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| | Se un cattolico integralista vede un film blasfemo su Gesù, di certo non va ad ammazzare un arabo per strada, e se lo fa finisce in galera subito. Di certo non vedrai Piazza Venezia a Roma piena di gente che brucia bandiere arabe. Poi, ovviamente, i cretini ci sono ovunque. La differenza sta tutta qui. Se un arabo gira un film su Gesù noi, al massimo ci offendiamo con quell'arabo, se un cristiano gira un film su Maometto, mezzo mondo se la prende con ogni infedele che incontra, ossia crisitani ed ebrei, brucia bandiere ed assalta ambasciate per settimane.
Il regista di questo capolavoro è un immigrato egiziano di fede cristiano-copta (che tecnicamente sarebbe un'eresia per il cattolicesimo), che da sempre odia gli islamici.
PS In Giappone, i gruppi militari nipponici, non volevano arrendersi nemmeno dopo la bomba su Nagasaki, l'onore lo impediva. Fu l'imperatore, per la prima volta nella storia, ad imporsi sul Governo ed a firmare la resa (comunicando la notizia via radio alla nazione, altrimenti, se non avessero sentito la voce dell'imperatore che ordinava la resa, l'esercito non avrebbe ubbidito). Un gruppo di militari, saputa la cosa, occupò di notte il palazzo imperiale per rubare il nastro con il messaggio che l'indomani sarebbe stato trasmesso dalla radio. Solo l'intervento di un maggiordomo coraggioso di palazzo, che nascose il nastro, impedì la riuscita del piano. Il giorno dopo la voce del sovrano annunciò che l'Impero s'arrendeva, e molti ufficiali nipponici si suicidarono per la vergogna (il Giappone non aveva mai perso una guerra per mille anni).
Se non ci fosse stata la resa, gli Usa avevano già pronti altri tre bersagli per altrettante atomiche, la prima sarebbe andata su Tokyo.
Mettetevi in testa che in guerra l'importante è vincere, velocemente e con meno morti e perdite da parte propria. Se la cosa si può fare evitando danni ai civili nemici bene, altrimenti pazienza. Ed in questo contesto si colloca l'uso delle atomiche (non è che i Giapponesi ci fossero andati leggeri con i civili cinesi o indonesiani durante la guerra).
Unanimente è stato riconosciuto che il defunto ambasciatore in Libia era un amico degli arabi e cercava di portare avanti il dialogo (Obama l'aveva mandato lì proprio per questo, perché sapeva come comportarsi in quei luoghi).
Del film s'è visto solo un trailer su internet, di pochi minuti. Girato da quattro attori contati, con fondali di cartone. In pratica non c'è nemmeno certezza che questo film esista, tranne il trailer (ed ho visto filmini amatoriali sui Cavalieri dello Zodiaco girati meglio, per inciso). Inoltre era in rete da mesi, se ne sono accorti proprio ora, in vista dell'11 Settembre. |
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