Posto questa notizia su Calciopoli ma se qualcuno pensa che la propria risposta possa creare flame allora non risponda, o dosi bene le parole. Mauro attento. Non esagerare. Se invece si parla civilmente e in modo pacato allora:
E’ il regno del possibile e dell’impossibile, Calciopoli: dall’esame delle telefonate che i periti di Pairetto stanno - con grande difficoltà - svolgendo sui cd che lo stesso ineffabile consulente fonico del Tribunale di Napoli Roberto Porto fa fatica a decrittare, emerge un florilegio di telefonate definite irrilevanti dagli inquirenti e quindi non inserite nelle informative che costituirono lo schema unico del processo sportivo (oltre che al caposaldo dell’accusa al processo penale in corso). Eppure ci sono telefonate che non sfuggirono ai Carabinieri. Per esempio, il brogliaccio compilato dal maresciallo Nardone sarebbe stato interessante materiale da analizzare nel 2006 anche per gli inquirenti sportivi (quelli che però trascurarono le rivelazioni di Bergamo sulle telefonate con Facchetti, Sacchi, Capello e altri dirigenti). Scrive il maresciallo: «Giacinto FACCHETTI il 31 marzo 2005 alle 14.01 richiama Gigi e gli chiede se è vero che gli arbitri delle sfide di Champions con il Milan sono SARS e MERK». Poi sunteggia Nardone: «Giacinto cerca di capire sabato prossimo chi arbitrerà l’Inter e Gigi gli spiega che faranno di tutto per mettere nella griglia Collina». Una fissazione, quella del Pelato. Un’altra grigliata trasparente. Non solo da Bergamo, ma anche da Pairetto e non solo per le designazioni internazionali.
SBOBINATO - Ecco la telefonata del 31 marzo 2005, delle 14.01.
Pairetto: Pronto?
Facchetti: Ciao Gigi, come stai?
Pairetto: Bene, grazie.
Facchetti: M’han detto che viene Volker Roth, come osservatore, ma alla seconda.
Pairetto: Alla prima ci sarà Lernikov.
Facchetti: E arbitri?
Pairetto: C’è Sars alla prima, il francese, ultimamente sta facendo bene. E’ in crescita. La seconda c’è Merk, quella decisiva, per quella avete il massimo.
Facchetti: Ah
Pairetto: Il massimo, il meglio che c’è in Europa per la seconda, che conta di più Facchetti: La seconda può avere risvolti
più?
Pairetto: la prima è più tattica, la seconda è quella risolutiva. Viene Roth
Facchetti: Poi vediamo per sabato. Ci danno tutti (incomprensibile)
Pairetto: Ci mettiamo tutti internazionali, metteremo dentro Milan, Inter. E per mettere dentro Collina dobbiamo mettere dentro tutte quelle di sabato (Juve e le milanesi anticiperanno tutte per via della Champions, ndr), lui arbitra martedì (in Champions, ndr) non può dirigere la domenica. Se no va a finire che capita in una gara di domenica. Metteremo in griglia tutte gare di sabato. Le tre di sabato e vediamo se aggiungere una di B. C’è Torino-Empoli, Perugia-Ternana, ci sono un paio di gare toste.
Facchetti: Ho capito, va bene, ok allora. Ci sentiamo presto.
AFFIANCARE PORTO - Finalmente svelato anche il mistero della trascrizione della telefonata 4853: quella griglia abbozzata da Bergamo al telefono con Facchetti alle 9.51 del giorno in cui - solo alle 11 - si sarebbe proceduto al sorteggio degli arbitri. In ogni caso ecco la verità sulla trascrizione che sarà al centro di pesanti contestazioni da parte dei legali all’udienza del 19. Il perito Porto s’è rimangiato la perizia: nell’udienza del 1 ottobre la giudice Casoria aveva affermato con Porto al banco dei testi che le trascrizioni erano state ufficialmente depositate. E invece no: il 7 ottobre Porto scrive quanto segue. «Io sottoscritto faccio presente quanto segue: il 15 settembre 2010 ho depositato la seconda perizia fonica trascrittiva; il 4 ottobre (invero il 1 ottobre: occhio alle date, Porto, ndr) ho confermato in udienza la perizia da me redatta; nei due giorni successivi a tale conferma, su vari giornali sportivi venivano riportati alcuni passi della telefonata 4853 del 26 novembre 2004; rivedendo la relativa trascrizione mi accorgevo (ooops, ndr) di aver depositato una bozza della stessa (l’unica difforme tra le 186 trascritte e depositate ora e tra le migliaia del 2006? ndr), con alcune imprecisioni. Per i summenzionati motivi, io sottoscritto deposito in data odierna la trascrizione della conversazione 4853, ribadendo che, per mero errore materiale, nelle perizia da me depositata il 15 settembre (e finita il 23 settembre anche in Figc, ndr) è stata riportata una bozza della stessa che deve intendersi sostituita da quella allegata». Segue la sola telefonata Bergamo-Facchetti con il passaggio conteso mutato solo «va beh, metti dentro qualche?» e «Collina» lo attribuisce a Facchetti. Un errore che ha fatto imbufalire i legali di Moggi: «Mai vista una roba del genere». Chiederanno che un loro consulente affianchi il perito del tribunale per evitare altre bozze prodotte per errore.
IMPORTANTE? - E poi, è davvero determinante chi pronuncia il nome di Collina? L’avvocato maurilio Prioreschi, che difende Moggi, sostiene di no: «Chi dice ‘Metti Collina’ non è assolutamente rilevante. Quell’intercettazione deve essere letta in parallelo con la precedente Facchetti- Mazzei, (25.11.2004 ndr), dove Mazzei comunica gli assistenti,‘numero 1 e numero 2’ ( Ivaldi e Pisacreta), dove Facchetti dice chiaramente ‘Mettiamo il numero 1 degli arbitri: metti Collina’, Mazzei dice:‘Ma come facciamo? C’è il sorteggio!’ e Facchetti dice:‘ Ma no, quale sorteggio! Parla con Bergamo’, quindi poi Facchetti chiama Bergamo ed è il prosieguo naturale di quella telefonata. Ora che lo dica Bergamo o lo dica Facchetti francamente non ha nessuna importanza: il significato della telefonata è chiarissimo. Soltanto chi è in malafede non riesce a capire e poi cerca di arrampicarsi sugli specchi su chi l’ha detto».
Calciopoli, Del Piero in aula: «Ho vinto 17 trofei»
Il capitano della Juve: «Secondo alcuni sono 15, ma io dico 17». Chiaro il riferimento ai due scudetti tolti a tavolino. Oltre ad Alex, il legale di De Santis ascolterà Frey, Domizzi, Gamberini, Tagliavento, mentre la difesa della Fiorentina Di Livio e rimanda al 26 Zoff
NAPOLI, 19 ottobre - Ancora un viaggio nella memoria per Alex Del Piero: il confronto con Boniperti, prima, oggi quello con i giudici di Napoli. Testimone in aula al processo Calciopoli, ma non per rivendicare come fa sempre i 29 scudetti, solo per dire la sua su Lecce- Juve gara giocata con campo pesante ma non impraticabile. Oltre ad Alex, il legale di De Santis, Gallinelli, ascolterà Frey, Domizzi, Gamberini, Tagliavento, mentre la difesa della Fiorentina Di Livio e rimanda al 26 Zoff. Il 26, poche ore dopo Napoli-Milan, toccherà a Ibra, che ha fatto avere come giustificazione il programma di gara della sfida del Bernabeu al Real. In arrivo nuove telefonate determinanti. Segui con noi la giornata in diretta.
10.50 DEL PIERO: «LECCE-JUVE PER ME SI POTEVA GIOCARE»
Ancora Del Piero su Lecce-Juve: «Per me c'erano le condizioni per giocare. Prima della gara io e il capitano del Lecce abbiamo parlato con l'arbitro. L'atteggiamento generale dall'inizio della gara era di giocarla. La nostra squadra era costruita per essere forte sotto tutti gli aspetti, ma quello tecnico era molto presente, il campo in quelle condizioni non era l'ideale per noi».
10.44 DEL PIERO: «LECCE-JUVE? ABBIAMO PARLATO CON DE SANCTIS»
L'avvocato Gallinelli, legale di De Sanctis chiede: «Ricorda di aver segnato un gol in Lecce-Juventus il 14 novembre 2004?». Del Piero: «Sì, mi ricordo. Le condizioni del campo erano difficili. L'arbitro era De Sanctis. Mi sembra che avesse fatto un sopralluogo perchè prima della gara ricordo che abbiamo parlato delle condizioni del campo con lui».
10.20 DEL PIERO: «HO VINTO 17 TROFEI»
Comincia la testimonianza di Del Piero. Gli chiedono quanti trofei ha vinto: «Beh, io dico 17, secondo altri 15 (chiaro riferimento ai due scudetti tolti, ndr)».
10.10 TUTTO PRONTO
Del Piero è in aula, indossa una giacca chiara. Si è seduto sulla poltrone dei testimoni. L'avvocato Picca dei Della Valle comunica che l'arbitro Paolo Dondarini si avvale della facoltà di non rispondere prevista perché l'ex arbitro è stato condannato in procedimento connesso primo grado (con rito abbreviato).
9.50 ARRIVATO DEL PIERO
Del Piero è arrivato, è in attesa della chiamata nell'aula testi. Già presenti in aula il pm Narducci e Luciano Moggi.
9.40 IN ATTESA DI DEL PIERO
L'udienza deve ancora cominciare. Il primo a testimoniare dovrebbe essere proprio Alessandro Del Piero.