Alloora.. Ho chiesto (ehm...) perchè non mettono i suffissi e ho introdotto quasi come citazione il reclamo di Ichi (quello che l'Ishida di ichi non è uguale al Ishida-kun di Orihime..) e questa è stata la risposta dalla traduttrice:
ho gia' fatto un post chilometrico riguardo ai suffissi onirifici un cui estratto [o qualcosa del genere] e' stato pubblicato proprio nel volume 17 [leggete la posta!!!]
il NON uso degli onirifici e' una regola editoriale, alla quale piu' o meno ogni tanto riusciamo a sfuggire
per quanto riguarda yoko-chin, qualcosa-rin, gomacchi, ecc ecc
sono tutte storpiature non traducibili che vengono riportate come soprannomi "interi" perche' diventano parte integrante del nome, mentre -chan e' un suffisso vero e proprio che puo' venire tolto o viene interpretato come diminutivo [kennino]. un'eccezione alla regola e' tonchan di air gear che e' una contrazione di tomita-chan e ha assonanza con una parola che significa "tonta"; dato che chiamarla ton non aveva senso perche' non e' esattamente parte del suo nome [mentre shiro di toshiro lo e'] l'ho trascritto cosi' [in realta' ho voluto fare un esperimento x vedere se i parrucconi me lo passavano... e x questa volta mi/ci (a me e Elena) e' andata bene ]
TOP SECRET stiamo lavorando nell'ombra per portare sempre piu' giapponesismi nelle edizioni italiane quindi fate il tifo per noi [e non parlatene a nessuno, e' una congiura segreta. ssssh...] /TOP SECRET
Poi in un altro post ha scritto..
OT la cosa che mi ha sempre fatto strippare e' quando [i cosiddetti "adattatori"] sostituiscono i nomi giappi con altri nomi stranieri [=NON italiani] - quello e' proprio l'apoteosi dell'imbecillita' umana [anzi trascende lo stato umano, IMO] /OT