In un delirio febbrile mi sono immaginata questo finale:
Ai pensa spesso a Shuichi, non sa chi sia ma quando lo vede ha la sensazione di conoscerlo da molto molto tempo, ma non sa il perchè e ne è preoccupata (per questo quando lo vede sembra spaventata...). Inoltre, ogni tanto le capita di sognare di essere molto piccola e di aggirarsi in un laboratorio, toccando curiosa gli oggetti che trova in giro, finchè non inciampa, cade e si sbuccia un ginocchio, scoppiando a piangere; arriva un uomo col camice, la prende in braccio e la consola...a questo punto Ai si risveglia sempre con solo vaghi e confusi ricordi del suo sogno.
Shuichi è nella sua auto, parcheggiato davanti alla scuola elementare. Accanto a lui è seduta Jodie. I bambini escono; l'attenzione dei due si sposta su un gruppetto a noi ben noto. "Hai intenzione di parlarle?" chiede Jodie a Shuichi. "No...non ancora. E' troppo presto". "Ma allora perchè vieni qui tutti i giorni? Solo per vederla da lontano? Così non fai altro che farti del male". "Meglio a me che a lei" risponde l'uomo, e dopo un'ultima occhiata ad Ai mette in moto l'auto allontanandosi nella nebbia (che fa molto coreografico).
In un luogo misterioso, vediamo Vermouth come non pensavamo di vederla mai: terrorizzata. Il Boss incombe su di lei con un sorriso non proprio rassicurante, chiedendole se pensava davvero di poter avere segreti per lui, sventolando le cassette con le registrazioni che lei aveva fatto con le cimici piazzate a casa di Agasa. Vermouth è allibbita, perchè pensava di averle distrutte, ma a quanto pare Grappa è riuscito in qualche modo a recuperarle (come? Boh ^^). L' amabile boss rinchiude la donna nella stanza, non prima di averle poco affettuosamente circondato il collo con le mani e sussurrato nell'orecchio "Adesso mi occuperò di Sherry e di quel verme che l'ha aiutata...poi penserò a una maniera particolarmente *deliziosa* di ucciderti" e se ne va mollandola lì.
A casa Agasa il telefono squilla, Ai risponde e una voce ansima: "Sherry, vattene subito via di lì! Stanno venendo a prendere te e Cool Guy" e mette giù. Ai riconosce allibbita la voce di Vermouth, chiama Conan e vista la situazione decidono di chiedere protezione all'FBI, utilizzando un numero che Jodie aveva dato ad Ai quando lei aveva rifiutato l'offerta di entrare a far parte del programma di protezione dei testimoni. L' efbiai arriva nella persona di Jodie, ma prima di poter caricare in auto Ai e Conan (che ha lasciato un veloce bigliettino per Ran che era, chessò, a far spese con la madre mentre Goro era a buttar via i guadagni dell'ultimo caso alle corse dei cavalli^^), chi ti arriva se non Gin e Vodka? Che dopo un paio di frasi sborone ( " ma che bambina deliziosa sei, Sherry...tieni, gioca un po' con questi Lego di piombo!" ) si accingono a sparare a Jodie, Conan e Ai; ma quest'ultima si offre di arrendersi spontaneamente se lasceranno andare gli altri, "tanto è solo me che volete". "Spiacente, piccola, ma sono mesi che desidero vedere la faccia di quel bastardo che ti ronza intorno contorcersi nell'agonia" e spara a Conan prendendolo in pieno. Jodie urla ad Ai di scappare e inizia a sparare verso i men in black, Ai però corre verso Conan ma viene atterrata da una pallottola in una gamba. Gin si avvicina per finirla, mentre le pallottole di Jodie lo sfiorano senza toccarlo (scena inquietante)...finchè anche lui non crolla, colpito in pieno da...Shuichi! Che velocissimamente afferra Ai, grida a Jodie di prendere Conan e corre con lei verso la sua auto, riuscendo ad allontanarsi mentre Gin benchè ferito bestemmia in direzione di Vodka che con la sua leggendaria mira è riuscito solo a rompere le finestre di casa Agasa (che è fuori pure lui, a un convegno scientifico). In auto Conan si risveglia: per fortuna Gin l'ha colpito agli occhiali che sono antiproiettile, quindi è rimasto solo tramortito. Jodie, alla guida, chiede a Shu cosa ci fa lui lì, aspettandosi qualche risposta sarcastica, ma tace di colpo
vedendolo fissare con sguardo trasognato Ai, svenuta, stringendola tra le braccia. Con un tono di voce più dolce l'ex prof gli dice di non preoccuparsi, che la ferita alla gamba non è grave e Shiho si riprenderà presto. Il tonno si accorge che qualcosa non va e chiede a Shu chi sia, che cosa lo leghi ad Ai e come fanno a conoscere il suo vero nome. "Non è import..." inizia Jodie. "Io ero...sono Atsushi Miyano" risponde Shu. Basimento di Conan: "Quel nome...ma tu sei..." "Sì...sono il padre di Shiho". "Ma...lei aveva detto che i suoi genitori erano morti"..."Era quello che credevo...non potevo certo pensare che invece mio padre mi avesse abbandonato". A pronunciare queste parole è Ai, appena risvegliatasi e intenta a fissare il padre con un misto di incredulità e rabbia. "Lasciami andare!" gli intima, e lui senza dire una parola la passa sul sedile di dietro, accanto a Conan a cui lei indolenzita si appoggia (imporporimento del tonno). Per un po' regna il silenzio, poi Shu dice: "Shiho...posso almeno spiegarti che cosa è successo?" Ai gli dice che non ce n'è bisogno, perchè grazie alle cassette che la madre aveva registrato per lei era venuta a sapere dell'intenzione dei suoi genitori di fuggire dall'Organizzazione, sia per il bene delle figlie che non volevano come loro prigioniere, sia perchè le ricerche che stavano conducendo avrebbero avuto conseguenze terribili per l'umanità. Il problema è che si erano fidati di Pisco...accordandosi con lui perchè portasse le bambine in un posto sicuro, mentre i due scappavano da soli in auto, visto che se fossero partiti tutti e 4 insieme sarebbero stati troppo facilmente individuabili; si sarebbero poi ricongiunti più tardi. "Ma Pisco vi tradì e raccontò tutto al Boss...che ordinò di inseguirvi e riportarvi indietro possibilmente vivi. Ma così non è stato, non è vero?" "Esatto. Nel disperato tentativo di sfuggire ai nostri inseguitori, io e tua madre precipitammo giù per una scarpata"..."Ma allora perchè tu sei sopravvissuto??? E perchè non sei venuto a prendere me e mia sorella?? Perchè ci
hai lasciate in loro balìa...dove eri tu, quando mia sorella è morta???" grida Ai disperata. Shu per un po' tace, poi spiega "E' stato grazie a tua madre...lei si gettò sopra di me quando precipitammo, e riuscì così a risparmiarmi la vita. Benchè ferito gravemente, riuscii a uscire dalla carcassa dell'auto e, in qualche modo, a trascinarmi fino a un paese dove mi curarono e mi tennero nascosto. Non ho mai saputo perchè l'avessero fatto. Prima di andarmene, decisi di assumere la pillola della formula per il ringiovanimento che io e tua madre eravamo riusciti a creare, anche se era solo sperimentale...speravo che, con qualche anno di meno, sarebbe stato più difficile per l'Organizzazione rintracciarmi. Ma non sapevo ancora che il mio aspetto sarebbe rimasto così...per sempre. Appena mi fu possibile, venni subito a cercarvi, ma come dovevo aspettarmi la base dell'Org. si era trasferita chissà dove, e non avevo modo di trovarvi..." racconta poi di aver deciso di chiedere aiuto all'FBI, che già da tempo lavorava per individuare e distruggere l'Org. L'unico a sapere tutta la verità su di lui era James, ma dopo Halloween Party decise di raccontarla anche a Jodie. Aggiunge di avere avuto una storia con Vermouth, sia per cercare di incastrarla, sia perchè aveva scoperto che Shiho era stata affidata a lei, mentre studiava in America. "Ti ho osservata più volte, di nascosto" le dice "ma non ho mai provato ad avvicinarti, per non metterti in pericolo...o forse per vigliaccheria". Silenzio. Shu aspetta che Ai dica qualcosa, ma lei tace.
I nostri restano per un po' sotto la protezione dell'FBI, ma per tutto quel tempo Ai si rifiuta di parlare al padre. Conan le chiede il perchè, e lei risponde che forse vorrebbe perdonarlo, ma poi pensa alla foto di Akemi, morta, sul giornale, e non riesce a farlo. "Anch'io non ho potuto fare niente per salvarla...eppure con me parli". "Tu non hai colpa di quello che è successo...se ti ho accusato è stato solo per disperazione". "Ma neppure tuo padre ha colpa". Ai non sa che rispondere.
Sul cellulare di Conan arriva una telefonata...è Vermouth, che gli dà un putiferio di informazioni sull'Org., compresa la loro locazione. Shu prende il telefono, le dà dell'idiota e le chiede perchè li sta aiutando. "Ma, tesoro, è per ringraziarti della cura ringiovanente che mi avete propinato!" e chiude. Mentre dall'altro capo del filo gli astanti basiscono, Vermouth appoggiata alla cabina del telefono ripensa a quando il Boss, con l'inganno, le fece ingollare l'elixit vitae sperimentale, perchè voleva fare di lei "la sua eterna bambola". Quindi sparisce nel buio e mai più nulla si saprà di lei (come ha fatto a scappare dal Boss? Boh ^^)
I nostri partono verso la base nera (ahahahaha! ehm), Ai e Conan non accettano di essere lasciati fuori, anzi Ai prepara in 4 e 4 8 un paio di pasticche di antidoto temporaneo. Shu, vedendo Shiho, pensa a quanto somigli ad Elena...
Giunti in loco succede un patapum che non ho pensato nei dettagli ^^ diciamo che più o meno riescono a far fuori i men in black, ma poi scoprono che nel palazzo si trova una bomba che, se esplodesse, distruggerebbe metà quartiere...mentre la sopraggiunta polizia fa evacuare la zona, Shu va a disinnescare la bomba, gli altri vogliono fermarlo ma lui grida a Shiho: "Non ho potuto salvare mia moglie e la la mia figlia maggiore, ma non permetterò che ti succeda qualcosa" e va. Riesce a disinnescare la bomba, ma mentre corre giù per le scale sopraggiunge Gin che pareva morto, ma si è rialzato sanguinante (tipo Scream) e sta per sparare a Shu...ma Shiho, che era rimasta lì ad aspettarlo, gli si para davanti venendo ferita al posto suo. Shu uccide Gin e corre all'ospedale...
Ai (che intanto è tornata bambina) è fuori pericolo...Shu va nella sua stanza e le chiede perchè gli abbia fatto da scudo col suo corpo. Lei gli risponde che si è comportata da stupida, attribuendo a lui colpe che sentiva inconsciamente sue, quando avrebbe dovuto essere felice che una persona così vicina a lei fosse sopravvissuta: "Non me lo sarei mai perdonata, se ti avessi perso...papà". E' la prima volta che lo chiama così. Shu esce dalla stanza fingendo indifferenza ma visibilmente commosso; Ai sorride e dice a Conan e Jodie che possono uscire da dietro le tende (i due si erano nascosti per assistere alla scena e sono sorpresi che Ai li abbia beccati
).
Una volta guarita, Ai grazie alle informazioni recuperate sull'APTX e con l'aiuto del padre crea l'antidoto e lo dà a Conan; lui le chiede perchè non lo prenda anche lei, e Ai risponde di aver deciso di continuare a vivere come una bambina, per poter finalmente avere l'esistenza serena che non ha mai avuto; solo, adesso vivrà non più con Agasa, ma con il padre. Qualche tempo dopo, Ran e Shinichi sono nel parco che ridono e scherzano, e Ai, nascosta li osserva. Con lei c'è Shu. "Gli volevi molto bene, non è vero?" "Sì, è vero" risponde malinconica Ai. "Tanto che per qualche tempo il mio egoismo ha rischiato di prendere il sopravvento..ma ci sono cose che sono destinate ad accadere, ed opporsi non è solo inutile, ma anche stupido e crudele". Ai sorride e prende per mano il padre, e insieme si allontanano verso il tramonto rosso fuoco tipico dei finali dei cartoni giapponesi.
Nell'epilogo, una carrellata dei personaggi tra qualche anno: Goro ed Eri, tornati insieme, giocano insieme a Yusaku e Yukiko con il loro nipotino di nome Conan; Sato si aggira per la stazione di polizia con delle pratiche in mano, mentre Takagi le accarezza il pancione; Heiji e Kazuha stanno organizzando il matrimonio e litigano per le bomboniere; Sonoko passeggia insieme a Makoto guardando sognante un manifesto raffigurante Kid, tra l'esasperazione del marito; Ai, che sta studiando per diventare pediatra, saluta Shu e va insieme a Genta, Ayumi e Mitsuhiko a trovare Agasa che è diventato ricco vendendo i suoi gadget per piccoli detective.
FINE!