Detective Conan Forum

Una settimana con Conan

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calvin93
view post Posted on 4/10/2010, 15:02 by: calvin93     +1   -1
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"Se una cosa è così complicata da non poter essere spiegata in 10 secondi, allora non vale la pena di saperla."

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Buon inizio di settimana a tutti.
Qui non è successo niente di che in questi giorni, a parte che da oggi è iniziato il maltempo e ora sta piovendo.
Due orette fa ho terminato Birth By Sleep con Terra e tra qualche giorno ricomincerò tutte e tre le storie in modalità eroe (sarebbe un'altra definizione del classico "difficile"), così da sbloccare il Last Episode e il Secret Ending.
Vedo che con quest'ultimo capitolo ho avuto solo tre recensioni e probabilmente è stato a causa del capitolo che era un po' così, dove non succedeva niente di che.
Spero che quello di oggi vada meglio, con la giornata di mercoledì, dove i nostri eroi decidono di andare al mare.
Devo dire che rispetto alla parte "parlata" c'è più quella "narrattiva", ma spero che vi possa piacere anche così.
Inutile dire che anche oggi Conan sarà un pozzo senza fondo. :lol:

E ora, l'angolo della posta!
@ harryxginny: La cavolata che il tipo del centro per l'impiego aveva detto non era tanto sul dare il numero di cellulare, ma sul fatto che, mi ha detto, facendomi un esempio, se un datore di lavoro chiamava il numero di casa per avere un colloquio di lavoro e rispondeva mia mamma, che magari io non c'ero, era un'occasione sprecata.
Solo che questa cosa non ha senso. Quando ero stata contattata da quella pasticceria di Bergamo che voleva avere un colloquio, aveva risposto mia mamma e alla persona all'altro capo del telefono è andato bene fissare con lei l'appuntamento per il mio colloquio, non ha voluto parlare telefonicamente con me.
Sul Pokewalker ti capisco. Agli esami mi sono portata dietro il contapassi, ma l'ho tenuto accuratamente nascosto in cartella, non volevo far sapere a tutti quanti che ogni tanto gioco ancora con i Pokemon.
Sai che non avevo mai pensato al contatto Msn del becchino? :asd:

@ ShihoKudo: Non ce lo vedo Conan a rubare i portafogli delle signore in farmacia, ma a buttarli in aria sì. :asd:

E prima di lasciarvi al capitolo, ribadisco che non so quanto ci si possa impiegare da Tokyo al mare, per cui datemi buoni i tempi inseriti nella fan fiction.
Buona lettura!

Capitolo 3


Mercoledì.
Calvin e Conan si svegliarono presto, cominciando a prepararsi per andare in spiaggia.
Conan, finalmente libero da Ran, poté vestirsi come più gli piaceva, indossando una camicetta hawaiana, dei pantaloncini e le sue infradito preferite. A concludere il tutto i suoi magnifici occhiali da sole comprati assieme ad Ai ed il suo cappellino, uguale a quello di Ash nelle prime serie di Pokemon. (eccolo qui)
La colazione l'avrebbero fatta una volta arrivati al mare, in uno dei bar della zona, ma Conan volle lo stesso un cestino con dentro alcuni panini per il suo spuntino mattutino.
Mentre calvin riguardava che avesse preso tutto, Conan fece la prima colazione della giornata con uno yogurt al cioccolato, assicurando che la fame gli sarebbe tornata per la prossima colazione.
Arrivati a casa Agasa entrarono in garage, caricando in macchina le loro cose.
Conan, come sempre, si sedette deciso al posto di guida, ma venne spostato nel sedile in parte da calvin, che prese il comando dell'auto.

Raggiunta la meta, dopo un viaggio tranquillo che vide solo due soste all'autogrill per permettere a Conan di andare in bagno, calvin e Conan andarono a fare colazione in un bar e Conan si pappò tutto senza tanti complimenti.
Poi andarono in spiaggia e, scelto un buon punto, sistemarono l'ombrellone e le sdraio.
Calvin si avventurò nella rilettura del suo libro di Assassin's Creed, mentre Conan iniziò a costruire castelli di sabbia e a fare le formine.
“ehi calvin, fai con me un castello di sabbia?” le chiese a metà mattinata Conan, ricordandosi poi che era l'ora dello spuntino.
“ma non hai già fatto dei castelli di sabbia?” chiese calvin, distogliendo lo sguardo dal libro e osservando Conan che attaccava uno dei due panini che gli aveva preparato.
“è vero.” disse Conan, mentre masticava il suo panino alla Nutella. “ma questo voglio farlo con te.”
“e va bene.”
Fare il castello fu la cosa più facile in assoluto dato che bastò riempire di sabbia un secchiello e poi capovolgerlo.
Conan continuò a costruire castelli intorno a quello fatto con calvin, iniziando a fantasticarci sopra, con lui re e Ai regina.

L'ora di pranzo arrivò in un lampo per la felicità di Conan, che corse nel ristorante più vicino, già pronto a ordinare tutto quello presente sul menù.
Calvin non si preoccupò minimamente di quanti piatti si mangiò Conan, visto che si era offerto per pagare il conto.
Quando andarono alla cassa per pagare il conto, nessuno rimase stupito del fatto che un bambino di sette anni possedesse una carta di credito dorata e che pagasse lui il conto.
Una volta ritornati in spiaggia, Conan, per digerire tranquillamente, si dedicò alla lettura di un libro che gli aveva prestato Ai.
Il libro era un incrocio tra un giallo e un horror, una cosa che avrebbe tenuto attento e angosciato chiunque, ma non Conan, che si addormentò come un sasso, dopo aver dichiarato che il colpevole era il maggiordomo, nonostante non ne fosse comparso neanche uno.
Approfittando della siesta di Conan, calvin chiamò Ai per sentire come stava.

Quella giornata per Ai era stata uguale alla precedente: portare in giro quella caspita di invenzione.
Mentre stava facendo ciò, il telefono squillò e questa volta era calvin.
“ciao Ai!” esclamò giovale calvin, quando Ai aprì la conversazione.
“calvin, che bello sentirti. Sentire la voce di Conan per due giorni di fila stanca.”
“stai ancora portando in giro quell'invenzione?”
“già, ma almeno ho capito che tra le sue tante funzioni c'è quella di fare del caffè, grazie al cielo. Aspetta un momento. Dottore, io devo scappare in bagno, trascini lei la sua roba!” e scappò verso il bagno.
Una volta al sicuro in una toilette, Ai riprese il suo discorso: “avrei dovuto restare a casa, credimi. Avrei preferito passare una settimana in solitudine, piuttosto che trascinare in giro per tutto il giorno quella roba. Invece te come stai?”
“bene, mi sto abituando alla presenza costante di Conan. Oggi ci siamo concessi una giornata di mare grazie alla Stupendomobile, che ci ha scarrozzati fin qui.”
“e ora dov'è Conan?” chiese la puccia, trovando strano che nonostante fosse al telefono con calvin da almeno sette minuti e cinque secondi, lui non si fosse ancora fatto sentire.
“è qui sulla sdraio, ma sta dormendo, visto che ha ritenuto noioso il libro che gli avevi prestato.”
“ha dato per colpevole il maggiordomo, anche se non compare?” chiese Ai, immaginandosi già la scena.
“esatto.” rispose calvin.
“sapevo che sarebbe finita così.”
“anch'io. Ti va se domani veniamo a trovarti?” propose calvin, notando che aveva sempre idee fantastiche.
“sarebbe magnifico. Finalmente un po' di compagnia.” disse allegra Ai.
“molto bene. Verremo in mattinata, così poi potremo pranzare anche assieme.” aggiunse calvin.
“grandioso. Ora ti devo lasciare, non vorrei che il dottore si insospettisse per la mia lunga assenza, magari pensando che sto marinando il mio lavoro di valletta.”
“a domani allora.”

Quando Conan si fu svegliato decise di andare a fare una nuotatina con calvin.
Appena entrato in acqua, Conan si ricordò che non sapeva nuotare e dal nulla prese un salvagente rosa e a fiorellini, così da riuscire a stare a galla.
Dopo la nuotata, Conan si prese un bel ghiacciolo alla menta e urlò di gioia quando calvin gli chiese se il giorno dopo gli sarebbe piaciuto andare a trovare Ai.
Finalmente avrebbe rivisto la sua dolce metà dopo giorni!
Che meraviglia!

Nel prossimo episodio...
Perché il colpevole è sempre il maggiordomo?
Agasa lascerà in pace Ai, trovandosi un'altra valletta?
Ma soprattutto, quanti castelli avrà fatto in tutto Conan?
Questo, e molto altro, nella prossima puntata!


Ed eccoci alla fine di questa piacevole giornata.
Conan mangia come un maiale: yogurt al mattino presto, colazione al bar, spuntino a metà mattina, pranzo con tutto quello sul menù e merenda nel pomeriggio.
A questo punto presumo che sia un bene non aver scritto e letto della cena.
La parte dove Conan fa tutti i suoi castelli di sabbia e si immagina re di un regno fantastico, con accanto Ai, non so da dove mi sia uscita, ma oramai è qui e ce la dobbiamo tenere.
Il maggiordomo colpevole è un classico, ma designarlo colpevole in un libro in cui non compare non l'avevo mai sentita e non so da dove sbuchi, ma mi è piaciuta e l'ho voluta lasciare.
Scrivere di Ai che si definisce a sua volta "valletta" mi è piaciuto, soprattutto quando pianta in asso Agasa, che in questa fan fiction sta avendo fin troppo spazio. XD
E col prossimo capitolo andremo a far visita ad Ai, dove Conan saprà farsi riconoscere, statene certi.
Per cui vi do appuntamento a giovedì, e nel frattempo vi chiedo una recensione, anche piccola, e soprattutto, quizzate!
 
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33 replies since 27/9/2010, 14:52   1427 views
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