| Questa è la mia prima fan fiction non è bellissima ma a qualcuno è piaciuta molto è mi ha consigliato di postarla è quella che ho scritto per la finale del detective conan reality tour e mi ha permess di vincere il titolo lo inventato cosi s due piedi per questofa così schifo ma non ho torvato niente di meglio!!
La dedico ha tutte le persone che come me soffrono per un amore non corrisposto o impossibile spero che anche la nostra storia avra un lieto fine comq questa!!!
Ero in classe, cercando di ignorare quanto la prof di scienze fosse soporifera guardando fuori dalla finestra, gli uccelli volavano alti nel cielo grigio, ma io mi chiedo che volano in giro con questo freddo glaciale, ma in questo momento avrei voluto avere un paio di ali come loro per volare fuori da quella prigione. L’unica consolazione, l’unica cosa che non mi faceva scappare dal quel posto era lui. Lo guardo, lui mi sorride, ricambio timidamente il sorriso, “mamma quanto è bello” sussurro, fortunatamente nessuno mi sente con le urla di quel tipo che si fa chiamare professore. Lo osservo, i suoi occhi color nocciola scrutavano la lavagna mentre sul suo bellissimo viso appariva una espressione confusa, era bello anche così non poteva fare niente senza essere bello, ma lui non lo ha mai capito, mai. Finalmente suona la campanella io sono la prima ad uscire dall’aula, mi appoggio al calorifero aspettando quello che crede di essere il mio migliore amico, una bellissima chioma bionda mi si avvicina, e si appoggia al calorifero accanto a me, la sua mano sfiora la mia, un sussulto. “Che hai?” mi chiede preoccupato. Oltre che bello è gentile, “niente ho solo freddo” gli rispondo facendo un sorriso forzato. “Beh certo siamo a dicembre, rallegrati manca solo una settimana alle vacanze di natale” esclama eccitato. “ Non vedo l’ora di andare a fare snowboard” “già!” rispondo senza dare troppa importanza alla mia risposta. Cominciamo ad avviarci verso l’uscita, per tutto il tragitto lui mi parla delle vacanze, io non lo ascolto penso solo a quanto lo amo, e ha quanto è stupido, perché è così stupido, perché? Non capisce che per me non è il mio migliore amico come lui crede, beh ormai se ne è accorta tutta la scuola, e anche tutto il quartiere, noi siamo vicini di casa. Siamo arrivati ci salutiamo io vado a destra, lui ha sinistra. Entro in camera poso la cartella e mi sdraio sul letto, guardo fuori dalla finestra e penso alla persona che abita in quella casa bianca con il tetto blu di fronte, noi siamo praticamente nati insieme, anche le nostre madri erano molto amiche hanno frequentato lo stesso liceo, e erano contente che anche i loro figli frequentassero la stessa scuola, ma entrambe sapevano che c’era un problema, io amavo follemente Michele, ma lui non se ne era mai accorto, aveva sempre pensato che noi fossimo migliori amici, e cosi mi confidava tutti i suoi segreti, anche quelli d’amore.. Già ricordo benissimo quanto avevo sofferto per ogni fidanzata che aveva avuto.. erano state 3 .. erano durate molto poco ma a me erano sembrati secoli, era stato terribile, ricordo la prima volta: lui mi aveva chiamata al telefono “ ciao miki” “ ciao fede” “ allora quale quella cosa cosi importante che non potevi aspettare a dirmi?” dico sorridendo “ sai.. sono innamorato.. di qualcuno che tu conosci molto molto bene..” “ quelle parole mi aprirono come la strada del paradiso, “non posso crederci!” dico al colmo della felicità! “ di Marta” se le parole di prima mi hanno aperto le porte del paradiso queste mi hanno condotto in un buco nero, mi sono sentita come se il cuore venisse infranto in milioni di pezzi e ognuno venisse trafitto da schegge, no chiodi un centinaio di chiodi e a sua volta ogni pezzettino si infrangesse di nuovo, risposi “ o…ok.. i..o beh mia … mia mamma mi sta chiamando ciao!” dissi l’ultimo pezzo alla velocità della luce, così veloce che credevo che Michele non avesse capito niente, come se avessi dovuto finire in fretta per fare qualcosa ed era così , dovevo finire in fretta quella frase per scoppiare a piangere, eh si! Quanto ho pianto, davvero moltissimo e quanto sono stata male nel vederli insieme, e quante volte mi sono trattenuta di prendere a calci mia cugina Marta, già lei sapeva quanto lo amava ma non gli era importato, beh tutti sano quanto lo amo, “quella traditrice” mi uscì dalla bocca mentre pensavo alla mia ex-cugina, ancora cugina per legami famigliari ma non più sentimentalmente. Mentre mi perdevo nei miei pensieri mi venne un terribile pensiero : non ho ancora preso un regalo di natale per il lui. Mi rimisi le scarpe alla velocità della luce, presi il portafoglio , misi il giubbotto, i guanti, la sciarpa e il cappello, e andai in centro. Quanto amo le vetrine illuminate dalle luci natalizie, gli addobbi mi mettono gioia e mi trasmettono calore, cosa potrei comprargli, beh lui è uno sportivo e ama la musica, suona anche la batteria.. possibile che lo amo cosi tanto e non so cosa vuole per natale? Ero disperata e mi tuffai letteralmente su una panchina del parco, mi veniva da piangere quello che più avrei voluto regalargli era il mio amore ma di certo quello non potevo regalarglielo lui non lo avrebbe mai apprezzato, senza accorge mene una lacrima mi scese lungo la guancia, e un’altra e un’altra, “ ecco l’ennesimo pianto che mi faccio per lui” “ allora è vero che hai un problema” disse una voce fin troppo familiare alle mie spalle, “ miki!” mi girai di scatto esclamando il suo nome tra un singhiozzo e l’altro. “Perché non me ne hai parlato?” “perché non potevo” “ti capisco anche io ho un problema di cui non posso parlarti” “io pensavo che tu mi avessi sempre detto tutto” “ma questo ….. riguarda te” “COME SCUSA???” gli urlai dietro ; “come sarebbe che riguarda me?” “lui mi guardo fisso negli occhi” ma quanto sono belli quei occhi?? Troppo! Mi fissavano in modo diverso dal solito, mi fissavano come io guardo lui.. possibile che?? “io credo di amarti” “….” “di .. dimmi qualcosa per favore.. lo so che non dovrei in fondo noi siamo migliori amici fin dai tempi dell’asilo quindi e ovvio che è strano lo so ma il mio affetto è cambiato e …” “ E CHE COSA??” dissi con le lacrime agli occhi “ io ti amo da quando il primo giorno di scuola elementare i bulletti di 4 mi hanno rubato la merendina e tu mi hai difesa! Da quel giorno hai cominciato a piacermi e pian piano una semplice attrazione si e trasformata in un grande amore, in un folle amore mai ricambiato, che tu non hai mai capito” ormai mi ero calmata avevo smesso di urlare ma non di piangere , lui mi guarda sbigottito “ e tutti quanti invece se ne erano accorti anche le tua fidanzate quelle per cui o sofferto tanto e per cui ho pensato di morire dal dolore” lui si alzo e mi strinse tra le braccia, il mio cuore batteva cosi forte che temevo mi uscisse dal petto “ scusami se ti ho fatta soffrire tanto, non lo mai capito, ora ti prego smettila di piangere che è una storia vecchia” “ ma io piango perché sono tanto felice” mi strinsi più forte a lui sentivo battere il suo cuore tanto forte quanto il mio, lo strinsi più forte che potevo “ sento il tuo cuore battere all’impazzata “ mi disse “ io sento il tuo” ridemmo, non sapevamo neanche noi perché ridevamo, lo guardai nei suoi splendidi occhi nocciola e lui guardava i miei blu-azzurro mi si avvicino e mi baciò per quello che mi sembro un tempo infinito, un lungo bacio appassionato che sembrò non finire mai, mi sembrò che il tempo finisse, e che niente potesse essere più brutto, addio giorni di lacrime e disperazione, addio a quello che io credevo mi credesse solo la migliore amica, addio al mio amore non corrisposto, benvenuta felicità!
grazie a tutti per averla letta e spero che nessuno si sia riconosciuto nella prima parte della storia!
Edited by kaito cry - 4/6/2012, 09:45
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ti faccio ancora tanti complimenti 
