Detective Conan Forum

Pomeriggio al buio

« Older   Newer »
  Share  
calvin93
view post Posted on 13/9/2010, 14:58 by: calvin93     +1   -1
Avatar

"Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in 10 secondi, allora non vale la pena di saperla."

Group:
Member
Posts:
8,925
Location:
Black Room

Status:


Buon pomeriggio a tutti!
Oggi piove, vengono giù dei goccioloni assurdi, e, per la prima volta per me, questo non è il mio primo giorno di scuola, terminata definitivamente a giugno, col termine degli esami di terza superiore.
Ora sto lasciando in giro in varie pasticcerie il mio curriculum, ma so che non sarà facile trovare un lavoro, anche solo di poche ore al giorno.
Venerdì è uscito Kingdom Hearts Birth By Sleep, per la mia gioia, e devo dire che è il gioco più bello di tutti.
Birth By Sleep e Kingdom Hearts 2 sono a parimerito sul gradino del podio.
Per chi fosse appassionato del gioco, magari per chi ne è in possesso, gioco in modalità facile (cominciamo con calma) con Ven (la 1° delle tre storie scelte) al livello 16 e sono appena arrivata a Radiant Garden, di cui mi chiedo: ma se in KH 2 hanno lasciato il nome originale nei sottotitoli, perché con Birth By Sleep l'hanno tradotto?
Un po' come chiedersi perché i nemici sono stati chiamti Nesciens quando nel parlato dei personaggi dicono chiamaramente Unversed (nome originale).
Mah, un altro mistero per Conan.
Ma ora parliamo della storia, altrimenti va a finire che non la smetto più di parlare di BBS e ShihoKudo ne sa qualcosa. XD (le ho fatto tutto il papiro su quello che vede il personaggio che ho scelto mentre era nel mondo della bella addormentata)
Prima di lasciar al consueto capitolo, rispondo a due dei miei cari lettori e se a voi altri non interessa, passate pure avanti, non mi offendo.

@ harryxginny: ti ringrazio per il bel complimento. Nessuno mi aveva mai detto che il mio stile di scrittura è migliorato. Ma in che cosa sono migliorata? Quale pensi che sia la battuta di ShihoKudo? Mi raccomando, dimmelo perché sono curiosa.
Per i casoncelli mia mamma usa lo speck quando li fa a pranzo, poi ognuno, a dispetto della ricetta originale, ci mette quello che vuole, però lo ribadisco ancora che sono buonissimi.
Ti ringrazio anche per l'incoraggiamento nell'ammazzare quanti più Nessuno possibili, ma in Birth By Sleep ci sono gli Unversed, chiamati Nesciens nei sottotitoli italiani, però la cosa che resta uguale è Topolino che fa sempre entrate a effetto.
Ah, a proposito... auguri di buon compleanno!

@ Conan99: volevi la recensione su Kingdom Hearts? Eccola qui, anche se in forma ristretta, altrimenti non ne usciamo vivi.
Una sola parola per descrivere il tutto: epico.
Tre personaggi per vedere da tre lati diversi la stessa storia, che aumenta il numero di misteri già presenti in KH2.
Tra le tante cose figose puoi anche rinominare gli attacchi come vuoi tu. Il nome della mossa finale di Ven è epilogo, però l'ho cambiata con strike.
Poi per altre informazioni puoi leggere sopra, dove mi sono lasciata un po' andare. :D
Per finire, dico che se potessi ci giocherei tutto il giorno, ma voglio gustarmelo per bene, facendolo durare il più a lungo possibile.


Ed ora che ho terminato di rispondere a chi di dovere, andiamo col terzo capitolo della storia, dove scopriremo di che cosa ha paura Conan. *parte musichetta inquietante*


Terza parte


Conan doveva dire assolutamente una cosa ad Ai, che camminava davanti a lui facendo luce col cellulare.
Ma se poi lei si sarebbe messa a ridere?
Conan rifletté un attimo sulle probabilità che c'erano che Ai sarebbe scoppiata a ridere e le calcolò come poche, quasi nulle.
Era certo che Ai non l'avrebbe mai deriso, anzi, l'avrebbe capito e consolato.
“Ai, io... devo confessarti una cosa.”
Che cosa doveva confessarle Conan di così urgente?
“dimmi pure.”
“io ho paura ad andare in soffitta.”
Ai si trattenne dallo scoppiare a ridere in faccia a Conan, ma il suo labbro superiore tremò violentemente, rischiando di tradirla.
“e perché avresti paura a salire in soffitta?” chiese, con voce piuttosto allegra.
“non lo so, ce l'ho da quand'ero bambino. Pensaci un attimo. Mi hai mai visto salire nella soffitta del dottor Agasa?”
“ma il dottor Agasa non ha una soffitta. Semmai ha una cantina.” gli ricordò Ai.
“appunto.” confermò sicuro Conan, incrociando le braccia e annuendo.
Ai non riusciva a capire il senso di quell'affermazione, ma poi si ricordò che era già Conan di suo a non avere un senso.
“facciamo così: resta dietro di me e aggrappati alla mia maglia. Se senti qualche rumore (anche se lei ne dubitava) che ti fa paura pensa a qualcosa di allegro.” gli disse, avendo la sensazione di stare parlando con un bambino che aveva veramente sette anni, ma almeno così era sicura che una volta messo piede in soffitta Conan non avrebbe urlato per la terza volta in giornata, scappando a gambe levate.
Davanti alla porta della soffitta, Conan si aggrappò con tutto sé stesso alla maglia di Ai, che aprì la porta, entrando.
“hai idea di dove possano essere?” chiese al fidanzato, raggomitolato dietro di lei.
“mi sembra che siano in quello scaffale.” e Conan lo indicò.
Ai cominciò a cercare e dopo poco le trovò, dicendo “guarda, Conan! Candele colorate che profumano!” nella speranza di riuscire a distrarre Conan.
Il suo tentativo non servì a niente e decise di uscire da quella soffitta.
Solo una volta fuori, Conan si interessò alle candele colorate e profumate, studiandole e annusandole in ogni loro centimetro.
Tornati da Ran, le candele vennero accese e Conan ne prese due per sé e per Ai, rinchiudendosi in camera con lei.
“certo che è scomodo dover tenere in mano queste candele.” disse Ai, che aveva in mano le due candele.
“possiamo risolvere il problema.” Conan aprì il suo armadio e vi rovistò dentro, estraendone infine un candelabro a sette braccia laccato d'oro.
Ai aprì la bocca per chiedere dove l'avesse preso, ma poi la richiuse.
Forse era meglio non chiedere da dove venisse quel candelabro.
Forse era meglio continuare a credere che la camera di Conan fosse piena di ogni tipo d'oggetto, non sapendo come fossero arrivati lì.
Sì, forse, per una volta, era meglio restare all'oscuro di tutto.
“ecco qua.” disse sorridente Conan, come se estrarre un candelabro d'oro da un semplice armadio che conteneva solo vestiti fosse una cosa che si vedeva tutti i giorni. “che c'è?” chiese, vedendo la faccia di Ai. “ah, questo! Un cimelio di famiglia.” spiegò brevemente, dando l'impressione di aver preso il candelabro dalla tomba di un parente morto da secoli, mai conosciuto.
Il candelabro, che ora sosteneva le due candele, venne poggiato in terra, al centro della stanza, e Conan e Ai gli si sedettero di fronte.
“be'...? Che facciamo?” chiese Ai, già stufa di star lì seduta a gambe incrociate a fissare la fiamma della candela.
“c'è una canzone che vorrei farti sentire e... ah, già... non c'è elettricità.” ricordò il gurzo, avvilito.
“che ne dici di un gioco di società?” propose Ai.
“accetto volentieri, solo che tutti i giochi società sono...”
“fammi indovinare.” lo anticipò Ai. “in soffitta?”
Conan annuì, cominciando a tremare al suono della parola 'soffitta', nascondendosi sotto il letto.
“vado a prenderli io.” si offrì Ai, anche perché non aveva molta scelta.


Ed ecco che ora tutti sanno che Conan ha paura di andare in soffitta.
Non so da dove mi sia uscita, ma oramai è scritta. Forse è già tanto che non se la sia fatta addosso mentre si aggrappava con tutto sé stesso ad Ai, sgualcendole la maglia.
Il candelabro uscito dall'armadio è stata una sorpresa anche per me, ma, ehi, certe cose è meglio che rimangano un mistero, non sapendo mai da dove arrivino.
Ed è stato divertente scrivere del gurzo che si ricorda che non c'è elettricità, tanto per farlo soffrire ancora un po'.
Nel prossimo capitolo vedremo Conan e Ai giocare a monopoli, anche se il pezzo è breve, e poi ci sarà il pezzo forte (spero che sarà così) di questa storia.
Appuntamento a giovedì!
 
Web  Top
42 replies since 6/9/2010, 16:41   1458 views
  Share