il suo fu un sonno agitato…
 
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view post Posted on 11/6/2012, 21:23     +1   -1
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Sicario dei MIB

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Brava come al solito :)! La scena mi ha ricordato molto "Il segreto nascosto nella Toilette"e, dunque, mi è risultata davvero interessante. Conan è perfettamente coerente con la normale caratterizzazione del personaggio, giacché non vuole che Ai si preoccupi... trovo che questa azione sia molto altruista e coraggiosa: a volte bisogna mentire per il bene di tutti.
Complimentoni!

Una sola nota: hai scritto involontariamente "Ha" e "He" come esclamazioni :P.
 
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view post Posted on 12/6/2012, 12:19     +1   -1
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Mente Enigmistica

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Bel Capitolo! :D Mi è piaciuto davvero tanto! *.* Il dialogo con Agasa è davvero molto bello, complimenti! *O*
Anche le descrizioni mi sono piaciute e sono ben fatte, semplici con un lessico non troppo ricercato, quindi molto buono :D

Bravissima! :clap:
 
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view post Posted on 12/6/2012, 17:19     +1   -1
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Super detective

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Molto bello anche questo capitolo!

Molto ben scritto tutto il dialogo tra Conan e Agasa^^

Aspetto il seguito xD
 
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Haibara5581
view post Posted on 12/6/2012, 21:06     +1   -1




Molto molto bello questo capitolo!!!
Eccezionale il dialogo tra coniana ed agasa, perché traspare un forte legame di fiducia e stima, oltre che di affetto!!!
Aspetto con ansia il prossimo capitolo, nel frattempo ti faccio i miei complimenti :):):)
 
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view post Posted on 22/6/2012, 13:16     +1   -1
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Grazie a tutti ragazzi, davvero!
mi dispiace per il ritardo ma ho avuto una settimana di fuoco e con il caldo e tutto mi manca l'ispirazione di scrivere...spero mi torni al più presto!
Poi sono contenta che stiano trasmettendo il film "l'inseguitore corvino" proprio in queste serate, così chi non l ha visto può capire meglio la ff^^ e poi,merita!
bene,ecco a voi il prossimo Chap ;)

CAPITOLO 6: Proteggere e Trovare...

Il giorno arrivò, splendente più che mai, le nuvole grigie avevano lasciato posto ad un cielo azzurro e ad un sole che già nella prima mattina scaldava che un piacere.
In città un viavai di macchine, autobus e gente che si affrettava per le strade, chi andava al lavoro, chi a scuola…
I bambini erano entusiasti della bella giornata estiva, così come i ragazzi.
“Ha, è proprio una bellissima giornata oggi, vero Ran?” disse Sonoko all’amica, stiracchiandosi le braccia.
“Gia!mi dispiace per Conan che non può godersela…”
“Ha, il marmocchio è a casa malato è?”
Ran annuì.
Poco distante incrociarono i Detective Boys, anche loro intenti ad andare a scuola.
“Dov’è Conan?” chiese la piccola Aiyumi
“Mi dispiace, ma è a casa del dottor Agasa con la febbre..”gli spiegò Ran
“Che peccato…” disse Mitzuhiko.
I tre amichetti si guardarono con sospetto,mentre la combriccola si rimise a camminare, le due liceali si misero a parlare dei loro discorsi, mentre i bambini discutevano tra loro d’altro,
“Manca anche Ai..” fece notare Genta
“Non trovate che ultimamente Conan si comporti in modo strano?” disse Mitzuhiko.
“Già…” Aiyumi era molto preoccupata per il suo piccolo amico, ed era triste per il fatto che non potesse vederlo.
I tre rimasero in silenzio, ognuno con i propri pensieri finchè non arrivarono a scuola e durante la giornata i loro pensieri furono dimenticati.

Drin…drin…drin…
Il telefonino di Conan lo svegliò, il quale si alzò lentamente, prese ad occhi chiusi il cellulare e rispose
Pronto..?” disse con voce sonnacchiosa
“Hei, Kudo!” l’accento tipico di Osaka risuonò nelle sue orecchie.
“..Heiji!”
“Sei vivo,Kudo!?” lo rimproverò e Conan fu costretto ad allontanare il cellulare dall’orecchio
“Hattori, puoi per favore non urlare?”
“Ha si.
Ti senti bene? Hai una voce…”
Conan sbadigliò
“Ha! eri ancora a letto he?” scherzò lui
“Piantala, non sono stato bene ieri.”
Conan si alzò dal letto ei si diresse verso la porta.
“Sei riuscito a risolvere il caso? Non mi hai più chiamato.”
“Scusami, me ne ero scordato”
“Grazie per la considerazione he? Be, ti ho chiamato anche per un altro motivo…
se non sbaglio abbiamo un incontro in sospeso io e te” e si mise a ridacchiare
“Heiji, non è proprio il momento delle visite” disse Conan strofinandosi i capelli.
“Tutte scuse…dì che non c’hai voglia di venire fin qua!” disse Heiji scherzando
Conan si diresse giù per le scale. Un altro sbadiglio. Provò a sentirsi la fronte, sembrava che la febbre fosse sparita.
“Mi senti Kudo?” urlò un Heiji impaziente
“Ti sento benissimo!” rispose di rimando Conan.
“Ok ok, senti…”
“Heiji…” la voce del bambino si fece d’un tratto seria. L’amico percepì che qualcosa non andava.
Conan stette in silenzio, non sapendo bene cosa dire.
“…Si sono fatti vivi?” chiese preoccupato
Conan sorrise amaro
“Non è il caso di parlarne al telefono.”
“Ok, ho capito. Ti raggiungo appena possibile!” e così dicendo riattaccò
“Heiji!?” provò a fermarlo, ma era tardi.
Per una volta che stacca lui, gliela faccio passare’ pensò con un sorrisetto.
Conan rassegnato, aprì la porta ed entrò in sala sotto gli sguardi curiosi di Agasa e di Ai, la quale si alzò e si avvicinò al detective, mettendogli la sua manina sulla fronte per sentirgli la febbre.
Lo sguardo impassibile di Lei, quasi severo e la vicinanza tra loro, lo fece lievemente arrossire. Quel loro contatto sembrava non terminare.
“Bene, sei guarito” disse lei con un sorriso accennato, lui annuì.
‘Sarà la febbre…’ pensò con un sorrisetto.
“Come mai non sei a scuola?”
“Che domande…perché dovevo badare a te” scherzò lei
“Spiritosa…”
La scienziatina si sedette sul divano a leggere una rivista e Conan andò a vestirsi.
Mentre era nella stanza ripensava continuamente a quegli individui.
Doveva proteggere tutti quelli con cui aveva avuto dei contatti…ma come? Da solo non poteva proteggere contemporaneamente Ran, Goro, i Giovani Detective, Agasa, Ai e magari pure l’ispettore Megure, l’agente Tagaci, Sato e tutti gli altri.
No, ci voleva una soluzione.
Si grattò la testa cercando di trovarne una, quando tra le persone che stava pensando, glie ne venne in mente una in particolare che poteva fare al caso suo.
Proprio non gli andava di chiedere aiuto, ma arrivati a quel punto poteva succedere di tutto.
Prese il cellulare e compose il numero di quella persona.
“Ponto?” rispose una voce femminile
“Salve, agente Jodie…”

La Porche nera sfrecciava a tutta velocità quel pomeriggio tra le strade del Giappone.
Al volante c’era un uomo dai lunghi capelli biondi, i suoi occhi furibondi più che mai e il vestito nero a renderlo ancor più minaccioso.
Il suo compagno seduto di fianco lo guardava con sguardo timoroso, come se volesse replicare qualcosa, ma poi cambiava idea per paura di farlo arrabbiare ancora di più.
“Senti Capo…” iniziò timoroso Vodka
Silenzio.
Nessun cenno da parte sua.
“ Non credo che in quelle condizioni dovresti…” ma Gin gli lanciò un occhiataccia che lo bloccò all’istante.
“Taci! Troverò quel ragazzino e allora lo ucciderò lentamente…gli farò pentire di ciò che ha fatto…” la sua voce era cavernosa e Vodka non replicò. Sapeva che aveva ragione, bisognava trovare il responsabile dell’incidente di due giorni prima.
Ancora stentava a crederci, per poco non ci rimettevano la vita!
Con che coraggio si era buttato dalla torre! e loro credevano che volesse farla finita.
No, invece in un attimo gli lanciò addosso qualcosa che colpì in pieno l’elicottero e lo fece precipitare, ma grazie ai paracadute di emergenza erano riusciti a salvarsi.
Si erano procurati delle ferite gravi e furono trasportati nell’ospedale dell’organizzazione di fretta.
Gin non aveva proferito parola, ma il suo sguardo di ghiaccio diceva tutto.
Aveva espresso solo chiaramente la sua opinione: era stato un ragazzino, l’aveva visto chiaramente nello scontro a fuoco, almeno, la sua sagoma piccola e minuta faceva supporre quello.
Essendo molto lontani non era riuscito a vederlo in faccia, ma si era promesso che l’avrebbe riconosciuto se se lo fosse trovato davanti. Già pensava ai tanti modi atroci per ucciderlo, una lenta agonia…
L’umiliazione e lo stupore erano compagne, insieme ad una grande rabbia…come aveva potuto farsi sconfiggere da un bambino?
No,era inaccettabile.
Erano appena usciti dall’ospedale, ovviamente senza il consenso dei medici, ma niente e nessuno poteva fermare l’ira dello spietato Gin.
Era insopportabile l’aria dell’ospedale, così decise di andarsene, seguito dal suo compagno fedele Vodka, il quale non se la sentiva di lasciare da solo il suo Capo.
Gin non era riuscito a trovare pace, non riusciva a star fermo e non agire…
A quel punto non c’era atro da fare. Bisognava chiamare Lui…cominciò a comporre quel numero sotto lo sguardo quasi impaurito di Vodka.
Quando finì di comporre il numero, si portò il cellulare all’orecchio.
Cominciò a squillare…
“Pronto!”
“Salve capo...”
“Guarda chi si rivede…”
Il Boss sorrise beffardo e riprese:
“Sono venuto a conoscenza del vostro fallimento. Non me lo sarei mai aspettato, soprattutto da un tipo in gamba come te.”
Gin si morse il labbro
“E’ appunto per questo che l’ho contattata. Vi chiedo di affidarmi l’incarico di trovare la persona che ha causato tutto questo.”
Il Boss non rispose subito
“Dunque, sai chi è?”
“E’ stato un ragazzino…”
a quel punto scoppiò in una risata giuliva
“Un ragazzino!?” chiese ridendo
A quel punto Gin era tremante di rabbia e di umiliazione
“Vi chiedo di affidarmi il compito di trovarlo e ucciderlo con le mie mani…”
Improvvisamente il Boss smise di ridere e divenne serio.
“Attento Gin, deciderò io se potrai eliminarlo tu. Se è così intelligente, prima voglio che lo porti qui da me…Vivo.”
A quel punto Gin dovette rassegnarsi alla possibilità di uccidere qualcun altro. Chiunque esso fosse.
“D’accordo…” e chiuse la conversazione, sbattendo forte lo sportellino del suo cellulare e scaraventandolo nel sedile dietro con rabbia.
 
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view post Posted on 22/6/2012, 13:26     +1   -1
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Sicario dei MIB

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Diamine, il Boss si rivela :woot:! Il fatto che Gin lo abbia chiamato direttamente indica il livello incresciosamente elevato della sua furia (in casi normali non lo avrebbe mai fatto :sisi:)... Conan, questa volta hai esagerato: non puoi sfondare un elicottero dei MIB e passarla liscia :asd:!
Bravissima, Aruka :clap:!
 
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view post Posted on 22/6/2012, 18:21     +1   -1
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Bravissima Aruka, davvero un bellissimo capitolo!!

Conan ha davvero fatto infuriare Gin :sisi: e ora lui farà di tutto per vendicarsi; addirittura chiama il boss!
Per fortuna almeno la febbre è passata e adesso in aiuto di Conan arriveranno Heiji e Jodie :)

Aspetto il seguito, la storia è sempre più bella ed interessante^^
 
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view post Posted on 22/6/2012, 18:53     +1   -1
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Mente Enigmistica

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Bravissima Aru!!! *.*

Un capitolo fatto soprattutto di dialoghi, ma mi sono piaciuti tutti! :D E bella soprattutto la parte del contato tra Conan e la piccola Ai :D Complimenti! *-*

Gin adesso è davvero arrabbiato e scommetto che la sua ira non si placherà fin quando non avrà Conan tra le mani! xD
 
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view post Posted on 22/6/2012, 19:39     +1   +1   -1
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Be, ragazzi, posso ringraziarvi di cuore davvero? :cry: sono commossa!
Sono davvero contenta che la storia vi piaccia e che anche questo capitolo vi sia piaciuto...purtroppo ultimamente non ho molta ispirazione me ne dispiace... ero molto giù perchè non sapevo come continuare, se la storia entusiasmava...insomma, sono molto insicura di me. Ma leggendo i vostri commenti vedo che vi piace e mi hanno fatto tanto piacere e mi sta tornando pure l'ispirazione!
^_^ Grazie di cuore, davvero!!!
spero di non deludervi!!!
 
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