| Il Ritorno Del Detective
Era una sera di primavera e Ran era a sedere sul divano a guardare una vecchia videocassetta di lei e Shinichi alle medie, quanto gli era mancato in quell’ultimo anno.
Si, era vero che ogni tanto le telefonava,ma erano telefonate vaghe, non gli dava mai molte informazioni, e la cosa che la preoccupava di più era che nell’ultima telefonata aveva un tono di voce strano e poi le aveva detto:”…andrà tutto bene non preoccuparti, comunque ci rivedremo molto presto”; poi aveva riattaccato, Ran non ha avuto neanche il tempo di chiedergli spiegazioni…
Poco dopo i suoi pensieri furono interrotti dallo squillo del telefono: era suo padre che gli chiedeva se poteva andare a portargli la giacca.
Il posto dove era Goro era a 5 isolati da casa sua, così decise di prendersela comoda e di andarci a piedi. Arrivata sul posto vie circa 12 macchine della polizia e circa 30 poliziotti che circondavano una parte di un edificio che all’ultimo piano era in fiamme, Ran si avvicinò a suo padre e gli diede la giacca, appena gliela diede Goro gli disse di andarsene, non voleva che vivesse quella brutta esperienza…
RAN = “Non posso restare a guardare, mi metto in un angolo, non darò fastidio…”
GORO = “No”
RAN = *Che strano non è mai stato così duro con me* “Per piacere”
GORO = “No, ho detto di no” *Non voglio che veda o senta qualcosa da dentro l’edificio*
RAN = *Uffa, ma perché non vuole, che ci sarà di tanto brutto dentro quell’edificio* “Ma perch…”
Ma fu interrotta
GORO = “No”
Ran era rassegnata, si era girata e stava per andarsene quando…
CRASSHHH, un rumore di vetri rotti, alzò lo sguardo e al secondo piano dell’edificio (era un edificio a quattro piani) vide una schiena appoggiata alla finestra, aveva una maglia (forse) blu e capelli scuri ma subito dopo quella schiena sparì.
Visto che ormai nessuno faceva più caso a lei decise di rimanere lì (suo padre intanto si era allontanato).
Dopo circa 5 minuti rivide la schiena appoggiata ad una finestra poco più in là di quella rotta, questa volta nessuno sembrava essersi accorto di quell’ombra misteriosa alla finestra. Rimase lì per un minuto circa e prima di andarsene girò un po’ il volto, era un ragazzo dalla pelle chiara, capelli quasi neri di circa la sua età, allora incuriosita Ran si mise a pensare se conosceva qualcuno con quella fisionomia, ma l’unica persona che le veniva in mente era Shinichi…
RAN = *Ma no, è impossibile che sia lui, è lontano, sta conducendo un caso molto difficile è…* ma
……. = “Aaahhh” un urlo squarciò i suoi pensieri
RAN = “Quella voce” sussurrò “è la sua non c’è dubbio…”
Era lui il ragazzo misterioso dentro l’edificio…
Ran non si controllava più, iniziò a correre, fece il giro dell’edificio senza farsi vedere; trovo delle scale e cominciò a salirle (sempre di corsa) e arrivò al 2° piano dove c’era lui… attraversò un salone buio e arrivò ad una porta, la aprì un po’ e vide due uomini stesi per terra e un terzo appoggiato alla parete in fondo con lo sguardo fisso a terra.
RAN = *Shinichi dove sei* pensò ma subito dopo, l’uomo alla parete alzò lo sguardo
RAN = “Shinichi” urlò e si lanciò al suo collo
SHINICHI = “Ran, ma che cosa ci fai qui è pericoloso” intanto si alzava
RAN = “Sono venuta qui per te (lo abbracciò)per piacere usciamo…”
Si voltarono per andare dalla porta ma…
UOMO N°1 = ”Voi non andrete da nessuna parte” disse uno dei due uomini rialzandosi con la pistola puntata verso di loro.
Shinichi spinse Ran dietro di lui e disse “Stai nascosta dietro di me”
UOMO N°1 = “Ma che tenerezza mi commuovo quasi. Addio”
RAN = “Shinichi No” sussurrò e pochi millesimi prima che l’uomo sparasse si fondò davanti a Shinichi a braccia aperte e il proiettile colpì di sbieco Ran nel braccio e non lui.
SHINICHI = “Noo” mise Ran che si teneva il braccio con una mano a sedere, la sorpassò e diede un calcio all’uomo da farlo cadere a terra.
Poi andò da Ran, la prese in braccio e si avvicinò alla finestra dove sotto c’erano i poliziotti che avevano steso un enorme telone
SHINICHI = “Non voglio che tu ti faccia dell’altro male (aveva gli occhi lucidi)” poi gli sussurrò vicino all’orecchio “Non voglio perderti” e detto questo la lanciò verso il tendone.
L’unica cosa che si ricorda Ran è un uomo dietro Shinichi con la pistola alzata, lui che si gira, uno sparo,e il suo urlo strozzato dal dolore, poi più nulla.
Ran dormì per circa un giorno e quando si svegliò si ritrovò all’ospedale con sua mamma vicino al letto che la guardava preoccupata.
MAMMA = “Ran ti senti bene, come stai?”
RAN = “Bene, mi fa un po’ male la spalla… (si era resa conto di trovarsi in ospedale ma…) Shinichi dov’è?”
MAMMA = ”È nella stanza accanto, non so se si sia svegliato, aveva un proiettile conficcato nella parte davanti della spalla e lo hanno dovuto operare, ha una fasciatura per tutto il torace”
RAN = “Voglio vederlo, vorrei vedere come sta…” e detto questo si alzò e mentre stava uscendo dalla porta, eccolo lì davanti a lei
RAN = “Oh Shinichi dimmi che stai bene, per piacere dimmi che stai bene” disse con un filo di voce tenendolo stretto a se
SHINICHI = “Io, sto bene, però non stringere così forte mi fai male”
La mamma di Ran che aveva visto tutta la scena disse: ”Io vado a casa, tornerò più tardi”
RAN = “Sicura che non vuoi rimanere?” anche se in fondo sperava che li lasciasse soli
MAMMA = “Sicurissima”
Subito dopo Shinichi si mise a sedere sul letto, Ran si mise vicina a lui e iniziarono a parlare…
RAN = “Come hai fatto a salvarti, io ricordo che mi hai scaraventata fuori e poi ho visto quell’uomo che ti sparava e…e…”
SHINICHI = “Quando tuo babbo ti ha visto svenuta e ferita è scoppiato dalla rabbia e ha mandato due squadre per prendere chi ti aveva fatto del male e così hanno trovato anche me, mi hanno portato in ospedale, mi hanno operato, ed eccomi qui”
RAN = “Quando mia mamma mi ha detto che ti avevano operato (piangeva) mi sono sentita morire”
SHINICHI = “Pensa me quando ti ho vista ferita, l’avrei ucciso con le mie mani”
RAN = “Davvero lo avresti fatto per me?”
SHINICHI = “Certo, perché tu sei la più importante di tutte per me….. comunque… ti ricordi quando ti ho buttata giù per salvarti?”
RAN = “Certo”
SHINICHI = “Ti ho detto che non volevo perderti, però volevo dirti anche che… che io ti amo Ran”
Ran non credeva alle sue orecchie, si lanciò al suo collo e gli disse: “Anch’io ti amo tantissimo, non sai quanto” e alzò il suo viso (rosso di vergogna) verso quello di Shinichi, che la guardò dritta negli occhi, si mise fronte a fronte con lei e…
SHINICHI = “No, mi dispiace, ti amerò sempre di più io” e la baciò…
Ran sorpresa da quel gesto rimase un attimo con gli occhi aperti ma poi rapita da dall’emozione di quel bacio, lo abbracciò (senza però fargli male).
Sapendo che quell’abbraccio, non era un semplice abbraccio, ma l’inizio della loro vita insieme.
Invece Shinichi tenendola fra le sue braccia pensava: *Non ti perderò mai più, staremo per sempre insieme*
Per poi spostarsi da lei, guardarla negli occhi e baciarla di nuovo con tutta la passione che si può dare a 17 anni…….
Che ve ne pare? lo avevo scritto tempo fa ma me l'ero scordato di postarlo xd
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