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Una Vacanza In Giallo

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view post Posted on 11/6/2016, 16:38     +1   -1
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The Dark One

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buon pomeriggio a tutti. visto che oggi ho tempo, e per ora è tutto tranquillo, ne approfitto per aggiornare, così se domani dovessi correre in ospedale, non dovete aspettare a lunedì.

eravamo rimasti al kudo che con la sua sola presenza scatena morte e distruzione. riusciranno le povere vittime ad evitare il peggio? perchè c'è sempre un peggio, quando si parla di shinichi kudo....

UNA VACANZA IN GIALLO


Sesta Parte



Mentre aspettava, prese il cellulare sul comodino e scattò qualche foto alla signora, con diverse angolazioni, prima di sollevarla e trasportarla sul letto. Poi fotografò anche la cassaforte e la finestra aperta: non sembravano esserci tracce, impronte o materiale organico.
Sarà difficile, pensò infilando il cellulare nella tasca dei calzoni e tornando verso la donna.
“Signora? Signora Kurata?” la chiamò, dandole piccoli schiaffi sulle guance. “Signora, mi sente? Deve svegliarsi. Ho bisogno che mi dica cosa è successo.”
“Shinichi.” Sulla soglia apparve Shiho. “Ho mandato l’impiegato a chiamare il direttore, la sicurezza e il dottore.”
“Il marito?”
“Russa alla grande.” Entrò nella stanza, camminando sulle punte dei piedi e osservandosi intorno con attenzione. “Dunque, il Ladro Gentiluomo ha colpito?”
“Così sembra. Ma non ho tutte le informazioni necessarie sul suo modus operandi, quindi non posso ancora fare ipotesi.”
“Vuoi che le cerchi?”
Shinichi le sorrise. “Grazie, tesoro.”
Lei ricambiò il sorriso. “Nel frattempo, prova con i sali. Ogni donna ne ha.”
“Oddio, mia moglie...”
“Signor Kaneshiro.” Shinichi lo intercettò sulla soglia, prima che potesse entrare e distruggere prove importanti. “Sua moglie è solo svenuta. Ha dei sali con lei? Per farla riprendere.”
L’uomo sbatté le palpebre, come se non capisse. Poi annuì. “Si...credo. Nella borsa.”
Shiho individuò la borsa su una sedia, frugò per qualche momento, e riuscì a trovare la boccetta. Si accostò al letto e la agitò lentamente sotto il naso della donna, per un paio di volte, finché lei non emise un gemito, e sollevò le palpebre.
“Cosa...”
“Signora, non si agiti.” Shiho la tenne giù con gentilezza. “È stata drogata con il cloroformio. Rimanga giù, finché la testa non smetterà di girare.”
Hiromi annuì, chiudendo gli occhi e restando immobile per un paio di minuti. Quando riaprì gli occhi, sembrava più lucida. In quello stesso momento, arrivarono il direttore, con l’impiegato e un uomo con gli occhiali che doveva essere il dottore.
“Non entrate, vi prego.” Shinichi li bloccò sulla porta. “C’è il rischio di cancellare eventuali prove.”
“Ma...cosa è successo?” domandò il direttore, pallido e sudato.
“La signora è stata addormentata con il cloroformio. E derubata.”
“Oh, mio Dio!” esclamò l’uomo, cacciando dalla tasca un fazzoletto per asciugarsi il sudore sulla fronte. “Cosa...cosa devo fare?”
“Allerti la sicurezza, nessuno deve entrare o uscire dall’hotel. Faccia chiamare la polizia, dovranno fare i rilievi del caso e interrogare le persone coinvolte. Dottore, lei può controllare le condizioni della signora?”
Shinichi prese subito il controllo della situazione, e gli altri furono ben lieti di affidarsi a mani esperte. Il dottore visitò la donna, ancora un po’ intontita, e decretò che in generale le sue condizioni erano buone.
“È sotto shock, ma si riprenderà.”
“Posso farle un paio di domande, dottore?” chiese Shinichi, accostandosi al letto. Durante la visita, era usciti tutti dalla stanza.
“Solo un paio, signor Kudo. Non la faccia agitare troppo, potrebbe avere una crisi.”
Shinichi annuì e si inginocchiò, sorridendo gentilmente alla donna, che lo guardava con occhi un po’ vacui.
“Signora, si ricorda di me? Sono Shinichi Kudo.” La donna sbatté le palpebre, e annuì. “Ho bisogno che mi racconti cosa è successo. Si ricorda qualcosa?”
Hiromi chiuse gli occhi, restando in silenzio per qualche minuto.
“Ero sola. Mi sono preparata per andare a letto, ma non riuscivo a dormire perciò ho preso un libro. Alla fine, devo essermi addormentata, perché mi ha svegliata un rumore. Pensavo fosse mio marito, poi ho visto una figura che veniva verso di me, e...aveva in mano un coltello.” La voce si fece più flebile, gli occhi le si riempirono di lacrime. “Ho pensato che volesse uccidermi, e...ho cercato di scappare. Ma lui...mi ha raggiunto, e...mi ha premuto qualcosa contro la bocca. Aveva un odore fortissimo, insopportabile, e...è diventato tutto buio.”
“È riuscita a vedere in faccia la persona che l’ha aggredita?”
Lei scosse la testa. “No. Era troppo buio.”
“Ha parlato di un lui.”
“Beh...” Hiromi corrugò la fronte. “Credo fosse un uomo. Quando mi ha afferrato, ho sentito che era un uomo.”
“Ricorda più o meno che ora era quando si è messa a leggere?”
La donna dovette pensarci un attimo. “Ricordo che mentre leggevo a un certo punto sono andata in bagno, e ho visto l’ora. Era mezzanotte e quindici.”
“Suo marito non è tornato per niente?”
“Non mentre ero sveglia.”
Shinichi esitò un momento. “Avete litigato per caso?”
“Abbiamo avuto una discussione, ma...nulla di che.” Lui... Fu interrotta da un colpo di tosse. “Lui aveva dei problemi sul lavoro, e...beh, forse si concedeva qualche bicchiere di troppo.”
“Che genere di problemi aveva?”
“Non lo so. Dovreste chiederlo a lui...” Tossì di nuovo. “Scusate, io...potrei avere un po’ d’acqua?”
Il dottore riempì il bicchiere sul comodino e lo porse alla donna.
“Signor Kudo, forse dovremmo lasciarla riposare. Ci penserà la polizia a interrogarla, quando si sarà ripresa.”
“Grazie, dottore.” mormorò la donna bevendo un altro sorso. “Io...sono davvero stanca, e...”
Si interruppe di colpo, spalancando gli occhi. Emise un gemito strozzato e si portò la mano al petto, boccheggiando. Sia Shinichi che il dottore scattarono in piedi, ma non c’era nulla che potessero fare. Il corpo della donna si tese, poi si rilassò e rimase immobile sul materasso, gli occhi spalancati e la bocca aperta in un ultimo grido.
“Oddio...” balbettò il dottore, barcollando e appoggiandosi al muro per non cadere. “È...è...”
“Morta.” Shinichi le posò due dita sul collo, alla ricerca di un battito che non c’era.
“Come...”
“Mio dio, Hiromi!”
Il marito era fermo sulla soglia della camera, gli occhi spalancati e colmi di lacrime. Si lanciò di scatto verso il letto, ma Shinichi fu lesto a intercettarlo e bloccarlo.
“Mi lasci! Mi lasci, devo andare da mia moglie!”
“Signore. Per favore. Questa è la scena di un crimine, non...”
“Scena del crimine? Ma che sta dicendo? Mia moglie non è stata uccisa!”
“No, ma c’è comunque stato un crimine qui.” Shinichi incrociò lo sguardo della moglie, ferma sulla soglia. “Tesoro, vorresti dare un’occhiata alla signora Kurata? In attesa della polizia e dei suoi esperti.”
Shiho annuì e raggiunse il letto con passo leggero. Il dottore si fece fa parte, ben lieto di lasciare alla giovane donna quella spiacevole incombenza. Shiho esaminò attentamente il corpo, concentrandosi sul volto e sulle mani, mentre Shinichi portava l’uomo in salotto e gli metteva in mano un bicchiere di bourbon, l’unica bottiglia rimasta miracolosamente intatta nonostante la caduta.
“È morta, vero?” chiese con voce tremante, dopo aver trangugiato l’intero bicchiere.
“Si.”
“Oddio.” Kaneshiro si prese la testa tra le mani, singhiozzando. “Dovevo restare con lei! Non dovevo lasciarla sola! È colpa mia se è morta!”
“Signor Kaneshiro. Sua moglie mi ha detto che aveva problemi sul lavoro, e per questo...”
“Ho cominciato a bere, si.” ammise l’uomo, con un sospiro. “Mi vergogno di me stessa, ma...è così. Hiromi mi ripeteva sempre che non serviva a niente, ma non riuscivo a fare altrimenti.”
“È rimasto sempre al bar dell’hotel da quando sua moglie si è ritirata per la notte?”
Lui scosse la testa. “No, sono salito un attimo verso le dodici, avevo dimenticato le sigarette. Dev’essere allora che ho lasciato la mia chiave magnetica in camera.”
“Sua moglie era sveglia?”
“No, dormiva.”
“Ha visto qualcosa? Ha avuto la sensazione che ci fosse qualcosa di strano...qualcuno che si nascondeva?”
“No, no. Nessuno. Era tutto normale.”
“Quanti bicchieri ha bevuto prima di salire?”
“Due o tre.”
“E dopo?”
“Non lo so. Non me lo ricordo. Ma il tizio del bar lo saprà, ho fatto accreditare tutto sul conto della camera.”


pensavate forse che non ci sarebbe scappato il morto? beh, con kudo nei paraggi, è impossibile.
se volete sapere come proseguiranno le indagini, vi aspetto domenica prossima per il solito aggiornamento :)
 
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view post Posted on 11/6/2016, 21:08     +1   -1
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Devo dire che la storia ha una trama abbastanza fissa, carina.
Non è che mi abbia colpito particolarmente -con tutto il rispetto- ma non è da mettere nella lista nera.
Hai una grande capacità -leggendo anche " la forza di un sogno"-, ma qui non l'hai dimostrata del tutto.
Buona grammatica, storia abbastanza neutrale -parlando di gusti, ovviamente- .
 
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view post Posted on 12/6/2016, 06:14     +1   +1   -1
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Figurati se non creava. Mi stavo preoccupando! E Shiho fa il dottore, la adoro.
 
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view post Posted on 12/6/2016, 13:14     +1   -1
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"Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in 10 secondi, allora non vale la pena di saperla."

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CITAZIONE
“Nel frattempo, prova con i sali. Ogni donna ne ha.”

Ma no, non servono i sali, due schiaffoni poderosi e vedi come si sveglia la tipa.

CITAZIONE
“Cosa...cosa devo fare?”

Mandare via Shinichi dall'albergo e bandirlo a vita,vedrà che la sfiga non le darà più fastidio.

CITAZIONE
“Morta.” Shinichi le posò due dita sul collo, alla ricerca di un battito che non c’era.

Ed ecco la salma, arrivata a gran sorpresa! Tutti quanti eravamo concentrati sul furto e zac!
Ma adesso Kudo dovrà vendicarsi, è un gravissimo affronto verso di lui uccidere qualcuno proprio sotto al suo naso.

CITAZIONE
“No, sono salito un attimo verso le dodici, avevo dimenticato le sigarette. Dev’essere allora che ho lasciato la mia chiave magnetica in camera.”
“Sua moglie era sveglia?”
“No, dormiva.”

Ma scusa, la moglie ha detto che a mezzanotte e un quarto è andata in bagno e che il marito non c'era, per cui, quando il marito è entrato in camera a mezzanotte, lei non doveva essere sveglia, nel pieno della lettura del libro?
 
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view post Posted on 12/6/2016, 13:28     +1   -1
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Tutte le donne portano i sali in borsa? Per quanto ti adori, mia Divina, mi pare una mincxxxta!
 
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CITAZIONE (LunaPotter @ 11/6/2016, 22:08) 
Devo dire che la storia ha una trama abbastanza fissa, carina.
Non è che mi abbia colpito particolarmente -con tutto il rispetto- ma non è da mettere nella lista nera.
Hai una grande capacità -leggendo anche " la forza di un sogno"-, ma qui non l'hai dimostrata del tutto.
Buona grammatica, storia abbastanza neutrale -parlando di gusti, ovviamente- .

prima di tutto, grazie per aver letto il mio libro.

e anche per aver letto la ff. ma con storia fissa cosa intendi?


li hanno, hikaru, li hanno!!! almeno, quelle dei romanzi
 
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view post Posted on 12/6/2016, 16:48     +1   -1
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Kudo non si smentisce mai.
 
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Giuly-chan_03
view post Posted on 13/6/2016, 11:11     +1   -1




Che strano è morta !
Sono curiosa di sapere chi l'avvelenata!
 
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view post Posted on 13/6/2016, 20:30     +1   -1
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CITAZIONE (ShihoKudo @ 12/6/2016, 16:26) 
CITAZIONE (LunaPotter @ 11/6/2016, 22:08) 
Devo dire che la storia ha una trama abbastanza fissa, carina.
Non è che mi abbia colpito particolarmente -con tutto il rispetto- ma non è da mettere nella lista nera.
Hai una grande capacità -leggendo anche " la forza di un sogno"-, ma qui non l'hai dimostrata del tutto.
Buona grammatica, storia abbastanza neutrale -parlando di gusti, ovviamente- .

prima di tutto, grazie per aver letto il mio libro.

e anche per aver letto la ff. ma con storia fissa cosa intendi?


li hanno, hikaru, li hanno!!! almeno, quelle dei romanzi

Storia fissa intendo come una storia neutrale.
 
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view post Posted on 19/6/2016, 16:09     +1   -1
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buon pomeriggio a tutti. il mio nipotino è finalmente nato, quindi posso aggiornare con tutta tranquillità.
avevamo lasciato il nostro "caro" kudo alle prese con un furto, e alla fine ci è scappato pure il morto...

UNA VACANZA IN GIALLO


Settima Parte



In quel momento, il direttore fece ritorno con la polizia.
“Ispettore Henry Cahill, del dipartimento centrale.” si presentò l’uomo alto e biondo, andando dritto verso Shinichi. Insieme a lui, c’erano quattro agenti e due tecnici della scientifica. “Il direttore mi ha detto della presenza di un detective giapponese. Non credevo avrei mai avuto il piacere di incontrare Shinichi Kudo. Ho letto parecchio su di lei.”
“Non creda a tutto quello che scrivono.” commentò Shinichi, con un sorriso.
“Allora, cosa abbiamo qui? Il direttore mi ha detto del furto...”
“In realtà, la situazione si è appena complicata. La donna è morta.”
L’ispettore corrugò la fronte. “Morta? E come...”
“Infarto.” lo interruppe una voce femminile, dolcemente. Entrambi gli uomini si volsero verso la donna sulla soglia, e l’ispettore si ritrovò folgorato da quel volto perfetto, gli occhi di un verde intenso, i capelli ramati che le ricadevano morbidamente sulle spalle, il corpo snello e morbido avvolto in una camicia da notte rosa pallido. “Credo sia morta di infarto. Probabilmente causato dallo shock di essere stata aggredita.”
“Mia moglie Shiho.” la presentò Shinichi. “Le ho fatto esaminare il corpo. È un medico, ogni tanto mi aiuta nelle indagini... tesoro, l’ispettore Cahill.”
“Piacere.” Shiho gli sorrise, e l’uomo arrossì. “Lascio campo libero ai suoi esperti. Loro sapranno sicuramente darle risposte più precise.”
“Si...grazie, signora Kudo.” mormorò l’ispettore, schiarendosi la voce con un colpo di tosse, poi ordinò a uno degli agenti di chiamare il medico legale e agli altri di cominciare a raccogliere le deposizioni dei presenti, mentre lui e quelli della scientifica entravano nella stanza in cui c’era il cadavere.
“Allora, cosa ne pensi?” chiese Shiho, cingendogli la vita con entrambe le braccia.
“Non lo so. C’è qualcosa...” Shinichi la abbracciò e le depose un bacio tra i capelli. “E tu?”
“Dai segni, direi che si tratta di infarto. Solo che...” Shiho corrugò la fronte. “L’odore del cloroformio è molto forte, però...ho avuto l’impressione di sentire un altro odore sotto. Mandorle amare.”
“Capisco.” Shinichi cacciò dalla tasca il cellulare con cui aveva scattato le foto sulla scena del crimine. Le osservò attentamente per qualche minuto, con Shiho che sbirciava al di sopra della sua spalla. “Non sembra anche a te che ci sia qualcosa...di sbagliato?”
“Troppo artificioso?” rispose Shiho, dopo un momento. “Costruito ad arte?”
“Ecco perché ti ho sposato.” fu il commento malizioso di Shinichi, che si chinò a sfiorarle le labbra con un bacio.
“E io che pensavo per la mia bellezza.”
“Anche per quello.” Le diede un altro bacio. “Senti, puoi dare questo cellulare all’ispettore e tenerlo occupato? Sembra avere un debole per te.”
“Cosa hai in mente?” gli domandò Shiho, prendendo il telefono.
“Un paio di cosucce per provare la mia teoria.” Le sorrise, smagliante. “E dovresti darmi anche il tuo cellulare. Voglio saperne di più su questo Ladro Gentiluomo.”

Shinichi scese al pianoterra e si recò al bar, aperto tutta la notte. C’erano tre uomini e due donne che occupavano i tavolini rotondi, e le luci soffuse delle lampade creavano un’atmosfera intima e tranquilla. Per un momento, il giovane Kudo si chiese quali preoccupazioni e quali problemi inducessero quelle persone a bere in solitudine in un bar alle quattro di notte, poi scosse la testa. Non erano affari suoi.
“Buonasera, signore. Cosa le servo?” gli chiese il barman, quando si accostò al bancone.
“Nulla, grazie.” Si appollaiò sullo sgabello, rivolgendogli un sorriso affabile. “Lei lavora qui tutta la notte?”
“Si, signore. Come vede, c’è sempre qualcuno che ha bisogno di un buon drink.”
“Già. Fate credito qui?”
“Per chi vuole saldare tutti i conti alla fine, addebitiamo sulla stanza.”
“Quindi se io le chiedessi di vedere gli addebiti di un amico...”
Il barman, un giovanotto alto dall’aria sveglia, sorrise. “C’è la privacy.”
Shinichi si sporse verso di lui, con espressione seria. “Si è verificato un crimine in questo hotel. Un furto.”
“Oh, cielo. È stato il Ladro Gentiluomo, quello di cui tutti parlano?”
“Può darsi. Per questo, ho bisogno di farle qualche domanda su una persona.” Gli mostrò il tesserino. “Sono un detective, e sto collaborando con l’ispettore Cahill, che è di sopra ad esaminare la scena del crimine.”
“Farò il possibile per aiutare la polizia.”
Shinichi sorrise, mascherando la sua soddisfazione. “Il signor Kaneshiro, a che ora è arrivato qui?”
“Erano le undici, più o meno. Poco dopo la fine dello spettacolo. Sono venuti in parecchi per un ultimo bicchiere.”
“Quanto è rimasto?”
Il giovanotto corrugò la fronte. “In effetti, fino a poco fa. Si era addormentato su uno dei divanetti, e l’ho spedito in camera.”
“Ha bevuto parecchio?”
Il barman prese il quadernetto sotto il bancone e lo aprì alla pagina che gli interessava, mostrandola a Shinichi. “Qui segniamo tutti gli accrediti alle camere.”
Il giovane detective annuì, mentre leggeva. “Sei consumazioni.”
“Gli piaceva il whisky.”
Shinichi annuì e sfogliò le pagine, trovando quelle che riguardavano la sera precedente. “Anche la prima sera si è fermato al bar, ma ha preso solo due whisky ed è tornato subito in camera... ha parlato con lui stasera?”
“Non molto. Era un tipo silenzioso, che stava sulle sue. Mi ha chiesto se ero sposato o fidanzato, e quando gli ho risposto di no, mi ha sorriso e mi ha detto che ero fortunato. Ho visto che aveva la fede, e allora gli ho chiesto se la sua signora gli dava problemi. Lui ha fatto una smorfia e ha detto che tutte le donne danno problemi, e che quando meno te lo aspetti ti pugnalano alle spalle.”
“Ha detto altro?”
“No, poi ha preso il suo bicchiere ed è andato ai divanetti.”
“È rimasto sempre qui?”
Il giovanotto ci pensò su un attimo. “No. Ha detto di aver dimenticato le sigarette, ed è salito in camera.”
“Ricorda che ore erano?”
“Più o meno, mezzanotte.”
“Poi non si è più mosso?”
“È uscito per qualche minuto. Diceva di aver bisogno di un po’ d’aria, e di fumare. Credo sia andato nella zona delle piscine, perché ho notato che aveva la manica della camicia un po’ bagnata sui polsi.”
“Ricorda che ore erano?”
“No, perché c’era parecchia gente da servire, ed ero troppo occupato per badare all’ora. Comunque, non tanto dopo che era andato in camera a prendere le sigarette.”
Shinichi ringraziò il giovanotto e uscì in giardino. L’aria era piacevolmente tiepida, e una serie di lanterne illuminavano l’oscurità e gli permettevano di vedere con sufficiente chiarezza. Raggiunse la zona piscine, e si guardò intorno con attenzione. Notò il cartello accanto a una di esse- INAGIBILE PER MANUTENZIONE- e si accostò al bordo, scrutando oltre la superficie dell’acqua.
Un paio di minuti dopo, sorrideva soddisfatto. Dunque, è così? Credo di aver capito, ma mi manca ancora qualche elemento.


il mistero si infittisce. morte sospetta? e cosa c'entra il ladro gentiluomo?
per saperne di più, vi aspetto domenica prossima :)
 
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view post Posted on 19/6/2016, 16:28     +1   +1   -1
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Ma chi se ne frega della morta e del ladro! Che il poliziotto provolone stia lontano dalla Divina o ci sarà una seconda salma!
 
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Giuly-chan_03
view post Posted on 19/6/2016, 18:34     +1   +1   -1




Innanzitutto auguri per il tuo nipotino! :)
A quanto pare Shinichi a giá quasi risolto il mistero...
Shiho è bravissima!
 
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view post Posted on 21/6/2016, 13:44     +1   -1
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"Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in 10 secondi, allora non vale la pena di saperla."

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CITAZIONE
Per un momento, il giovane Kudo si chiese quali preoccupazioni e quali problemi inducessero quelle persone a bere in solitudine in un bar alle quattro di notte, poi scosse la testa. Non erano affari suoi.

E meno male, ci mancherebbe solo che andasse dalle persone sedute lì a chiedere "scusi, perché è ancora qui a bere?"

CITAZIONE
“Sei consumazioni.”
“Gli piaceva il whisky.”

Però! Ubriaco com'era, come avrà fatto ad arrivare al piano giusto in cui c'era la sua stanza?

CITAZIONE
Un paio di minuti dopo, sorrideva soddisfatto.

E come sempre, Kudo vede tutto, noi vediamo solo una parte ed ecco perché non riusciamo mai a capire chi è stato e come ha fatto.
 
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view post Posted on 26/6/2016, 16:51     +1   -1
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buon pomeriggio a tutti. vi siete sciolti per il caldo, o siete ancora vivi?!

eccoci qui con il nuovo aggiornamento. avevamo lasciato il nostro caro kudo alle prese con la scoperta della verità...

UNA VACANZA IN GIALLO


Ottava Parte



Mentre tornava dentro, intercettò una delle guardie di sicurezza che il direttore aveva disposto a guardia dell’hotel, e gli disse di sorvegliare la piscina in manutenzione, di non far avvicinare nessuno, e di chiamarlo se qualcuno ci provava. L’uomo annuì, e Shinichi si avviò verso gli ascensori; quando giunse nei pressi della camera in cui si era consumato il crimine, sentì che l’ispettore Cahill stava interrogando il signor Kaneshiro.
L’agente all’ingresso lo riconobbe e lo fece passare: il giovane detective si accostò silenziosamente alla moglie e le cinse la vita, baciandola sulla guancia e fissando le due persone sedute sul divano.
“Cosa fanno qui?” sussurrò all’orecchio di Shiho.
“L’ispettore li ha mandati a chiamare quando Kaneshiro ha detto di aver trascorso del tempo con loro.”
“Li ha già interrogati?”
“No.”
“Cosa ha detto Kaneshiro?” Shiho gli riassunse in breve la sua testimonianza. “Non ha detto di essere stato nella zona delle piscine?”
“No.”
“Hai detto all’ispettore dell’odore di mandorle?”
“No. Aspettavo te.” rispose lei, con sguardo eloquente. “Hai scoperto qualcosa?”
“Molte cose interessanti.” rispose lui, con un sorrisetto enigmatico.
“Oh, detective Kudo.” L’ispettore aveva terminato di interrogare Kaneshiro. “Sua moglie mi ha detto che non si sentiva bene.”
“Emicrania. Ho preso un’aspirina, e sono di nuovo in forma. Come mai ha fatto chiamare la signorina Kawai e il signor Hatori?”
“Il signor Kaneshiro mi ha detto che hanno fatto amicizia il primo giorno e hanno fatto un paio di escursioni insieme.” L’ispettore abbassò la voce per non farsi sentire dagli altri. “Volevo sapere cosa ne pensavano dei due sposini, se avevano notato qualche dissapore tra di loro.”
“Pensa che il signor Kaneshiro abbia derubato e ucciso la moglie?” gli domandò Shiho, dopo aver rivolto un’occhiata al marito.
“Il medico legale sta arrivando, ma ad un primo esame pare sia stato un infarto. Il furto invece è un’altra cosa.” L’ispettore scosse la testa. “Ma io devo valutare ogni ipotesi.”
“Naturalmente.” mormorò Shiho, rivolgendogli un sorriso che lo fece arrossire.
“Beh, ora devo interrogare i due signori.”
“Posso assistere?”
Cahill annuì, si schiarì la voce con un colpo di tosse, e marciò con passò un po’ rigido verso il divano. Shinichi sorrise alla moglie, e lo seguì.
“Non capisco per quale motivo ci abbia fatto venire qui.” disse subito il signor Hatori, che sembrava molto agitato. “Non conosciamo quelle persone. Li abbiamo incontrati solo due giorni fa, e...”
“Solo qualche domanda, signori.” lo interruppe l’ispettore, in tono autoritario. Hatori arrossì e si mosse sul divano a disagio. “Avete detto di aver fatto qualche escursione insieme, e che avete cenato insieme entrambe le sere. In che rapporti erano il signor Kaneshiro e sua moglie?”
“Non ne ho idea.” Hatori si strinse nelle spalle. “Buoni, suppongo. Erano sposati da poco più di un anno, ed erano innamorati.”
“Conferma anche lei, signorina Kawai?”
“Si.” rispose lei, semplicemente.
“Hanno mai avuto qualche discussione, in vostra presenza?”
“No.” rispose la signorina Kawai, con dolcezza. L’ispettore la fissò per un lungo momento.
“Signorina, lei dov’era tra le undici e le tre di stanotte?”
“Ma come osa?” esclamò Hatori, alzandosi di scatto. “Sta forse insinuando che...”
“Sto solo facendo il mio lavoro, e mi aspetto la vostra piena collaborazione.” lo interruppe Cahill, con un’occhiata che non ammetteva repliche. “Allora, signorina Kawai?”
“Sono salita in camera. Poi Shinjo mi ha invitata a bere un ultimo drink e siamo scesi al bar. C’era anche il signor Kaneshiro, ma abbiamo preferito non disturbarlo.”
“Perché?”
“Parlava al cellulare con qualcuno. Ma eravamo lontani, e non abbiamo l’abitudine di origliare le conversazioni altrui.”
“Quanto vi siete trattenuti?”
“Poco più di mezz’ora. Poi Shinjo mi ha riaccompagnata in camera, mi sono preparata per la notte e ho letto un po’, prima di coricarmi. Mi sono svegliata quando il suo uomo ha bussato alla mia porta.”
“E lei, signor Hatori? Cosa ha fatto dopo aver lasciato la signorina Kawai?”
“Non avevo sonno, perciò sono sceso a fare un giro in giardino.”
“Ha incontrato qualcuno?”
“Un paio di persone, ma non ci siamo parlati. Mezz’ora dopo sono tornato in camera, ho visto un po’ di televisione e mi sono addormentato sul divano. Mi ha svegliato il suo agente.”
“Non ha incontrato il signor Kaneshiro mentre saliva?”
“No.”
“Le vostre camere non sono su questo piano, vero?”
“No. Sono al piano di sotto.” rispose Hatori, che sembrava più tranquillo. “È tutto? Possiamo andare?”
“Signor Hatori, perché lei e la signorina Kawai siete qui?” gli chiese Shinichi, anticipando l’ispettore.
“Perché...” L’uomo lo guardò per un lungo momento con espressione quasi ebete. “Beh, siamo in vacanza, come tutti gli altri...”
“Davvero?” Shinichi sollevò un sopracciglio. “Mi scusi se risulterò offensivo, ma questo posto non mi sembra alla portata di un semplice insegnante. Ha vinto a qualche lotteria? Oppure è ricco di famiglia?”
Hatori arrossì. “No, io...”


ecco che kudo è partito all'attacco!!!
tante condoglianze alla povera vittima che ha preso di mira :lol:

per sapere se il povero hatori se la caverà, vi aspetto domenica prossima :)
 
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view post Posted on 26/6/2016, 17:42     +1   -1
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Ormai l'ispettore è un pupazzo nelle mani della Divina; eccellente!
 
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