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Le Stagioni Dell'Amore, Una storia in cui l'Organizzazione non sconvolgerà le vite di Shinichi e Ran...

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MidnightSummerDream
view post Posted on 25/5/2009, 22:21     +1   -1




Buonasera a tutti - o meglio, buonanotte, vista l'ora xD - comunque sia vi devo alcune precisazioni riguardo alla storia. Dunque, l'Organizzazione qui non c'è - o comunque se apparirà sarà più avanti e non penso avrà um'importanza granché rilevante -, quindi Shinichi non è mai stato rimpicciolito e Conan non è mai esistito. La storia gira tutta intorno all'Amore tra Shinichi e Ran, percorrendo alcune fasi importanti del loro rapporto. La storia è tutta raccontata dal punto di vista di Ran, quindi cercherò di esprimere al meglio tutte le sue emozioni, e questo significa che p raccontata in prima persona. Bene, credo di aver detto le cose principali. Spero vi piaccia ^_^ Buona lettura!

Le Stagioni Dell’Amore

Elenco Classe
Primavera
Capitolo Due: Perdono
Capitolo Tre: Imbarazzo
Capitolo Quattro: Gita – Primo Giorno (1° Parte: Ricerca)
Capitolo Cinque: Gita – Primo Giorno (2° Parte: Obbligo o Verità?)
Capitolo Sei: Gita – Primo e Secondo Giorno (3° Parte: Trauma)
Capitolo Sette: Gita – Secondo Giorno (Innamorata Persa)
Capitolo Otto: Seconda e Terza Notte e Quinto Giorno
Capitolo Nove: Tre Giorni Perfetti
Capitolo Dieci: Gelosia?
Capitolo Undici: Confusione
Estate
Capitolo Dodici: Sentimenti
Capitolo Tredici: Conseguenze
Capitolo Quattordici: Ritrovarsi
Capitolo Quindici: Complicazioni
Capitolo Sedici: Incertezze
Capitolo Diciassette: Ferite
Capitolo Diciotto: Tragedia
Capitolo Diciannove: Amore
Autunno
Capitolo Venti: La Coppia Perfetta
Capitolo Ventuno: Violazione
Capitolo Ventidue: Malattia?
Capitolo Ventitre: Insieme
Capitolo Ventiquattro: Matrimonio
Capitolo Venticinque: Rivelazioni
- “Mi sembra di essere stato abbastanza accondiscendente nei vostri confronti negli ultimi tempi, quindi non capisco per quale motivo mi abbiate tenuto nascosta una cosa simile!” Sbotta, tirando un pugno alla porta.
Faccio un passo indietro, terrorizzata. “Noi non...”
“Quel maledetto...” Sibila, stringendo con forza i pugni. “Gliela faccio vedere io, adesso...” -

Inverno

image

Primavera

Capitolo Uno: Sfogo
Il suono della campanella annuncia a tutti gli studenti che l’intervallo è iniziato. Soddisfatta del mio lavoro chiudo il quaderno di matematica e lo ripongo accuratamente nella cartella.
Sonoko mi si avvicina sbadigliando sonoramente.
“Per fortuna è finita! Stavo per addormentarmi!” Sorrido. È proprio buffa! Lancia un occhiata al banco dietro di me assottigliando gli occhi. “A quanto pare non sono l’unica che trovava la lezione noiosa…” Mi volto nella sua stessa direzione, ma so benissimo a chi si riferisce.
Shinichi è placidamente addormentato con il capo poggiato sulle braccia incrociate sul banco. Sorrido, ma appena noto lo sguardo di Sonoko puntato su di me la mia espressione torna indifferente.
“Avrà lavorato fino a tardi…di nuovo…” Il tono mi esce un po’ acido. Ieri sera i nostri genitori sono andati a cena insieme e in principio saremmo dovuti andare con loro, ma all’ultimo momento Shinichi ha ricevuto una telefonata dall’ispettore Megure che lo pregava di aiutarlo in un caso.
Sonoko, capendo che qualcosa è andato storto tra di noi a causa delle sue manie, prende il quaderno dal suo banco, sbattendoglielo con forza sulla nuca.
“Kudo! Svegliati!” Prima che Shinichi si riprenda gli tira altri tre scappellotti con il quaderno.
“Mmm?” Finalmente le palpebre si sollevano e con una mano si stropiccia gli occhi, facendo scivolare lo sguardo da me a Sonoko.
“Era ora! Dormito bene?” Sonoko porta le mani sui fianchi, guardandolo truce.
“Sì, benissimo grazie!” Shinichi si stiracchia sulla sedia e, senza degnarmi di uno sguardo, si alza ed esce dalla classe. Improvvisamente mi passa la fame. Mi sento come se non riuscissi a respirare e sento gli occhi pizzicarmi.
“È proprio un idiota!” Sonoko sbuffa arrabbiata. “Dai vieni Ran, andiamo a farci un giro prima che finisca l’intervallo!” Detto questo mi prende per un braccio e mi trascina fuori dalla classe.
Durante tutto l’intervallo, passato girando per i corridoi dell’istituto, non presto ascolto ai continui commenti della mia amica riguardo ai ragazzi, e dopo alcuni minuti anche lei sembra essersene resa conto. “Ehi Ran, che hai?” Mi ridesto dal mio stato di semicoscienza. Sonoko è davvero preoccupata.
“Mh?” Possibile che per colpa di quell’idiota debba far preoccupare anche gli altri?
“Cosa ha combinato di nuovo quel deficiente?” Riduce gli occhi a fessure, pronta ad avere una nuova scusa per tirargli dietro qualcosa.
“Niente, sono io che sono un po’ giù di morale, niente di che…” Sorrido, cercando di essere convincente. La mia migliore amica mi guarda diffidente. Non si è bevuta la bugia ma non sembra voler indagare oltre e a salvarmi arriva anche il suono della campanella.
Velocemente torno in classe, ma davanti alla porta trovo un gruppo di ragazze che tentano in tutti i modi di avvicinarsi a un punto fermo sull’uscio della porta.
Quando capisco chi è al centro della loro attenzione un moto di gelosia e rabbia mi cattura. A me non ha rivolto nemmeno uno sguardo in classe, invece a quelle oche starnazzanti sta rivolgendo sorrisi a trentadue denti! Questo è troppo! Prepotente mi avvicino alla folla, e spintonando alcune di quelle sciocche arrivo davanti a lui.
“Ran! Vuoi anche te un mio autografo? Oppure hai da consegnarmi una lettera come mia ammiratrice?” Sghignazza divertito, mentre il mio cuore inizia a sanguinare. Spaventata da quel suo lato e allo stesso tempo ferita ed arrabbiata alzo la mano in aria. Con uno schiocco il mio palmo e le dita si scontrano sulla pelle liscia della sua guancia. Lo stormo di ammiratrici restano immobili e silenziose. La sua guancia inizia ad arrossarsi mentre sento la mia mano bruciare per il colpo forse troppo forte. Sento gli occhi bruciare e che le lacrime sono ormai raccolte sulle ciglia e che nel giro di pochi secondi cadranno lungo le mie guance. Shinichi rimane immobile, con il volto leggermente girato dopo lo schiaffo e poi sposta lentamente lo sguardo su di me, confuso.
“Ran…ma…” Prima che finisca di formulare una frase di senso compiuto corro via. Passo vicino a Sonoko, che ha osservato la scena immobilizzata e la vedo lanciare un occhiataccia a Shinichi, e poi seguirmi. Mi rinchiudo in bagno, nascondendomi in una toilette chiudendo la porta a chiave.
Da sotto la porta scorgo i piedi di Sonoko. Resta immobile senza provare ad aprire la porta.
“Ran…” Sussurra dolcemente. “Ran, lo sai che è solo un idiota, non devi piangere per lui…” Sonoko è l’unica a conoscenza di quello che provo realmente per Shinichi, anche se molti nella nostra classe l’hanno ormai capito che per me lui è più di un semplice amico.
A quel pensiero i miei singhiozzi aumentano. Perché? Perché dovevo innamorarmi proprio di lui? Perché nonostante tutte le delusioni continuo a pensarlo? Perché non riesco a dimenticarlo?
“Ran… posso entrare?” Povera Sonoko, dal suo tono capisco che è tremendamente preoccupata. È la prima volta che faccio una scenata del genere davanti a qualcuno. Di solito mi rinchiudo in camera da sola a piangere e soffoco i singhiozzi nel cuscino, ma questa volta non ho resistito.
Sgancio il chiavistello della porta e lei entra nel piccolo abitacolo. Devo avere un aspetto orribile perché sgrana gli occhi terrorizzata. Appena richiude la porta mi abbraccia di slancio.
“Ran, non fare così… Shh… Non pensarci più…” Mi accarezza dolcemente i capelli, tentando di tranquillizzarmi.
“Gliela faccio vedere io a quel presuntuoso, appena esce di scuola! Se necessario chiamo anche Makoto! Così ci pensa lui a dargli una bella lezione!” No, non dovevano fargli del male.
Ma cosa sto pensando?! Dopo che mi spezza il cuore in tutte le maniere possibili voglio pure che l’unica a soffrire sia io?! Allora sono davvero masochista!
Mi stringo a Sonoko, sperando di riuscire a calmarmi.
Dopo qualche minuto mi riprendo. Sonoko mi fa un sorriso incoraggiante e insieme usciamo dal bagno, fortunatamente deserto. Quando il mio occhio cade sul mio riflesso nello specchio quasi rimango scioccata. Gli occhi sono rossi e gonfi e alcune ciocche di capelli sono rimaste appiccicate al mio viso. Mi avvicino ai lavandini e mi sciacquo il viso, sperando di cancellare almeno in parte i segni del pianto.
“Se rientriamo adesso la prof come minimo ci manda dal preside…” Sono preoccupata più per Sonoko che per me. A causa mia rischia un richiamo sul registro.
“No, non ti preoccupare. Lungo il corridoio ho incrociato la prof e l’ho informata che ti sentivi poco bene e che venivo a vedere come stavi.” Mi tranquillizzo. Quindi posso restare ancora un po’ in bagno tranquilla…
“So che è stupido ma…pensi che posso chiedere di tornare a casa? Non so se riuscirò a reggere lo sguardo di Shinichi una volta entrate…” Sonoko mi sorride comprensiva.
“Certo! Vieni, andiamo in segreteria. In effetti non hai una bella cera, dovrebbero mandarti a casa senza problemi!” Le sorrido grata. Insieme ci dirigiamo verso la segreteria, imbarazzata per quel mio sfogo improvviso. Come mi comporterò quando ci rivedremo non lo so, e per il momento non voglio nemmeno pensarci. Di certo sarà molto imbarazzate. Chissà se con questo mio sfogo ha capito qualcosa sui miei sentimenti… No. Sicuramente non ha capito niente. Come sempre del resto. Dopo una decina di minuti mio padre arriva a scuola a prendermi. Saluto Sonoko abbracciandola e ringraziandola del grande aiuto che mi ha dato, e poi salgo in auto con mio padre, che preoccupato mi domanda cosa mi è successo.
“Niente papà, ho solo un po’ di nausea…”
Apprensivo mi riaccompagna a casa e una volta sdraiata nel letto cado in un sonno profondo, ma di certo non tranquillo.

Ditemi, come vi è sembrato? Magari posso provare a scriverlo in terza persona se dovesse sembrare troppo pesante o noioso in prima persona... Non so, fatemi sapere se vi interessa o meno! Vi lascio un piccolo spoiler sul prossimo capitolo che probabilment posterò sabato pomeriggio o venerdì sera. Bye bye! ^_^

Tratto dal Capitolo Due: Perdono
Assottiglio gli occhi e mentre ride gli schizzo un po’ d’acqua addosso. Si volta guardandomi minaccioso. Sorrido furba.
“Vuoi la guerra Mori?” Si avvicina pericolosamente a me con viso. Possibile che tutta questa vicinanza non gli faccia il minimo effetto?
“Tanto sai che perderai!” Mi riprendo, ricambiando lo sguardo di sfida.

Edited by MidnightSummerDream - 22/12/2009, 22:13
 
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frodina
view post Posted on 26/5/2009, 11:58     +1   -1




:clap: continuaaaaaaaaaaaa...... :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:

:P ops scusa dimenticavo... secondo me è perfetto in 1 persona... è come dire + coinvolgente
 
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Finn Fish 95
view post Posted on 26/5/2009, 17:00     +1   -1




è semplicemente fantasticaaaaaaaaaaaa e la prima persona è perfetta non mi piacerebbe + in terza , però sarebbe carino anche dal punto di vista di shinichi.

ps : conosco bene gli sfoghi chiusa in bagno, ran ha le mie stesse ideee
 
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sato_ran88
view post Posted on 27/5/2009, 09:37     +1   -1




Meraviglioso...continua continua :clap:
 
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noisemaker89
view post Posted on 28/5/2009, 15:36     +1   -1




MidnightSummerDream TI PREGO IL CONTINUOOOOOOOOO!!!!!!!!!!

non c'e la faccio più!!!!!!!!!!!! :P :P :P :P :P :P :P

per favore!!!! :D :D :D :D :D
 
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fefe05
view post Posted on 28/5/2009, 16:39     +1   -1




bella ff!! continua presto! :clap:
 
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MidnightSummerDream
view post Posted on 28/5/2009, 22:05     +1   -1




Grazie mille a tutti ^_^ Domani sera appena torno da scuola posto il seguito ^_^
 
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noisemaker89
view post Posted on 29/5/2009, 22:23     +1   -1




TI PREGO CONTINUA :jump: TI PREGO CONTINUA :jump: non c'e la faccio più!!!!!! ti aspetto anche se saranno le 3 di notte!!!! :ave: :ave: :ave: :ave: :ave: :ave: ma continua il capitolo :cry: :cry: :cry: :cry:
 
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MidnightSummerDream
view post Posted on 30/5/2009, 12:12     +1   -1




Ciao a tutti! Perdonatemi il ritardo ma ieri sera il computer a un certo punto mi ha abbandonata e non si è più rianimato!! =( Eccovi il secondo capitolo, spero vi piaccia! Buona lettura!

Capitolo Due: Perdono
È pomeriggio inoltrato e cammino tranquilla per le strade di Beika. Nonostante sia solo marzo fa già molto caldo. Arrivata davanti ad una gelateria mi fermo a guardare il suo interno. Sorridendo entro nel piccolo locale e prendo un gelato. Fragola e cioccolato: i miei gusti preferiti. Soddisfatta esco dalla gelateria, gustandomi il cono.
Cammino ancora un po’ fino a giungere al parco. Mi inoltro tra il viale alberato, mentre il suono della ghiaia sotto i piedi mi rilassa. Arrivo fino al centro del parco, dove al centro di una piazzetta è collocata una grande fontana. Mentre mi sto avvicinando per rinfrescarmi noto una coppia di ragazzi abbracciata seduta dall’altra parte della fontana. Quando il ragazzo di volta verso la ragazza il mio cuore salta un battito. Shinichi. Ma chi è quella che è con lui?
Il colpo di grazia per il mio cuore arriva quando i volti dei due si avvicinano, unendosi in un bacio appassionato. Il cono che si sta sciogliendo mi scivola dalle mani, schiantandosi sul suolo ghiaioso.
Vorrei scappare ma resto immobile con il mio cuore a pezzi. Quando si staccano i suoi occhi incontrano i miei, pieni di lacrime. Mi volto dalla parte opposta alla loro, iniziando a correre.
Dietro di me sento una voce femminile sconosciuta: “Chi era quella?” Noto un velo di malizia nella sua voce.
“Nessuno. Solo una sciocca che sperava di competere con te.” Al suono quelle parole cado a terra, sbucciandomi i polsi e le ginocchia. Inizio a urlare in preda a un fitto dolore al petto. Intanto intorno a me tutto si fa sempre più scuro, finché il buio non mi inghiottisce.
Mi risveglio urlante, mentre due mani forti e sudate cercano di afferrarmi per le braccia. Urlo ancora di più.
“Lasciami! Lasciami stare!” La mia voce è roca per il pianto. Le mie palpebre sono serrate e non riesco a trovare la forza per sollevarle.
“Ran, sono io! Ti prego calmati!” Nella confusione riconosco la voce di mio padre. Piano, riapro gli occhi, e dopo alcuni secondi di offuscamento riesco a riconoscere il viso sconvolto di mio padre Kogoro.
“Tesoro, va tutto bene, ci sono io.” Sconvolta mi getto tra le sue braccia. Perché mi sto comportando così?
“Vuoi dirmi cosa c’è che non va?” Mi siedo sul letto e solo in quel momento noto i miei polsi arrossati. Devo averli sfregati contro il pavimento. Osservo il volto di mio padre. Sembra teso e questo mi induce a sospettare che sappia già qualcosa.
“Non penso sia il caso…” Sussurro imbarazzata. Mio padre odiava Shinichi già a causa del suo lavoro, se avesse anche saputo che mi stava facendo soffrire senza nemmeno rendersene conto la situazione sarebbe peggiorata ancor di più.
“Centra quell’idiota di mini detective, non è vero?!” Lo guardo interrogativa ma anche spaventata. Oddio. Come fa a saperlo? “Non facevi altro che urlare il suo nome! – mi lancia un’occhiata sprezzante – Se ti ha fatto qualcosa giuro che…” Lo fermo posando una mano sul suo braccio.
“No, non ha fatto niente, sono io che ho fatto solo un brutto incubo, niente di grave, non ti devi preoccupare!” Ci manca solo che mio padre peggiori la situazione…
Mi guarda di sbieco, poi si alza dal letto. “Hai bisogno di qualcosa? Io stavo per andare al bar, ma se vuoi posso rimanere qui con te…” Dalla sua espressione capisco che l’ultima cosa che vuole è restare con me a parlare dei miei problemi di cuore.
“Non ti preoccupare papà, vai pure al bar, adesso è tutto passato. Era solo un brutto sogno.” Gli rivolgo un sorriso abbastanza tirato, ma sembra convincersi.
“D’accordo, se hai bisogno di qualcosa basta che mi chiami sul telefonino.” Annuisco. Lo saluto cercando di essere il più possibile sorridente e appena la porta di richiude torno ai miei pensieri.
Accidenti. Due episodi a dir poco imbarazzanti nel giro di un solo giorno. Se passo un’altra giornata così prima o poi mi rinchiuderanno nel reparto psichiatrico dell’ospedale, o peggio ancora al manicomio.
Allungo il braccio verso il comodino, afferrando il cellulare. Le cinque del pomeriggio. Cavoli, questa sera sarà davvero dura addormentarsi. Un messaggio è da parte di Sonoko: mi chiede come sto e se mi va di fare un giro in centro. Deve consegnarmi una cosa molto importante per la gita della settimana prossima.
Le rispondo, chiedendole se è davvero necessario vederci proprio oggi. In fondo quella cosa può anche darmela domani, cosa cambia?
Nel giro di poco più di un minuto mi ha già risposto.
A quanto pare è un avviso da consegnare entro domani assolutamente e che deve essere firmato da un genitore. Sbuffo. Controvoglia accetto di uscire per un’oretta e ci diamo appuntamento al parco di Beika. Quando leggo il luogo dell’incontro un brivido mi percorre la schiena. Anche nel mio sogno andavo al parco ed era sempre pomeriggio inoltrato. Basta, non devo pensarci: è stato solo un incubo. Punto. Così se vado ho l’opportunità di dimostrare a me stessa che non è assolutamente la realtà. E poi Shinichi a quest’ora sarà rintanato nella sua biblioteca a leggere per l’ennesima volta un libro di Conan Doyle.
Cercando di auto-convincermi apro l’armadio e indosso il primo paio di jeans e maglietta che trovo. Effettivamente fa molto caldo. Proprio come nel mio sogno… Alt! Non devo ricominciare.
Esco di casa e passo senza fermarmi davanti alla gelateria sulla strada, tirando dritta per il parco.
Probabilmente Sonoko non è ancora arrivata ma almeno non ho la tentazione di fermarmi a prendere un gelato.
Dopo pochi minuti arrivo al parco. Rallentando il passo cammino sulla ghiaia del vialetto, mentre il cuore mi batte all’impazzata per la paura. Devo stare tranquilla, è stato solo in incubo.
Arrivo alla piazzetta con la fontana. Come immaginavo non c’era nessuna coppia seduta sul muretto della pozza d’acqua. Sospirando vado a sedermi dove avevo sognato i due ragazzi. Prima che Sonoko arrivi passeranno parecchi minuti, lo so bene. Sovrappensiero non avverto alcuni passi avvicinarsi a me e all’improvviso uno schizzo d’acqua mi fa chiudere gli occhi.
Li riapro spaventata.
“Cosa…?” Non faccio in tempo a formulare la domanda che il sorriso di Shinichi mi fa accelerare il battito cardiaco. Un sorriso di fa strada sul mio viso, ma subito quella momentanea felicità viene scacciata dalla rabbia e la frustrazione.
Shinichi sghignazza divertito, mentre io metto il broncio.
“Cosa ci fai qui?” Il tono mi esce acido. Bene, meglio farlo sentire in colpa, non è giusto che le passi tutte lisce.
“Potrei farti la stessa domanda…” Ancora quell’odioso sorrisetto.
“Beh, se non ti è gradita la mia presenza non preoccuparti, me ne vado immediatamente, almeno non dovrai scusarti con qualche tua ammiratrice per esserti intrattenuto con me!” Possibile che quando c’è lui nei paraggi il mio comportamento cambi all’improvviso? Mi sento tremendamente stupida a volte…
Mi alzo dal muretto e mi incammino verso l’uscita del parco. Una mano mi afferra il polso, tirandomi indietro.
“Ehi, Ran, scherzavo!” Mi guarda, evidentemente dispiaciuto. Perché mi fa così tanta tenerezza? “Mi dici cosa ti sta succedendo? Ti comporti in modo strano ultimamente…” Oh no, quindi se n’è accorto!
Non lo so, vorrei rispondergli, ma non è il caso…
“Niente, solo che sai benissimo quanto mi dà fastidio questo tuo lato arrogante…” Abbasso lo sguardo a terra. È vero, ho sempre saputo che Shinichi ha due personalità: una dolce e generosa, l’altra arrogante e viziata.
“Lo so, solo che non sono abituato a comportarmi in un certo modo con tutti, dovresti saperlo…” Sembra anche lui rattristarsi.
“Mi dispiace per lo schiaffo…” Ammetto imbarazzata. Mi guarda sorpreso. “Però te lo sei meritato!”
Mi sorride ridendo. “Mi sembrava troppo strano che ti scusassi e basta!” Prima inarco un sopracciglio, ma subito dopo scoppio a ridere insieme a lui.
“Comunque cosa ci fai al parco a quest’ora?” Mi chiede subito dopo, sedendosi sul muretto e facendomi segno di accomodarmi vicino a lui.
“Sto aspettando Sonoko… Ha detto che deve darmi un foglio per la gita che vi hanno dato oggi in classe…” Lo vedo inarcare un sopracciglio. “Un foglio?” Mi chiede perplesso. Annuisco.
“Veramente non ci hanno consegnato niente oggi…” Aggrotto le sopracciglia. Sonoko le escogitava davvero tutte pur di farmi stare un po’ con Shinichi, ma devo verificare che sia davvero come penso.
“Tu perché sei qui?” Aggrotta anche lui le sopracciglia.
“Perché Sonoko mi ha detto che ha bisogno del mio aiuto per un nuovo caso accaduto nella sua famiglia…” Possibile che abbia creduto a una simile bugia?
“Ma a quanto pare l’ha fatto solo per darti l’opportunità di chiedere scusa al sottoscritto!” Sorride a trentadue denti, togliendomi il fiato per alcuni secondi. Possibile che mi debba sempre stuzzicare?
Assottiglio gli occhi e mentre ride gli schizzo un po’ d’acqua addosso. Si volta guardandomi minaccioso. Sorrido furba.
“Vuoi la guerra Mori?” Si avvicina pericolosamente a me con il viso. Possibile che tutta questa vicinanza non gli faccia il minimo effetto?
“Tanto sai che perderai!” Mi riprendo, ricambiando lo sguardo di sfida.
“Ah sì?” Approfittando di un mio piccolo tentennamento mi cinge il busto con un braccio e facendo pressione con esso inizia a spingermi verso la pozza della fontana. Rido mentre afferro la sua camicia bianca tentando di reggermi. Appena la pressione sul mio corpo si allenta inizio a spingerlo io. Non so se perché non se l’aspetta o perché non ha alcuna intenzione di opporre resistenza, fatto sta che prima ancora che me ne renda conto mi ritrovo con la testa sott’acqua. Quando riemergo tossendo capisco di trovarmi a cavalcioni su Shinichi immersa nell’acqua fino alla vita, data la mia posizione. Shinichi invece ride tranquillo, mentre il mio viso assume una colorazione simile a quella dei pomodori maturi. Quando tento di rialzarmi le sue mani me lo impediscono afferrandomi per la vita. Tra i due il più bagnato è senz’altro lui. Tiene le braccia all’indietro e facendo leva sui polsi cerca di lasciare il busto fuori dall’acqua, ma dal ventre in giù è completamente sommerso nella pozza, grazie anche al mio dolce peso che lo atterra sul fondo della fontana.
Mi guardo intorno e ringrazio il cielo per il fatto che il parco sia completamente vuoto.
Tossisco a causa del’acqua che ho bevuto alla caduta, mentre lui smette di ridere evidentemente preoccupato.
“Stai bene Ran?” Cerca con lo sguardo i miei occhi per accertarsi di come ho preso questo piccolo scherzetto.
“Sì, ma non credi sia meglio uscire, prima che ci vedano?” Sono rossa di vergogna. Possibile che lui nemmeno in questa posizione provi un minimo di imbarazzo? Diamine, sono a cavalcioni su di lui!
Quando questa volta tento di rialzarmi non oppone resistenza, e mi aiuta tendendomi la mano quando usciamo dalla vasca della fontana.
“Oddio, cosa penseranno vedendomi per strada completamente bagnata?” Mi chiedo terrorizzata dai commenti che tutti potrebbero fare su di me.
“Casa mia è più vicina, potresti venire da me e aspettare che si asciughino i vestiti, oppure chiamiamo tuo padre per fartene portare altri, anche se non penso sia una buona idea…” Imbarazzata decido di seguirlo, anche se mi pongo alcune domande. Cosa avrei fatto una volta arrivata a casa sua? Mi sarei dovuta spogliare?! E cosa mi avrebbe dato da vestire? Oddio, ma quanti problemi mi sto ponendo?! Sospiro rassegnata.
“Se torno a casa conciata così mio padre mi ammazza, forse è meglio se vengo da te…” Mi sorride e insieme ci dirigiamo verso villa Kudo.

Spero vi sia piaciuto ^^ Ecco lo spoiler del prossimo capitolo (secondo voi lo devo tenere oppure vi rovina un po' la sorpresa? :unsure: )
Tratto dal Capitolo Tre: Imbarazzo
Solo quando abbasso lo sguardo imbarazzata noto la sua camicia sbottonata. Il petto muscoloso si mostra in tutta la sua magnificenza sotto i miei occhi, facendomi avvampare pericolosamente. Di questo passo rischio il collasso! Chiudo gli occhi tenendo il viso verso il basso. Oddio, oddio, oddio! Respira, Ran, respira…
 
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noisemaker89
view post Posted on 30/5/2009, 12:40     +1   -1




:clap: :clap: :clap: :clap: :clap: BELLISSIMOOOOOOOOO!!!!! come mi aspettavo :clap: :clap: :clap: :D :D :D cmq lascialo lo spoiler che mette ancora, più curiosità!!! :P :P :P :P
aspetterò il seguito....ma volevi dire sabato pm e domenica no venerdi vero?? xchè una sett non ci resisto :doh: :doh: :doh: :doh:

dimmi che hai sbagliato a scrivere :D :D :D
 
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Licia troisi
view post Posted on 30/5/2009, 14:04     +1   -1




bella sn arrivata solo ora e lo letta tutta....brava continua così :clap: :clap:
 
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MidnightSummerDream
view post Posted on 30/5/2009, 16:36     +1   -1




CITAZIONE (noisemaker89 @ 30/5/2009, 13:40)
aspetterò il seguito....ma volevi dire sabato pm e domenica no venerdi vero?? xchè una sett non ci resisto :doh: :doh: :doh: :doh:

dimmi che hai sbagliato a scrivere :D :D :D

Penso che lo posterò domani il terzo capitolo, anche se non sarà molto lungo... ^_^ Comunque settimana prossima arriverà già il capitolo con la prima parte della gita che sarà una delle parti più lunghe della storia dato che narra gli eventi di cinque giorni... ^_^
Grazie mille a domani ^_^
 
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Finn Fish 95
view post Posted on 30/5/2009, 17:37     +1   -1




SPLENDIDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA non ho mai letto ff più bella di questa!!!!! un vero genio della scrittur<a!!!!! apparte che delle posizioni nella fontana ci ho capito na mazza.....
 
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noisemaker89
view post Posted on 31/5/2009, 21:26     +1   -1




MidnightSummerDream ti prego quando posti il continuo??? sto morendo dalla curiosità per sapere cosa succede :D :D :D :D :D


posterai stasera il continuo?? please :cry: :cry: :cry:
 
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frodina
view post Posted on 1/6/2009, 10:02     +1   -1




:grrr: hey hey ...son passati due giorniiiiiiiiiii..... quando postiiiiiii???...




:P :P :P :P :P :P scherzoooooooooooo... xò tu cmq posta preeeeestoooooo... ribadisco il concetto di prima.... BRAVIIIIIIIIIIIIIIIISSSSSSSSSSSSIIIIIIIIIIMAAAAAAAAAA..... :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap: :clap:
 
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892 replies since 25/5/2009, 22:21   35022 views
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