Detective Conan Forum

FOCUS ON: Nella patria di Holmes

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view post Posted on 12/10/2014, 16:45     +7   +1   -1
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Detective famoso

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Il trio sfighesciòn quest’oggi si trova in un bar. Ran da brava bambina sta facendo merenda quando accade il dramma. L’ultima fragola rimasta cade a terra. Momento di alta tensione con tanto di rallenty e musica drammatica di sottofondo. Al che un gatto si avvicina al frutto per terra, sarà lui la vittima? Si papperà la fragola ma essendo allergico ci resterà secco? Prima di riuscire a scoprirlo irrompe nel bar la proprietaria del felino e come ricompensa per aver ritrovato l’amato animale.. ma de che, è stato un caso…si offre di ospitare (e di pagare viaggio e quant'altro) tre emeriti sconosciuti a casa sua: a Londra.
Il nano, senza consultare nessuno, prende in mano le redini e accetta per conto di tutti. È deciso, si parte per London.
Tutto contento, il gurzo va a dare la bella notizia ad Agasa ma la piccola chimica gli ricorda un piccolo insignificante particolare. Lui non esiste.
“Ma ‘ndo vai se il passaporto nun ce l’hai, oh caro nano attaccati a sto..aeroplano”
Conan disperato tenta di corrompere Agasa affinché gli procuri dei documenti falsi ma il doc è irremovibile. Fortuna che la spacciatrice di aptx è di nuovo in attività. Capitela deve pur mandare avanti la baracca. Le invenzioni di Agasa non fruttano un quattrino, c’è l’affitto da pagare, deve pur darsi da fare in qualche modo.
Così dà al gurzo due dosi di antidoto, sperando che gli bastino.
Nel frattempo, a Londra, saputo della sciagura imminente che dal Giappone sta per abbattersi sulla città, la regina ha lasciato Buckingham Palace insieme al resto della royal family, tranne Camilla, e il primo ministro ha lanciato l’allerta.
The death trio + Agasa arriva finalmente in quel di Londra. Con mio immenso stupore sull’aereo non è stato commesso alcun delitto e nessuno ha tentato di dirottarlo :o:
Vuoi vedere che finalmente riescono a farsi una vacanza come si deve?
Dopo una capatina di Kudo al cesso, non riesce a stargli lontano nemmeno all’estero, si va tutti a far visita al museo di Holmes. Conan versione fanboy, peggio di me se mi ritrovassi nella casa museo di Jane Austen, è più eccitato che di fronte a mille cadaveri.
Ran pensa bene di chiamare Shinichi e chiedergli se voglia dei souvenir o che faccia delle foto ma lui, gentile come sempre, la liquida in 3 secondi.
Visto tutto quello che c’era da vedere, il nano annoiato va alla ricerca di salme altri luoghi da visitare e incontra un bambino a cui il solito pazzo maniaco omicida ha affidato un biglietto in cui minaccia di uccidere al più presto qualcuno. Te pareva!!
Il bambino si chiama Apollo, fratello della campionessa di tennis Minerva, il cui coach con cui ha un intrallazzo amoroso è Ares. Nessuno mi aveva avvertita del cross-over con Pollon. Esigo Zeus come compare di bevute e di gioco di Kogoro. Quest’ultimo se ne frega di enigmi da risolvere e potenziali assassini e passa la giornata ad intrattenere l’allegra combriccola di amici, nonostante non spiccichi english (battuta del secolo che nemmeno Fantozzi e Io no spik inglish )
Comunque tutti poliglotti, passano dall'inglese al giapponese (nel nostro caso italiano) in uno schiocco di dita!
Si cerca di decifrare il messaggio tra sottaceti, uova sode e torte, ma con scarsi risultati, così Ran decide ti telefonare al maleducato che poco prima le aveva riattaccato il telefono in faccia per chiedere aiuto. Lampo di genio seguito da
:shin: “Senti anche tu le campane Ran?”
:ran: “Si le sento e quando ti trovo oltre alle campane, sentirai anche gli angeli cantare”
Così Ran parte all’inseguimento del fuggitivo e lo ritrova, in versione non più nanesca, in una cabina telefonica col fumo che gli esce dalla testa e un abbigliamento dal dubbio gusto. Ma anche Ran non scherza con quel vestito. Enzo e Carla sono in agguato, pronti ad urlare “Ma come ti vesti? “
Ran ha una crisi isterica accompagnata da pianto, ma Mr sensibilità se ne frega e continua imperterrito a fare domanda su Minerva e Apollo. CAFONE. Ran portalo sulla torre di Londra e buttalo di sotto, o annegalo nel Tamigi!!! Lei fugge, lui la rincorre..ragazzi siete in ritardo per la maratona di ben 6 mesi!
Una figura sospetta assiste alla scena. Chi sarà? Che sia la bossa, venuta a conoscenza del fatto che Kudo si trovi in territorio inglese e sia decisa a farlo fuori una volta per tutte con le sue stesse mani? O la belmy che voleva rivedere il suo panino d’argento in versione big mac?
Ritornando a questioni serie, viene rivelata l’identità del colpevole, Ade (o Hades che dir si voglia). No ragazzi, Ade è blu con i capelli in fiamme, costui non gli somiglia per niente! E dove sono Pena e Panico?
Pian piano l’enigma diventa più chiaro. Mettendo insieme tutto e anagrammando viene fuori la parola SATAN, il diavolo. Lo hanno detto davvero :o:
Cari amici di Super, è stato bello finché è durato (ma anche no) ma iniziate a sgomberare gli uffici e tutto quanto, il Moige presto vi farà chiudere i battenti!

Edited by Novalie - 15/10/2014, 18:26
 
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view post Posted on 12/10/2014, 16:53     +2   +1   -1
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CITAZIONE (SHINICHICHAN @ 12/10/2014, 17:04) 
CITAZIONE (harryxginny @ 11/10/2014, 22:34) 
6) Non ricordo alla perfezione il caso ma ne "La Valle della paura" c'era un castello con un fossato con tanto di ponte levatoio. alla fine il ponte levatoio non era determinante per il caso (se non per il fatto che a causa di essoil caso era un delitto a porte chiuse)

In realtà l'analisi dello spazio intorno al castello si rivela poi fondamentale per la risoluzione del caso (non aggiungo altro per non rovinare la soluzione del caso a chi non avesse ancora letto il romanzo ma volesse farlo).
CITAZIONE (Hikaru Ichijyo @ 12/10/2014, 11:38) 
4. A Londra entra in scena il Mr. Hyde del nano, ossia il Kudo in versione "Mr. cafone eccolo qua". La tipa ti chiama per chiederti cosa vuoi portato e tu? Neanche la calcoli; ah, bello, ma così t'ha educato la mamma? Non può essere, essendo tua madre perfetta, quindi sei tu ad essere burino.

Però c'è da dire che la telefonata è avvenuta in circostanze particolari, ed è anche comprensibile che avesse fretta di interromperela. Insomma, stava usando il farfallino cambiavoce in una stanza piena di gente, e poi Ran poteva sentire sullo sfondo le voci di persone che parlavano in inglese, o qualche rumore particolare che rivelasse come anche Shnichi si trovasse lì; senza contare che se non fosse riuscito a simulare in modo credibile il dispiacere per non essere nella casa di Holmes (mentre invece si trovava lì) la cosa sarebbe sembrata strana.
CITAZIONE (Hikaru Ichijyo @ 12/10/2014, 11:38) 
7. Per finire, la cafoneria suprema. La tipa con i soldi ha pagato il biglietto per tutti voi, compreso il Tricheco che non era messo in conto, sarebbe buona educazione, soprattutto per il Tricheco, andare a ringraziarla, magari partecipando alla cena in vostro onore. Invece? Via, a vagare per Londra, come se la polizia inglese non fosse in grado di risolvere un caso come quello e stesse aspettando te!

Rinunciare a una cena per salvare delle vite umane in grave pericolo non mi sembra proprio "cafoneria suprema", considerando che, pur senza spoilerare chi non ha letto il caso nel manga, la polizia inglese senza l'aiuto di Conan & co non sarebbe riuscita a risolvere il caso e a salvare chi era in pericolo.
CITAZIONE (Hikaru Ichijyo @ 12/10/2014, 11:38) 
Gosho voleva scroccare una gita a Londra a spese dell'editore e s'è inventato questa storia. I monumenti li poteva prendere su Google o Wiki, era necessario andare di persona a Londra per fotografare un paio di facciate d'edifici?

Questa non l'ho capita, cosa c'è di male nel documentarsi andando di persona a Londra invece di limitarsi a Google o Wiki? Di casi all'estero ce ne sono due in una manga di quasi 21 anni, e se si fosse limitato a Google Maps probabilmente gli sarebbero sfuggiti particolari conme la scritta "The Valley of fear" vicino al tombino, anche se solo una minoranza dei lettori/spettatori sapranno che non è un'invenzione. Non credo che c'entri anche l'idea di scroccare la gita a Londra, di soldi per viaggiare Gosho ne ha in abbondanza, e l'idea di ambientare un caso nella capitale inglese l'aveva almeno dal 2003, e sinceramente credo che il 2010 (80° anniversario della morte di Arthur Conan Doyle) sia stato l'anno migliore in cui realizzare sia l'omaggio al Mastino dei Baskerville che questo caso.
CITAZIONE (Hikaru Ichijyo @ 12/10/2014, 14:41) 
Per Conan che va a scuola, anche lì ci sarebbe qualche problema, dovendo fornire i documenti per iscriversi, ma non ho idea di come funzioni in Giappone, facciamo finta che Agasa, in qualche modo, abbia risolto, come poi anche per Ai (magari papà Kudo ha sistemato tutto con qualche amico in qualche ministero).

In effetti nel primo capitolo del secondo volume c'è il seguente dialogo tra Conan e Agasa:
:conan: Alle elementari?!
Sì! Ho pensato io alle formalità buorocratiche!

Come Agasa abbia ottenuto dei documenti per Conan non viene spiegato, e considerando che il manga doveva durare pochi mesi è plausibile che Gosho non abbia dato troppo peso alla cosa (nelle interviste non si parla poi di argomenti simili, dato che sembra siano quasi sempre destinate a domande generiche).

1. Mi dispiace, la tua bella ti chiama, ti chiudi in un cesso, visto che lo usi per ogni cavolo di assurdo motivo, e fai finta d'essere dispiaciuto. Alla fine, anche cercando di chiudere in fretta la discussione l'ha fatta comunque arrabiare, per poi farsi scoprire al Big Ben.

2. lo sappiamo noi che senza di lui crolla il mondo. Ma nella realtà, Scotland Yard dovrebbe sapersela sbrigare anche senza un nano arrivato da chissà dove e chissà come, che si trasforma in una cabina come Clark Kent.

3. Gosho s'è preso diel tempo per documentarsi, e per farci vedere cosa? il Big Ben, la facciata del palazzo reale, il British Museum, ed un paio di palazzi dalla forma strana. Tutte cose che poteva recuperare stando a casa. La scritta sul tombino esiste davvero? Son contento, e ti fai un viaggio a Londra per scoprire questo fondamentale tassello (se l'avesse inventato chi se ne sarebbe accorto?)? Se vai a Londra, almeno ambienta qualche scena in posti che, se non ti trovi lì, non potresti vedere, e non per una scritta su un tombino, né strade e parchi! Anche il sesto film è ambientato nella Londra vittoriana, ma nessuno ha viaggiato nel tempo per fotografarla, eppure l'ambientazione da Jack lo Squartatore c'è comunque (mio parere, sia chiaro). Che poi sia un bell'omaggio a Doyle ci sta.

Se, comunque, le assurdità fossero solo queste, sarebbe un gran caso.

E vogliamo parlare del tentativo di spingere Agasa a falsificare documenti? Kudo, l'onestà fatta persona, voleva creare documenti falsi, per cui si rischia la denuncia, per farsi i cavoli suoi (e per motivi davvero idioti: il bimbo doveva andare a vedere la casuccia dell'ammore suo, che nemmeno esiste)! Però se un poveretto ammazza uno stxxx per motivi più che validi, gli fa il predicozzo di mezz'ora sulla giustizia. Predicozzo che, evidentemente, non si applica a lui, se gli fa comodo.
 
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view post Posted on 12/10/2014, 17:11     +1   -1


CITAZIONE
In effetti nel primo capitolo del secondo volume c'è il seguente dialogo tra Conan e Agasa: Alle elementari?! Sì! Ho pensato io alle formalità buorocratiche! Come Agasa abbia ottenuto dei documenti per Conan non viene spiegato, e considerando che il manga doveva durare pochi mesi è plausibile che Gosho non abbia dato troppo peso alla cosa (nelle interviste non si parla poi di argomenti simili, dato che sembra siano quasi sempre destinate a domande generiche).

Non sapeva che da quel momento sarebbe diventato famosissimo.
 
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albo666
view post Posted on 12/10/2014, 17:36     +1   -1




certo che anche sta famigliola pero eh ok sono andati in gippone per far operare quella dona
ma parlare il giapponese come se fossero nativi e il inglese che sarebbe la loro lingua come se fossero turisti
valli a capire hahahahaha

si si snake mi rivolgo a te inutile che ti fai dei problemi il livello del inglese e amatoriale pure ne la versione giap


grande Gianluca Iacono se non sbaglio la voce del villano lo fa lui lol

do you like tennis hahahahahahahahaah mi ha fatto ridere parecchio
 
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view post Posted on 12/10/2014, 23:14     +5   +1   -1
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ho capito tutto. il caso non stato scritto da Gosho. Evidentemente uno dei suoi assistenti gli ha proposto la storia e lui, a corto di idee, ha deciso di metterla in pratica. Non si spiega altrimenti ciò che abbiamo visto qui. Dai vostri commenti capisco che veramente il caso è stato buttato giù senza un minimo di professionalità :ph34r:
 
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view post Posted on 13/10/2014, 09:00     +2   +1   -1
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Detective famoso

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Il logo che Super ha creato per il London Arc mi piace parecchio. E anche il titolo, "Nella patria di Holmes", altro che "Il ritorno di Shinichi". Pare proprio che il canale abbia deciso di sfruttare le sue comparsate nei primi tre episodi per far credere agli spettatori che il caso fosse incentrato completamente su quello, cosa falsa perché è già tornato bambino. Mi chiedo quanti piccoli telespettatori si aspettino di vederlo ricomparire in grande stile anche nelle prossime tre parti.
Passando al caso in sé: a me gli indovinelli piacciono, il fatto che siano collegati a Holmes ancora di più, il pantheon greco e romano a dare i nomi alle comparse pure. E anche l'ambientazione londinese mi piace molto, perché, nonostante il motivo assurdo che ha condotto in città i protagonisti, Londra è una città vera. Il quartiere di Beika no, è inventato, e, anche se pure Tokyo esiste davvero, non la conosco bene. Con Londra il discorso è diverso: pur non essendoci mai stata, so riconoscere i monumenti e i luoghi, non mi sembra una metropoli qualsiasi come appare Tokyo in certi casi, ma una città unica. È come se i personaggi che amo fossero venuti a fare una gita nel mondo reale, e questo mi rende felice.

Ovviamente ci sono delle falle:
- solo un cretino darebbe a Conan l'antidoto all'APTX apposta per andare a Londra. Qualche strano spirito deve essersi impossessato di Ai: cara, non sei il mio personaggio preferito, ma dai, non sei così.
- quando Ran insegue Shinichi con l'aiuto di tutta Londra, giungendo infine alla cabina telefonica, non era necessario che Conan riprendesse l'antidoto. In inglese, Ran chiedeva alla gente se avessero visto un "Japanese boy", e poteva benissimo essere che stesse parlando di un bambino. Avesse detto "guy" la cosa era diversa, ma una scusa del tipo "i passanti si saranno confusi" riusciva a intortarla benissimo. Ran ormai si è fatta propinare balle più assurde (volume 7, quando parlava con l'ombra allungata di Conan credendo davvero che dietro ci fosse Shinichi).
- poi, com'è che la trasformazione nella cabina è stata così veloce e silenziosa? Lo so che più prendi l'antidoto più si accorciano i tempi di reazione, ma il dolore? Vale la pena subire tutto quello solo per "non farsi scoprire"? E i vestiti più grandi, perché se li portava dietro? Comunque, il filo di fumo che risaliva dalla testa di Shinichi era proprio buffo.

In attesa delle prossime tre parti...
 
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view post Posted on 13/10/2014, 10:57     +1   -1


CITAZIONE (chiyako92 @ 13/10/2014, 10:00) 
Il logo che Super ha creato per il London Arc mi piace parecchio. E anche il titolo, "Nella patria di Holmes", altro che "Il ritorno di Shinichi".

Per non parlare della musichetta di sottosfondo ogni volta che mostravano Conan con lo sfondo della bandiera inglese e la scritta London Arc.
Insomma Super! l'ha reso, per appunto, una "prima visione assoluta" xD
 
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SHINICHICHAN
view post Posted on 13/10/2014, 18:39     +1   +1   -1




CITAZIONE (Hikaru Ichijyo @ 12/10/2014, 17:53) 
1. Mi dispiace, la tua bella ti chiama, ti chiudi in un cesso, visto che lo usi per ogni cavolo di assurdo motivo, e fai finta d'essere dispiaciuto. Alla fine, anche cercando di chiudere in fretta la discussione l'ha fatta comunque arrabiare, per poi farsi scoprire al Big Ben.

Non dico che abbia agito nel migliore dei modi, soltanto che il suo atteggiamento non è poi così strano considerando le circostanze.
CITAZIONE (Hikaru Ichijyo @ 12/10/2014, 17:53) 
2. lo sappiamo noi che senza di lui crolla il mondo. Ma nella realtà, Scotland Yard dovrebbe sapersela sbrigare anche senza un nano arrivato da chissà dove e chissà come, che si trasforma in una cabina come Clark Kent.

Nella realtà esiste un'infinità di casi irrisolti, quindi non mi sembra così implausibile che anche in questo caso la sua presenza si riveli necessaria. In quella situazione è comprensibile che Conan sentisse il dovere morale di contribuire ad evitare una strange, secondo il principio, per dirla alla Spider-Man, "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Ovviamente qui non si parla di "poteri" fisici (ad eccezione di alcuni elementi fantascientifici, siamo in un manga sostanzialmente realistico), ma di intelligenza e abilità deduttiva, visto che parliamo di un personaggio che sin dal primo capitolo del manga ci è stato presentato come lo Sherlock Holmes del terzo millennio.
CITAZIONE (Hikaru Ichijyo @ 12/10/2014, 17:53) 
3. Gosho s'è preso diel tempo per documentarsi, e per farci vedere cosa? il Big Ben, la facciata del palazzo reale, il British Museum, ed un paio di palazzi dalla forma strana. Tutte cose che poteva recuperare stando a casa. La scritta sul tombino esiste davvero? Son contento, e ti fai un viaggio a Londra per scoprire questo fondamentale tassello (se l'avesse inventato chi se ne sarebbe accorto?)? Se vai a Londra, almeno ambienta qualche scena in posti che, se non ti trovi lì, non potresti vedere, e non per una scritta su un tombino, né strade e parchi! Anche il sesto film è ambientato nella Londra vittoriana, ma nessuno ha viaggiato nel tempo per fotografarla, eppure l'ambientazione da Jack lo Squartatore c'è comunque (mio parere, sia chiaro). Che poi sia un bell'omaggio a Doyle ci sta.

Ciascun caso/episodio può piacere o non piacere (ci mancherebbe, non tutti hanno sempre le stesse opinioni), ma non capisco cosa c'è di male nel fatto che Gosho si sia documentato andando a Londra anzichè limitarsi a Google Maps e simili. È forse la prima volta in assoluto in cui un narratore (scrittore/regista/sceneggiatore/fumettista/ecc.) si reca sul luogo in cui ha intenzione di raccontare una storia? Non credo proprio, e del resto anche se non seguo gli spoiler non mi risulta che all'epoca Gosho si sia preso una lunga pausa da Conan per fare questo viaggio a Londra (correggetemi se sbaglio). La mia idea è che Gosho avesse in mente solo un'idea generale della trama da raccontare, e sia andato a Londra non tanto per visitare dei singoli edifici o monumenti, quanto per cercare ispirazione per la storia; probabilmente l'idea dell'indovinello con le frasi che conducevano a oggetti con i titoli di storie di Sherlock Holmes deriva proprio dal quella scritta "The Valley of fear" vicino al tombino, che quindi non è un particolare così secondario.

Edited by SHINICHICHAN - 15/10/2014, 22:59
 
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view post Posted on 13/10/2014, 19:03     +2   +1   -1
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Per carità, se è andato a Londra buon per lui, ma se lo poteva risparmiare, visti i risultati. Per la cena del cafone, dal momento che erano le 21 e comunque doveva cenare, se avesse interrotto un'ora per salutare la tipa che aveva pagato il viaggio a tutti, Agasa compreso, non sarebbe morto nessuno(soprattutto perché poi, per la storia del Big Ben, ha comunque smesso di indagare per scappare, pateticamente, da Ran. Fosse andato a cena, Ran non l'avrebbe nemmeno scoperto); ma la buona educazione, come il coraggio, se uno non ce l'ha non se la può far venire Isarà un grande detective, ma si dimostra incapace delle minime relazioni di base, sia con Ran, sia con tutti gli altri).
 
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view post Posted on 13/10/2014, 22:07     +12   +1   -1
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E passiamo anche noi a lasciare un contributo a questo beneamato London Arc, Apocalisse di Holmes, Ritorno di Shinichi, Nella patria di Holmes e qualcuno faccia pace col cervello, però!
Caso (che pretende di essere) importante (ma non lo è), talmente importante che Super lo ha pompato come neanche la finale di Champions League o di Sanremo.

Trama in breve: nano e famigliola vengono invitati a Londra da una perfetta sconosciuta munita di gatto pulcioso. Cosa che costringe il nano a prendersi un po’ di aptx per il viaggio, dato che Conan Edogawa non esiste (grazie a Dio, sennò a quest’ora l’umanità era estinta) e qualcuno potrebbe fargli qualche storia in aeroporto. A Londra, ovviamente, il gurzo oltre alle sue candide chiappette si porta dietro anche il Potere Oscuro della Sfiga-con-la-S-maiuscola. E quindi si deve scongiurare il rischio di una strage, tra una visitina al museo di Holmes e una chiacchierata con una serie di divinità greche che non si sa bene cosa facciano a Londra invece di stare sull’Olimpo (che, come insegna Percy Jackson, è a New York). Poi c’è la cornuta in crisi adolescenziale post-traumatica che si inca**a con Kudo perchè anche lui è a Londra (you don’t say) e non si è fatto neanche sentire per un tè delle cinque. E allora lui, per scappare da lei (che bella invenzione, i pronomi), si ritrasforma in Clark Kent nella cabina del telefono. Rimanendo per sempre imprigionato a Londra. O forse no.

Ecco, questa in sintesi la trama dei primi tre episodi del blocco. Ora che ho svolto la parte istituzionale del mio lavoro, passiamo a quella che mi preme di più: tutto il resto.
In questi casi, quando ci sono parecchie cose da dire, gli elenchi sono la cosa migliore. Perchè gli elenchi hanno il pregio di dare una parvenza d’ordine e percorso logico strutturato a quelle che invece sono solo una serie di considerazioni sconnesse organizzate sulla base del razionale principio del random. Per cui se siete deboli di cuore, siete intolleranti al lattosio o semplicemente avete in odio gli elenchi, il medico consiglia di non proseguire oltre. La direzione.

1- Una vecchia cicciona inglese è talmente piena di soldi che non sa dove buttarli, così decide di invitare “to her home”, a Londra, il trio Morte e Distruzione, pagandogli tutto, viaggio, vitto, alloggio, biglietto della metropolitana e guida turistica personale. A dei perfetti sconosciuti nippi che hanno avuto solo la bella idea di farsi graffiare da un gatto pulcioso con lo stesso nome della crema antirughe. Tutto ciò ha un senso? Ovviamente no, e qualcuno potrebbe obiettare che i soldi la signora potrebbe destinarli alla ricerca contro il cancro (oppure potrebbe darli a me), piuttosto che buttarli nel cesso per invitare uno che appena entra sul suolo nazionale ti crea dal nulla la minaccia-strage, ma tant’è.

2- Il gurzo vuole andare a Londra per visitare, tra le altre cose, le cascate di Reichenbach. Che è un po’ come andare in Francia per vedere la torre di Pisa. Ho capito che per Gosho e per i giappi Inghilterra = Europa = tutto uno stato, ma da uno che si fa pagare pure il viaggio a Londra per “conoscerne meglio i luoghi” mi aspetterei almeno che si accorga della totale assenza di cascate di Reichenbach nella città che hai visitato.

3- Ecco la prima cosa, tra le varie assurdità minori, che mi ha fatto veramente storcere il naso: Ai, impietosita dalla delusione del nano che “il passaporto no, non l’aveva considerato”, decide di dargli due antidoti per farlo tornare adulto durante i viaggi d’andata e ritorno. Per andare a Londra. Ma stiamo scherzando? Ai, quella che “l’antidoto è una roba seria, se ne abusi rischi che non ti faccia più effetto”, si mette a regalare antidoti come fossero aspirine perchè il nano deve andare a Londra? Ma a Londra, nano, ci vai quando hai sistemato Gin, i suoi capelli e la bossa. DOPO. Anche perchè, al netto di catastrofi su scala globale, Londra la trovi lì anche dopo aver sconfitto i cattivoni, con le cascate di Reichenbach e tutto il resto. Quindi, Gosho, vuoi far tornare a caso Shinichi adulto per tenere occupati i lettori e fargli dimenticare che la trama non avanza da secoli? Va bene (non va bene per un ca**o, ma facciamo finta di sì). Ma non mi forzi la caratterizzazione dei personaggi, non mi banalizzi la faccenda dell’antidoto “roba seria” (per la seconda volta, tra l’altro, visto che già era successo con lo Shiracoso), per girare la storia a tuo piacimento. Sei un giallista, caspita, inventi soluzioni: trovane una migliore.

4- Che caspita ci fa Poirot nel museo di Sherlock Holmes?

5- L’inglese (tra l’altro maccheronico, grazie all’impeccabile pronuncia dei nostri doppiatori) infilato a random in mezzo alle frasi e seguito pure dalla traduzione nun se pò sentì. Capisco che possa essere dettato da esigenze pratiche per facilitare la comprensione dei bambini, ma così sembra uno di quei cartoni animati per insegnare l’inglese ai bambini in età prescolare, è ridicolo. Ci mancava solo “the book is on the table”.

6- Questa è una questione che mi è rimasta aperta da quando lessi il caso sul manga: qual è il senso di dare dei nomi di divinità della mitologia classica ai personaggi inglesi? Vale il principio sopra, Inghilterra = Europa, quindi buttiamo dei nomi a caso, anche se sono di origine greca e appartengono ad una cultura di duemila anni fa? Bei nomi, per carità, ma totalmente irrealistici nell’Inghilterra odierna, e DC non è i Cavalieri dello Zodiaco. Tra l’altro, Hades pronunciato Eids come se fosse l’AIDS, pure questa nun se pò sentì. Anche perchè credo (ma non sono sicuro) che gli inglesi Hades lo pronuncino qualcosa tipo “Heidis”, quindi dove l’avete preso Eids?

7- C’è una potenziale strage da scongiurare, e Ran si fa scrupoli a chiamare Shinichi per chiedergli consiglio perchè poco prima l’ha insultato. Dì, ma fai davvero?

8- “Io non spiccico l’english”: Goro, hai vinto tutto. Possiamo avere più Goro e meno Ran?

9- “Il Big Ben. Non lo senti anche tu?”. Occristo. Si può rincitrullire di colpo quello che si suppone essere il brillante protagonista di un manga giallo per giustificare un mero fanservice? A quanto pare sì. Già rispondi al telefono di Shinichi con la voce del nano, e ti salvi il deretano grazie al rincretinimento cronico di Ran, che per scusarsi col suo amato sceglie di chiamarlo alle cinque del mattino, e con tutta la buona volontà di sto mondo alle cinque del mattino non mi chiami per scusarti, mi chiami perchè mi vuoi male. Per di più di scavi la fossa da solo come un idiota di quelli che si meritano solo un ruolo minore in Spongebob.

10- Tutta questa sequela di idiozie, ovviamente solo per arrivare alla scena della cabina telefonica, in cui Gosho raggiunge l’apice delle assurdità, forse superandosi perfino rispetto al livello raggiunto con lo Shiracoso. La scena, realisticamente, doveva venir fuori più o meno così:
Shinichi, vieni fuori! - Oh, Ran, che ci fai qui? - Ma… Conan! Che ci fai tu qui! - Niente, stavo seguendo una pista per il codice cifrato, ma ho preso un granchio. - E Shinichi? Hai visto Shinichi? - Shinichi? A Londra? No, io non ho visto nessuno. Comunque secondo me ti sbagli, perchè mai Shinichi dovrebbe essere a Londra?
Risultato: Ran sistemata (o quantomeno mettevi in dubbio la sua versione), chiappe salvate in corner, antidoto risparmiato, Ai felice, l’umanità ringrazia per averci risparmiato la scena shojo.
Naturalmente, va tutto esattamente nella direzione opposta. Risultati compresi. Anche perchè il caso è stato concepito in funzione di questa scena, non è che poi puoi eliminarla solo perchè il manga dovrebbe essere un giallo e in un giallo non dovrebbero accadere pacchianate del genere, con buona pace della credibilità.
E come se non bastasse, ovviamente la trasformazione nella cabina avviene sullo stile dello Shiragami, un urletto e via, piatto pronto in mezzo minuto nel microonde. Ormai ci mette di più Sailor Moon a trasformarsi, che lo fa per mestiere. Della serie: se assurdo dev’essere, almeno facciamo il lavoro completo.

11- Minerva Glass, onorando il suo nome preso in prestito dalla dea della saggezza, pensa bene di lasciare il fratello marmocchio (che per inciso ha una voce insopportabile) ai dei perfetti sconosciuti conosciuti il giorno prima davanti alla statua di Holmes. Però suvvia, la tipa col corno ha problemi sentimentali e sembra così dolce e fragile, si può non fidarsi di una così? Questa rientra a pieno titolo nella categoria “Okiya non può essere cattivo, è un fan di Holmes!”. Assurdità, assurdità ovunque.

Per ora mi fermo qui. Chiedo scusa se, arrivati a questo punto, vi ritrovate senza esservene accorti nel 2037. Per rincuorarvi però posso dirvi che no, non recupererete mai gli anni persi a leggere il mio commento. Eh.
 
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view post Posted on 13/10/2014, 22:27     +1   -1
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CITAZIONE (albo666 @ 12/10/2014, 18:36) 
ma parlare il giapponese come se fossero nativi e il inglese che sarebbe la loro lingua come se fossero turisti
valli a capire hahahahaha

si si snake mi rivolgo a te inutile che ti fai dei problemi il livello del inglese e amatoriale pure ne la versione giap

ma infatti non mi sono fatto problemi sul livello dell'inglese nella versione giapponese ma il fatto che le frasi in inglese siano state tradotte e questo rende poco realistica la cosa, ahahahahah INUTILE ALBO!!! AHAHAHAH
 
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SHINICHICHAN
view post Posted on 14/10/2014, 17:38     +1   -1




CITAZIONE (Hikaru Ichijyo @ 13/10/2014, 20:03) 
Per la cena del cafone, dal momento che erano le 21 e comunque doveva cenare, se avesse interrotto un'ora per salutare la tipa che aveva pagato il viaggio a tutti, Agasa compreso, non sarebbe morto nessuno [...] ma la buona educazione, come il coraggio, se uno non ce l'ha non se la può far venire

Questo dipende dai punti di vista, per alcuni arrivare tardi alla cena è segno di maleducazione e cafoneria inidpendentemente dalle circostanze, per altri è un qualcosa di giustificabile in quella situazione in quanto era impegnato a decifrare il codice per evitare una strage imminente.
 
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view post Posted on 14/10/2014, 17:58     +2   +1   -1
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Super detective

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@Holmes non ho nulla rimproverare alla tua recensione, impeccabile come sempre se non un minuscolo dettaglio:

CITAZIONE
5- L’inglese (tra l’altro maccheronico, grazie all’impeccabile pronuncia dei nostri doppiatori) infilato a random in mezzo alle frasi e seguito pure dalla traduzione nun se pò sentì. Capisco che possa essere dettato da esigenze pratiche per facilitare la comprensione dei bambini, ma così sembra uno di quei cartoni animati per insegnare l’inglese ai bambini in età prescolare, è ridicolo. Ci mancava solo “the book is on the table”.

La frase corretta sarebbe "The cat is on the table"

CITAZIONE
Questo dipende dai punti di vista, per alcuni arrivare tardi alla cena è segno di maleducazione e cafoneria inidpendentemente dalle circostanze, per altri è un qualcosa di giustificabile in quella situazione in quanto era impegnato a decifrare il codice per evitare una strage imminente.

In epoche antiche i ritardatari venivano fustigati mi pare

CITAZIONE
Ciascun caso/episodio può piacere o non piacere (ci mancherebbe, non tutti hanno sempre le stesse opinioni), ma non capisco cosa c'è di male nel fatto che Gosho si sia documentato andando a Londra anzichè limitarsi a Google Maps e simili. È forse la prima volta in assoluto in cui un narratore (scrittore/regista/sceneggiatore/fumettista/ecc.) si reca sul luogo in cui ha intenzione di raccontare una storia? Non credo proprio, e del resto anche se non seguo gli spoiler non mi risulta che all'epoca Gosho si sia preso una lunga pausa da Conan per fare questo viaggio a Londra (correggetemi se sbaglio). La mia idea è che Gosho avesse in mente solo un'idea generale della trama da raccontare, e sia andato a Londra non tanto per visitare dei singoli edifici o monumenti, quanto per cercare ispirazione per la storia; probabilmente l'idea dell'indovinello con le frasi che conducevano a oggetti con i titoli di storie di Sherlock Holmes deriva proprio dal quella scritta ""The Valley of fear" vicino al tombino, che quindi non è un particolare così secondario.

Viva la sincerità? Non mandava avanti la trama MIB, quindi questo caso me lo sono letto per la prima volta ne volume italiano, percui non ho la minima idea se sia preso una pausa per scrivere questo caso, tuttavia sono sicuro che minimo una settimana prima dell'inizio di questa serie e una alla fine se le è prese sicuramente, come suo solito del resto.
Il problema non è che Gosho sia andato a Londra a documentarsi a mio parere, ma come lo ha fatto. Avesse usato "google maps", come dici tu, si sarebbe accorto di alcune castronerie che ha fatto dire ai suoi personaggi. (Sinceramente manco sapevo fosse andato a Londra).
 
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view post Posted on 14/10/2014, 18:20     +1   -1
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CITAZIONE (SHINICHICHAN @ 14/10/2014, 18:38) 
CITAZIONE (Hikaru Ichijyo @ 13/10/2014, 20:03) 
Per la cena del cafone, dal momento che erano le 21 e comunque doveva cenare, se avesse interrotto un'ora per salutare la tipa che aveva pagato il viaggio a tutti, Agasa compreso, non sarebbe morto nessuno [...] ma la buona educazione, come il coraggio, se uno non ce l'ha non se la può far venire

Questo dipende dai punti di vista, per alcuni arrivare tardi alla cena è segno di maleducazione e cafoneria inidpendentemente dalle circostanze, per altri è un qualcosa di giustificabile in quella situazione in quanto era impegnato a decifrare il codice per evitare una strage imminente.

Vero. Però:

1. la signora gentile non ha idea che un pazzo voglia fare una strage, penserebbe solo che il bambino ed il tizio scroccone non si sono presentati (e Ran, che sa la verità, s'infuria comunque per la loro assenza, che reputa una cafonata).

2. anche se sapesse che il nano non può partecipare perché deve salvare il mondo, cosa penserebbe di un moccioso di 7 anni che dicesse: "non posso perdere tempo con la cena, devo catturare un pazzo!" (senza contare che il famoso detective, unico giustificato ad essentarsi per indagare, è bello tranquillo a tavola, mentre il bimbo è in giro)?
 
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SHINICHICHAN
view post Posted on 14/10/2014, 18:38     +1   -1




Ma alla fine che la signora non lo sappia cambia poco, salvare vite umane è più importante che presentarsi a una cena, sia pure di cortesia, a casa della signora per ringraziare potevano pure presentarsi dopo o il giorno seguente. Del resto tutti gli ospiti erano così presi dall'intrattenimento di Kogoro che la loro assenza è passata praticamente inosservata.

Edit:
@Amuro94: il tuo messaggio l’ho visto solo dopo aver risposto a Hikaru, ma alla fine non so che rispondere, dato che sulla questione maleducazione ho già detto quello che penso e di eventuali pause non so niente. Mi viene comunque la curiosità di sapere cosa intendi con “Avesse usato "google maps", come dici tu, si sarebbe accorto di alcune castronerie che ha fatto dire ai suoi personaggi”. Ti riferisci alla questione delle Cascate di Reichenbach, o c’è dell’altro?
 
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110 replies since 11/10/2014, 20:53   8135 views
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