Detective Conan Forum

FOCUS ON: Nella patria di Holmes

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view post Posted on 20/10/2014, 00:01     +1   +1   -1
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Super detective

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CITAZIONE
Mi è morta una persona cara e mo faccio una strage

Il movente non è proprio questo. Non è strage disinteressata, ma mirata a colpire Minerva.
A lui è morta la madre perchè i dottori non l'hanno voluta curare perchè non avevano i soldi, i soldi li ha persi perchè Minerva ha perso, quindi gli ospedali interessati saltano, Minerva deve soffrire quanto ha sofferto lui quindi deve essere la mamma a saltare. Se poi salta qualche altra persona pazienza.
 
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albo666
view post Posted on 20/10/2014, 00:52     +1   -1




appena visti i 3 finali lo devo di il doppiaggio della dichiarazione fa apparire quello giapponese come hentai da 4 soldi lol
sono più che soddisfatto per me ha compiuto le aspettative che avevo di quella scena
 
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SHINICHICHAN
view post Posted on 20/10/2014, 14:42     +1   -1




CITAZIONE (Lombres* @ 19/10/2014, 22:53) 
4. Minerva durante le partite fa il pallonetto per guardare dov'è sua madre cieca che non alza la testa. La prima regola che ti insegnano se provi a giocare a tennis è "mai togliere lo sguardo dalla palla". È impossibile guardare gli spettatori in quel momento, soprattutto se stai giocando a livello professionistico, quindi velocemente. Devi vedere dove sta andando il tuo avversario e pensare già a cosa fari dopo

Io non mi intendo di tennis, ma ho l'impressione che questo sia vero solo se Minerva volesse comunque segnare un punto nonostante il pallonetto (se ho ben capito intendevi questo), mentre in base alla spiegazione di Yusaku Minerva ha l’abitudine di regalare di proposito un punto alla sua avversaria in ogni partita ("trattandosi di un colpo volutamente out, può distogliere lo sguardo per cercare la sua mamma non vedente tra gli spettatori che muovono i volti seguendo la palla!").

Aggiungo un paio di curiosità che credo non siano ancora state citate in questa discussione:

*Per la scena in cui Conan interagisce con Minerva allo stadio Gosho si è ispirato a un episodio reale, avenuto nel 1995 durante la semifinale di Wimbledon tra la tedesca Steffi Graf e la giapponese Kimiko Date: uno spettatore ha urlato, tra le risate e gli applausi del pubblico, "Steffi! Will you marry me?" ('"Steffi! Vuoi sposarmi''); dopo qualche secondo lei si è girata verso lo spettatore e ha risposto "How much money do you have?" (Quanti soldi hai?), aumentando il divertimento del pubblico (video). Steffi Graff perse il set, ma vinse poi la partita guadagnandosi la finale, anch'essa vinta.

*Testa a testa tra Italia e Thailandia per il “primato” di paese con più episodi tradotti di Detective Conan:
**"Il segreto nel diario - seconda parte": 25 settembre (Italia)/12 febbraio (Thailandia)
**London Arc parte 1: 11 ottobre (Italia)/4 ottobre (Thailandia)
**London Arc parte 2: 11 ottobre (Italia)/5 ottobre (Thailandia)
**London Arc parte 3: 11 ottobre (Italia)/11 ottobre (Thailandia)
**London Arc parte 4: 18 ottobre (Italia)/12 ottobre (Thailandia)
**London Arc parte 5: 18 ottobre (Italia)/ ? 18 ottobre (Thailandia)
**London Arc parte 6: 18 ottobre (Italia)/ ? 19 ottobre (Thailandia)
**"Codice di emergenza - prima parte":20 ottobre (Italia)/ ? 25 ottobre (Thailandia)
**"Codice di emergenza - seconda parte":20 ottobre (Italia)/ ? 26 ottobre (Thailandia)
 
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view post Posted on 20/10/2014, 14:56     +1   -1
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Detective famoso

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E finalmente il caso più lungo della storia di Detective Conan si è concluso. È stato un vero giro sulle montagne russe e solo qualcuno si è salvato.

Ciò che mi è più piaciuto di questi ultimi tre episodi è la partita di tennis, durante la quale Minerva dimostra la sua divina abilità e si scontra con un'altra tennista dal nome classicheggiante, Demeter (e ovviamente la madre di Minerva e Apollo si chiama Juno, tanto per ampliare il pantheon). Pur essendo una partita improbabilmente replicabile nella vita reale, è comunque godibile ed emozionante. Nel manga è davvero ben realizzata, e questo mi fa pensare che Gosho sappia destreggiarsi davvero bene nei manga sportivi (qualcuno infatti è già nel suo curriculum).

Superati errori e incongruenze già sottolineati dai precedenti commentatori, arriviamo all'epilogo tanto atteso: il ricordo della dichiarazione di Shinichi. Quando arrivai a leggere il manga sapevo già cosa sarebbe successo, essendo leggermente spoilerata su quella parte, ma ricordo che, quando lo scoprii, ne restai piuttosto sorpresa, perché non mi aspettavo che sarebbe accaduto. Credevo che Gosho avrebbe tirato la love story fino alla fine senza apportarle grandi cambiamenti se non nel rush finale. Credo che questa scelta abbia stupito un po' tutti.

A livello di disegni, il manga è infinite volte meglio, ma alla fine della dichiarazione Shinichi è fatto particolarmente bene, in stile "goshoso", pur essendo circondato da una spiccata aura shojo fatta di luccichii e sfumature rosa. I disegni peggiori sono quelli della povera Yukiko, che sembra avere i capelli di cartone, e di cui disapprovo la nuova doppiatrice. <_<

Alla fine, tutto sommato, posso comunque dire che il London Arc mi piace.

EDIT:
Un'ultima cosa: se nel doppiaggio originale l'inglese era allo stesso livello di quello del manga, ringrazio la Merak di aver tradotto tutto in italiano. Frasi spesso senza verbo e costruite alla rovescia alla maniera giapponese non si possono sentire in una lingua occidentale.
 
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Pozzus
view post Posted on 20/10/2014, 16:25     +1   -1




Finalmente posso anche io commentare il mio primo caso.

Sinceramente ho trovato il London Arc un caso bello e avvincente. Penso che l'episodio abbia una base solida, perché il tutto gira attorno al nostro Holmes, nonostante le numerose forzature già citate e analizzate nei commenti precedenti.
La cosa che ho apprezzato maggiormente non è tanto il fatto che gli avvenimenti siano stati ambientati a Londra, piuttosto che siano stati ambientati a Wimbledon, ovvero durante lo Slam che più mi piace rispetto agli altri.
Mi piaciuta in particolare anche la partita di tennis, e tra l'altro non sono così tanto sicuro che Federer non sappia far rimbalzare la palla dove vuole lui come nel caso di Minerva...

Sinceramente ho notato anche io un piccolo particolare in questo caso: nonostante le oltre 600 puntate precedenti siano ambientate dopo "pochi mesi" dall'rimpicciolimento iniziale, in questa stagione troviamo un balzo temporale di 4 mesi in pochi episodi; "il caso agrodolce" era stato sviluppato sulla data del 14 marzo, ovvero il White Day, mentre London Arc viene sviluppato nel mese di luglio, poiché il torneo di Wimbledon si svolge nelle prime due settimane del mese... Mi viene spontaneo quindi dire che il tempo non è il punto forte di Gosho :D
 
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SHINICHICHAN
view post Posted on 20/10/2014, 18:22     +1   -1




CITAZIONE (Pozzus @ 20/10/2014, 17:25) 
Mi viene spontaneo quindi dire che il tempo non è il punto forte di Gosho :D

Da questo punto di vista il manga è sempre stato così, e quando parliamo del tempo dobbiamo riconoscere che di tempi ne esistono due:
*tempo dell'ambientazione: ogni caso è ambientato nel periodo in cui è scritto/disegnato (quando vengono citati la stagione/il mese/l'anno in cui un caso è ambientato questi dati corrispondono sempre alla stagione/al mese/all'anno di produzione, anche se ultimamente Gosho utilizza l'anno 20XX per evitare riferimenti più precisi);
*tempo dei personaggi: dall'inizio del manga sono passati pochi mesi, e sarà sempre così fino alla fine.

Lo stesso Gosho ha confermato nelle interviste che in Detective Conan la concezione del tempo è questa, e si può notare che è anche nel manga di Kaito Kid lo scorrere del tempo viene rappresentato nello stesso modo.
 
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view post Posted on 21/10/2014, 14:30     +12   +1   -1
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"Homo sum, humani nihil a me alienum puto"

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Come tutte le cose, anche quelle belle devono finire prima o poi, diceva Spongebob.
Ma non è questo il caso, visto che di bello in questo special dal multiforme titolo (copyright Omero Inc.) c’è solo la Baronessa che ommioddioquellavocenonsipuòsentire.

Ebbene, trama in breve: indagini. Lettere, citazioni a caso, indagini. Satan diventa Saturn (c’è una A in più ma chissenefrega no?), che diventa sabato. Sabato viene prima della domenica e dopo il venerdì, inoltre sabato va in onda Ballando con le stelle, quindi Eids, altrimenti noto nella malavita londinese come AIDS, colpirà sabato (???), infettando tutti gli spettatori di Wimbledon con le spore magiche dell’HIV. Intanto a Wimbledon Minerva deve sconfiggere Demetra, ma, dietro consiglio di Eids, assume LSD prima dell’incontro, e non imbrocca un servizio neanche se giocasse alla Wii. Poi però arriva l’allievo di Holmes, che si mette a fare il ragazzo pon pon, e in un petosecondo di quaranta minuti individua il cattivone Eids, e lo mette fuori gioco grazie al potere di Oliver Hutton. Poi non lo so, a me finisce così, perchè poi hanno inserito a caso una scena di Piccoli problemi di cuore, e credo si tratti di un messaggio subliminale, ma devo chiedere ad Adam Kadmon.

Passiamo alla ciccia, e partiamo col solito pratico elenco. Le controindicazioni mediche sono le stesse della prima parte, quindi non le ripeto. E’ presidio medico chirurgico, non somministrare ai gurzi, può causare sonnolenza e morte improvvisa (ma sembrerà un suicidio), leggere attentamente ma solo se avete voglia il foglio illustrativo.

1- Diana la vecchia cicciona, non contenta dei soldi già buttati per invitare a Londra un nano che come si muove ti scatena stragi, si offre pure di pagare a tutti il biglietto per guardare la partita dal maxischermo, intercedendo presso il Comitato, che è tipo una loggia massonica fondata e guidata da Giancarlo Magalli (stando sempre ad Adam Kadmon). Paga il biglietto a quello stesso nano che manco si è degnato di partecipare alla sua cena. Allora vecchia, non hai capito come funziona: il nano non va agevolato, soprattutto non va agevolato buttando soldi al cesso. Il nano ha contatti con gli Illuminati, i Maya, Giacobbo, John Lennon e Paolo Fox: se non riesce risolversi i problemi neanche così, be’, s’arrangia.

2- Di nuovo, si è impegnati a sventare una strage, e la cornuta pensa alla “cosa importante” che deve dire a Minerva. Datela in pasto ad Eids, vi prego.

3- Lo stratagemma del Braille non è male come idea, se non fosse per due particolari:
a. E’ troppo cervellotico. Maddai, chiedi aiuto in Braille, sul serio? Chi pensi che lo capisca? D’altra parte, la metà dei casi di Gosho che coinvolgono in qualche modo il filo da pesca e il nastro adesivo sono troppo cervellotici ed attuabili solo nella finzione, quindi… amen.
b. E’ del tutto inverosimile che un essere umano, anche se è una campionessa di tennis, anche se è la regina di stica**i, anche se si chiama Minerva, anche se è gnocca, possa costruire un codice braille facendo cadere la palla esattamente dove vuole lei, peraltro toccando la rete (che rende il tutto più imprevedibile e difficile). Ed è inverosimile perchè non si tratta di avere culo una volta, si tratta di piazzare ogni tiro senza mai sbagliare, perchè se sbagli anche solo una volta tutto il codice va serenamente a farsi fo**ere. Ma neanche se ti dopi e assumi tutte le sostanze che il tuo organismo è in grado di reggere ce la fai! Vedi Gosho, c’è una sottile linea che separa il forzato dall’impossibile, e tu in questo caso l’hai stuprata proprio.

4- Il gurzo come al solito dimostra di ricordarsi anche nei momenti di difficoltà di essere un nano che non esiste, e che deve mantenere low profile. Per questo si mette a sbraitare come un idiota sugli spalti a Minerva, blaterando di essere un allievo di Holmes e che ha tutto sotto controllo (sì, ti crediamo), facendosi riprendere e finendo in diretta televisiva in mezzo mondo, anche su Rai Sport 2. Non bastava rilasciare interviste di rito dopo ogni tentato furto del gelataio, no, vogliamo proprio che Gin per la prima volta nella sua vita si ricordi di una sua vittima. Dai, gurzo, un altro sforzo e ce la fai!

5- Minerva, ovviamente, da dea della saggezza qual è, si fida di un marmocchio giappo esaltato solo perchè è l’allievo di Holmes. “Ha urlato che mi aiuterà! Che cosa significa?” Che è un invasato megalomane, ecco cosa significa! Però è l’allievo di Holmes, quindi gli diamo retta.

6- Per la stessa logica del codice braille, Minerva è anche in grado di colpire in piena fronte un tizio a distante millemila metri, facendogli pure male. Tutto questo perchè, in realtà, Minerva è un X-Men. Sapevatelo.

7- Parliamo un attimo dei Kudo. A parte il fatto che si comprano i biglietti di mezzo Wimbledon più i pass per i cessi per permettere al figlio di spostarsi un po’ dove gli pare (sarai anche amico, amante segreto e confidente del grande capo di Scotland Yard, Kudo, ma non è che per questo ora puoi dominare il mondo), vogliamo parlare di Yusaku Sonopiùfigodimiofiglio Kudo che risolve in un attimo il codice di Eids e, nonostante ci sia il pericolo di una strage, non si degna neanche di fare una caspita di telefonata al figlio? Mi sono ampiamente rotto di Kudo Senior che ogni volta se ne esce alla fine facendo il fenomeno della situazione, invece di aiutare il figlio prima, da persona matura in grado di capire che se ci sono centinaia di persone che potrebbero crepare da un momento all’altro, una telefonata al figlio per dirgli “guarda, ho risolto il codice” la puoi anche fare, senza sporcarti le mani, e i giochini a chi è più bravo li puoi fare in un altro momento, magari quando c’è un gatto da ritrovare o giocate a Cluedo. Quello è un atteggiamento che mi aspetterei dal figlio, o da Heiji, non da un quarantenne che tra “Facciamo divertire il figlio” e “Vediamo di evitare una strage” dovrebbe avere la maturità e il buon senso di dare priorità alla seconda.

8- E arriviamo alla scena madre, quella in funzione della quale era stato pensato tutto il caso, la “dichiarazione” di Shinichi. Una dichiarazione talmente attesa, talmente desiderata, talmente preparata e studiata che Gosho la relega in un flashback. In un flashback. Il momento topico della narrazione, compresso in un fott*to flashback da mezzo minuto, in cui Shinichi come al solito pontifica su tutto, facendo la lezioncina pure a Minerva e alle sue sentenze sullo zero che non vogliono dire niente. Un flashback in cui Shinichi, dopo aver già trattato di me**a Ran chiedendole di Apollo mentre lei era in modalità fiume in piena, si “dichiara” quasi come se la stesse attaccando. Come dire: “Che pa**e Ran, come sei complessata, te e le tue pippe mentali! Mi piaci, ok? Dì alla tua amica dell’Olimpo che lo zero è l’inizio di tutto, se non consideri i numeri negativi, e che non importa quale sia il movente, non c’è ragione per uccidere… Ah no, aspetta, quella la devo tenere per il colpevole… Insomma, ora smetti di fracassarmi i ma**ni e dimmi dov’è Apollo!”
Il bello (si fa per dire), in tutto questo, è che la scena, essendo flashback, si interrompe con Shinichi che pontifica, senza mostrare la reazione di Ran. Reazione che dunque, non c’è stata: il tuo ragazzo per il quale ce la meni da seicento episodi si dichiara (per quanto in modo discutibile), e te non dici niente? Pronuncia un monosillabo, esprimiti a gesti, piangi, bacialo, stringigli la mano, dagli un calcio là dove non batte il sole, mettiti a cantare Hallelujah con un coro gospel, ma fa qualcosa, ragazza mia! No, tutto finisce così, lasciando le cose a metà (che è la cosa che riesce meglio a Gosho), perchè così c’è ancora materiale per portare avanti l’annosa love story per altri seicento episodi. Risponderà Ran? Contraccambierà? Quando e come lo farà? Ma CHISSENEFREGA!

9- Ma parliamo ancora dei Kudo, in particolare della loro provvidenziale presenza a Londra, che permette al nano di salvarsi le chiappette e tornare Kudo grazie ad una dose extra di antidoto e di tornare in Giappone a seminare morte e distruzione (rimane ancora metà della popolazione di Tokyo da sterminare, non si possono mica lasciare i lavori a metà). Antidoto extra che arriva grazie alla prudenza e alla lungimiranza di Ai, certa che il nano incosciente sprecherà la dose a disposizione per trattare male la sua bella e dichiararsi insultandola. A parte il fatto che io l’avrei lasciato marcire a Londra e sarei subentrato di diritto come capo della lotta all’organizzazione, dandomi da fare sul serio, e non soltanto nei periodi di ferie, per sistemare Ginuzzo e la bossa nel giro di una settimana. A parte questo, dicevo, passi pure l’improvviso altruismo di Ai che butta al vento non due ma tre (TRE!) dosi di antidoto per un capriccio infantile di un diciassettenne esaltato, ma anche chiudendo gli occhi in questo senso, rimane una domanda: perchè non dare direttamente la dose extra “use only in case of emergency or stupidity” al panzone tricheco, raccomandandogli di tenere nascosta la droga fino a che non si fosse resa necessaria? Perchè far scomodare i coniugi Kudo, che tra l’altro non avevano neanche il tempo materiale per fare tutto quello che hanno fatto? Sia chiaro, i miei occhi ringraziano per la presenza scenica della Baronessa Che Tutto Può, ma perchè inserirli a forza nella trama se per farlo bisogna forzare tutto il resto? Quando hai a disposizione un inutile tricheco che non aspetta altro che rendersi utile?
E la cosa ironica è che il megalomane, che senza Ai era indiscutibilmente fott*to, non solo non la ringrazia, trova anche da ridire! “Poteva anche darmene cento di pillole!”. Ma magari, così finivi in overdose e ti toglievi dalle pa**e definitivamente, pezzo di un idiota!!

10- Ultima menzione per l’adattamento. Tanto per cominciare, gentili signori della Merak, voi non potete permettervi di cambiare ad cazzum la voce della Baronessa a piacimento. Per darle una voce così anonima e priva di ogni forma di cazzutaggine, poi! Il discorso si estende anche a Kudo: Sesana doppia già una ventina di personaggi, uno più antipatico dell’altro (dal gelataio allo zio Jirocoso l’esaltato), perchè non potevate lasciargli Romanò, che gli stava anche meglio? Sesana ha una voce troppo giovanile, meno autorevole e matura, non si adatta ad un personaggio come Yusaku.
Ma tutto questo sparisce di fronte alla perla della settimana: Ai HABARA. Allora, voi potete tradurre la “dichiarazione” come caspita vi pare, “La ragazza che mi piace”, “La ragazza che amo”, “La ragazza che mi sta simpatica”, “La ragazza che ho incontrato ieri al cinema”, come vi pare. Ma non fate dire, per giunta a quella voce zuccherosa che avete appioppato alla Baronessa, Ai Habara. Ai non è Habara, dannatissimi idioti!


Considerazioni conclusive.

Punto primo. Il London Arc è l’ennesimo ritorno di Shinichi pompato come neanche il più importante dei casi mibbici (io credo che un hype come per questo caso non si sia visto neanche per HP), ma di cui non si sentiva la necessità. Lo scopo di questo “megacaso” è duplice:
1- Dare il contentino ai fan della coppia, che a quanto pare sono la stragrande maggioranza dei fan di DC, e che “chissenefrega dei Miyano e del panino d’argento io voglio il bacio del mio Shin con la mia Ran ommioddiosonounacoppiaperfetta <3<3”.
2- Tenerli buoni con un caso spacciato come importante ai fini della love story tra i due protagonisti (ma che di fatto non porta a niente, a nessun risultato, a nessuna dinamica nuova), per fargli dimenticare per un attimo dell’esistenza di una vera trama principale che procede allo stesso ritmo con cui Maurizio Costanzo corre alla maratona di New York.
In fondo, con il London Arc Gosho ci ha riempito un volume, e ha sviato l’attenzione dei lettori dai veri problemi dell’umanità. Un po’ come gli illusionisti, come il gelataio: ti fanno credere che quello che sta facendo con la mano destra sia importante, e invece lavorano con la sinistra. E tutti, puntualmente, ci cascano.

Punto secondo. Il London Arc è anche un po’ l’archetipo dello stile dei casi del Gosho di oggi: l’idea di partenza è buona, ma viene sviluppata male (quante volte ci siamo ritrovati a dirlo, nelle ultime stagioni/volumi?). Difatti, l’idea di ambientare un caso a Londra, il tempio del giallo classico inglese, la vera protagonista delle avventure di Conan Doyle, ci sta perfettamente in un’opera il cui protagonista si spaccia per l’Holmes del terzo millennio. Anzi, è tanto perfetta che viene da chiedersi perchè Gosho non l’abbia sfruttata prima. Il problema, appunto, è che poi è sviluppata male.
Mettendo per un attimo da parte la questione love story, il caso che ci propone Gosho non è neanche male: codici che sfruttano la topografia londinese, citazioni dai racconti di Conan Doyle, lo spettro di una strage imminente da sventare. Chiaro, non è niente che non ci si potesse aspettare da un caso di DC ambientato a Londra, però il materiale c’è; anzi, forse c’è persino troppa carne al fuoco. Il problema è che manca un fattore fondamentale in un caso incentrato su una potenziale strage: la tensione. La tensione, nonostante il contesto ottimale e il materiale narrativo, è ai minimi storici. E in quei pochi momenti in cui il toni si alzano un pochino, vengono subito smorzati e affossati dalla romantic dramedy in atto.
In secondo luogo, non mi convinceva quando lessi il caso sul manga, e non mi convince tuttora l’idea di spostare il climax della narrazione a Wimbledon, che in una città come Londra non è di certo il contesto con più appeal “crime” che si possa trovare. L’idea che mi sono fatto è che, concentrando la seconda metà del caso sui campi da tennis, si finisca per svalorizzare e depotenziare quell’idea iniziale di ambientare il caso a Londra, per virare sul giallo sportivo. Insomma, una strage in pieno centro a Londra avrebbe avuto tutto un altro effetto.
Scotland Yard, simbolo della crime story inglese, viene coinvolto solo di striscio, nonostante il padre del protagonista ce la meni tutte le volte con il suo amico che lavora lì. I luoghi topici, i monumenti della città vengono toccati solo di profilo, dall’esterno, senza coinvolgerli, senza nemmeno entrarvi, il più delle volte. Holmes è coinvolto solo a livello citazionistico, in funzione di una specie di caccia al tesoro che fa molto caso DB. E la minaccia-strage, come si è detto, ha l’appeal e la carica emotiva di una puntata di Porta a porta.

Punto terzo. Come ogni ritorno di Shinichi, tutto il caso è concepito in funzione della coppia ShinRan e dei loro complessi amorosi, e tutto il resto è poco curato (Shiracoso anyone?). Talmente poco curato, che il caso è pieno dall’inizio alla fine (letteralmente: da Diana buttoisoldialvento alla terza dose portata dai galoppini Kudo) di forzature, alcune trascurabili, altre fastidiose, altre ancora semplicemente inaccettabili. Perchè per nessun motivo, nemmeno per Shinichi e Ran (anzi, soprattutto per loro), puoi cambiare all’improvviso e ad cazzum la caratterizzazione di uno dei personaggi principali per servire i tuoi scopi: Ai non può passare da un giorno all’altro da “L’antidoto è una roba seria!” a “Toh, tieni due dosi, anzi facciamo tre che intanto una la userai per Ran”. Non può. E non c’è altro da dire.

Punto quarto. Paradossalmente, e ironicamente, la stessa scena madre per cui tutto il caso è stato pensato e costruito è semplicemente ridicola. Una colossale presa per il kudo. Ed è la dimostrazione definitiva, se ancora ce ne fosse il bisogno (ma non c’era), che un autore che ti piazza la dichiarazione d’amore più attesa dal suo pubblico di sempre in un flashback di trenta-secondi-trenta, è semplicemente incapace di gestire ogni qualsivoglia dinamica shojo. E che pertanto farebbe meglio a dedicarsi a quello che sa fare, invece di sconfinare troppo spesso in generi che non gli competono.
Per non parlare di come anche questa volta, anche dopo averci costruito attorno un caso lungo come la mia vita, Gosho riesca a non concludere una beneamata mazza. Sì, perchè la dichiarazione più brutta della storia non riceve nemmeno una risposta (e tutto ciò è inverosimile, anche per una come Ran)! Shinichi si dichiara a modo suo, e Ran non fa nulla. Non. Fa. Nulla. Nè ora, nè negli episodi successivi.
Così si può andare avanti per un’altra ottantina di volumi, e tenere ancora occupati i fan con periodici ritorni di Shinichi per sempre nei secoli dei secoli, amen.

Per questo, alla luce di quanto ho detto, posso affermare senza timore che sì, il London Arc è un caso inutile. Ai fini della trama, ai fini della love story, ai fini di tutto. E il caso a Londra si poteva fare ugualmente, ma con altre modalità. E senza romance, grazie.
 
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view post Posted on 21/10/2014, 15:19     +1   -1
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E finalmente il caso più lungo della storia di Detective Conan si è concluso.

Giusto per precisazione, questo non è il caso più lungo della storia di Detective Conan: più o meno è a pari con i 2h special che ci sono stati (Misteri di una notte di luna piena ad esempio). Inoltre "The clash of the red and black" sono ben 14 puntate
 
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view post Posted on 21/10/2014, 15:36     +1   +1   -1
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lol no worries at least this planet has namjoon

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Holmes, hai detto tutto quello che pensavo sul caso!
Per dirti, il caso è stato talmente inutile che alla fine la dichiarazione, seppur in flashback e detta frettolosamente, è stata la parte più bella. E non sono fan della coppia.

CITAZIONE
Ma tutto questo sparisce di fronte alla perla della settimana: Ai HABARA. Allora, voi potete tradurre la “dichiarazione” come caspita vi pare, “La ragazza che mi piace”, “La ragazza che amo”, “La ragazza che mi sta simpatica”, “La ragazza che ho incontrato ieri al cinema”, come vi pare. Ma non fate dire, per giunta a quella voce zuccherosa che avete appioppato alla Baronessa, Ai Habara. Ai non è Habara, dannatissimi idioti!

La cosa che mi fa più incazzare è che sono più di 10 anni che doppiano DC, e non sanno ancora pronunciare bene i nomi! Cioè! Che diamine!
 
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view post Posted on 21/10/2014, 15:48     +7   +1   -1
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...IN SHIHO WE TRUST...
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Due aggiunte a quel che ha scritto Holmes, tutto correttissimo (hai copiato dal mio intervento?).

1. il rapporto tra Kudo senior e jr sembra ricalcare quel che disse una volta Goku in DB. A Bulma che gli faceva notare che non c'era bisogno d'attendere l'arrivo dei cyborg tra 10 anni, ma si poteva andare ORA a sistemare il dottor Gelo, assolutamente impreparato a riceverli, e risolvere il problema (salvando anche miliardi di vite umane, visto che secondo Trunks del futuro i cyborg avrebbero quasi annientato il mondo), Goku replicò pacifico che:

a. non era giusto uccidere qualcuno che ancora non aveva fatto nulla di male (e fin qui ci posso anche stare ed accetto la spiegazione)
b. non voleva togliersi il piacere di affrontare i cyborg! Quindi rischiamo che tu perda e muoia, e la Terra sia distrutta, perché tu devi fare il bullo con i nuovi cattivi? OK!

Lo stesso in DC. Possiamo noi privare il piccolo pargolo di papà del piacere di risolvere la sfida da solo con le sue forze? Non sia mai; gli si bloccherebbe la crescita e magari mi diventa un serial killer (più di ora). Quindi rischiamo la strage, tanto il bimbo ce la farà! Non ce la dovesse fare? Pazienza, mica ci pagano!


2. i doppiatori di Yusaku e Yukiko (in pratica YuYu).

L'episodio era talmente fondamentale, ma talmente fondamentale, che i soliti doppiatori non han potuto mollare quel che stavano facendo per lavorare un paio di minuti. Quando un episodio è fondamentale è fondamentale...

Fuor di scherzo, la Merak, se può, tende ad usare le solite voci sui soliti personaggi (come mostra anche OP). Se non avviene è perché o i personaggi appaiono troppo di rado (vedi Shiho) e i doppiatori sono impegnati in altro e la comparsata non giustifica il loro richiamo.
 
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view post Posted on 21/10/2014, 16:14     +4   +1   -1
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CITAZIONE (Hikaru Ichijyo @ 21/10/2014, 16:48) 
Due aggiunte a quel che ha scritto Holmes, tutto correttissimo (hai copiato dal mio intervento?).

1. il rapporto tra Kudo senior e jr sembra ricalcare quel che disse una volta Goku in DB. A Bulma che gli faceva notare che non c'era bisogno d'attendere l'arrivo dei cyborg tra 10 anni, ma si poteva andare ORA a sistemare il dottor Gelo, assolutamente impreparato a riceverli, e risolvere il problema (salvando anche miliardi di vite umane, visto che secondo Trunks del futuro i cyborg avrebbero quasi annientato il mondo), Goku replicò pacifico che:

a. non era giusto uccidere qualcuno che ancora non aveva fatto nulla di male (e fin qui ci posso anche stare ed accetto la spiegazione)
b. non voleva togliersi il piacere di affrontare i cyborg! Quindi rischiamo che tu perda e muoia, e la Terra sia distrutta, perché tu devi fare il bullo con i nuovi cattivi? OK!

Lo stesso in DC. Possiamo noi privare il piccolo pargolo di papà del piacere di risolvere la sfida da solo con le sue forze? Non sia mai; gli si bloccherebbe la crescita e magari mi diventa un serial killer (più di ora). Quindi rischiamo la strage, tanto il bimbo ce la farà! Non ce la dovesse fare? Pazienza, mica ci pagano!


2. i doppiatori di Yusaku e Yukiko (in pratica YuYu).

L'episodio era talmente fondamentale, ma talmente fondamentale, che i soliti doppiatori non han potuto mollare quel che stavano facendo per lavorare un paio di minuti. Quando un episodio è fondamentale è fondamentale...

Fuor di scherzo, la Merak, se può, tende ad usare le solite voci sui soliti personaggi (come mostra anche OP). Se non avviene è perché o i personaggi appaiono troppo di rado (vedi Shiho) e i doppiatori sono impegnati in altro e la comparsata non giustifica il loro richiamo.

Ahahah Hikaru, come sempre quando commento tengo sotto mano il tuo intervento e quello di ShihoKudo (quando commenta prima di me), sia come spunto, sia per non dimenticare nulla.

Detto questo, da Dragon Ball, e da Goku soprattutto, me lo posso anche aspettare l'atteggiamento ca**one. Ma dal padre del protagonista di un manga giallo, quello che non fa altro che ricordare al mondo di essere superiore del figlio diciassettenne (sottolineiamo diciassettenne per mettere in risalto la tristezza di quest'uomo) anche no! XD

Per quanto riguarda YuYu, comparendo una volta ogni morte di papa non si può sperare che abbiano sempre la stessa voce, però se possiamo chiudere un'occhio su Sesana per Kudo senior, la nuova voce della Baronessa compromette la perfezione della Baronessa medesima, e non posso tollerarlo!
Ma, in fondo, poco male: al prossimo episodio con loro due (se mai ci arriveremo), avranno già cambiato voci. Di nuovo.
 
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view post Posted on 21/10/2014, 22:18     +6   +1   -1
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Super detective

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tutto il mio pensiero è espresso dal post di HolmesTM quindi è inutile che mi dilunghi troppo.

Devo contestare solamente due cose:

CITAZIONE
perchè non dare direttamente la dose extra “use only in case of emergency or stupidity” al panzone tricheco, raccomandandogli di tenere nascosta la droga fino a che non si fosse resa necessaria?

Perché il tricheco è talmente inutile che Kudo gli avrebbe sottratto immediatamente l'antidoto e lo avrebbe ingoiato all'istante, esaurendolo subito. Fors e glielo avrebbe addirittura dato lui spontaneamente, mosso a pietà. È inutile fino a questo punto.

CITAZIONE
Per questo, alla luce di quanto ho detto, posso affermare senza timore che sì, il London Arc è un caso inutile.

Per me non è stato inutile. Questo caso è stato fondamentale affinché io giungessi a due importanti conclusioni:

1) Ormai Gosho continua DC solo ed unicamente per i soldi, fregandosene che il suo lavoro possa avere una qualsiasi qualità. Tanto i gonzi lo leggono lo stesso. Trama, caratterizzazione di personaggi, credibilità, bellezza a livello proprio edonistico, non contano una cippa. non gli importa nulla che la sua creatura venga considerata il manga più bello della storia (e fino ad Halloween Party, con tutta la pecca della caratterizzazione di Ran, lo era). Basta che i soldi entrino. questo caso è stato la mortificazione di tutto ciò che ho conosciuto finora e che speravo di vedere in futuro. Ora ho la certezza che DC continuerà a far schifo e farà schifo, a questo punto, anche nel finale. Perché Gosho nello scriverlo mirerà solo ed esclusivamente alla pecunia. Se penserà che far morire Shinichi o Ran alla fine servirà ad aumentare le vendite, lo farà anche se in origine aveva pensato al loro matrimonio.

2) La mia teoria secondo cui Yusaku Kudo è il boss va finalmente a farsi friggere. Forse.
Perché la mia teoria si basava sul fatto che Gosho aveva sempre evitato di fare incontrare Yusaku con Ai Haibara. Considerato l'alto tasso di fanservice delle apparizioni dei Kudo, mi sembrava strano che comparissero così di rado. E siccome già da tempo pensavo che Gosho campasse solo per vendere, ero giunto alla conclusione che l'unica spiegazione possibile allo scarso sfruttamento dei due fosse la necessità di non far risaltare troppo il fatto che Yusaku e Ai non si sarebbero mai incrociati. Alla fine questo spiegherebbe anche le remore di Vermouth ad uccidere Conan. Non perché è figlio della sua amica, bensì perché è figlio del suo capo ed amante! Inoltre Yusaku si è sempre mostrato più in gamba di Shinichi. lui è "l'avversario da battere" quindi sarebbe di grande effetto se lui fosse il suo nemico.
Però se Ai ha telefonato a Yukiko e l'ha spedita a Londra con l'antidoto, è impensabile che Yusaku non le abbia chiesto "scusa, chi è questa tizia che ti molla così un antidoto per la nanitudine del nostro pargolo?" venendo quindi a sapere tutto sulla ramata.
Il "Forse" della mia conclusione è dato dal fatto che in questo London Arc abbiamo visto la fiera dell'assurdo, per cui è pure possibile che Yusaku faccia il fattorino di antidoti senza fare domande.

Edited by harryxginny - 22/10/2014, 00:14
 
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view post Posted on 22/10/2014, 10:09     +1   +1   -1
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...IN SHIHO WE TRUST...
targ

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Ma il bombarolo pazzo che usa codici legati ad Holmes, come si lega al teorema "i fan di Holmes sono brave persone"?

O Gosho crede che un qualunque inglese sappia ogni cosa di Holmes in quanto inglese? Perché o è così, o Ade era abbastanza appassionato da ricreare quei codici che io, ad esempio, che pure ho letto tutta l'opera di Doyle sul detective, non saprei come inventare, quindi era un fan abbastanza preparato (ma questo va in urto con il teorema precedente).
 
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view post Posted on 22/10/2014, 17:13     +5   +1   -1
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Spiegazione lunga: Gosho deve soddisfare le fantasie dei fan giapponesi che non potrebbero mai capacitarsi che esistano inglesi che non sanno tutto su Holmes. Un po' come gli scandinavi che quando vengono in italia non capiscono perché un italiano che vive a due ore di macchina dal mare non vada ogni singolo giorno al mare. Quindi per non deluderli ha fatto si che i perosnaggi di Londra fossero tutti fan ossessivi di Holmes, includendo anche i malvagi.

Spiegazione breve: prodotto commerciale
 
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view post Posted on 22/10/2014, 21:41     +1   -1

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CITAZIONE (SHINICHICHAN @ 20/10/2014, 00:03) 
CITAZIONE (FantasmaDelPassato @ 19/10/2014, 20:02) 
Ah ecco cos'altro mi ha infastidito: il movente del killer. "Mi è morta una persona cara e mo faccio una strage".

Esiste forse una ragione valida per commettere una strage?
CITAZIONE (FantasmaDelPassato @ 19/10/2014, 20:02) 
E c'è una cosa che mi dev'essere sfuggita nel finale: Ran dice a Minerva che Shinichi e Agasa sono già partiti con un altro volo (in realtà sono maldestramente nascosti alle sue spalle). Ma come si aspetta che torni a casa Conan? All'andata era in un'altra sezione dell'aereo con Agasa, quindi adesso puntuta penserà che viaggi da solo, e se durante il volo decide di andare a controllare e trova Shinichi e Agasa? Ma probabilmente a questo punto gli sceneggiatori volevano solo concludere la sag(r)a e non glie ne fregava più niente...

In realtà Ran dice che Conan e Agasa sono partiti con il volo precedente.

No, certo che non c'è, dicevo solo che il movente mi è suonato "riciclato".
Su Ran/Conan/Agasa, oooops avevo capito male, sorry!

CITAZIONE (Fifi Kuroba @ 20/10/2014, 01:01) 
CITAZIONE
Mi è morta una persona cara e mo faccio una strage

Il movente non è proprio questo. Non è strage disinteressata, ma mirata a colpire Minerva.
A lui è morta la madre perchè i dottori non l'hanno voluta curare perchè non avevano i soldi, i soldi li ha persi perchè Minerva ha perso, quindi gli ospedali interessati saltano, Minerva deve soffrire quanto ha sofferto lui quindi deve essere la mamma a saltare. Se poi salta qualche altra persona pazienza.

Appunto, e il pazzo de "L'undicesimo attaccante" ce l'aveva con Goro e con un certo gruppo di tifosi più o meno per lo stesso motivo, e se poi salta qualche altra persona pazienza...

CITAZIONE (harryxginny @ 21/10/2014, 23:18) 
Per me non è stato inutile. Questo caso è stato fondamentale affinché io giungessi a due importanti conclusioni:

1) Ormai Gosho continua DC solo ed unicamente per i soldi, fregandosene che il suo lavoro possa avere una qualsiasi qualità.

Notai lo stesso fenomeno già in remoti tempi lontani quando ero un fan di PKNA, già dopo un po' la prima serie iniziava a scadere, e sorvoliamo sulla seconda e sull'innominabile terza serie. E parlo di un fumetto che, tra tutte e tre le serie, arrivò a fatica ad un centinaio di numeri, figurati Conan che ne ha millemila...
 
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110 replies since 11/10/2014, 20:53   8135 views
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