Il mercato dei manga in Italia

Purtroppo la questione dei presunti manga/anime/cartoni che possono "corrompere" le menti dei bambini è una cosa che circola ancora.
Basti vedere il casino uscito per The Owl House.

Se non sbaglio in passato accusarono anche in massa i Pokémon e dovette intervenire persino il Papa a dire che non c'era nulla di male in essi.

Comunque, io sono molto felice il fenomeno si stia spargendo. Un po'meno mi fa piacere che tanti anime non vadano in onda in tv.
Da appassionata sono felice che le persone si possano avvicinare a più varietà con i siti streaming, ma allo stesso tempo le nuove generazioni si avvicineranno solo dopo un determinato tempo.

Perché dubito che i bambini più piccoli abbiano mano a Netflix come gli pare e piace (senza contare che alcune piattaforme sono a pagamento e non tutti i genitori sono disposti a farle), ma anche se potessero avere i genitori che gli fanno guardare qualcosa su Netflix, non penso vadano sugli anime (a meno che non siano dei fan) ma sui cartoni animati occidentali.

Alla fine vedo tantissimi genitori a cui basta lasciare i loro figli davanti a qualunque cartone ci sia in tv, nonostante possano essere di una stupidità infinita.

E questo secondo me non li aiuta, perché ritengo che la televisione e ciò che si guarda siano molto importanti nello sviluppo di un giovane e nella sua creatività. Gran parte delle attività che vedevo in giro erano bambini e ragazzini che imitavano gli anime che vedevano o comunque contribuivano in qualunque cosa facessero.

Anche se sono storpiati e di sicuro non tutti indirizzati ad età così minori, gli anime in televisione ci hanno dato un sacco mentre crescevamo a livello di immaginazione e virtù/difetti.
I cartoni che vedo in televisione ora sembrano siamo scritti pensando che bambini siano stupidi e non meritino qualcosa fatto come si deve o che esce dalla solita morale facile del "sii generoso, gentile, non dire bugie, condividi". Oppure non inseriscono nulla addirittura.


Forse sono uscita appena dal tema, effettivamente questo riguarda più gli anime che i manga. Ma visto che abbiamo citato i pregi che ha portato l'avere gli anime su Netflix, Disney + talvolta o altri siti, ho pensato di condividere l'unico difetto o comunque dispiacere che mi da la cosa.

Poi ovviamente, per tutto il resto vedo solo cose positive.

Anzi, due settimane fa sono stata a Bergamo per una mini fiera dei manga (molto deludente e minuscola, tranne per il concerto di Giorgio Vanni la sera) e ho visto tantissimi ragazzini anche giovani, anche di 11 anni più o meno, che sapevano già riconoscere molti anime che non sono poi così facili da trovare se non circoli su internet per quelle cose.
Tanti hanno citato The Promised Neverland (che non mi pare sia da bambini) e come MANGA, non anime.
Alcuni ne hanno citati altri meno conosciuti ed ero piacevolmente sorpresa

A me sembra che si generalizzi un po' troppo in questo articolo...
Dire che "Le storie sono sempre intrise di una violenza parossistica e perciò irreale" non è proprio vero e i manga in libreria si trovavano anche prima, come vi ho già raccontato

Il potere di acquisto dei 25-30 è alto secondo me perché si lavora, ma ancora non si deve mantenere una famiglia, perché quando arrivi a quel punto diventa difficile seguire e comprare tutte le serie che ti piacciono...
Anche io la quasi totalità dei manga che possiedo l'ho comprata in quegli anni, poi la quantità di manga comprati è scemata fino a diventare a poche unità l'anno...

Basta guardare una qualunque libreria, una volta c'era poco e niente di manga, erano appannaggio delle fumetterie. Adesso hanno spazi sempre più corposi. E persino i negozi di giocattoli hanno iniziato a mettere i manga.