Detective Conan Forum

La guerra dei mondi opposti, Una fic sull'organizzazione

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LittleKazuha
view post Posted on 14/3/2010, 21:34     +6   +1   -1




Dall'unione delle menti geniali (più o meno ^_^ ) di Ran-chan e della Kazu,nasce "La guerra dei mondi opposti" una fan fiction che tratta dell'organizzazione.

PROLOGO



Ancora oggi si raccontano molte e diverse storie su una casa e su dei corvi. Sono in molti a narrare che i corvi fossero impossibili da contare tanti erano,molti altri dicono che i corvi fossero sette o otto,non di più. Ancora oggi c’è chi conosce la reale versione dei fatti e si accinge a raccontarla con grande ardore.


In un tempo lontano,in un giardino sommerso dai rovi spinosi,si ereggeva una fatiscente catapecchia in legno. Intorno ad essa,pochi e flebili raggi di sole erano in grado di mostrare all’occhio umano i corvi che facevano da guardia alla casetta. Dentro le mura di legno che davano l’impressione di un corpo sfinito che ha subito continui collassi,c’erano stanze spoglie come gli alberi in inverno e ingrigite dal tempo e dal sangue. Nelle stanze c’erano pochi mobili,non presenti in tutte le camere. Si trovavano due o tre comò di fatturato antico,cinque letti e molti specchi rotti e privi di cornici. Dentro una stanza,quella più in fondo alla casa,c’era una porta che stava chiusa contrariamente alle altre. Il legno della porta era pallido,schiarito dal tempo,però non puzzava,non come le altre porte di quella casa. Quella dava l’impressione di essere una stanza che non viene aperta da tempo,una di quelle stanze che nei racconti dell’orrore sono sempre sigillate da una maledizione,chissà in quanti sono scappati paralizzati dalla visione di quella porta orrenda. Quella porta orrendamente pulita,pallida,statica,chiusa. Una porta che sembrava serbare rancore e odio per chi l’aveva chiusa per sempre.

Un giorno,si narra di un qualcuno che abbia aperto la porta di quella stanza,riuscendo a sfuggire ai ciechi sguardi dei corvi da guardia. Ancora oggi ci si tramanda il racconto di una fanciulla dotata di agili meccanismi dai capelli di rame,e di occhi color del vento,che come una bambola dotata di meccanismo,giaceva pallida,immobile e bellissima in una cristalliera;il pezzo forte di quella storia: Sherry. Guardava fissa dinanzi a sé nell’attesa che qualcuno arrivasse e aprisse le ante della cupa cristalliera dove era stata riposta. Sherry aveva trascorso anni chiusa in quella cristalliera speranzosa di libertà,ma quando il giorno del suo diciottesimo compleanno,nessuno era arrivato a salvarla,aveva chiuso gli occhi,nella speranza che il buio che la invadeva quando chiudeva le sue pesanti palpebre di porcellana,le avesse infuso il cuore di triste dolcezza.


Un giorno un prode giovane,squarciò la delusione della splendida marionetta,spalancando le ante della cristalliera,e un fiato di vento invase Sherry,che aprì di nuovo gli occhi e sorrise piangendo. La bambola allungò le mani per toccare il viso del giovane,ma in quel momento si accorse di un particolare non ancora notato. E allora ritirò le sue braccia e tornò a poggiare la parte inferiore del corpo a quella calda mensola che l’aveva sempre ospitata dalla sua nascita. Il giovane difatti,non la sfiorò neanche,anzi sorrise a Sherry e le mostrò con orgoglio ciò che la bambola aveva già visto:nella sua mano era salda quella di un giovane dama,rosea e bellissima. E da allora il prode e la dama,danzarono infiniti balli dinanzi agli occhi sbarrati e alle pupille fisse della bambola di pallida porcellana. E così si susseguivano tutti i giorni,l’uno uguale all’altro. I corvi non vedevano niente,ma continuavano ad agitarsi tutti presi da quei nuovi odori che avevano colto nell’aria,i due giovani agitavano le loro vesti senza mai fermarsi e le pupille della bambola si restringevano sempre di più,presa dal calore che provava per il giovane e dalla paura che i corvi lo scoprissero e lo ammazzassero per aver fatto respirare la pelle e il cuore di quella triste e inutile bambola che lei era diventata.


Un giorno un secondo prode dai colori belli e chiari come quelli della bambola,riuscì a scampare le occhiate dei corvi,e incurante delle danze dei due giovani,prese tra le mani Sherry che per prese subito colore e dalla vergogna e dall’amore gli strinse il viso,e senza alcun tentenno la espose ai raggi del sole. Così la bambola luccicò un bagliore immenso e tutti i corvi ciechi accorsero per distruggerla,per distruggere quella bambola che troppe danze e troppi canti intrisi di sangue aveva visto e udito. Così il cielo si tinse di un nero corvino,di un nero che non permette neppure agli occhi più capaci,di vedere oltre la sua apparenza.


E allora,dopo uno schiocco di dita del primo prode, si librarono nel cielo il peccatore bianco che portava in groppa la sua dama vestita di nuvole,e si mossero eleganti una donna e un uomo con la spada che avrebbero vinto con la passione.

E il prode e la dama ballarono ancora più forte. Mentre paura e amore lottavano nel cuore di Sherry,facendo si che abbracciata al giovane dai chiari colori,socchiudesse un po’ i suoi occhi e lasciasse riposare il suo sguardo,lasciandolo posare nel curioso intreccio dei capelli del suo prode.

Ancora oggi,dopo quasi vent’anni,una giovane dai colori pallidi come l’uomo che salvò una marionetta dall’inferno a cui era stata condannata,gli occhi di vento come la bambola che socchiuse gli occhi prima di diventare umana,dai capelli poco più rossi del rame che col vento si dimenano in lingue feroci di fuoco che gridano di un dolore incomprensibile alle orecchie dell’uomo. Ancora oggi il mondo è riuscito a regalare un sorriso a qualcuno.
“La guerra non rende mai felice nessuno”. Si narra che la giovane danzante si fosse fermata una sola volta in vita sua ed era stato per sussurrare questa frase alla pallida Sherry.



Ancora una volta il mondo ha fatto germogliare una pianta forte,nelle spoglie assi di un pavimento di legno,di una casa fatiscente,di un giardino in rovina governato da uccelli dalla nera piumatura. Ancora una volta un pittore ha intriso il suo pennello nella tempera rosa e ne ha tracciato un segno non curato nel centro di una tela nera. Ancora oggi,in molti provano a modificare secondo la propria fantasia quella storia. La storia di Sherry,la bambola che visse e morì in una stanza di una casa spoglia,che era l’unica che conservasse dopo anni tutti i mobili e uno specchio,dotato di una cornice dorata. Ancora oggi,dopo tutti quegli anni,Nanami è l’unica che riesce ancora a far piangere la gente quando racconta di sua madre.


1. L'ultimo giorno di vita
2. Neri fantasmi in casa
3. Strategia d'attacco
4. Il giro del cornicione
5. Amore in ospedale
6. Rivelazioni
7. Il piano è questo
8. Buio
9. Fuggevoli Adii
10. Attacco alla base
11. Amore nero
12. Un'altra Sharon
13. Lupin
14. Nemici - Amici
15. Per niente
16. Le forme(parte prima 1/3)
17. Le forme(parte prima 2/3)
18. Le forme(parte prima 3/3)
19. T.B.O - The Black Organization (parte prima)
20. T.B.O. - The Black Organization(parte seconda)
21. Non previsto
22. Le forme(parte ultima 1/2)
23. Le forme(parte ultima 2/2)
24. La macchina del tempo
25. Spiacevole Colloquio(parte prima)
26. Dialoghi Passivi
27. Insolite verità
28. Doloroso Crepuscolo
29. Dolce dissapore
30. La nemesi
31. Tra sole e Luna
32. New entry
33. Nero di seppia
34. Tracce di nero
35. Corrente Fredda
36. La storia che sembrava complicata
37. Umile Grandezza
38. Sensazioni Nostalgiche
39. Girasoli
40. Trouble (difficoltà)
41. Lost my Pieces(Ho perso i miei pezzi)
42. Spiacevole Colloquio(parte seconda)
43. Impasse
44.Sequenza d'eventi
45. Prossimo capitolo

Special- La deficienza della revisione parte prima


La guerra dei mondi opposti





1.L’ultimo giorno di vita

Io narrante:Ran Mori

“Stiamo camminando sotto lo stesso cielo,quindi prima o poi quando socchiuderò gli occhi per il troppo rosso del sole,tu comparirai di fronte a me. Bagnato dalla luce del tramonto. La stessa luce che ci ha separati”.
Oggi c’è il sole,ma non troppo. Fa un po’ caldo,ma non troppo. Spira un po’ di vento,ma non troppo. Sto bene,ma non troppo.
Scendo di corsa le scale di casa e mi precipito furente fuori dal portone. Sonoko non è venuta a prendermi a causa della sua febbre e io ho fatto tardissimo per la prima volta in vita mia. Ma Conan non poteva svegliarmi? Alzo lo sguardo verso il cielo limpido,un raggio di sole mi illumina il viso. Vorrei che anche Shinichi potesse godersi queste piccoli dolci doni che può donarci anche un paesaggio sterile come quello urbano. Ma pensieri come questi oramai sono antiquati. L’unica cosa che non invecchia né si razionalizza è il dolore. “Shinichi,sono stanca,vieni a prendermi”. Sbuffo svoltando l’angolo che mi porta alla vista del grande cancello dell’istituto. Noto diversi gruppi di ragazzi fermi davanti il cancello,c’è il gruppo dei ragazzi che fanno karate con me;c’è anche Kazumi. Curiosa dell’argomento che sembra prenderli tanto,mi avvicino.
<<buongiorno!>>sfodero il mio solito ampio sorriso.
<<buongiorno Ran!>>rispondono quasi tutti,la voce più squillante è sempre quella di Kazumi,lei continua <<eh? E Suzuki? Non avrete mica litigato per caso?>>.
<<no,è rimasta a casa per la febbre. Ha sudato troppo durante una partita di tennis>>sorrido. Un gruppo di urla festose richiama la mia attenzione <<che succede qui?>>chiedo a Kazumi.
<< Problemi alle condutture. Pare che questa notte si siano allagate diverse zone dell’istituto e quello –indica un cartello appeso sul cancello -indica appunto che oggi abbiamo la giornata libera>>sorride entusiasta. In una manciata di minuti il più degli studenti si dilegua<<non sei contenta Ran?Avrai un po’ di tempo in più per te!>>sorride dolce.
<<tsukamoto,muoviti!Oppure andiamo avanti senza di te>>a interromperci è un ragazzo molto carino,con i capelli scuri e gli occhi verdi che agita la mano in aria ,catturando l’attenzione di Kazumi,che arrossisce e porta le mani dietro la testa con fare imbarazzato<<ran,scusami,ma come vedi devo proprio andare. Ci vediamo domani-grida allontana dosi- passa una buona giornata!>> sorride incominciando a camminare verso il suo “amico” con passo svelto,urlandogli <<arrivo,arrivo Mitsuki-kun>>.
Camminando verso casa ripenso alle ultime parole che Kazumi mi ha rivolto “passa buona giornata”. Si,come no. Sola con questo tempo e questo umore,prevedo una giornata all’insegna della noia. Però qualche cosa da fare ci sarebbe. Potrei andare a trovare la mamma,passare la giornata a pulire casa,oppure…potrei andare ad Osaka e passare una giornata con Kazuha,è un po’ di tempo che cerchiamo di incontrarci senza successo. Se non sbaglio mi aveva accennato che oggi non sarebbe andata a scuola,credo ci sia l’ennesima festa in paese.
Entro in casa,c’è un forte odore di chiuso e di fumo<<come al solito è colpa di papà>>spalanco le finestre. Mi tolgo la divisa scolastica e tiro fuori dall’armadio un jeans e una maglia accollata e senza maniche <<cosa posso preparare a quei due?>>sbuffo accaldata. Mentre mi sfilo la gonna cado in terra,mi rialzo nervosa <<faranno da sé,per una volta non muoiono>>sorrido divertita. Faccio una doccia e mi vesto,preparo una borsa con due cambi e prima di scendere scrivo un bigliettino a Conan “Raggiungo Kazuha ad Osaka,ci vediamo. Non mangiate tardi. Ran”.
Prendo l’autobus e arrivo in stazione nel giro di un quarto d’ora, faccio velocemente il biglietto e mi accomodo sulla panchina in attesa del treno. È tutto così strano. D’improvviso un brivido mi attraversa la schiena,mi guardo intorno sospetta,sento che qualcuno mi sta osservando. Continuo ad agitare la testa a destra e a sinistra scrutando ogni singolo individuo presente per cercare di capire a chi potrei interessare così tanto da provocarmi un brivido mentre mi guarda. Noto solo una signora con un cagnolino,una mamma con due bambini e un torvo signore vestito di nero dalla testa ai piedi. Ha il naso grosso e ricurvo,e porta gli occhiali da sole,mi incute insiurezza. Che sia lui che mi sta fissando? Eppure adesso è al telefono,voltato dall’altra parte. Guardo il cielo per tranquillizzarmi,poi gli getto un’altra occhiata <<eppure da qualche parte l’ho già visto>> il cuore mi batte un po’ più forte per la paura.
Finalmente il treno per Osaka arriva. Mi accomodo più in fretta possibile al mio posto e avverto di nuovo quella terribile sensazione<<non mi piace per niente>>sussurro notando che il tizio in nero è salito sul treno che ho preso io.
Decido di chiamare Kazuha.
<<pronto?>>fa lei dall’altra parte.
<<kazu,sono Ran>>dico io.
<<ran?Ran! Ran!Dimmi!Scusa io stavo…vabè,dimmi!>>sento diversi rumori,penso si sia appena alzata dal letto.
<<sto venendo da te,da me non c’è scuola e mi sono ricordata che da te è lo stesso>>sorrido divertita ascoltando la sua voce ancora addormentata.
<<benissimo!Era davvero troppo tempo in effetti…>>ridacchia con al voce più squillante.
<<c’è un problema però!>>tossisco per nervosismo.
<<cosa?>>.
<<verresti a prendermi in stazione?Ora non posso parlare,ma verresti?>>la mia voce è un po’ più bassa.
<<sicuro!>>sento dei rumori dall’altra parte<<anzi comincio a prepararmi subito,tanto non ho niente da fare!>>la sua voce è sforzata,forse ha già cominciato a prepararsi <<a dopo!>> mette giù.
<<devo cercare di calmarmi. Dopotutto non è detto che davvero stia seguendo me>>guardo fuori il finestrino per distrarmi. Guardo di nuovo quell’uomo spaventoso. Sospiro stanca e spaventata quando mi accorgo che mi sta fissando<<no no,quello è davvero qui per me,io l’ho già visto da qualche parte>>.
Non riesco a spiegare il mio stato d’animo,il perché quell’uomo mi metta tanta paura,è come se lo associassi a qualcosa di brutto che mi è successo in passato. Cerco di cambiare posto per allontanarmi da lui,noto che non molto distanti da me siedono una coppia di ragazzi<<quasi quasi vado a sedermi vicino a loro>>arrossisco<<non vorrei disturbare…>>.
All’improvviso il mio cuore prende a battere fortissimo:un ragazzo identico a Shinichi siede accanto ad una ragazza uguale a me,solo il loro taglio di capelli ci differenzia.
Il ragazzo mi ha notata,infatti ora mi guarda e mi sorride come già ci fossimo conosciuti ma io non ricordo di averlo mai visto. Lo guardo stranita,non è che ho qualcosa di strano appiccicato al viso?
Lo fisso di nuovo titubante <<non vorrei fosse la mia immaginazione che mi sta giocando un brutto tiro>>sussurro ridacchiando sarcastica. Decido di spostarmi in un posto poco lontano dal loro. Certo che alle volte sono così sfacciata da sorprendere persino me stessa.
Avvicinandomi e guardandoli meglio,il mio cuore sussulta:il giovane è la copia di Shinichi. Rettifico:è quasi la fotocopia di Shinichi. I capelli di questo giovane sono più ribelli e i suoi colori sono vagamente più chiari. Mi viene da sorridere inaspettatamente.
<<ah,sei noiosa!Vado al bagno!>>Il ragazzo simile a Shinichi si allontana facendo la linguaccia alla ragazza che risponde senza indugi <<antipatico!>> Poi prende il cellulare dalla borsa e telefona in fretta << Papà, io e Kaito stiamo andando a vedere la festa ad Osaka.-poi sorride -Grazie ispettore Nakamori ,non la deluderò!Ti voglio bene papà,grazie ancora!>> Chiude la telefonata contenta. Ho sentito bene?Nakamori?La figlia dell’ispettore?
La ragazza nota la mia presenza,avvampa. Sicuramente avrà notato anche lei la somiglianza tra noi due. Continuiamo a fissarci per un po’,fino a che io,troppo curiosa,prendo parola<<scusami>>distolgo lo sguardo per l’imbarazzo del momento<<di solito non sono così sfacciata>>Ah no? Ma chi sto sperando di prendere in giro?<< Ecco…potrei sapere il tuo nome?>>voglio sentirlo uscire dalla sua bocca diretta a me. Un po’ impacciata cerca di rispondermi nella maniera più cortese possibile<<ah,non sei sfacciata,tranquilla. A breve te l’avrei chiesto io>>porta un braccio dietro la nuca per smorzare l’atmosfera<<il mio nome è Aoko,Aoko Nakamori>>mi dice.
<<scusa..probabilmente non avrei il diritto di chiedertelo,ma…>>ma oramai mi sono data alla sfacciataggine<<sei la figlia di Ginzo Nakamori,vero?>>le sorrido e lei fa lo stesso.
<<già,perché?>>è stranita.
<<conosco tuo padre da un po’ di tempo,non sapevo avesse una figlia. Lo incontro spesso quando si parla di Kid>>piego la testa verso destra<<mori Ran>>le porgo la mano.
<< Mori?Se la figlia del grande “Kogoro il dormiente”?Kogoro Mori-san ?>>i suoi occhi si illuminano. Cavolo,mi somiglia davvero tanto. Annuisco sorridente.
Mi stringe la mano <<piacere,allora!>>
<<piacere mio!>>. Passa qualche minuto,durante il quale cerco di convincermi che non è una buona idea chiederle quello che sto per chiederle,ma la mia lingua oggi pare essere più potente del mio buon senso<<posso…posso sapere chi è quel bel ragazzo che ti accompagna?>>arrossisco. Arrossisce anche lei e poi mi risponde<<lui si chiama Kaito Kuroba,il mio migliore amico>>si guarda intorno per controllare che lui non ci sia<<anche se io sono innamorata di lui e … no!Scusa lascia perdere>>balbetta.
<<sei innamorata di lui?>>le chiedo incredula,ma che diamine siamo uguali in tutto?
Mi guarda per un attimo e sospettosa mi chiede<<ma perché mi fai tutte queste domande?Non sarà che Kaito ti piace,vero?>> conclude.
<<per niente>>rido,non mi aspettavo pensasse a questo<<guarda solo come assomiglia il tuo amico al mio!>>tiro fuori dalla borsa una foto che ritrae me e Shinichi al Tropic Land. Aoko è sbalordita dalla somiglianza. Così cominciamo a scambiarci inutili informazioni su Kaito e Shinichi. Poco dopo torna a sedersi tra noi Kaito che ci guarda e sghignazza come uno scemo,questo fino a che Aoko non gli tira una borsata in pieno viso e lui la smette sbuffando <<sei noiosa,Nakamori-san>>le caccia la lingua. <<ah ora sono Nakamori-san eh?>>inarca un sopracciglio infastidita. Lui la guarda per un secondo,sembra serio<<quando fai così si>>sembra.
<<ma piantala>>ride anche lei. Con l’arrivo di Kaito è calato un imbarazzante silenzio,che viene spezzato dal ragazzo stesso<<allora signorina,hai fatto amicizia con la mia amica?>>gli sorrido,abbandonandomi a quei tratti così simili a quelli del ragazzo che amo<<si,certo>>rispondo pacata. Posso rispondergli solo questo perché il treno si ferma alla stazione di Osaka . Ma come? Sono già passate quattro ore? Scendo dal treno di fretta,guardandomi intorno nella speranza di vedere di nuovo quello strano figuro in nero,per tenerlo sotto controllo. Sorrido ai miei amici di passaggio<<ciao Aoko,ciao Kaito!>>loro mi salutano con la mano,poi scappo via impaziente. <<ehi Ran!>>appena scesa dal treno la sua voce squillante mi raggiunge.
<<kazuha-chan!Quanto tempo!>>le dico abbracciandola.
<<dai adesso andiamo a farci tutti i giri che ci pare,ci sono anche i saldi>>sorride<<quella borsa non sarà troppo pesante?>>.
<<per niente,ci sono solo due cambi. Dai dai,shopping con Kazuha Toyama,è proprio quello che mi serviva!>>ridiamo a crepapelle per la voce stridula che mi è scappata.
Mi fermo a specchiarmi in una vetrina,mentre Kazuha è andata a prendere degli snack. Assottiglio gli occhi guardando le mie mani e le mie braccia pieni di pacchetti e di buste per le compere eccessive.
Senti Shinichi,un giorno questi pacchetti li porterai tu,volente o nolente. Chiudo gli occhi ridendo.



Io narrante:Kaito Kuroba
Dopo aver convinto Aoko a fare buca a scuola,l’ho trascinata ad Osaka per assistere ad una delle feste tipiche di questa splendida città. Appena sceso dal treno mi guardo un po’ intorno. Guarda,guarda le mogliettine dei detective che si fanno le feste,sorrido scherzoso.
Poi mi sento tirare un orecchio<<ahi!Aoko che diamine ti prende all’improvviso?>>
<<lo sai benissimo cosa mi prende>>si è offesa <<sei qui ad Osaka con me e guardi tutte le altre>>sbuffa.
Mi piace quando fa la gelosa<<aoko!>>fingo di sbuffare e le stampo un rumoroso bacio sulla guancia. Arrossisce all’istante.
<<guarda che combini>>mi strilla imbarazzata.
<<dai dai,sei più bella con le guancie rosse!>>sbuffa arrossendo ancora di più. Ci dirigiamo verso il centro del paese,seguendo all’insaputa di Aoko e delle ragazze. Devo tenerle sotto controllo,quel tipaccio che seguiva Ran da Tokyo non se n’è ancora andato,le sta seguendo da lontano. Dopo un po’ le perdo di vista. Colpa di Aoko che continua a portarmi a spasso da un negozio all’altro alla ricerca spietata di vestiti.
<<questo?>>chiede in attesa di una risposta. Gli occhi le brillano,segno che le piace.
<<troppo scollato!>>sono infastidito.
<<questo?>>continua infastidita anche lei.
<<troppo troppo corto>>confermo ancora più nervoso. Mi guardo un po’ intorno,la lascio parlare nello spogliatoio e dopo poco ricompaio con un vestitino rosa perlato<<perché non ti provi questo?>>sorrido.
<<questo?>>si copre gli occhi con le mani disperata<<voi uomini siete tutti uguali!Che ci faccio con questo? È così,così…>>
<<così composto!>>aggiungo trionfante.
<<è da claustrofobia,scemo>>. Vedo entrare Ran e la sua amica di Osaka nel ristorante di Takoyaki,così ci trasporto anche Aoko senza che lei capisca.
"Edogawa ringraziami,le terrò d’occhio in tua assenza".


Come promesso io e Ran-neechan abbiamo scritto per voi una nuova fic sull'organizzazione.
So che apparentemente non si direbbe che questa è una fic sull'organizzazione ma abbiamo pensato di fare le cose per bene quindi già dal secondo capitolo che verrà postato nei prossimi giorni,vedrete che l'organizzazione ci sarà eccome.
Spero vi piaccia e vi inciti a leggere.

Edited by Fifi Kuroba - 29/9/2021, 21:02
 
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<_*_ Ran-neechan _*_>
view post Posted on 15/3/2010, 16:26     +3   +1   -1




Su decisione mia e di LittleKazuha s'è deciso di postare il secondo capitolo per farvi capire chein effetti l'organizzazione centra eccome. Buona lettura.

2.Neri fantasmi in casa

Io narrante: Ran Mori

Odore di cibo,colori dei festoni e delle luci:sono queste le principali caratteristiche dell’Osaka in festa di oggi.
<<guarda Ran!>>Kazuha non smette neppure per un secondo di urlare mostrandomi le mille attrazioni che ci sono,tirandomi per le braccia attenta però a non farmi male.<<non è bellissima?Osaka è davvero meravigliosa!>>Le sue guance assumono una colorazione rosea.
<<kazuha-chan,sei rossa!>>La indico iniziando a ridere a crepapelle.
<<ran-chan!>>mi urla,per poi incominciare a ridere anche lei.
Si specchia nella vetrina di un negozio<<ran-chan,avevi ragione:sono rossissima,ma qui fa caldissimo. Ti va di fare una pausa con…dei takoyaki?>>mi invita esultante e nonostante non abbia fame,rompere il suo entusiasmo non avrebbe affatto senso.
<<certo che si!Magari possiamo anche assaggiare qualcos’altro e poi continuiamo a divertirci vero?>>le chiedo sorridente.
<<si!Ma prima di andare a mangiare potremmo fare una cosa:comprare una bella macchina fotografica usa e getta,così potremo conservare dei bei ricordi di questa giornata. Ci stai?>>Mi sorride come una bambina.
La abbraccio forte <<assolutamente. Grazie mille Kazu-chan. Davvero.>>

“Ran,torna pure verso casa,io ti raggiungo subito”.

Un senso fortissimo e angosciante mi stringe il cuore. È lo stesso senso di angoscia che mi invase quando Shinichi mi sussurrò quelle parole.
<<ran-chan?-Kazuha mi guarda preoccupata per via del colorito bianco che ho stranamente assunto-Cosa succede?>>la guardo e sorrido:non voglio che questa giornata venga rovinata.
<<nient->>.
<<è colpa di quell’uomo in nero vero?Non sarà un pervertito,spero!-.Mi guarda seria e io scoppio nuovamente a ridere. In effetti,la sua espressione e la sua frase mischiate assieme fanno ridere davvero. –Ma perché ridi,adesso?Anzi,meglio così!Se sarà un pervertito lo sconfiggeremo vero?>>assume una posizione solenne.
<<giusto!Allora andiamo!>>La precedo verso la strada principale <<di qui vero?>>
<<si!>>sorride<<ran-chan…>>mi richiama.
<<cosa?>>Mi volto indietro a guardarla.
<<sono felice che la tua scuola oggi sia chiusa!Andiamo!>>
Scoppio a ridere nuovamente come penso farò per il resto della giornata<<si anche io Kazuha-chan!>>Ci incamminiamo.<<piuttosto…-le domando con fare vagamente malizioso - dov’è Hattori-kun?>>sussulta.
<<e che ne so io?non mi avvisa mica di tutti i suoi spostamenti il signorino!-poi mi guarda e ammette - è andato ad aiutare suo padre e mio padre in questura.>>Arrossisce di nuovo.
<<va bene,ho capito. Andiamo “Pomodoro”kazuha –chan!>>inizio a correre e lei mi richiama di nuovo <<ran.-chan ma che dici?>>mi raggiunge a grandi passi.


***


Entriamo in casa di Kazuha:ormai la giornata è finita,sono le sei del pomeriggio. Abbiamo impiegato tutto il tempo a fare giochi,foto e a mangiare specialità del luogo.
<<kazuha-chan,mentre tu cerchi i tuoi,io telefono a mio padre!>>le dico.
<<si,salutamelo e posa la tua borsa in camera mia! È la stanza al primo piano all’inizio del corridoio. >>
<<sì,grazie!>>Mi incammino verso le scale componendo il numero di papà.
<<Pronto?>>la sua voce arriva stordendomi. Avrà bevuto?
<<papà?Senti,sta sera posso restare a dormire da Kazuha?>>
<<Sì,fa un po' come ti pare.-Singhiozza-Yokoooooo!>>
<<grazie papà!Senti mi passeresti un attimo Conan,per favore?>>
<<Sì,sì…Ehi,moccioso!La mia Ran ti vuole al telefono. Muoviti,non farla aspettare tanto!>>
<<papà,non chiamare Conan moccioso! E comunque buona notte. A domani>>non ottengo risposta,ma odo dei tumori molto simili ad un cambio di interlocutore dall’altra parte del telefono.
<<Ran-neechan?>>
<<conan-kun!Stammi a sentire,nel frigo c’è un po’ della cena di ieri sera. Riscaldala nel microonde. Scommetto che papà ha già mangiato e tu no.-“Vecchio scemo”penso-Buon appetito. E non fare tardi a leggere. Dormi bene piccolo>>.
<<Grazie,Ran-neechan. Buona notte>>La sua voce è triste.
Senza aspettare un ulteriore risposta chiudo la telefonata,poggiando momentaneamente il cellulare sul comodino davanti la camera di Kazuha. Mi mancherà Conan.
Vedo una scritta su una porta “Kazu” con un piccolo disegno di un ramo di petali di ciliegio. Apro la porta e poggio la borsa sul suo letto. La stanza viene illuminata dalla fioca luce del tramonto . Ci sono una piccola scrivania con sopra un computer nero di ultimo modello. E un armadio e un letto enormi. Ma la cosa più bella,è la foto simile di Heiji e Kazuha a quella mia e di Shinichi che io conservo in camera sulla mia scrivania. Sorrido. Esco dalla sua camera socchiudendo la porta.
<<che ha detto?>>la voce di Kazuha mi arriva forte e chiara.
<<era ubriaco!>>scendo le scale tornando al piano di sotto.
<<ran-chan ,a quanto pare i miei non ci sono!-chiama dalla cucina sventolando un bigliettino-meglio così no?Possiamo divertirci meglio!Però il pervertito ci ha seguite fin qui!Va bene ,mi impegnerò per difenderti!>>sorride.
<<kazuha-chan,domani incomincia il week-end,non è che potrei restare qui da te sta notte? –arrossisco - un po’ quell’uomo mi mette soggezione…anche se non so spiegarmi il perché!Anzi,ti racconterò tutto dall’inizio,dalla sera che Shinichi andò via>>Sposto lo sguardo al parchè sotto i miei piedi e poi a lei,assumendo uno sguardo piuttosto serio.
<<allora andiamo a lavarci e nel frattempo raccontami Ran!Quel tipo è pericoloso!>>risponde seria.
Annuisco. Ho bisogno di parlarne almeno con lei.


***

<<al Tropic Land?Quella sera?Proprio quella?Non è che questi tizi centrano qualcosa con la scomparsa di Kudo-kun,vero?>>mi domanda sedendosi sul suo letto mentre si scoglie i capelli.
<<questo non lo so-prendo un asciugamano e comincio ad asciugarmi i capelli-Però..forse si..>>
<<non preoccuparti,noi ce la faremo. Intanto decidiamo che film guardare no,tra…>>
Un minimo rumore ci fa sobbalzare. Ci guardiamo.
<<né,Kazuha-chan…non hai gatti,vero?>>le domando sottovoce.
Scuote la testa. Sorrido triste.<<allora non ci sono dubbi…è lui. >>
Un altro rumore. <<anzi:sono loro.>>
Kazuha ingoia rumorosamente. <<ran-chan?>>mi chiama sempre silenziosamente
<<mh? >>ho le lacrime agli occhi.
<<io ho paura. Ho paura ma ti giuro che ce la faremo.
Mi siedo a terra e stringo le braccia al petto.
<<ran!Ehi,Ran!Guardami - mi scuote prendendomi per le spalle – ce la facciamo, mh?>>la sua espressione è poco convinta,ma inizio a sentirmi in colpa. Perché è lei che deve scusarsi?Dopotutto sono stata io a cacciarla in questo guaio.
<<quelli sono qui per me>>sussurro.
<<eh?>>
<<quelli sono qui per me!Ti uccideranno senza un motivo. Va’ via. Tu non centri con questa storia.>>le dico calma alzandomi.
<<no. Adesso che vi ho conosciuti,centro anche io. E poi dove dovrei scappare. Siamo chiuse qui dentro e non abbiamo via di fuga a parte…a parte la finestra.>> La guardiamo.
<<e poi!-continua- Ah,al diavolo!Ho un’idea!>> il suo viso si illumina.
<<un…idea?>>mi sento rinascere. Forse abbiamo una speranza.
<<chiamiamo Heiji,lui avrà un’idea..o almeno una soluzione!>>Sorride.
<<gi-Giusto!Hattori-kun,eh?>>La guardo di nuovo maliziosamente.
<<al diavolo-sbuffa- Se muoio io deve farlo anche lui,così non rischio che qualcun’altra me lo porti via>>.Ridiamo lievemente cercando di calmarci.
Mi alzo veloce e corro a cercare il cellulare nella mia borsetta.,mentre Kazuha sistema una sedia incastrandola nella maniglia della porta così che qualsiasi tentativo sgradito di accesso sia molto più difficoltoso. Improvvisamente svuoto la borsa in preda al panico.
<<kazu-chan…>>sussurro.
<<cosa?>> si dirige verso di me.
<<il cellulare…ho lasciato il cellulare sul mobile davanti la tua camera>> La guardo con le lacrime agli occhi. Poi le asciugo. <<esco a prenderlo.-mi alzo-se morirò,ti avrò voluto bene. Tu chiama Hattori e corri via. Di alla mia mamma che->>
<<ran!-mi interrompe -ma che dici ?>> mi guarda stranita.
<<scusa scusa,sto lasciando che il panico mi controlli. È solo che quelli non sono normali,è colpa loro se da allora Shinichi scompare e ricompare. E adesso che facciamo?>>
<<bé…fammici pensare.-si siede nuovamente sul letto- Ma si!>>dice improvvisamente.
<<”Ma si!”cosa?>>mi avvicino con fare curioso.
<<ieri Heiji,dopo una gara di Kendo,ha cenato qui e mi ha lasciato la sua armatura. Potremmo usarla come scudo mentre recuperiamo il cellulare,no?>>
<<e dov’è quest’armatura?>>le chiedo vagamente scettica ,ma speranzosa allo stesso tempo che non sia in chissà quale altra stanza dell’immensa casa.
<<nel mio armadio!>>da una pacca su questo.
<<ci sto. Buona idea.>>Non è sicuro al cento per cento ma in situazioni come questa è impossibile esserlo.
Prende l’armatura di Heiji dal suo armadio,poi mi guarda. Annuiamo e ci avviciniamo alla porta.
Giriamo la chiave nella toppa e tiriamo la porta verso di noi.
"Kamisama,non ti ho mai chiesto aiuto più di tanto. Ti prego,ti prego...salvaci"


Ecco il secondo capitolo,speriamo che vi piaccia davvero,ed ora una piccola anticipazione del prossimo capitolo.
3.Strategia d'Attacco
<<come ti senti?>>mi chiede. <<malissimo,la gamba mi brucia,mi fa davvero molto male e poi guarda quanto sangue!>>le dico. <<però guarda qui>>le faccio mostrandole il mio cellulare.
<>mi dice lei,poi si allontana da me,apre un mobile e ne tira fuori un piccolo “attaccapanni” dove tiene appesi tutti i nastri che usa per legarsi i capelli. <<stringi attorno al foro che ti ha fatto con la pistola questo nastro,che è il più lungo>>mi dice preoccupata<<anche se ti fa male,stringi più forte che puoi,dobbiamo bloccare l’emorragia>>conclude. Poi mi dice <<dammi il telefono,Ran. Chiamo Heiji>>.
Speriamo vi spinga a continuare la la lettuta.xDxD

Edited by ~ Ran-chan ~ - 28/7/2011, 02:30
 
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kiara kuroba
view post Posted on 15/3/2010, 17:13     +1   -1




eccoci eccociii!!! oh mamma!!!!!!bellissimo brave brave brave !!!!!
 
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Haibara Miyano
view post Posted on 15/3/2010, 17:27     +1   -1




E' meravigliosa ragazze!!!!!!! :woot:
Davvero, siete troppo brave, complimenti ad entrambe, davvero, fa venire voglia di continuare a leggere!

vi prego aggiornate prestissimo, che è stupenda!!!! :wub: :wub:


Edited by TheKid - 27/5/2010, 14:27
 
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<_*_ Ran-neechan _*_>
view post Posted on 15/3/2010, 17:30     +1   -1




CITAZIONE (Haibara Miyano @ 15/3/2010, 17:27)
E' meravigliosa ragazze!!!!!!! :woot:
Davvero, siete troppo brave, complimenti ad entrambe, davvero, fa venire voglia di continuare a leggere!

vi prego aggiornate prestissimo, che è stupenda!!!! :wub: :wub:

Ahahaha...ragazze,grazie ad entrembe!Dopotuttoè grazie a voi che noi scriviamo,LittleKazha posterà domani sera ma vi avviseremo comunque!


Edited by TheKid - 27/5/2010, 15:22
 
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<_*_ Ran-neechan _*_>
view post Posted on 15/3/2010, 17:46     +1   -1




Certo!
 
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Ami___96
view post Posted on 15/3/2010, 19:38     +1   -1




Scusateeeee....non mi ero resa conto che avevato postato anche questa^^
Counque adesso proprio non ho tempo per leggerla quindi me la stampo e chissa che questa notte possa leggermela e domani passerò a commentare^^
 
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LittleKazuha
view post Posted on 15/3/2010, 20:56     +1   -1




Uh,grazie tante Ami!!!<3
 
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view post Posted on 16/3/2010, 11:25     +1   -1
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NON SI UCCIDE UNA COSA CHIAMATA AMORE!!!

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già due capitol! che belliiiiiiii!!!!!
mi piace davvero sta storia!!
ohiohi povere ran e kazu ora si che sono nei guai!!!
kazu mi raccomando posta presto il prossimo capitolo!!
 
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LittleKazuha
view post Posted on 16/3/2010, 13:27     +3   +1   -1




Ecco a voi il terzo capitolo,io e Ran speriamo vi piaccia!Bacioni a tutti!

3.Strategia d'attacco

Io narrante:Ran Mori

“Kamisama,io dovevo aspettarmelo. Così come un mare non è sempre piatto,anche la mia vita non può andare tutta liscia. Eppure a me bastava che le onde della mia vita fossero le notti rotte di pianto per Shinichi. Anche se era infantile,mi bastava così”.
Kazuha trema leggermente mentre infila l’ultima protezione al braccio sinistro. <<kazuha,sei sicura di farcela?>>la mia voce è notevolmente preoccupata,lei mi guarda ma rimane zitta<<se non te la senti posso sempre provarci io>>. Scuote la testa deglutendo<<accidenti,mi viene da vomitare per la tensione>sorride<<ran,ti coprirò io. A volte Heiji mi lascia indossare la sua armatura per giocare,quindi sono più abituata di te a portarla>>mi guarda seria<<è pesante>>accenna un sorriso. <<così quello non è un semplice pervertito…chi l’avrebbe mai detto,che nove anni di aikido non mi sarebbero serviti nella vita>>si intristisce mentre lega l’ultimo laccio<<sai Ran,quando avrò fatto qualcosa di utile ti chiamerò>>accenna una risatina macabra.
<<kazuha>>non so cosa dire,probabilmente la capisco meglio di chiunque altro al mondo<<ti chiamerò anche io>>sorrido<<adesso usciamo prima di vomitare entrambe>>. <<al tre apro la porta lentamente,stammi dietro>>dico. Lei annuisce sicura di sé.
<< Uno,due,tre!>>sussurriamo all’unisono mentre apriamo la porta accorte a non far rumore. Kazuha caccia uno sguardo fuori dalla porta <<non c’è nessuno Ran!>>sussurra<<non è che ci siamo fatte prendere dal panico?>>non è molto convinta di quello che ha detto.
<<non importa,quello mi segue da stamani e poi lo abbiamo beccato di nuovo in mezzo alla festa. Magari lo abbiamo perso di vista ma ha continuato a seguirci. Quello ha fatto scomparire Shinichi misteriosamente,è una paura che avverto a pelle. Quindi cerchiamo comunque di prendere quel telefono ora!>>.
<<giusto>>esce fuori dalla porta e mi fa segno di seguirla,presta bene attenzione a che non arrivi nessuno dalle scale..
<<vedi qualcuno?>>chiedo preoccupata mentre ci avviciniamo al mobiletto.
<<per ora nessuno,vieni pure un po’ più avanti>>la sua voce ha preso sicurezza.
Ci allontaniamo sempre più dalla porta e ci dirigiamo verso il mobiletto,Kazuha è ancora davanti a me così io continuo a guardarmi le spalle ansiosa,dobbiamo sbrigarci.
<<ran,è il tuo cellulare quello vero?>>la sua voce è bassissima,io annuisco e la raggiungo in breve. Non bado a quello che ho intorno,mi manca il respiro,così mi lancio davanti a lei e allungo la mano destra verso il mobile.
<<sono qui>>la voce di un uomo adulto. Proviene dalle scale.
<<dannazione!>>urlo guardando verso le scale,ci sono tre uomini,compreso quello che ho già visto altrove.
<<presto Ran,dentro!>>Kazuha mi spinge verso la sua camera <<corri!>>urla guardandosi indietro. Sposto il mio sguardo da lei agli uomini vestiti di nero. Oh,no! Kazuha ha gli arti e il busto coperto,se punteranno a lei per fermarla non punteranno a un qualsiasi posto,punteranno alla testa. È l’unica parte scoperta. Oramai i tre uomini hanno risalito tutta la rampa di scale e sono sul pianerottolo con noi,Kazuha gli lancia una ciabatta nel disperato tentativo di ritardare i loro proiettili. Ma non funziona,e uno di loro punta alla testa di Kazuha.
<<kazuha>>la spingo dentro e quando uno dei tre preme il primo grilletto la gamba sinistra,che è stata l’ultima ad entrare in camera comincia a bruciare e a dilaniarsi.
<<cazzo!>>urlo.
<<ran,accidenti! Avevo l’armatura perché mi hai spinta dentro,dovevo proteggerti io>>ha le lacrime agli occhi,e imbroglia le parole<<guarda qui. Ti fa tanto male,vero? Non riesci a camminare così?>>le parole le suono uscite fuori alla velocità della luce.
<<ka-kazuha…mettiamo qualcosa di pesante davanti la porta prima che facciano saltare la maniglia e addio sogni di gloria>>tossisco.
Senza farselo ripetere due volte,con una forza sorprendente sposta il pesante comò di legno e ferro davanti la porta,bloccandola.
<<come ti senti?>>.
<<malissimo,il dolore alla gamba è indescrivibile,ma quel che è peggio è che mi gira la testa>>.
“Moriremo? Moriremo qui senza poterci salvare in alcun modo? Le onde adesso,sono davvero troppo alte”.
<<però guarda qui>>le mostro il cellulare tenendo gli occhi socchiusi per il dolore.
<<guarda Ran,abbiamo fatto una cosa utile,hai visto?>>mangia le parole perché tiene in bocca un lembo del lenzuolo del suo letto e lo sta strappando. Lo lega forte intorno alla gamba <<dannazione quanto sangue >>è preoccupata. Inutile dire quanto lo sia anch’io<<maledizione,fa malissimo,c’è il proiettile dentro. Lo sento. È come se avessi una palla da tennis,ti auguro di non provare mai una situazione del genere>>sorrido e tossisco.
<<dammi il telefono,Ran. Chiamo Heiji>>mi sposta i ciuffi bagnati dagli occhi.
Le porgo il cellulare e lei comincia a comporre il numero. Mentre la guardo socchiudo sempre di più gli occhi,mi sento debole e stanca.
La voce di Kazuha mi scuote<<heiji,io e Ran siamo a casa mia. Tre uomini che ci seguivano da stamane sono entrati in casa. Ran dice che sono gli uomini che hanno fatto sparire Shinichi dalla circolazione,devi aiutarci>>sta per piangere.
<<quale corda vuoi che prenda?>>mi guarda preoccupata mentre continua il discorso con Heiji<<quella con la quale facevamo a gara per prenderla da bambini?>>annuisce tra sé e sé. <<va bene ho capito,ti aspettiamo>>. Gli uomini da fuori hanno cominciato a tirare spintoni alla porta,così Kazuha porta anche il letto davanti il comò,per fissare meglio il tutto.
<<cosa ha detto Hattori?>>tossisco.
<<sulla parete esterna che separa la finestra di questa camera da quella di camera dei miei,teniamo arrotolata intorno a un chiodo una corda robusta,che usiamo in caso di incendio per lasciare la casa. Devo andare a prenderla,legarla da qualche parte intorno alla finestra di questa camera e scendere giù in breve tempo. Heiji è andato a prendere l’auto con la quale ci porterà in ospedale>>è decisa e sicura.
<<vai Kazu-chan,farò il tifo per te>>mi guarda e poi apre lentamente la finestra. Non riesco a guardarla,ho bisogno di tenere gli occhi chiusi solo per un po’. Affinché le onde della vita non si ingigantiscano talmente tanto da non poterle più affrontare.

Anticipazione 4° capitolo
Io narrante:Kazuha Toyama
Il mio equilibrio viene interrotto dalla vibrazione del cellulare che per un attimo mi spaventa e mi fa vacillare. lo recupero dalla tasca e cerco di aprire la mail,ma mi segnala che non c'è campo. Cammino un altro po',afferrando la corda e cercando un segnale che improvvisamente viene captato dal cellulare.

A presto!

Edited by LittleKazuha - 29/7/2011, 02:16
 
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kiara kuroba
view post Posted on 16/3/2010, 13:39     +1   -1




addio addio addio!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!povereeee perchè devono soffrire sempre loroo!!!??? :cry: :cry: :cry: :cry: braveee soreeee
 
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LittleKazuha
view post Posted on 16/3/2010, 13:44     +1   -1




Grazie soreee...ehehe,prima si soffre e poi si ride!Prima del sole c'è sempre un acquazzone!!!
 
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kiara kuroba
view post Posted on 16/3/2010, 14:05     +1   -1




eeehhhhh -_- hai ragionee..!
 
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Haibara Miyano
view post Posted on 16/3/2010, 14:59     +1   -1




Bravissime!!!! capitolo stupendo, davvero!!! ohi ohi...cosa succederà ora a Ran e Kazuha???
Aggiornate presto mi raccomando!!!!
 
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Ami___96
view post Posted on 16/3/2010, 15:20     +1   -1




Uhuh, sono ancora al secondo capitolo!!
questi capitoli sono molto più lunghi di quanto di solito facciate...

stupendaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!
Ho appena finito di leggermi tutti e tre i capitoli e mi piace un casino!!
non vedo l'ora di leggerla...siete state bravissime e il vostro stile di scrittura è quasi uguale^^
 
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671 replies since 14/3/2010, 21:34   12606 views
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