Detective Conan Forum

Un Tunnel Per Valexenia, Una storia più che fic^^

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view post Posted on 5/5/2013, 15:22     +1   -1
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Ne deduco che Juaren abbia chiamato Destino... La cosa si fa interessante.
Direi inoltre che ormai Valery e Daniel sono una coppia a tutti gli effetti, e sembra anche che Luna non ne sia molto contenta XD
Per quanto invece riguarda i Volcax, non so perché, ma non riesco a vederli come creature orribili, insomma da come le hai descritti mi sembrano dei fuochi fatui con il corpo XD
Mentre per quanto riguarda Irashi... beh mi avevi già parlato di questo personaggio e della sua storia, quindi lo conoscevo già, e spira fiducia...
Insomma sebbene Darkness abbia un enorme esercito, ai tre prescelti gli alleati non mancano ^^
Per il resto... Ah sì aspetta... Dov'è finto il mio Flint?? :grrr: Nella vecchia storia, assieme ai prescelti, era il co-protagonista e ora me lo stai trascurando :( ...
Uff... mi sa che mi dovrò rassegnare e aspettare...
Comunque bellissimo capitolo fratellino =)
 
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view post Posted on 18/5/2013, 10:08     +1   -1
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CITAZIONE
Okey...questo capitolo non ha avuto bisogno di nessuna rivisitazione. Era già fatto molto bene ora iniziano i guai...perché non ho mai finito di scrivere da qua in poi e perciò devo modificare quella che avevo fatto ad 11 anni che fa letteralmente schifoXD

Non temere! Revisionare un racconto fa sempre bene, e hai così la possibilità di migliorarlo. Io ho perso 270 pagine di racconto, ma riscriverle sta facendo i suoi frutti.
Forza e coraggio!

Per il resto...mi è piaciuto particolarmente questo capitolo.
Irashi poi, rispecchia per me quanto affetto ci possa essere tra uomini e animali, il che è molto importante.
Juaren cosa vorrà fare? Se l'incantesimo svanisse, Darkess morirebbe....tutto troppo facile!
Ancora complimenti! ;)
 
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GabrielStrife
view post Posted on 18/5/2013, 14:42     +1   +1   -1




*sospira* a mia sorella potevo spiegarlo perché è vicino a me ma a te sarà più tosta e dovrai aspettare il prossimo capitolo...naturalmente far morire Darkness così sarebbe troppo facile. Ma comunque c'è un problema con l'incantesimo di Juaren, un problema che riguarda una vecchia frase di un capitolo precedente.
La sua anima aveva appena lasciato il suo corpo che si distese a terra con un lievissimo tonfo.

Se vuoi torna a leggere il capitolo prima dell'arrivo nella Città di Pietra, se preferisci leggere il capitolo aspetta fino a domani^^
 
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view post Posted on 18/5/2013, 21:59     +1   -1
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Aspetterò impaziente! :D
 
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GabrielStrife
view post Posted on 31/5/2013, 10:32     +1   -1




*anf anf anf* caspita difficile scrivere quando ti manca una settimana alla fine della scuola e hai ancora materie da recuperare. Sono riuscito a trovare un momentino libero per finire questo capitolo. Qui scoprite qualcosina di nuovo. Sono convinto che Sark, il nuovo personaggio, piacerà parecchio a mia sorella e chissà magari anche a te poirot^^

BENVENUTI ALL'INFERNO

Era passata circa mezz'ora da quando Destino si era bloccato. Era tornato a muoversi e da allora non aveva più proferito parola.
"Si può sapere cosa succede...? Vostra Altezza non compirò nessun altro passo se non mi dite cosa sta succedeno. Quando vi siete rialzato avete semplicemente contattato un Corvo reale e poi non avete parlato più. Penso di avere tutto il diritto di sapere qualcosa"
"Hai ragione" rispose il re "scusami...sono stato appena informato che Juaren si è suicidato solo per dirmi che la guerra è alle porte. Darkness si fa sempre più potente..."
"Aspetta un secondo...Juaren si è suicidato?!"

Malax e Luna comparvero in mezzo alla stanza. Quando il fumo nero provocato dal teletrasporto si diradò Luna si guardò intorno agitata.
"Juaren...dove si trova?" il volto della ragazza era pallido. Malax digrignava i denti. Fu Wolfing a rispondere
"Si è chiuso in quella camera" il lupo indicò la porta in metallo.
"Maledizione" Malax sfondò la porta, nella stanza quadrata era sdraiato Juaren in maniera scomposta. Bianco come il latte, un foglio adagiato accanto al cadavere. Scritto con una calligrafia più che perfetta. Lo spettro si chinò a raccogliere quel pezzo di carta e lesse a voce alta per tutti.
"Se state leggendo questa lettera probabilmente sono deceduto. Volete sapere perchè? Allora mettetevi comodi e godetevi la mia storia. Conobbi Ulchioma all'età di quattordici anni. Era l'ultimo Venkor, un' antica stirpe di spiriti del vento. Conosciuto come il più grande fabbro delle tre terre. Lo scongiurai di prendermi come suo allievo, fu nella sua fucina che conobbi Destino. A quei tempi era principe di Valexenia. Un giovane ribelle dai forti principi, suo padre l'aveva spedito li per diventare più diligente. Ulchioma ci fece diventare fabbri spettacolari. In quel momento scoppiò la guerra, la seconda dopo quella delle Tre Terre. Ulchioma non voleva intervenire nelle guerre e aveva impedito anche a noi di farlo, io come elfo sono sempre stato un tipo pacifico, ma Destino non era così. Furioso iniziò a insultare Ulchioma dandogli del codardo, lanciò un incantesimo. Voleva semplicemente spaventarlo, non sapeva che quell'incantesimo che stava lanciando avrebbe fatto unire lo spirito del vento con la prima persona vicina a lui. Ulchioma entrò dentro di me. Destino scappò, da allora non l'ho più visto. Il mio corpo ospita un altra creatura, ho fatto quest'incantesimo per contattare Destino, trovando il guscio vuoto lo spirito di Ulchioma ne ha preso possesso ma quando la mia anima è tornata si sono trovate in conflitto e sono perite entrambe. Il punto debole dei Volcax è naturale come il fuoco, è l'acqua. Minacciate il re di inondare il villaggio, mostrategli qualche potere particolare e sperate che intimoriti se ne vadano. Mi dispiace non forgiare le spade per voi ma sono sicuro che alla Forgia troverete il mio degno sostituto. Buona fortuna."
"Io non lo sapevo..."
"Non è colpa tua Wolfing, la ragazza non credeva che una cosa del genere potesse succedere, ho voluto portarla qui perché ho avuto un dubbio io. Questo vuol dire che da questo momento in poi aiuteremo i ragazzi."
"E' Sailef?"
"Darkness sapeva dov'erano i ragazzi, la giovane Ginevra e qui vicino, in un luogo sicuro. Sailef è morto per salvare i prescelti, i guardiani sono diventati quattro. Angel sono sicuro che tornerà presto, quel ragazzo non muore mai. Irashi...da quando ho messo piede qui ho subito notato che eri una creatura speciale. Un mezzo drago vero? Molto interessante."
"Malax...non ci sarà bisogno di usare l'acqua...i Volcax se ne stanno andando! A quanto pare non sono molto graditi dai Giganti." scesero tutti in strada. Fuori regnava il caos, i Volcax fuggivano impauriti, erano forti contro persone della loro altezza, ma contro chi è il doppio di te è tutta un altra storia. In poco tempo la valle fu vuota, persino i Giganti l'avevano abbandonata. Il gruppo iniziò ad incamminarsi verso la Forgia, quando il cielo si oscurò.
"Benvenuti all'Inferno!" una voce glaciale rieccheggiò in tutta la valle, davanti alla squadra comparve Darkness, dietro di lui se individui completamente vestiti di nero, i volti coperti da spessi cappucci.
"Non è possibile... Darkness come hai...?"
"Fatto a riunire i sette cavalieri delle tenebre? È stato facile...ma lasciate che ve li presenti raccontandovi qualcosa su di loro. Non siamo ancora completi, ci mancano le armi ma sono sicuro che la Forgia degli Dei c'è le darà molto volentieri. Inizio con il presentarti Haka, primo dei cavalieri che ho trovato, è molto raro trovarne uno a Valexenia. Ai tempi di Hitler erano molto potenti tra le nostre linee. Haka mostra il tuo volto."
Il cavaliere era un Succhiamente una creatura orribile, aveva forma umanoide ma non il volto, s'intravedevano le ossa del cranio sotto il sottilissimo strato di pelle viola. Gli occhi erano due pozzi neri, senza pupilla, senza iride. Quelle creature erano note per la loro capacità di uccidere le persone in maniera incredibile, penetravano nella mente della vittima creando visioni infernali che costringevano il malcapitato a suicidarsi .
"Non ho voglia di conoscere la tua nuova famiglia Darkness. Levati dalla mia strada" Wolfing si trasformò nel lupo bianco
"Tsk...un Mannaro rinnegato. Bene credo che non ci siano alternative...dovrete morire. E sarà il mio nuovo novizio a darvi il colpo di grazia...fatti avanti Jonhatan..."Daniel spalancò gli occhi quando uno di quei cavalieri si abbassò il cappuccio, quella faccia demoniaca gli ricordava immensamente suo fratello anche se non era più lui. Il Diavolo scattò in avanti, ma prima che potesse raggiungere il lupo bianco una freccia gli si conficcò nella sottile membrana delle ali. L'urlo fu lacerante e costrinse tutti i presenti a mettersi le mani sulle orecchie. Darkness si voltò verso chi aveva scagliato la freccia, davanti a lui c'era nientemeno che Destino l'antico sovrano di Valexenia. Insieme a Shadow, Darkness si ricordava di quel ragazzo. Un giovane dai poteri sensazionali pari solo a quelli di uno stregone, scomparso da decenni, un giovane di nome Ryan.
"E va bene...me ne vado, Jonhatan torna indietro, Destino...penso che vi abbiano informato di cosa è successo alla tua adorata città, tutti gli Elfi sono morti. Tutti eccetto uno...tuo figlio che presto troverò e ucciderò come tutti gli altri"
"Sono qui Darkness...se mi vuoi, vieni a prendermi" Flint, seguito da Kimpus, comparve dietro i prescelti.
"Non è finita...sappiate che i Volcax tenevano molto a questa Forgia, non l'avrebbero lasciata mai senza difese...anzi sono sicuro che Ifrit non sarà affatto contento di essere svegliato."(Per chi non lo sapesse Ifrit è una leggendaria creatura arabica. Spesso rappresentanta come un umano di bell'aspetto con poteri del fuoco. Ma molto spesso è un demone controllore del potere delle fiamme). "Spectrus sveglialo...".
Quando i cavalieri scomparvero il terreno iniziò a tremare.
"Malax...ragazzi seguitemi allontaniamoci dall'epicentro o finiremo sotto e dritti nelle fauci di Ifrit."
Il gruppo corse a perdifiato. Il terreno iniziò a franare verso un abisso oscuro. Una fiamma celeste comparve in quel buco che si era creato. Quando quelle fiamme turchesi si diradarono sospeso su quel baratro c'era un enorme orso bruno. Il pelo folto era infiammato di arancio e di rosso. Gli occhi iniettati di sangue.
"Valery...porta Daniel e Luna al sicuro, conducili dove si trova Ginevra proteggili con la tua stessa vita se necessario. Flint, Kimpus, Wolfing...Malax aiutatemi a fermare questo mostro. Shadow stammi bene a sentire, tu devi approfittare della distrazione di Ifrit e entrare nella Forgia, sicuramente con il tempo le entrate principali saranno state ostruite, cercane un altra e poi vieni a darci una mano.
"Si vostra altezza"
Ifrit era una creatura incredibile, niente sembrava scalfirlo. Le magie, le armi, qualsiasi cosa veniva fermata dalle fiamme mistiche che ricorpivano quel folto pelo. Fortunatamente nessuno era stato colpito dai micidiali attacchi che esso lanciava.
"Da quel che so su queste creature niente può sconfiggerle. Eccetto un evocatore esperto in grado di evocare il suo completo opposto il signore dei Ghiacci. Caster. Ma che io sappia nessun uomo è mai riuscito ad evocare un Signore." Destino schivava gli attacchi di Ifrit con estrema facilità, ma anche per un elfo arriva la fatica, erano tutti stanchi. Quando apparve. In lontananza, una nube scura e carica di pioggia si stava avvicinando. Dal suo interno provenivano urla di dolore. Quelle tenebrose nubi si fermarono sopra la valle. Ifrit non vi badò, nulla sembrava turbarlo. Era adirato per quelle infide creature che avevano osato disturbare il suo riposo e l'unica cosa che adesso voleva era farle sparire dalla faccia della terra. Un lacerante urlo costrinse l'enorme creatura ad alzare il capo. Ringhiò verso quelle nubi che continuavano a urlare come martoriate da una lama. Le nubi si diradarono e comparve una figura. Era esile, coperta interamente da un enorme tunica viola. Non aveva volto, un cappuccio sul capo, si vedeva solo nero attraverso la seta. Cavalcava un enorme stallone bianco. Sembrava che quel cavallo fosse morto da tempo, la sua carne tendeva al verde. Fissate alla sella del destriero c'erano sette
maschere diverse. La morte ne prese una e se la mise, un volto straziato dal dolore. Solo allora parlò. Quando gli occhi gli divennero celesti.
"Io sono Colei che porta tutti nell'oblio. Io sono Colei che rispetta un solo re. Io sono Colei che serve una sola arma. Io sono la Morte e sono stata mandata qui per aiutarvi nell'impresa prodi cavalieri che sfidate Ifrit." una falce comparve nelle scheletriche mani della Morte. Era un arma semplice, una lunga asta argentata che terminava con una falce di colore nero da cui trasudava acido.
"Ifrit Signore del Fuco" disse rivolgendosi all'enorme orso "con quale diritto tu rivendichi la Forgia degli Dei. Esci da questa valle e non ti sarà fatto alcun male. Se non eseguirai questo semplice ordine sarò costretta a portarti al cospetto del sovrano dei Morti.
L'enorme orso in tutta risposta ruggì verso la creatura. Scattò verso di lei per attaccarla ma la falce si conficcò subito nel suo stomaco. L'acido iniziò a bruciare la pelle dell'immonda bestia.
"Cavalieri, procedete pure. La Forgia è vostra. Non temete le tenebre di Darkness. Un potere ben più grande sta nascendo nelle sale del mio sovrano e se giocate bene le vostre carte il sommo Sark non vi negherà il suo aiuto. A presto."
Quando il gruppo si unì di nuovo ai prescelti nessuno fece parola su ciò che avevano visto. Tutti conoscevano Sark. Il signore dei Non-Morti. Il terrore di Valexenia. L'unico sovrano che non sottostava al potere del re o dei prescelti.

"Valery chi è Ifrit?" i ragazzi erano appena arrivati in una delle casette dei Volcax, si erano rintanati per evitare di rimanere coinvolti nella battaglia. Faceva tremendamente caldo.
"Ifrit è un antica creatura. Ai tempi dei tre Dei. Fuominus, signore degli elementi creò quattro Signori. Ifrit Signore del Fuoco, Caster Signore dei Ghiacci, Laely Signora della Terra e Shimi Signora dei Venti. Il compito di queste immense creature era di controllare la magia nel mondo. Quando voi usate un incantesimo è necessario ricorrere a uno dei quattro elementi. Fuoco, terra, aria e ghiaccio. Inconsciamente le persone sfruttavano una parte del potere di questi Signori degli Elementi. I quattro, per evitare di perdere tutti i loro poteri generarono dei figli. Creature in forma animale che racchiudevano in se parte del potere degli elementi. Nacquero però diverse nuove civiltà. I Volcax, le Ninfe dell'acqua, i Golem di Pietra e gli Uri, rarissimi rapaci simili alle Aquile. Probabilmente questo Ifrit si è addormentato qui e la sua magia ha creato una popolazione di Volcax. Ne esistono molte a Valexenia, tutte neutrali alla guerra.
"Ragazzi siete qui?" Malax comparve dalla porta dell'abitazione, sembrava spossato. Cosa difficile per uno spettro. "Ifrit è morto...almeno credo possiamo accedere alla Forgia comunque. Coraggio seguitemi.

"Mio sovrano" il piccolo Draconico era prostrato dinanzi a Darkness. L'enorme trono su cui era seduto era appartenuto in precedenza a Destino, suo padre e ora il suo più acerrimo nemico.
"Dimmi" rispose
"L'abbiamo trovata maestro. È nel sottosuolo, venne costruita in tempi antichi, difficile arrivarci con un esercito. Si trova nelle terre di Nessuno. I mezzuomini sono la via più facile. Ma se Goblin o Draconici attaccassero quelle terre gli Gnomi prenderanno le armi contro di noi"
"Non occorre attaccare nessuno. Contatta nuovamente i cavalieri, digli che andremo di persona. I mezzuomini sono neutrali quindi non oserranno attaccare sette viandanti.

Edited by GabrielStrife - 17/6/2013, 11:31
 
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view post Posted on 31/5/2013, 15:37     +1   -1
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E concluderei con un bel TAN TAN TAAAAAAAN...
Insomma lo dici così?? Senza nessun preavviso?? Cioè io lo sapevo già che Darkness e Flint erano fratelli, ma per gli altri lettori letta così è scioccante XD
Per quanto riguarda il resto, se stato parecchio bravo.
Abbiamo nuovi personaggi: quattro "Signori degli elementi" (anche se uno a quanto ho capito è già morto), i sei cavalieri riuniti, una morte e un misterioso Sark...
Perché dici che mi piacerà?? Non è vero... ... :rolleyes: ... Ok è vero XD Ma mai quanto il mio dolce Flint...
A proposito...
CITAZIONE
"Sono qui Darkness...se mi vuoi, vieni a prendermi" Flint, seguito da Kimpus, comparve dietro i prescelti.

Il mio elfo preferito è tornatoooooooooooooo :wub: :wub: :wub:
Bene fine del delirio. Bel capitolo comunque, bravissimo ^^
 
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view post Posted on 2/6/2013, 21:00     +1   -1
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Wow...le due schiere principali si sono avvicinate tantissimo allo scontro, che presumo arriverà ben più tardi. Però la tensione era veramente palpabile!
Quindi questo Sark è il Dio dei Non-Morti, una specie di Ade insomma. Chissà come sarà: me lo immagino come una specie si zombie oppure uno scheletro, o forse no...
Mi ha stupito l'arrivo della signorina Morte. Il bene e male possono scontrarsi quanto vogliono, ma mi sa che la Morte è praticamente invincibile! xD
Comunque, le grandi adunate mi piacciono particolarmente, ma il simpatico Ifrit (Questo nome non è certo casuale xD) ha rovinato tutto!

Il livello dei capitoli sta davvero aumentando, complimenti, ottimo capitolo ;)
 
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GabrielStrife
view post Posted on 17/6/2013, 20:31     +1   -1




LA FORGIA DEGLI DEI

"Flint...ti vedo...cresciuto..." Destino si trovava di fronte a suo figlio. Non si vedevano da molto tempo, Destino tremava di fronte allo sguardo atterrito di suo figlio.
"Dopo cinque anni che non mi vedi...l'unica cosa che dici è che sono cresciuto? Sei incredibile papà..."
"Coraggio raggiungiamo gli altri...sai che non sono mai stato bravo come padre. Ma mi rifarò in futuro, ne sono certo. Vedo che hai la mia spada..."disse indicando l'arma alla cintura di Flint
"Sapevo che eri stato tu a farla. Si vede il tuo tocco...insomma parla!"
"Eheheh sapevo che ti sarebbe piaciuta, è il tuo spirito che la possiede riuscirà ad aiutarti e a rimanere protetto dentro quella spada."
"Destino!"
"Dimmi Malax"
"La Forgia...come vi si accede?"
"Non sarà facile...per nulla anzi...la Forgia è il più complicato complesso labirintico di Valexenia. Penso di ricordarmi la strada ma cerchiamo di non perderci va bene? State dietro di me. Entriamo coraggio. Per accedere si passa di qua, non si tratta di una vera e propria entrata è più una caverna".
La caverna in cui entrarono era lunga e stretta si vedeva ben poco in quel cunicolo, Destino prese una torcia e la accese, la tenue luce arancione illuminò le pareti scure della grotta.
"Seguitemi" fece Destino, l'eco della caverna proiettò per parecchio tempo la sua voce "non incontreremo nulla di strano qui dentro ma se non c'è una persona esperta che sa dove portarvi perdersi è facilissimo."
Le vie sembravano tutte uguali, Destino non vacillava sceglieva sempre con attenzione la giusta via.
"Eccoci qui...benvenuti alla Forgia degli Dei" la sala in cui si trovavano era immensa, i loro piedi poggiavano su un pavimento di cristallo. Sotto si vedeva il fiume di lava che scorreva docile nel suo letto infuocato. Al centro c'era una cavità circolare, la lava rossa riempiva quel buco, di fianco c'era una vasca altrettanto grande con della acqua fredda.
"Con cosa le faremo le armi?" chiese Ginevra
"Con l'ambra" rispose Destino
"Ambra?! Ma è impossibile forgiare qualcosa con l'ambra!" Daniel sembrava sbigottito dalle parole del re degli elfi
"Ragioni come un umano Daniel dovresti smetterla...Flint, Wolfing venite con me gli altri rimangano qui."
"Fox è possibile forgiare armi con l'ambra?" Daniel si rivolse al suo spirito, non aveva più parlato con Fox da quando aveva lasciato la grotta di Ulchioma.
"Stai a vedere. L'ambra viene rafforzata con la magia. Vedi quell'enorme trogolo? Tra poco sarà riempito di carbonella e di lava. L'ambra fonde a circa 380°."
Destino e Flint riempirono di carbonella il trogolo, il giovane pricnipe elfico prese l'ambra sostenendola con due mani la porto dentro la vasca.
"Wolfing apri la diga per fare entrare la lava preparati a chiuderla al momento giusto"
"Ora guarda attentamente Daniel, l'ambra si fonderà in poco tempo tuttavia la lava che sarà presente nel trogolo renderà la lama molto più resistente e potente."
"La lama quindi sarà ambra e..."
"Lava" concluse Fox al posto di Daniel
"Perfetto Wolfing chiudi! Flint prendi i due pezzi di ambra attento alla lava dentro di essi" quando l'elfo prese con delle pinze l'ambra Daniel si lasciò sfuggire un esclamazione di stupore. L'ambra era stata in precedenza forata, adesso il buco si era chiuso ma dentro il pezzo malleabile c'era il rosso della lava.
"Incredibile!" esclamò Ginevra "è una cosa fantastica!"
Destino iniziò a battere la calda ambra imitato dal figlio. Battuta dal pesante martello l'ambra iniziò a prendere la forma di una sottile spada, dorata con dentro un fiume di rossa lava. Destino infilò l'incandescente lama nell'acqua fredda accanto a se. Una nuvola di fumò si levò verso l'alto. Entrambi ripeterono quest'azione per diverse volte.
"Wolfing portami quei blocchi di ghiaccio magico vicino a te" il lupo portò vicino a Destino due enormi blocchi di ghiaccio, vi erano delle cavità per le spade.
"Adesso..."disse Destino "vedrete come si forgia una spada nella Forgia degli Dei" mise la spada nella feritoia e con l'aiuto di Wolfing fece scivolare della calda lava dentro l'apertura insieme alla spada.
"Ghiaccio e fuoco si annullano a vicenda ma intanto la spada rimarrà per sempre con la lava che le scorre dentro, quello è ghiaccio magico".
Le spade erano complete. Per Daniel era stato forgiato uno spadone a due mani, era leggero, si poteva maneggiare facilmente anche con una mano. La lama era d'orata ma dentro scorreva un fiume di lava, emanava un leggero bagliore. L'elsa era nera, semplice, nulla di speciale. Destino sosteneva che era inutile fare un elsa per bene dato che non era quello l'importante in una guerra.
La spada di luna era più corta, a una sola mano. Sempre dorata ma la lava all'interno era azzurra, l'elsa come quella precedente era semplicissima ma maneggevole.
"E adesso facciamo qualcosa per la nostra cara Ginevra. Flint dammi ancora una volta il tuo aiuto...fare un bastone magico è decisamente più complicato che forgiare una spada. Malax sento dei rumori provenire da fuori cosa diamine succede?" Malax scomparve e poco dopo tronò con una brutta notizia.
"Maestà...fuori c'è un drappello di Orchi che si dirige verso codesta dimora. Sono numerosi che cosa facciamo?"
"Allora tentate di trattenerli dovete tenerli fuori dalla Forgia il più a lungo possibile. Non è facile creare uno scettro, prima bisogna formare il bastone poi preparare la pietra ad ospitare il potere della natura ed infine unirlo al bastone. Molto lungo e molto complicato da fare. Malax devi darmi più tempo possibile...pensi di farcela?"
"Certamente maestà, le lascio i prescelti gli altri mi seguano"

Dopo parecchi minuti le due situazioni erano disastrose. Nella Forgia degli Dei Destino tentava di costruire la verga per Ginevra. Una verga è il più potente bastone magico che si possa creare. Il metodo di costruzione di una verga è difficile, il bastone da creare deve contenere pagliuzze di oro e argento, bisogna , come per una spada sciogliere il bastone con la magia e modellarlo insieme all'oro e all'argento fuso. La pietra deve essere infine fissata sulla punta del bastone.
Fuori, nella valle, la situazione era catastrofica. Gli Orchi sono decisamente forti in gruppo. Completi neri gli coprivano il corpo. Gli Orchi tendono ad usare armi leggere ma la maestria con cui le usano è paragonabile soltanto agli Elfi.
Malax e Wolfing erano in uno stretto cunicolo dell'ingresso della Forgia, era facile combattere in quel posto, i nemici arrivavano due alla volta e per lo Spettro e il Licantropo combattere era facile ma la stanchezza si faceva sentire. Shadow era stato costretto ad usare la sua corta daga, la magia gli consumava troppe energie e non era la cosa migliore da fare. Valery usava i pugni e il suo coltello, detestava mordere i nemici anche se ciò gli avrebbe permesso di ucciderli subito, la sua più grande paura era che il sangue gli colasse lungo la gola. Detestava persino l'odore del sangue non di Vampiro.
"Ragazzi ritiriamoci, facciamoli perdere dentro il labirinto!" nessuno fece in tempo a muovere un passo, da lontano un enorme massa nera si stava avvicinando. Nella valle riuscirono a capire dopo di cosa si trattava, era uno sciame di locuste. Una voce rieccheggiò nella valle, sembravano più voci sovrapposte fra di loro ma il messaggio risultò chiaro a tutti.
"Voi Orchi delle terre oscure come osate profanare questo luogo. Il mio sovrano il sommo Sark ha mandato me e i miei fratelli a proteggere i prescelti chiunque si metta contro di noi si mette contro il signore dei Morti! Io sono Colui che porta le piaghe. Io sono Colui che dell'Egitto fece la rovina. Io sono Pestilenza." il cavaliere era disgustoso, il corpo bianco come quello di un cadavere. Da alcune ferite sul corpo fuoriuscivano quelle che sembravano locuste. Alla cintura portava sette maschere con diverse espressioni, proprio come quelle di Morte. Al contrario del precedente cavaliere il cavallo di Pestilenza era formato da delle locuste, gli occhi neri. Il ronzio era decisamente sgradevole. Ma ciò che si vedeva attraverso il cappuccio era la stessa oscurità di Morte. Non aveva vestiti, delle bende gli coprivano l'intero corpo quasi come se fosse una mummia.
Prese una della maschere, non erano le stesse di Morte, quella che Pestilenza si mise era la maschera della peste. Una maschera che nel periodo della malattia veniva usata dai medici che dovevano guarire i malati. Era bianca, un lungo becco al posto del foro per la bocca.
"Non ci fai paura Pestilenza!" il generale degli Orchi iniziò a urlare al cavaliere delle locuste
"Io forse no generale...ma loro si..." la bianca mano coperta di bende indicò un punto in lontananza. In mezzo al deserto cavalcava un enorme stallone rosso. In groppa al gigantesco cavallo torreggiava un altro cavaliere. Il petto coperto da squame nere. Delle braghe metalliche del medesimo colore. In mano, con estrema facilità, teneva un enorme spadone, circa il doppio del suo corpo. La larghezza era spropositata ma lui lo faceva roteare come se fosse un fuscello. La lama era coperta da delle bende, parecchio rovinata ma di sicuro ancora tagliente.
Fissate alla sella del destriero c'erano nuovamente sette maschere, il cavaliere ne prese una con la mano sinistra e se la mise sotto il cappuccio, un espressione feroce fece accendere due occhi gialli.
"Io sono Colui che tutti conduce in battaglia. Io sono Colui che nel cuor di tutti porta terrore. Io sono Colui che mai perderà. Io sono Guerra!"
Gli Orchi sembravano preoccupati ma non si mossero, rimasero ai loro posti le armi ancora in pugno. Ruggivano al nuovo arrivato che continuava a cavalcare verso di loro. Dinanzi agli Orchi, allora, comparve un terzo cavaliere. Forse più terrificante del primo. Il cavallo sotto di lui era deperito, le ossa s'intravedevano sotto il sottile strato di pelle. Lo stesso valeva per il cavaliere che lo montava, il corpo era tutto nudo. Un leggerissimo pantalone a coprire le gambe. Si vedevano le ossa, il sottile lembo di pelle serviva a ben poco. Come i compagni anche lui aveva sette maschere, se ne mise una un volto di sofferenza e di pietà.
"Io sono Colei che la fame toglie. Io sono Colei che al cibo fa bramare. Io sono Colei che il corpo fa sparire. Io sono Carestia" la voce di quell'essere era terrificante, acuta, sicuramente la voce di una donna, ma le parole erano dette con cattiveria e con sofferenza.
Quando anche la Morte si unì al gruppo dei cavalieri per nessuno ci fu scampo. La Signora dei Morti, con la sua falce che trasudava acido colpiva senza pietà gli Orchi. Una volta raggiunto il drappello il Signore della Guerra, con il suo enorme spadone, iniziò a mietere vittime ovunque, niente scalfiva la sua armatura nera. Il Signore delle Piaghe attaccava in modo diverso, non si gettava mai in battaglia. Le locuste facevano tutto per lui, entravano dentro i corpi dei malcapitati divorando gli organi dall'interno lasciando solo un guscio vuoto. La Signora della Fame toccava solo i suoi nemici. Ogni cosa che Carestia toccava iniziava a deperire fino a diventare polvere. I guardiani guardavano inorriditi i quattro cavalieri sterminare gli Orchi. Una volta concluso il massacro un uomo si fece avanti. Portava un completo scuro, un cappuccio calato sul viso a coprire il volto. Non un centimetro della sua pelle era esposto ai raggi solari.
"Io sono Sark. Ho un conto in sospeso con l'usurpatore di Valexenia, Darkness. Questi che vedete dietro di me sono i Cavalieri dell'Apocalisse. Miei fedeli compagni e alleati. Gli ho risvegliati dal loro sonno per aiutarvi a vincere la guerra che state per cominciare con il re delle Tenebre. Badate, ora vi ho dato una mano, ma anche fra di voi ci sono persone che hanno provocato la mia ira in passato..." a quel punto fece una leggera pausa volgendo il suo sguardo verso Flint "perciò il mio aiuto lo riceverete solo tramite uno dei miei cavalieri. Essi arriveranno solo se è veramente necessario. Un ultima cosa, ho trovato questo giovane Angelo nei miei territori..." fece un gesto con la mano a Guerra che sceso da cavallo mostrò un giovane dietro di lui, svenuto "credo si chiami Axel, è vostro amico vero?"
"Si...rispose Malax è uno dei guardiani"
"Bene...Guerra lascialo alle cure dei suoi amici. Cavalieri è il momento di andare" e così com'erano arrivati i cavalieri scomparvero insieme al loro sovrano.
"Quelli erano i Cavalieri dell'Apocalisse non e vero?" il gruppo si voltò, dietro di loro c'erano Destino, Daniel, Luna e la piccola Ginevra. A quanto pare il bastone era stato finito e i quattro erano arrivati giusto in tempo per vedere i cavalieri sparire.
"Si altezza" rispose Shadow "sono venuti sotto ordine di Sark per aiutarci contro gli Orchi."
"Capisco" disse infine il re "proprio come temevo. Ragazzi..."questa volta si voltò verso i tre giovani prescelti "la guerra che sta per iniziare sarà quella finale contro Valexenia, Darkness si sta muovendo e sta radunando le truppe. Noi dobbiamo fare lo stesso, Valexenia è divisa da troppo tempo ma le prove che vi verranno chieste dal consiglio ci permetteranno di schierare un esercito il giorno della battaglia. Dovete parite immediatamente verso le altre terre, Malax, Wolfing, Valery, Irashi e Flint verranno con voi gli altri mi seguiranno. Prima andremo dai Nani e poi proseguiremo verso nord.
"Con noi verrà anche Axel anche se al momento non è in piena forma. È un combattente micidiale e sarà sicuramente utile alla causa"
"Molto bene allora le nostre strade si dividono. Malax, Wolfing, Valery è stato bello fare la vostra conoscenza siete speciali e molto particolari. Irashi sei una creatura fantastica. In quanto a te figliolo sono contento di averti rivisto. Sei la cosa più bella che mi sia mai potuta capitare e sarai un ottimo re per gli Elfi."
"Grazie padre" i due si abbracciarono poi Destino, Shadow e Kimpus presero la via del ritorno verso la città dei Nani.
 
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view post Posted on 18/6/2013, 07:49     +1   -1
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Black Lady

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Ok... qua ci vuole un commento mastodontico, perché è un capitolo che mi è piaciuto troppo ^^
Innanzitutto, eri tanto preoccupato per i cavalieri dell'apocalisse, e invece non ti son venuti affatto male. A parte un attimo di disgusto per Pestilenza, ma è più che normale, trovo che siano fantastici e perfetti per il loro ruolo.
Parlando sempre di personaggi nuovi, eccolo qui il mio secondo personaggio preferito :rolleyes:, mi domando per quale motivo riescono sempre a piacermi i due personaggi rivali (insomma guardando dc che son fissata con Shin e Kaito XD). Comunque, bando alle ciance, passiamo al mio dolce principe degli elfi... :wub:
Che tenero nelle scene col papà, è cucciolissimo... (non dico chi mi ricordano XD)
Complimenti fratellino ;)
Sei stato davvero grande!!
 
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view post Posted on 22/6/2013, 11:29     +1   -1
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Bel capitolo, ha in particolare alcuni punti di forza non indifferenti.
Prima di tutto, i cavalieri dell'Apocalisse sono degli idoli xD E credo che il disgusto che suscita Pestilenza (concordo pienamente con Kiaretta) sia del tutto voluto ed efficace. Sark poi, sembra un tipo interessante.

Secondariamente, ho trovato istruttiva la parte della forgia, hai descritto dettagliatamente il processo con cui le spade e scettro vengono forgiati, e penso di aver imparato qualcosa.

La prossima volta gli orchi ci penseranno due volte prima di dichiarar battaglia. Suppongo che il loro destino sia la sconfitta perenne! XD

Ancora complimenti per il capitolo ;)
 
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GabrielStrife
view post Posted on 2/7/2013, 18:24     +1   -1




Allora eccomi qua...vi porto altri tre capitoli del libro visto che è da molto che non ne faccio uno. Devo prima di tutto dire due cose. Per prima cosa ringrazio caldamente Matteo che mi segue, apprezzo molto sapere che questa mia storia ti stia piacendo. Credo che l'idea di creare un racconto fantasy mi sia venuta leggendo Geronimo Stilton ._. (non chiedermi perchéXD) poi quando sono andato a vedere un Ponte per Terabithia al cinema è ho visto morire Leasly mi sono detto che dovevo dare un finale migliore a quella storia...così ho iniziato a macchinare una storiella nella mia testa. Ma solo dopo con mia sorella è uscito questaXD Mi sto divulgando troppo. La parte della forgia vorrei dire che è tutta farina del mio sacco ma non è cosìXD Non so se l'hai mai letto(se no ti consiglio caldamente di farlo) una descrizione così compare nel terzo libro del Ciclo dell'Eredità quello di Eragon. Ho trovato particolarmente istruttivo quel capitolo. In ultimo spero, quando finirò questa storia(se finiràXD), che tu avrai la voglia di leggere le altre storie che posterò(si sono una macchina sfornatrice di storieXD) ok ora basta allungarsi eccovi i tre capitoli del libro

CAPITOLO 6°



I Cavalieri dell'Apocalisse

In tempi antichi, nell'era della prima colonizzazione del mondo, quattro cavalieri vennero scelti per preservare la pace. Guerra, Morte, Carestia e Pestilenza. I tre Dei erano preoccupati del carattere degli umani perciò decisero di dare poteri speciali a questi cavalieri. Il compito dei quattro era di ridurre le guerra che stavano scoppiando nel mondo. Ma qualcosa andò storto. Con il passare del tempo i cavalieri si fecero suggestionare dal potere e dal denaro. Divennero corrotti e i loro corpi iniziarono a cambiare. Non furono più in grado di parlare, non avevano un volto da mostrare e il corpo stesso di queste creature iniziò a mutare.
Taius e Spacus decisero di correre ai ripari, rinchiusero i quattro in una prigione. Nella città perduta di Atlantide. Fù proprio nella città sommersa che Sark le trovò

CAPITOLO 7°



Sark, il cavaliere Non Morto

Fin dai tempi antichi le anime perdute dei morti infestano il nostro mondo. Il compito di dare riposo eterno ai morti spettava al cavaliere ma con la sua scomparsa il nostro mondo e in balia degli spiriti. Ai dannati occorreva un re e questo venne trovato in un giovane ribelle. Un elfo di nome Sark, ultimo di una specie estinata da secoli, portatore di una tremenda maledizione. Quando Sark ottenne il potere su tutto il regno Oscuro dei morti decise di liberare i quattro. Intrapese un pericoloso e tortuoso viaggio verso la vetta Hare. Ottenne il permesso degli dei ma ad una sola condizione, preservare la venuta dei Prescelti in tutti i futuri a venire. Quando Sark liberò i quattro divenne a tutti gli effetti il Signore Non Morto. Ma il mondo non era ancora pronto a scoprire un potere del genere e così Sark si nascose, in attesa. Con il tempo divenne un sicario, il migliore conosciuto in tutta Valexenia. Iniziò pian piano a dimenticarsi del compito affidatogli dai tre dei. Divenne un leggenda vivente, temuto da tutti per gli immensi poteri che possiedeva.

CAPITOLO 8°



Gli Orchi

Era, in passato, opinione comune pensare che Elfi e Orchi provengano da ceppi simili. L'evoluzione, data principalmente dallo stile di vita, crea però due razze completamente diverse che ancora oggi solcano le BloodLands. Più tozzi e bassi degli elfi, gli Orchi presentano una carnagione tendente al verde, occhi grandi e spesso giallastri e orecchie più larghe ma meno allungate.
Molti sono calvi e possiedono denti molto sviluppati che spesso le labbra non riescono a coprire completamente. Adorano i tatuaggi ma coprono il loro corpo di disegni in rare occasioni, una delle quali è il passaggio dell'età adolescenziale a quella adulta. Questa "prova del fuoco" si divide in due prove. Nella prima il giovane Orco deve scontrarsi con tre Orchi anziani e uscirne vittorioso, il che vuol dire uccidere gli anziani. Per un Orco invecchiare è un sacrlegio perciò nelle loro tribù non si trovano anziani. Nella seconda prova bisogna sopravvivere in una gabbia per settimane senza cibo ne acqua. Cibandosi di ciò che la terra ha da offrire.
In genere sono dei mediocri artigiani e realizzano armi e abitazioni ancora piuttosto primitive. In compenso, in battaglia risultano combattenti tanto spietati quanto instancabili, sempre pronti a caricare il nemico anche quando la situazione consiglierebbe una prudente ritirata.
Gli Orchi non sono visti di buon occhio dalla maggior parte delle altre razze: la loro fama di creature sempre pronte a tentare di prevalere sugli altri li rende degli individui decisamente poco accetti.
La maggior parte degli orchi, non amano mescolarsi troppo alle altre razze e per questo sono soliti vivere in villaggi di modeste dimensioni generalmente in zone poco visitate o comunque piuttosto ardue da raggiungere. La mancata voglia di mischiare il loro sangue con quello di altre razze gli ha portati più volte al genocidio di mezzorchi, creature considerate spesso inutili.
 
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view post Posted on 2/7/2013, 19:07     +1   -1
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Certo che ne leggo altre quando finirai Valexenia...non avevi in serbo la Leggenda del Drago Bianco?
Comunque ho riso un sacco quando hai parlato di Geronimo Stilton, a causa di una divertente coincidenza con me...forse non ci crederai mai, ma anche per me Geronimo Stilton è stata la cosa che mi ha dato lo slancio...ma per il motivo opposto al tuo! xD Infatti ho cominciato a scrivere proprio perché non mi piaceva! xD
Beh, devo assolutamente leggere Eragon, visto che mi manca.

Comunque...bene, abbiamo scoperto altre cose. Infatti volevo sapere qualcosa di più sui cavalieri dell'Apocalisse, visto che erano rimasti un po' nel mistero. Sark è un personaggio piuttosto...epico, vorrei vederlo in azione! xD
Capitolo istruttivo ;)
 
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view post Posted on 2/7/2013, 22:41     +1   -1
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Matteo fidati... Sark è più che epico *-*
Bel capitolo fratellino! Mi è piaciuta soprattutto la descrizione degli orchi. E' fatta davvero bene ^^
 
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GabrielStrife
view post Posted on 5/7/2013, 12:45     +1   -1




Siamo praticamente opposti io e te MatteoXD comunque, qui ci sono altri tre capitoli del libro, dal prossimo continuerò con la storia vera e propria. Riguardo alle storie si la Leggenda del Drago Bianco sarà sicuramente la prossima sperando proprio di scriverla come la immagino...bene eccovi i capitoli miei cari lettori

CAPITOLO 9°

I Vampiri

Non si sa con precisione da dove nascano i Vampiri, girano voci che discendano tutti da Vladimir Draculia III conte della Transilvania, diventato Vampiro dopo aver bevuto del sangue umano. Difatti le loro origini generalmente risalgono alla Notte dei Tempi in cui i tre Dei crearono il vasto mondo che conosciamo. Innata resistenza fisica ed incredibili doti rigenerative. Essi sono però impossibilitati a condurre una vita per così dire “comune” dato che, il semplice contatto con la luce del sole si trasforma per una creatura vampira in una temibile arma dispensatrice di morte eterna. Per questo i Vampiri sono i principali signori delle notti delle BloodLands. Alcune di queste creature, però, sono riuscite ad evolversi a tal punto da risultare immuni al sole, ne sono un esempio i reali che cavalcano al servizio di Darkness.
Esistono due tipologie di Vampiri: i primi, sono detti “Vampiri di Stirpe” e vantano una pura discendenza vampira, essi sono ovvero stati generati da vampiri; i secondi vengono invece definiti “Vampiri di Generazione” e si tratta di creature di razze diverse trasformati in non-morti dal bacio oscuro di un mentore.
I Vampiri di Stirpe sono senza dubbio le creature più rare e anche le più antiche dal punto di vista cronologico…nessuno sa esattamente come due creature non-morte possano metterne alla luce un’altra…anzi, molti ipotizzano che non esista alcun Vampiro di Stirpe e che i più anziani si fregino di questo titolo per mantenere un controllo sui nuovi adepti. Alcuni studiosi sostengono che i Vampiri di Stirpe siano coloro che hanno ricevuto il bacio oscuro da parte di un Reale. I Reali sono considerati i diretti discendenti di Dracula, capaci già alla nascita di resistere ai raggi ultravioletti. Non possiedono cuore al contrario degli altri Vampiri e perciò impossibile ucciderli infilzandoli, l'unico modo per uccidere un Reale e recidere la sua testa dal collo con una lama di puro argento.
I Vampiri di Generazione sono quelli che la gente chiama Vampiri comuni. Trasformati in punto di morte attraverso un morso e destinati a vagare per l'eternità nel sottile strato che divide il nostro regno da quello dei morti. Pochi Vampiri possono vantare di aver sconfitto la luce ma ciò che un Vampiro teme di più sono i colpi al cuore. Anche se non batte un Vampiro comune ha sempre un cuore nel suo petto, oltre al sole un modo semplice di uccidere un Vampiro è colpire proprio in quel punto.
Uccidere un Vampiro può rivelarsi piuttosto complicato: se non viene ucciso definitivamente, dopo tre ore, il Vampiro si risveglierà completamente rigenerato dalle ferite subite in precedenza. Trafiggere il cuore di un Vampiro è un classico esempio per sconfiggere definitivamente questa creatura.
I Vampiri sono caratterizzati da carnagione molto chiara che li fa somigliare a bambole di porcellana; i loro occhi sono spesso luminosi al buio ed attenti ad ogni piccolo particolare. Ogni Vampiro osserva il mondo che lo circonda interpretandolo da un diverso punto di vista: forti della propria relativa “immortalità” i Vampiri riescono a scorgere una diversa realtà dietro gli oggetti e gli eventi di tutti i giorni.





CAPITOLO 10°

I Licantropi

Nonostante la stirpe dei Licantropi non costituisca una “razza” nel senso comune della parola, la gente delle BloodLands accomuna sotto un unica categoria tutti coloro che soffrono della cosiddetta “Malattia della Luna”. I Licantropi sono uomini e donne che, in seguito ad eventi più o meno tragici della loro vita, si sono trovati costretti a percorrere un sentiero che non era il loro. Diventare un Licantropo e Lupo Mannaro è, purtroppo molto facile. Un modo comune per diventare un Licantropo e quello di essere stati morsi da una di queste creature, un altro, altrettanto comune è quello di rimanere vittima dell'Incantamento della Luna. Da secoli la Luna esercita uno strano comportamento negli Umani, coloro che si perdono fissando la sfera bianca rischiano di diventarne schiavi proprio come un Licantropo.
Chi, fin dalla nascita, mostra le caratteristiche inconfutabili della Malattia della Luna, può ritenersi una vera rarità dato che, almeno nelle BloodLands, la stragrande maggioranza dei Licantropi, hanno raggiunto questa loro nuova “forma” in situazioni assai svariate, ma comunque molti anni dopo essere venuti alla luce.
Nelle notti di luna piena, la natura di Licantropo si sveglia e con l’irruenza che soltanto una creatura selvatica può dimostrare, si impossessa del corpo di ogni giorno portandolo all’unica condizione che può darle vero sfogo. Ogni parte si ricopre così di folto pelo e, mentre gli arti divengono più agili e le unghie aguzze come veri artigli, anche i denti si allungano e appuntiscono. Alla forma ibrida, in cui due nature diverse convivono e si affrontano in eterna lotta tra bestialità e razionalità, fa seguito quella animale, in cui dell’individuo che fu, non rimane nient’altro che uno sfocato raziocinio. La notte di luna piena è vissuta come una liberazione non solo per il corpo, ma anche per l’anima: i licantropi assaporano l’aria notturna e, perfettamente a loro agio con la natura più selvaggia, si fondono con essa desiderosi di divenire un tutt’uno con la madre che li ha generati. Ora, molti potrebbero pensare che tra un Lupo Mannaro ed un Licantropo non ci sia alcuna differenza. Invece le differenze sono epocali. Un Lupo Mannaro può attuare la sua trasformazione solo con la luna piena. Nell'arco della notte se essa viene coperta anche solo da una nuvola il Lupo Mannaro torna al suo stato umano fino a quando il satellite non torna visibile. Un Lupo Mannaro, durante la sua trasformazione, non controlla gli istinti sarebbe capace di uccidere chiunque, familiari e amici, e se ne renderà conto solo alla sua ritrasformazione in umano.
L’alba sorprende il Lupo Mannaro in uno stato di completa amnesia riguardo la notte appena trascorsa: immagini sfuocate, sensazioni, odori e sapori appaiono come eventi troppo lontani per essere messi a fuoco da una mente in preda all’agitazione e allo sconforto. E’ difficile accettare di essere “diversi” e per questo temuti: questa condizione può portare un Lupo Mannaro ad approfittare della situazione per agire liberamente ignorando ogni regola.
Il Licantropo è totalmente consapevole di quello che fa, queste creature sono la fase finale della Malattia della Luna. Capaci di trasformarsi a proprio piacimento, e in grado di controllare i propri istinti da lupo, nelle mani giuste l'arma di un Licantropo può essere devastante. Si narra, tra le tribù dei Licantropi, che la prima Luna di Sangue, la Luna Rossa, abbia portato un fatto strano al mondo. Da sempre Licantropi e Vampiri si contengono il titolo di signori della notte. C'è una leggenda però, che dice che durante questo primo fenomeno atmosferico un Licantropo abbia messo incinta una Vampira creando così il primo, ed unico, ibrido nella storia di queste due razze.




CAPITOLO 11°

Gli Alti Elfi

Una tra le razze più nobili e antiche di Valexenia e delle BloodLands.
In origine gli Elfi abitavano il continente di Deria, oggi comunemente chiamato Regno degli Elfi. Per secoli l’esistenza stessa di questa fantastico regno caratterizzato da una perenne primavera rimase nascosta agli occhi di tutti. Gli Elfi, pur ipotizzando la presenza di altre razze e di altri continenti, preferivano pensare unicamente alle loro rigogliose foreste e alla vita idilliaca che potevano condurre nelle loro terre. Quando alcuni viaggiatori decisero di andare alla scoperta del mondo trovarono le coste delle BlooLands, vennero subito colpiti dalla varietà di creature presenti nel nostro mondo. Scoprirono persino l'esistenza di due nuove razze di Elfi, quelli Oscuri e quelli Silvani. I primi erano chiamati così per la loro avversità alla luce. Abitanti di antri oscuri e di tenebrose foreste. I Silvani abitavano le rigogliose foreste, dediti alla caccia e alla raccolta. Gli Elfi presero subito un posto di rilievo nelle BloodLands, a quei tempi, unici a poter usare la magia, furono loro a concludere la guerra con la Setta Oscura. Una serie di maghi dediti alle arti occulte.
Eccetto rare eccezione, essi percorrono il sentiero della Natura senza mai perdere di vista la scia del Bene. Sono buoni combattenti ed ottimi maghi e in più mantengono un legame unico e inscindibile con le foreste e tutto ciò che significa “natura”.
L’altezza media e più elevata rispetto a quella degli Umani mentre la corporatura risulta snella ed agile. La carnagione chiara, gli occhi lucenti e le orecchie grandi e appuntite, li rendono creature di rara bellezza. L’intelligenza e l’arguzia sono sempre denominatori comuni degli appartenenti a questa razza. Gli Elfi sono possessori della vita eterna, possono tuttavia rinunciare a questo dono. Un Elfo smetterà a cresce all'età di duecento anni, quando il suo corpo assumerà una forma più anziana. Rinunciare all'immortalità è quasi un sacrilegio per gli Elfi, fermamente convinti che questo dono gli sia stato dato dalla madre Luna per un fine superiore. Gli Alti Elfi sono inoltre gli unici a poter concedere il dono dell'immortalità. Ciò è un fatto assai raro, queste creature sono comunque note per essere orgogliose oltre ogni dire.
 
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view post Posted on 5/7/2013, 15:29     +1   -1
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Credo che tu sappia quale capitolo mi è piaciuto di più :wub:
A parte questo... Bravo fratellino ;)
 
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131 replies since 20/1/2013, 19:20   1353 views
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