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L'incontro e l'inizio dell'amicizia tra Conan e Ai

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calvin93
view post Posted on 21/7/2010, 14:41 by: calvin93     +1   -1
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"Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in 10 secondi, allora non vale la pena di saperla."

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Buon pomeriggio a tutti.
Eccoci col secondo aggiornamento della storia che rivede come Conan e Ai si sono conosciuti.
Ringrazio tutti i lettori, anche quelli che non hanno recensito, e vi lascio al capitolo, in cui Conan e Ai cominciano a scoprire di avere una passione in comune.




Capitolo secondo


La lezione di matematica era cominciata da più di mezz'ora, ma Conan non aveva ancora accennato a prendere in mano il quaderno di matematica.
Nonostante la matematica fosse la materia in cui andava peggio e aveva più lacune, non si prese la briga di prestare attenzione sulla spiegazione di come si risolvevano le divisioni, altra sua lacuna, continuando nella realizzazione di Pikachu sul suo quaderno rinominato “ritratti di Pokemon”.
Tirò ancora qualche linea, usò la gomma in alcuni punti ed ecco fatto!
Pikachu era ultimato!
Forse era un po' troppo ciccio sui fianchi, ma tutto sommato non era male.
E ora il colore.
Prese il giallo dal suo astuccio di Sailor Moon e cominciò a colorare, cercando di non uscire dai bordi, mentre la sua compagna di banco se ne stava in silenzio, seguendo la lezione e scrivendo sul quaderno tutto quello riportato alla lavagna.
“che secchiona.” pensò Conan, riponendo il giallo nell'astuccio e cercando il rosso, che non saltava fuori. “be', meglio così, almeno non mi disturba.”
Continuò a rovistare nell'astuccio, ma niente, nessuna traccia del pennarello rosso. “ma dove sarà? Stai a vedere che è rimasto a casa, sulla scrivania, dopo che ho colorato Charmander.”
Nel suo campo visivo entrò una mano che teneva stretto un pennarello rosso.
Alzò lo sguardo: era Ai.
“tieni, puoi usare il mio.” gli disse.
“grazie, Ai.” rispose lui, chiamandola per nome, mostrandole così di averlo già imparato, cosa che ai bambini piaceva moltissimo.
“io mi chiamo Conan.” le disse infine.
Ai già lo sapeva come si chiamava il nuovo compagno di banco, ma dovette fingere di non saperlo. “piacere di conoscerti.”
A Conan fece una strana impressione, diversa da quella che avvertiva ogni volta che conosceva un nuovo bambino, pensando che Ai fosse quasi più un'adulta che una ragazzina dal modo in cui si poneva.
“ti piacciono i Pokemon?” le chiese, speranzoso in una risposta positiva.
“sì, molto.”
Il volto di Conan si aprì in un sorriso.
Finalmente aveva trovato qualcuno come lui con cui poter parlare liberamente dei Pokemon e del loro universo.
E così, mentre gli ultimi venti minuti della lezione di matematica scorrevano lenti e inesorabili per gli altri, per Conan e Ai, impegnati a discutere su un argomento che entrambi adoravano, passarono in un lampo.

Per la prima volta in giornata, Conan era veramente felice.
Si stava dirigendo al bagno perché alla terza ora lui aveva sempre bisogno di andarci, tanto che oramai l'insegnante, che lo conosceva bene, lo lasciava uscire dall'aula senza dirgli niente.
Conan entrò nel bagno situato sullo stesso piano della classe e dopo aver svuotato la vescica prese il cellulare, dandosi una sistemata, ripetendosi quanto fosse bello e affascinante.
Sentiva che con Ai c'era un alchimia speciale e sentiva che la loro amicizia sarebbe stata una delle più belle mai viste prima.

Ritornato in classe e sedutosi al suo posto, Conan non diede retta al libro di storia, aperto sul suo banco, e a come si erano estinti i dinosauri, che più di mille anni fa popolavano la Terra.
Perché doveva interessarsi della vita di lucertoloni vissuti migliaia di anni fa, quando nemmeno i suoi nonni erano presenti?
In fondo era facile capire come era stata la vita di ogni singolo dinosauro: erano nati, cresciuti, si erano creati una famiglia con figli e poi un meteorite li aveva fatti secchi in un nano secondo, lasciando che fosse l'uomo a popolare la Terra.
Tutto sommato, era più interessante e divertente continuare a parlare con Ai dei Pokemon, un argomento contemporaneo e recente, focalizzando l'argomento con quale cartuccia era cominciata la passione per i Pokemon.




Ed eccoci al termine del capitolo.
Per il momento non è successo assolutamente niente, a parte il fatto che non so nemmeno io se ad Ai piacciano veramente i Pokemon o era solo una mossa per cominciare a dialogare con Conan.
E come si evince da questo capitolo, scopriamo che Conan, a 17 anni suonati, non sa ancora fare le divisioni, mentre Ai prende appunti da brava studentessa.
E sono anche propensa a pensare che il Pikachu che Conan ha disegnato fosse obeso di brutto.

Se non vi piacessero i Pokemon vi chiedo di portare pazienza per questo capitolo, dal prossimo non compaiono più.
Cosa ci aspetta nel prossimo capitolo?
Be', il momento della scuola che a tutti piace: l'intervallo, in cui, per chi ha seguito la seconda serie di Stupendoman, ritroverà la scena dei Ringo tra Conan e Ai.
La scena, a livello di fatti, sarà uguale a come era stata scritta nel capitolo di Stupendoman, a parte una leggera differenza verso la fine, mentre nella descrizione l'ho riscritta, dato che non avevo voglia di andare ad aprire il file Open Office di Stupendoman e vedere con che parole avevo scritto la scena.
Ma ora basta parlare di questo, che di sicuro ve ne parlerò anche nel prossimo capitolo.
Se la storia vi piace e anche questo nuovo capitolo vi ha fatto sorridere, vi chiedo di lasciarmi un commentino anche piccolo piccolo.
Prossimo aggiornamento venerdì!
Alla prossima!
 
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63 replies since 19/7/2010, 14:47   3329 views
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