Detective Conan Forum

Una settimana con Conan

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calvin93
view post Posted on 30/9/2010, 15:26 by: calvin93     +1   -1
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"Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in 10 secondi, allora non vale la pena di saperla."

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Buon pomeriggio a tutti!
Come va?
Io tutto bene, a parte il fatto che mi sto ancora riprendendo dalla scoperta (appena fatta, tra l'altro) che il libro del dietro le quinte dei film di Harry Potter, che doveva uscire oggi, è stato rimandato al 28 ottobre.
Per fortuna non era una cosa per cui stavo facendo il conto alla rovescia (come con Birth By Sleep), ma, cavolo, una notizia così ti stende volente o nolente.
Ieri mattina mi sono recata a scuola, per iscrivermi al centro per l'impiego, che occupa una parte del terzo piano.
Inutile dire che ho dovuto fare mezz'ora di coda per il mio turno e quando è toccato a me sono finita a una scrivania il cui impiegato mi è risultato antipatico, anche perché quando io l'ho salutato lui non mi ha nemmeno degnato di risposta, così come non ha degnato di uno sguardo il curriculum, che loro richiedono (per vedere gli stage effettuati), assieme al codice fiscale e alla carta d'identità.
Poi ha anche detto un enorme cazzata (e qui ci vuole proprio questa parola) quando mi ha chiesto il numero di cellulare, ma saltiamo questa parte.
E naturalmente, proprio quando ero lì seduta io, al tipo suona il telefono e ci sta lì per cinque-dieci minuti. Con tutte le fortune che ho io il telefono deve intromettersi proprio quando tocca a me e vorrei finire in un tempo accettabile.
Prima di andare, il tipo dice che avrebbe segnalato il mio nome all'Auchan perché sapeva che stavano cercando dei pasticceri, solo che non sa se è l'Auchan di Bergamo o di Curno.
Una volta alzatami dalla sedia, mi reco al bancone che c'è all'entrata del centro e dico che devo prendere un appuntamento per un colloquio di orientamento al lavoro (come mi aveva indicato il tipo di prima) e quello al bancone mi ha portato in una stanzetta lì accanto, dove c'era giusto una ragazza libera a cui ho lasciato i miei dati, dicendomi che mi avrebbero richiamato loro.
Finalmente, alle 11 - 11:05 esco da scuola (ero arrivata alle 9:40 circa), passando da un altro cancello, anziché quello principale, dove, in quel momento, si stava svolgendo l'intervallo.
Una mattinata piena.

Invece, per quanto riguarda Birth By Sleep, oggi ho sconfitto Braig (il futuro Xigbar, che appare in KH2) con Terra e con questo scontro si scopre come ha fatto Xigbar ad avere la benda sull'occhio e la cicatrice sulla guancia.
E poi sono riuscita ad arrivare prima in un minigioco coi kart nel mondo della città Disney, dove si possono incontrare Minni, i tre paperi, i due scoiattoli, Orazio e Pietro. (Capitan Giustino :sick: )

E ora "l'angolo della posta":
@ harryxginny: Ma tu sei un vero genio! Prima l'idea della giraffa cannibale e poi questo meraviglioso titolo! Aspetta che vado a segnarmelo...
Hai già provato Pokemon Oro? C'era anche il Pokewalker assieme, vero? Tutto sommato, ti divertirai a giocarci, soprattutto con il Poketeatlhon o come caspiterina si chiama, che sono delle specie di mini olimpiadi. Per ogni categoria ci sono tre minigiochi diversi e mi piace moltissimo quello in cui devi fare più goal possibili nelle porte degli avversari.


E ora parliamo del capitolo. Diciamo subito che con questo secondo capitolo non succede niente di che, anche perché riflette una classica giornata, che, come per migliaia di persone, è composta da piccole cose.
Detto questo, spero che il capitolo vi piaccia lo stesso e quindi, buona lettura.

Capitolo 2


Martedì.
Calvin e Conan si svegliarono ben riposati e dopo aver fatto colazione con una bella brioche iniziarono la giornata.
“oggi potrai renderti utile, Conan.” gli disse calvin.
“evviva!” urlò Conan, saltando di gioia. “farò tutto quello che mi dirai di fare.”
“molto bene. Come sai oggi è giorno di mercato. Perciò, mentre io vado lì...”
“compri il pollo allo spiedo e le patatine smile?” chiese a bruciapelo il gurzetto, già immaginandosi quel bel pollo allo spiedo.
“sì, Conan, e ora fammi finire. Io vado al mercato, mentre tu andrai a farmi alcune commissioni. È scritto tutto su questo foglietto.” e glielo consegnò. “ti presterò la mia vecchia bici, quella che usavo da bambina, così non ti lamenterai di quanto sia scomodo usare i piedi per arrivare da qualche parte.”
I due scesero in garage e ognuno montò sulla sua bicicletta, partendo.
Dopo un breve tratto di strada si separarono: calvin girò a destra, Conan tirò dritto.
“mi raccomando, compra il pollo più grosso che hanno!” le raccomandò Conan urlando a squarciagola per la strada. “e abbonda anche con le patatine!” aggiunse, sentendo che quello di oggi sarebbe stato un pranzetto coi fiocchi.

La prima tappa era la farmacia.
Finalmente Conan poteva rendersi utile e sdebitarsi per l'ospitalità che calvin gli stava offrendo svolgendo piccole commissioni.
Arrivato alla farmacia mise la bicicletta in un porta bicicletta libero e poi estrasse dalla tasca il bigliettino della spesa: aspirine contro il mal di testa, questo doveva comprare.
Più che normale, dedusse, e molto probabilmente calvin stava finendo quelle che aveva in casa e doveva fare un po' di scorta.
Entrò nella farmacia, mentre altra gente parcheggiava la bicicletta, e trovò un sacco di gente in coda, che aspettava il suo turno al bancone.
Ma che diamine!
Lui era una persona impegnata, non come tutte quelle signore, ovviamente casalinghe, che non avevano niente da fare in tutta la giornata.
Lui si che era una persona dai mille impegni, bastava solo vedere che avrebbe dovuto mangiarsi un intero pollo allo spiedo.
Urgeva un piano d'emergenza, e subito!
Si avvicinò agli altri clienti e con una classe da far invidia anche a Kid, Conan estrasse i loro portafogli (che fossero in borsa o nella tasca posteriore dei pantaloni non importava) e li lanciò in aria, urlando “portafogli volanti!” così che tutti si girarono, vedendo che il proprio portafoglio stava piroettando in aria.
Conan ne approfittò per passare avanti, raggiungendo il bancone e chiedendo ciò che gli serviva, portando a termine il suo acquisto in meno di cinque minuti.
La prossima meta era l'edicola.
Per arrivarci gli bastò semplicemente attraversare la strada e consultò ancora la sua lista: calvin voleva qualche rivista di gossip (che era certo che avrebbe letto e commentato assieme ad Ai) e un manga che sapeva che stava leggendo in quel periodo.
Prendere le riviste di gossip fu facile, ma dovette sgomitare per il manga, dato che c'erano un mucchio di bambini impegnati nell'acquisto di album con le rispettive figurine e tutte le altre loro diavolerie.
Con un colpo d'anca, Conan riuscì a sbalzare via un bimbetto davanti a lui che aveva in mano un pacchetto di carte di Yu-Gi-Oh e così poté pagare le riviste che aveva scelto, tornando alla bici e mettendo gli acquisti nel cestino.
L'ultimo posto da visitare era il negozio del fruttivendolo, dove doveva comprare una lattuga.
Una volta davanti alla cesta delle lattughe le esaminò tutte: voleva prendere solo il meglio per calvin.
Dopo aver scelto e messo nel sacchetto la lattuga più bella e più grossa, Conan si avviò alla cassa, dove c'era poca gente, per sua fortuna.
Ma ecco che la sfiga colpiva nuovamente.
Davanti a lui c'era la classica vecchietta lumaca che ci avrebbe sicuramente impiegato una vita per pagare.
“calma, in fondo non hai fretta, il pranzo è ancora lontano.” si disse, portando pazienza per il fatto che la vecchietta ci avesse impiegato solo dieci minuti per poggiare la sua misera spesa sul nastro trasportatore della cassa.
Attese altri dieci minuti per il pagamento, tanto che avrebbe voluto urlare un “ci vogliamo muovere?!”, ma non era nel suo stile molestare una vecchietta, per cui portò ancora pazienza, ripetendosi che c'era tempo prima del pranzo.
Quando la vecchietta prese la sua spesa e se ne andò, Conan borbottò un “finalmente” e diede la sua lattuga nel sacchetto alla cassiera, che gli disse quanto doveva pagare.
Conan pagò e poi uscì dal negozio, dove gli era parso di starvi per un eternità, e tornò in sella alla bici, pedalando verso casa.
A metà strada incontrò calvin e una volta in casa spiò nel sacchetto del pollo, volendo vederlo subito.
“e quella cos'è?” chiese a calvin, vedendo che stava mettendo via qualcosa.
“è una borsetta. Appena l'ho vista ho pensato che sarebbe piaciuta ad Ai e così l'ho presa per lei. Quando tornerà gliela darò.” disse calvin, mettendo via la borsetta.
Conan sospirò. “chissà cosa sta facendo la mia dolce Ai...”

Ai sarebbe volentieri stramazzata a terra.
Erano le 12 e dalle 8 stava portando in giro per i vari stand l'invenzione del dottore, che mostrava orgoglioso a chiunque.
In quel momento erano fermi all'ennesimo stand e mentre Agasa esponeva tutte le qualità dell'invenzione e Ai, dietro le quinte, ne stava approfittando per riposarsi un po'.
Perché aveva acconsentito a venire? Perché?
Proprio mentre stava facendo un pensierino sull'andare al bar a prendersi un bel caffè, il cellulare suonò ed era ancora Conan, l'unico che la chiamava tutti i giorni.
“pronto?”
“splendore dei miei occhi, ciao!” la salutò Conan, squillante.
“ciao Conan.” rispose Ai.
“come va? Ti stai divertendo, vero?”
“no, mi sto annoiando a morte. Per tutto il tempo non ho fatto altro che spingere l'invenzione del dottore e ora sono a pezzi.”
“invece io mi sto divertendo un mondo. Questa mattina ho fatto un po' di spesucce...” e si lanciò nella descrizione delle sue compere di qualche ora fa.
Ai lo ascoltò per un attimo, poi lasciò che la voce di Conan parlasse al vento, ridestandosi solo verso la fine, felice che calvin le avesse preso una borsetta nuova.
“e ora che fai di bello?” le chiese infine Conan, terminato il racconto.
“mi riposo, mentre Agasa continua la sua conferenza sulla sua roba. Oh no, ecco che arriva! Deve aver finito il suo discorso e naturalmente lascia l'invenzione lì così sul palco. Ti lascio, Conan. Ci sentiamo presto.”
“ti amo, tesoro mio.” e Conan chiuse la conversazione premendo il tasto con la cornetta rossa.

Dopo aver terminato la telefonata con Ai, Conan si sedette a tavola e davanti a sé c'era un bel polletto allo spiedo che gli ripeteva continuamente “mangiami! Mangiami!”.
Calvin iniziò a dividere le parti e quando sentì Conan mormorare da solo “puoi contarci!” con uno sguardo famelico, non gli diede poi molta importanza.
Sapeva che Conan era strano e un po' brillo, certe volte.

Conan si abbuffò allegramente e poi si stravaccò sul divano a guardare i cartoni animati per un'ora e passa, alzandosi solo per fare qualche capatina al bagno.
Una volta spenta la tv andò a curiosare cosa stava facendo calvin, rinchiusa in camera sua.
La trovò intenta a scrivere al computer e quando tento di spiugiare venne respinto.
“su, Conan, vai fuori a giocare.” gli disse calvin, spingendolo fino alla porta.
“e va bene.” borbottò insoddisfatto Conan, avviandosi verso la porta d'ingresso.
In quel preciso momento scoppiò a piovere e Conan fu costretto a restare in casa, non riuscendo, comunque, a sbirciare il lavoro di calvin.
Il pomeriggio passò con Conan seduto sul divano in soggiorno a chattare tramite Msn, mettendosi subito sullo stato “invisibile” non appena vide che Ayumi si era connessa.
Finito di chattare si concentrò sulla ricerca di immagini di Pokemon su Google e una volta finito anche quello si spostò in cucina, vedendo che calvin era al lavoro.
“ehi calvin, che ne dici se stasera usciamo a mangiarci una pizza?”
“non si può, Conan.”
“e perché non si può?” chiese lui, non riuscendo ancora a capire cosa stesse facendo calvin.
“perché sto già preparando la cena, il polpettone di tonno.”
A quelle parole Conan avvertì i suoi occhi sbriluciccare come non mai, decidendo di sedersi in un angolino e osservare più il tonno che calvin al lavoro.

“sai dove mi piacerebbe andare domani?” esordì calvin a metà cena.
“dove?” chiese Conan, mentre attaccava un'altra fetta di polpettone.
“al mare. Con la tua Stupendomobile arriveremmo in poco tempo.”
“piacerebbe molto anche a me passare una giornata al mare. Se avessi libero accesso alla macchina non esiterei a urlare 'alla Stupendo-caverna!'”
“veramente io ho le chiavi di casa Agasa, così possiamo entrare anche nel suo garage, la tua 'Stupendo-caverna'.” disse calvin, mimando le virgolette alla parola 'Stupendo-caverna'.
“in questo caso... alla Stupendo-caverna!” urlò Conan, puntando un dito verso il cielo, ficcandosi in bocca un pezzetto del polpettone.

Nel prossimo episodio...
Calvin avrà davvero comprato il pollo più grosso tra quelli presenti?
Di che colore sarà la borsetta presa per Ai?
Ma soprattutto, quanti contatti avrà Conan su Msn?
Questo, e molto altro, nella prossima puntata!


Ho scelto il martedì come giorno di mercato perché qui da me il mercato è di martedì.
Spero che le commissioni di Conan vi siano piaciute.
Quando Conan è dal fruttivendono e alla cassa ha davanti la vecchietta lenta come una lumaca ho ripreso la scena da una mia esperienza passata. Ero anch'io dal fruttivendolo e alla cassa avevo davanti una vecchietta stra lenta, che non riusciva a tirar fuori la banconota di carta dal portafogli perché aveva ancora su il guanto trasparente che si usa per mettere nel sacchetto la frutta e/o verdura.
E poi è anche vero che di mattina in farmacia c'è sempre una marea di gente e ne so qualcosa.
Mentre la povera Ai è costretta a sfacchinare come non so cosa e mi è piaciuto molto il pezzo in cui, al telefono con Conan, si lamenta perché il dottore molli lì così sul palco la sua invenzione.
Questo fa capire come Agasa prenda sul serio Ai nelle vesti di sua "velina", come aveva detto Conan nello scorso capitolo.
Invece, se vi state chiedendo perché ho deciso di preparare il polpettone come cena è perché quel giorno di agosto in cui stavo scrivendo questo capitolo, mia mamma aveva deciso di fare il polpettone di tonno per cena.
Quindi una cosa tira l'altra.
Nel prossimo capitolo andremo al mare e dico già che non so quanto possa distare Tokyo dal mare, ma facciamo finta di niente, ok?
Come sempre vi do appuntamento a lunedì e vi chiedo di recensire, anche con un piccolo post, ma soprattutto, quizzate!
E ora vado a guardarmi Troy su Premium cinema!
Ciao!
 
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33 replies since 27/9/2010, 14:52   1427 views
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