ed eccomi qui, stavolta nel giorno giusto^^
CITAZIONE
Per curiosità: non so se tu lo abbia fatto apposta o cosa (Penso di sì, siccome sei un geniaccio), ma Hana Haruno, convertito poi in Haruno Hana, significa "Fiore di Primavera" in Giapponese (Dove "Hana" sta per "Fiore" E "Haru" per "Primavera". "No" è la posposizione che si riferisce al complemento di specificazione. xD)
Aino invece è uguale al cognome di Minako Aino, Sailor Venus, in Sailor Moon, e significa "Dell'Amore", Midori non ho idea di cosa voglia dire.
no, non sono un genio. solitamente prendo i nomi dai manga che leggo. haruno è il cognome della sakura di naruto, hana è il nome della gemella della protagonista del manga "papillon" (molto bello, se potete, leggetelo). aino chiaramente è preso dal cognome della nostra minako di sailor moon. midori come ha detto harry vuol dire verde, che è il mio colore preferito^^
ma passiamo ai nostri eroi. che succederà oggi???
e taiga, sarà già morto per mano di hikaru?
andiamo a scoprirlo.....
NOVEMBRE- DUETTO ALLA FESTA DELLO SPORT
Terza Parte
Taiga era ai piedi del palco, seduto su una delle tante poltrone del teatro. Gli altri ragazzi della banda invece erano seduti sul palco, e sfogliavano spartiti e quadernetti pieni di appunti.
“Fatti gli affari tuoi.” borbottò la ragazza, rifilandogli un’occhiataccia.
“Sei proprio di cattivo umore, eh?” la punzecchiò Taiga, alzandosi con un sorrisetto sardonico. “Le prove verranno uno schifo.”
“Ehi, per chi mi ha preso?” protestò Shiho, offesa. Ma nonostante la sua indignazione, Taiga fece centro. Se il giorno prima era andata bene, la seconda prova fu un vero disastro. Shiho non riusciva a concentrare, a seguire la musica, e si dimenticava perfino le parole, che sapeva a memoria. I ragazzi la tranquillizzarono e la rassicurarono, ma si sentì lo stesso in colpa e piena di imbarazzo. E nemmeno dopo una breve pausa riuscì a riprendersi, tanto che Taiga interruppe di nuovo le prove.
“Scusate, ragazzi. Non so davvero cosa mi sia preso.” mormorò, afflitta, posando il microfono.
“Se hai problemi di cuore, dovresti metterli da parte. Sei un disastro.” commentò Taiga, con sarcasmo, posando la chitarra per terra. “Non ti voglio nella mia band.”
“Ehi, vacci piano, amico!” esclamò il batterista, anticipando la risposta sgarbata di Shiho. “Vedrai che ora si riprende.”
Taiga la fissò con scetticismo, e la ragazza decise di non dargliela vinta. Si sforzò di cancellare il pensiero di Akira e riuscì ad eseguire le due canzoni andando a tempo, seguendo la musica e ricordandosi tutte le parole: non era brillante come il giorno prima, ma era discreta, ed anche Taiga sembrava soddisfatto, anche se aveva l’aria poco convinta.
“Domani stessa ora, stesso posto. E vedi di non spegnere il cervello.”
“E tu, che ne diresti di mangiare un po’ di pane e simpatia?” ribatté Shiho, trattenendo l’impulso di schiaffeggiarlo. Poi corrugò la fronte. “Domani...non posso venire alle prove.”
“Hai un appuntamento?”
Shiho arrossì, imbarazzata. “Io...”
“Beh, dovrai rimandarlo. Abbiamo solo più questa prova, più quella del sabato mattino...e vedi di venirci con tua madre, o sarà un vero disastro. Non che non lo sia già adesso.”
Il ragazzo le diede le spalle e si allontanò, impedendole di replicare.
Idiota arrogante! Shiho gli fece una smorfia e prese la direzione opposta, prendendo lo zainetto e salutando gli altri ragazzi.
D’accordo che ero un po’ distratta, ma trattarmi in quella maniera!Era così impegnata a lanciare maledizioni che andò praticamente addosso ad Akira, appena fuori dal teatro.
“Oh, scusami. Ero pensierosa.”
“Sei arrabbiata?”
“Con Taiga! Quel tipo non perde occasione per fare l’arrogante!”
Akira corrugò la fronte. “Dalla tua faccia, si direbbe che le prove siano andate male.”
“Beh...non esattamente. Perciò...” Esitò un momento. “Temo che domani non potrò venire a vedere la tua partita.”
“Dovete provare?”
“Ehm, si...oggi non è andata molto bene, e manca solo un giorno al concerto.”
“Ho capito. Tanto era solo una partita di allenamento.”
“Mi dispiace.” mormorò la ragazza, con un sospiro.
“Ehi, non importa.” Accennò un sorriso, anche se non le sfuggì che i suoi occhi rimanevano freddi. “Se riesci a finire prima, fai un salto. Iniziamo alle quattro.”
“Ci proverò.” garantì lei. “Com’è andato lo studio?”
“Bene. Aino è brava a fare ricerche.”
“Allora prenderete un bel voto.” commentò Shiho, sforzandosi di sorridere.
“Speriamo.”
“Avete finito?”
“No. Continueremo domani, dopo la partita.”
“Oh. Così tardi?” gli chiese, senza riuscire a tacere.
“Saremo in biblioteca.” Le rivolse un sorrisetto ironico. “E tu farai bene a concentrarti sulle prove invece che pensare ad Aino, o Taiga ti sgriderà di nuovo.”
“Ma...”
“Dai, andiamo a prendere un gelato.” la interruppe lui, cingendole le spalle con un braccio. “E per farti perdonare, offri tu.”
Ha capito. Mi sento davvero ridicola, ma non posso fare a meno di essere gelosa di Midori e di tutte le ragazze che gli ronzano intorno. Non mi piace che si vedano così tardi, anche se in un luogo pubblico!A casa si accorsero che era giù di morale, ma ne diedero la colpa all’ansia per l’esibizione. Shiho disse a sua madre che il sabato mattina doveva andare a scuola per le prove generali con la band, e la donna le assicurò che non era un problema per lei.
“Ho preso la giornata libera, per venire alla Festa dello Sport...ma sei sicura che vada tutto bene?”
“Tranquilla, mamma, sono solo stanca. Vado a fare un bagno, poi mi metto a studiare.”
“Dovremmo preoccuparci?” le chiese Shinichi, una volta rimasto solo con la moglie. “Non credo si tratti solo di ansia da prestazione canora.”
“Tu di certo non l’avevi, quando ti sei calato nei panni del bel principe Alì.” replicò Yurika, divertita.
“Ero sciocco ed immaturo.”
“E lo sei ancora?” domandò la donna, accarezzandogli i capelli.
“Oddio, spero proprio di no!” esclamò Shinichi, ridendo.
“Beh, a volte lo sei.” interloquì la piccola Akane, entrando in cucina e posando il bicchiere sul tavolo.
“Che figlia ingrata ho cresciuto!” sospirò l’uomo, melodrammatico. “Dimmi un po’, sapientina, dobbiamo preoccuparci per tua sorella?”
Akane Kudo rifilò ad entrambi lo sguardo tipico che aveva avuto sua madre nei panni di Ai Haibara. “Noi Kudo non ci lasciamo abbattere da niente e nessuno. E Shiho-chan non fa eccezione.”
akane the best!!!! come smerda lei il padre, non lo fa nessuno!
vergogna, kudo, da una bambina di nove anni ti fai mettere i piedi in testa!
è pur vero che trattasi di akane kudo
e cosa succederà tra akira, shiho, taiga e aino?
lo scopriremo (forse) nel prossimo aggiornamento, che sarà come sempre il prossimo lunedì. vi aspetto come sempre!