Detective Conan Forum

Dance of Fate, dopo "L'Inseguitore Corvino" . . .

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 28/5/2012, 11:04     +1   -1
Avatar

- Scouting Legion -

Group:
Member
Posts:
4,597
Location:
da casa mia x3

Status:


Questa ff fa parte di un sogno, un sogno strano che feci una notte di anni fa.
La mattina mi svegliai e di fretta presi il block notes che ero solita portarmi in giro, proprio per scrivere qualsiasi cosa mi venisse in mente, qualche appunto o spunto per i miei libri o altro…ed è qui che scrissi la trama di quel poco che riuscìì a ricordarmi. Mi sarei ripromessa di scriverlo per il meglio ed ecco qui.

finalmente dopo mesi, mi son convinta a pubblicarla! la trama non l ho ancora ben definita, apparte il finale, quello so già come andrà...^^
questa ff è ambientata dopo il 13 film L'inseguitore Corvino, bellissimo film e dopo averlo visto mi sono immaginata come potrebbe finire DC e per farlo ho voluto usare come spunto il sogno fatto, appunto.
spero che l'abbiate visto tutti il film, se non la'evete visto vi consiglio di vedervelo, non solo perchè è bellissimo,ma anche per capire la mia ff e per non rovinarvelo ^_^
detto questo, non mi resta che augurarvi una buona lettura!

Il gioco virtuale

Pericolo...?

Rapimento

Loschi piani

un Nonno e un Bambino

Proteggere e Trovare

Una Piccola Oscurità e una Grande Luce

Preludio...

Attacco

...Dove Siete?

Inferno

Addio, Detective Boys...

Sentimenti contrastanti

Di nuovo in pericolo!

Scomparso

I tre "fratelli"

Di nuovo insieme

Danza del destino

Faccia a faccia con il Boss

Un alleanza inaspettata

Intrusi

Operazione salvataggio

Vendetta/ Nero Vs Bianco

Inizia il Gioco

Si combatte!

Le cascate di Reichenbach


La verità (1° parte)

La verità - 2° parte

La verità - 3° parte

Dieci anni dopo

CAPITOLO 1: IL GIOCO VIRTUALE

Era una tiepida mattina di Aprile, circa le sei e mezza del mattino.
Nella grande città di Tokyo c’era chi era già al lavoro, si potevano vedere le prime macchina per le strade, biciclette e pedoni. E altri che erano ancora a letto, nel mondo dei sogni.
In un palazzo con delle vetrate denominata “Agenzia Investigativa Goro” un bambino, nel suo futon aprì gli occhi, ancora assonnato. Si alzò e si strofinò gli occhietti azzurri, si guardò intorno per orientarsi e accanto a se stava il letto dell’uomo con i baffetti, il padre della ragazza che amava: Goro dormiva profondamente e russava, la sua espressione beata e felice.
Il bambino si mise gli occhiali neri, sbadigliò e alzò il braccio per arrivare alla maniglia della porta chiusa. La aprì, andò in bagno, prese lo sgabello per arrivare al lavandino e si lavò il viso e i dentini. Si vestì e mangiò qualcosa. Era presto per svegliare qualcuno, così decise di andare giù nell ufficio di Goro a pensare un po’. Si distese sul divanetto che di solito ospitava i clienti,mise le braccia sotto la testa e si mise a riflettere…e, senza accorgersene, si addormentò.

Il pomeriggio arrivò in fretta e senza nessuna novità o cliente.
Goro si mise nel suo ufficio a guardare la mini tv, spaparanzato sulla sedia con qualche birretta, Ran era occupata con le pulizie di casa, mentre Conan…stava andando dal Dottor Agasa.
Arrivato, suonò il campanello e gli aprì la piccola scienziatina
“Ciao Kudo, aspettavamo solo te.” Gli disse nel suo solito tono.
“Buongiorno anche a te Ai”
seduti sul divano c’erano i quattro bambini, loro amici.
“Ha ,Conan ciao!” lo salutò esuberante Ayumi
“Ciao Conan!” lo salutarono in coro anche Genta e Mitzuhiko.
“Ora che ci siamo tutti…andiamo!” annunciò Agasa e i detective Boys risposero con altrettanto entusiasmo, alzando il pugno al cielo e urlando un “siii!!” ovviamente Conan e Ai si esclusero.
“Senta dottore…si può sapere dove stiamo andando?” chiese seccato Conan che era seduto davanti con Agasa, mentre quest’ultimo guidava.
“ma come? Non ricordi?? Dobbiamo andare alla presentazione di un nuovo videogioco digitale di un mio vecchio amico. Si tratta di una specie di realtà virtuale..”
“ha…” il bambino sbuffò e si mise a guardare fuori dal finestrino, mentre i bambini erano molto eccitati.

Arrivarono davanti ad un edificio molto grande, con ampie scalinate e le porte scorrevoli per entrare ed uscire. All’interno era tutto arredato come un cinema. C’era un bancone dove venivano servite ogni genere di alimentari tipici del cinema: pop corn, patatine, caramelle, dolci e bibite e i bambini si fondarono subito! Ai e il dottor Agasa li guardavano divertiti, e quest’ultimo andò a prendere i biglietti prenotati.
“dottore, dov’è Shinici?” chiese sottovoce Ai.
Agasa si guardò intorno ma non lo vide
“non saprei…forse è andato in bagno.” Concluse
“hm. Oppure in cerca di qualche delinquente” scherzò lei
“ ...e se anche fosse?” ed ecco la voce di Conan spuntare da dietro alla bambina con i capelli ramati, la quale gli fece un cenno e si avviò verso i loro amichetti.
“ragazzi, avete visto quante cose buone da mangiare!?” disse Genta, gli occhi che brillavano di felicità.
“sei sempre il solito Genta!” disse Ayumi ridendo
“ma non dimenticate che siamo qui per provare questo fantastico videogioco!” disse Mitzuhiko con l’indice alzato.
“già!un gioco in realtà virtuale, che emozione!” riprese Ayumi
Agasa e gli altri si avviarono verso l’entrata e il cinema iniziò a riempirsi di gente.
“ecco ragazzi, fila D…” Agasa iniziò a cercare i loro posti e quando li trovò, sui sedili rossi vi erano appoggiate delle bamboline
“che belle!” disse la piccola Ayumi
“ma…che cosa sono?” disse Genta, prendendo la sua in mano
“sono delle bamboline, ovvio..” gli rispose in tono seccato.
“questo lo so anch io!!” ribattè arrabbiato l’amichetto.
“ma…guardate!queste bamboline siamo noi!” disse Ayumi e a quell’affermazione Conan sorrise.
Esatto, le bambole rappresentavano la squadra dei giovani detective,erano delle miniature somiglianti ai piccoli bambini, ognuna messa nel posto assegnato a loro. Nessuno per4ò sapchi le aveva messe, eccetto Conan.
Esatto.
Era stato lui a metterle li, per far loro un pensiero carino.
Purtroppo i bambini non gli diedero molta importanza perché le buttarono per terra e Conan ci rimase molto male, tantè che rimase in silenzio tutto il tempo, non scambiò più nessuna battuta con nessuno. La sua testa era piena di pensieri…
Mi sento diverso…li sento così lontani…per quale motivo hanno buttato le bamboline?
Aveva attorno a se una strana sensazione, una sensazione di solitudine ed piccolo vuoto. Poi venne la sensazione di pericolo,ma arrivò gradualmente per sparire all’istante.
“ragazzi mi raccomando, non fate chiasso e divertitevi!” li raccomandò Agasa facendogli l’occhiolino.

Edited by *.:Aruka:.* - 15/3/2013, 21:06
 
Contacts  Top
view post Posted on 28/5/2012, 12:45     +1   -1
Avatar

Mente Enigmistica

Group:
Member
Posts:
1,536

Status:


Bello Aru!!! :D
Come inizio mi piace molto, hai presentato bene la storia!! *.*

Complimentonii!!! :clap: :clap:

Spero che posterai presto il seguito perchè già dal primo capitolo ci si può aspettare un bel proseguimento ;D
 
Top
Haibara5581
view post Posted on 28/5/2012, 14:23     +1   -1




Molto bello e si preannuncia interessante :):):)
Attendo con ansia il prossimo capitolo :):):)

Complimenti :):):)
 
Top
view post Posted on 28/5/2012, 15:50     +1   -1
Avatar

Sicario dei MIB

Group:
Member
Posts:
2,243
Location:
Torino

Status:


Ambientato dopo il movie 13 :shifty:? Interessante... riuscirà la brillante Aruka a supplire alla mancanza di finale del movie 13? Sì, ne sono certo :D. Una sola nota stilistica: non dimenticare mai le maiuscole all'inizio di frase nei dialoghi, in modo tale da rendere ancora più preciso il testo :).
Detto questo, aspetto il prossimo capitolo!
 
Top
view post Posted on 28/5/2012, 17:27     +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Member
Posts:
2,723

Status:


Molto bello come inizio!!

Si prospetta una storia molto interessante :)

Brava Aruka, aspetto il prossimo capitolo xD
 
Top
view post Posted on 30/5/2012, 09:57     +1   -1
Avatar

- Scouting Legion -

Group:
Member
Posts:
4,597
Location:
da casa mia x3

Status:


ragazzi, che dirvi? grazie infinite! sono davvero felice che la mia ff vi piaccia, mi rendo conto di essermi assunta una bella responsabilità e non vi deluderò ;P
grazie Man in Black per i complimenti e per il consiglio ^_^ spero vivamente di creare un finale degno delle vostre aspettative!
ecco a voi il prossimo capitolo!

CAPITOLO 2: PERICOLO...?
Il cinema era pieno di borbottii e gente che sgranocchiava le patatine o i pop corn. Ad un tratto le luci si spensero a poco a poco e al posto dello schermo, con un meccanismo sali-scendi apparve un palcoscenico.
La sala applaudì e tutti si fecero attenti.
“Benvenuti a tutti signore e signori e…a voi bambini!” un ragazzo sui trenta entrò da una botola posta sotto il palco, vestito di un completo bianco panna, una camicia con dei merletti neri e un papillon rosso. Tutti applaudirono felici.
“mi chiamo Yuta Tetzuia e sono l’inventore di questo formidabile congegno” dicendo così entrò una ragazza vestita con un abito rosso lungo, uno spacco lungo la gamba mostrava una figura sinuosa ed in mano teneva un caschetto.
“E’ un onore avervi qui come miei ospiti. Quest’ oggi vi farò testare un nuovo prodotto che rivoluzionerà la storia della tecnologia, si tratta di un gioco ambientato in una realtà virtuale. Prego, sopra di voi ora stanno scendendo dei caschetti, indossateli tutti, per favore.
E così dal soffitto con un meccanismo, scesero dei baschetti,quasi uguali a quelli delle moto,una schermata come visiera, e con attaccati una moltitudine di fili.
“Questi serviranno per entrare nella realtà virtuale. Indossateli bene, allacciateli bene alla testa.” Continuò il presentatore.
Tutti si allacciarono il congegno e Genta fu aiutato dai suoi amichetti perché non c’era riuscito.
“Bene, ora nello schermo davanti a voi verranno proiettate le immagini nella vostra mente.
Non è propriamente un gioco, ma è una sorta di LeggiMente, ovvero, proietta sui vostri schermi i vostri pensieri, mentre nello schermo più grande” indicò in pratica lo schermo del cinema “..verranno proiettate alcune immagini sovrapposte tra voi presenti!”
Alcuni mormorii di approvazione, altri di imbarazzo si sentirono tra le gente e l’esperimento iniziò.
Sullo schermo di ognuno cominciarono a comparire le prime immagini e tutti ne restarono meravigliati ed estasiati, un “Hoooo!” generale si diffuse per la sala.
“Vi prego di fare attenzione, poiché potrebbero dare alcuni effetti collaterali, non dannosi per la salute, è chiaro. Potrebbe indurre a sonnolenza e a qualche attacco di mal di testa e nausea, non eccessivi, state tranquilli” continuò a parlare la voce del presentatore.
Nel frattempo ognuno si godeva le proprie immagini, i propri pensieri: Genta si stava godendo una carrellata di piatti prelibati, Mitzuhiko le ultime immagini del suo nuovo videogioco, o alcuni pomeriggi passati con i suoi amici, come pure la piccola Aiyumi, mentre Agasa si stava immaginando di essere l’inventore più famoso.
Tutti si stavano divertendo, tranne una bambina con i capelli ramati. Infatti non aveva azionato il gioco per paura che sul grande schermo comparisse qualche immagine compromettente o che riguardasse sua sorella; non ci teneva a far saltare la sua copertura o a rivivere certe scene del suo passato da Sherry.
Conan invece era curioso di provare, così lo azionò ma a poco a poco la sua attenzione andò calando e cadde in un sonno profondo…
Senza accorgersene, la sua manina finì in quella della piccola Ayumi, la quale arrossì e il suo cuoricino iniziò a batterle forte.
Per l’imbarazzo non si girò a guardare l’amichetto,ma il suo sorriso diceva tutto.
Sullo schermo iniziò allora ad apparire il piccolo bambino occhialuto insieme a lei, insieme, mano nella mano, come una coppietta felice.
Trascorse mezzora e finalmente l’esperimento finì.
Il bambino con gli occhiali si sveglio e cercò di orientarsi. Lo avvolse una strana sensazione, si sentiva irrequieto…
‘Dove sono?’ la sala divenne nitida e si ricordò dov’era e il perché.
Vide che tutti se ne stavano andando, evidentemente era tutto finito.
“Muoviti dormiglione” disse Ai scocciata. Gli altri sen’erano già andati e a Conan seccò parecchio.
“cos è successo?” chiese Conan alla scienziatina
“Ti sei addormentato. Evidentemente questo aggeggio non fa per te Kudo.”
A sentire quel nomigliolo fu avvolto da un terrore
“Ho no! non è che per caso sullo schermo è apparso…?”
Ai si girò, la frangetta gli nascose i suoi occhi profondi
“Se non ci fossi stata io, ora tutti saprebbero la tua vera identità…”
“Cosa?”
“Hai cominciato a sognare Ran…e poi vari ricordi di te da liceale insieme a lei, così ho interrotto il collegamento, poiché i bambini hanno iniziato a farmi domande…”
Conan era allibito. Come era potuto accadere? Era stato uno stupido, ecco cosa!
Questo non fece che far crescere la sensazione di pericolo.
ho come…l’impressione che qualcuno mi stia osservando..’ Conan si guardò attorno, ma non vide nessuno di sospetto.
O forse si.
All’uscita, nascosto dalla penombra, un volto coperto, vestito tutto di nero, gli sorrise, un sorriso maligno, di chi ha capito tutto.
Conan lo fissò paralizzato. ‘perché mi ha fissato?
“Ti muovi?” lo chiamò seccata Ai girandosi.
Conan si ridestò e seguì la bambina all’ingresso, dove li aspettavano il Dottor Agasa e i bambini, i quali ebbe l’impressione che lo guardarono un po’ estraniti.
C’era tensione, Conan la percepiva, come pure la sensazione di pericolo.
Ad un tratto lo rivide di nuovo: una figura nell’ombra lo scrutava con un sorrisetto maligno, due occhi da pazzo.
Conan capì che era in pericolo, doveva andarsene e salvare i suoi piccoli amici.
“ragazzi, scusate, io devo andare, ci vediamo domani!” e corse via.
“Conan!” cercarono di chiamarlo, ma lui era sparito tra la folla. Ai lo guardò con uno sguardo preoccupato, poi si rivolse ad Agasa, il quale gli fece cenno di non sapere niente e diede segno di preoccupazione anche lui.
Le nuvole minacciavano pioggia, si alzò un gran vento, così la compagnia decise di andare in un luogo più appartato.
Anche la figurina nera che Conan aveva visto, era sparita.

Edited by *.:Aruka:.* - 30/5/2012, 11:30
 
Contacts  Top
view post Posted on 30/5/2012, 10:54     +1   -1
Avatar

Sicario dei MIB

Group:
Member
Posts:
2,243
Location:
Torino

Status:


Conan, come al solito fai una tonnaggine dopo l'altra :lol:! Tutto ciò è davvero incredibile: sei lo Sherlock Holmes del Terzo Millennio e ti metti a fantasticare in diretta su Ran :asd:?
Scemenze a parte, l'ombra "pedinatrice" fa presumere un arrivo imminente di MIB... staremo a vedere.
Complimenti per il capitolo :)!

P.S.: per fortuna, Conan non si è ricordato dei momenti "piccanti" che riguardavano i bagni con Ran :shifty:... sarebbe stato davvero un problema per gli spettatori e per la reputazione della ragazza :lollo:!
 
Top
view post Posted on 30/5/2012, 12:59     +1   -1
Avatar

Mente Enigmistica

Group:
Member
Posts:
1,536

Status:


Concordo con ciò che ha detto MAN_IN_BLACK xD Conan è un tonto di prima categoria!! xD

Comunque un bellissimo capitolo Aruka, vedo che stai facendo molti passi avanti con lo stile e anche con le descrizioni! :D
Bravissima!!! *.*
 
Top
Haibara5581
view post Posted on 30/5/2012, 14:31     +1   -1




Fantastico il sogno di conan :):):) ma è mai possibile?!? Pensavo avesse soli cadaveri per la testa :):):)

Bellissimo capitolo aruka, davvero :):):) aspetto i mib nel prossimo :):):)
Complimentoni :):):)
 
Top
view post Posted on 2/6/2012, 00:30     +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Member
Posts:
2,723

Status:


Conan che si mette a fantasticare su Ran e per poco non si fa' scoprire :lol:

Bellissimo capitolo, molto avvincente :)

Sono curiosa di leggere il prossimo, bravissima Aruka!!
 
Top
view post Posted on 4/6/2012, 18:18     +1   -1
Avatar

- Scouting Legion -

Group:
Member
Posts:
4,597
Location:
da casa mia x3

Status:


Vorrei scrivere qualcosa riguardante agli ultimi avvenimenti in Emilie e dintorni...ma credo non esistano parole...solo la consapevolezza che la natura si sta ribellando e che il mondo dovrebbe cambiare giusto un attimo...(ok, dopo questo sprazzo di poeticità...)
torniamo al nostro Conan ^^
He si, il nostro Tonnan è sempre il solito =P
sono davvero contenta che anche il seguente capitolo vi sia piaciuto e spero continuerete a seguire la ff! sto cercando di preparare un finale entusiasmante e degno =)
ecco a voi il prossimo capitolo, che tra l'altro sarebbe pure la fine del sogno che feci.

CAPITOLO 3: Rapimento

Conan correva, aveva il fiatone e la gola gli bruciava, ma non importava.
Cominciò a piovere, d’apprima una pioggerellina fitta per poi trasformarsi in un vero e proprio acquazzone. Conan si bagnò in fretta, ma doveva correre, lontano.
Non sapeva dove andare, perché scappava, ma il suo istinto gli suggeriva di scappare, in modo che quell’uomo seguisse Lui e lasciasse in pace i suoi amici; se il suo bersaglio era lui e se non era un immaginazione.
No, non lo era. L’espressione di quel volto era rivolto a lui e per un attimo ebbe un brivido di paura.
Che ci fosse stato qualcuno dell’organizzazione degli uomini in nero nell’edificio e avesse visto le immagini? e avessero scoperto la sua identità?
Si fermò in una strada deserta, dove non c’era praticamente nessuno. Si fermò a riprendere fiato e a riflettere un attimo, piegato e con le mani sulle ginocchia, in cerca di aria. Il suo respiro si fece più regolare, ma improvvisamente si sentì afferrare e trascinare nel vialetto, un fazzoletto davanti alla bocca; Conan cercava di divincolarsi, di gridare, ma non ci riusciva. Quando cominciò a capire, una moltitudine di emozioni lo pervase:
il sollievo che era lui effettivamente quello che l’uomo voleva e non gli altri.
Si diede dello stupido per essersi fatto sorprendere, non si era minimamente accorto che qualcuno lo stava seguendo.
Poi paura.
Il torpore gli riempì i sensi e sprofondò nel sonno, smise di divincolarsi, le braccia caddero lungo i fianchi, poi tutto fu buio.

La sua vista era annebbiata ma per pochi secondi. Vide una stanza buia, le tapparelle abbassate mostravano solo una flebile luce. La stanza era completamente spoglia, i muri pieni di muffa e ingialliti dal tempo; Solo il divano su cui era sdraiato e un altro di fianco al suo, una scrivania e una cassettiera di ferro come arredamento. Ovviamente tutti logori dal tempo.
Aprì gli occhi piano, non si ricordava di essere andato in un posto del genere, né lo riconobbe.
Era al cinema…poi era corso via e…
La memoria tornò tutto d’un colpo.
qualcuno mi ha seguito e…mi ha narcotizzato.’ Concluse.
Cercò di alzarsi, ma ebbe un giramento di testa, così si mise seduto, la testa tra le mani ed in quel momento si stupì di non essere stato legato.
Si guardò intorno, sconcertato.
All’improvviso la porta si aprì. Un cigolio acuto, lo costrinse a girarsi e vide una figura di donna, longilinea, vestita tutta di nero, delle ciocche di capelli biondi spuntavano dal suo cappello a larga falda, un sorriso sulle labbra tinte dal rossetto rosso.
“Ti sei svegliato.” Disse, ed entrò, seguita da due uomini, più bassi di lei, uno di corporatura più massiccia, l’altro più magro, ma tutti e due vestiti di nero, una camicia color violetto spuntava dal colletto, ed il medesimo cappello e occhiali da sole.
Conan li guardò con sospetto, seguiva con gli occhi le loro direzioni e alla fine si sedettero nel divano di fronte al suo, dov’ era seduto anche lui.
“Chi siete?” chiese il bambino con tono teso.
“Su, non agitarti piccolo.”gli disse la donna in tono dolce, e i due sghignazzarono.
“Ti abbiamo condotto qui perché ci piacerebbe scambiare due chiacchere con te, niente di che…” continuò la donna con tono ingenuo.
A Conan non piaceva, gli dava sui nervi il suo tono calmo e pacato.
La donna mise la mano dentro la giacca e Conan si aspettava che prendesse la pistola, ma prima che potesse reagire, la donna buttò sul tavolo una cartellina trasparente con dei fogli. Il bambino rimase sorpreso e la donna gli fece cenno di prendere quei fogli. Lui obbedì e fu una foto a raggelarlo: era un ragazzo giovane, capelli scuri, occhi azzurri, sguardo deciso. Era lui a diciassette anni!
“conosci questo liceale?” gli chiese.
ho no, che abbiano scoperto la mia vera identità?
“e secondo te verrei a dirlo a te?” gli disse in tono di sfida. La donna mantenne quel sorrisetto, come se si aspettasse quella risposta.
Poi uno dei due uomini, quello più grosso, tirò fuori la pistola e la puntò contro Conan, camminando e arrivando dietro di lui.
“Ti consiglio di non rivolgerti a Lady con quel tono!”
la donna scoppiò in una risatina isterica
“Lascia stare…è solo un bambino un po’ vivace.
E ora, torniamo a noi…” così dicendo avvicinò il suo viso a quello del bambino occhialuto, che fu assalito dal suo profumo inebriante. Lui mantenne il suo sguardo, era una sfida.
“Lo conosci…Shinici Kudo? Vedi, ci risulta essere scomparso…forse.” E sottolineò bene quest’ultima affermazione.
Conan deglutì. Che cosa volevano da Shinici, cioè da lui? Perché chiederlo proprio a lui, un bambino?
“perché lo chiedi a me?”
la donna si ricompose, le gambe accavallate
“So che hai una certa Confidenza con Kudo…” e sottolineò per bene la parola. Conan iniziò a sudare freddo, ma non voleva far trapelare la sua preoccupazione.
L’altro uomo iniziò a fumarsi una sigaretta, quello che teneva sotto tiro Conan, decise di concedersi una fumata anche lui, così si spostò e si mise la pistola in tasca.
Era quello che aspettava.
Azionò subito l’orologio e sparò una freccetta narcotizzante a quest’ultimo che cadde a terra addormentato. Gli altri due, sorpresi, si scagliarono subito contro di lui, l’uomo mingherlino gli fu subito addosso, così con il piede rovesciò la scrivania e il poveretto si prese sulla pancia lo spigolo e rimase lì a terra dolorante, dando il tempo a Conan di spostarsi e azionare le super scarpe. La donna tirò fuori la pistola, la puntò contro il bambino che gli tirò una pallonata e la pistola volò via dalle sue mani. Ora la donna era molto arrabbiata, lo capì dalla sua espressione. Si scagliò contro il bambino, il quale la scansò all’ultimo ed iniziò a correre per la stanza. L’uomo si era ripreso ed afferrò il bambino e lo tenne fermo. Lui cercò di divincolarsi, così decise per un gesto disperato: gli morsicò un dito della mano che gli aveva messo davanti alla bocca e l’uomo lo scaraventò contro la cassettiera e Conan andò a sbattere con la testa contro lo spigolo e cadde svenuto. I due ripresero fiato e la donna sorrise trionfante, si avvicinò con cautela al bambino che era steso per terra e vide che con la forza del colpo, uno dei cassetti si era aperto, rivelandone un contenuto curioso.
Un vecchio album di foto, un'altra busta trasparente e un computer portatile. La donna prese quest’ultima e cominciò a sfogliare il fascicolo al suo interno. Ne rimase scioccata.
“Smilzo,vieni qui..” l’uomo dolorante la avvicinò e diede un occhiata ai fascicoli che la donne le stava porgendo.
“Non è possibile!”
la donna sorrise e i loro sguardi si posarono sul bambino svenuto, un rivolo di sangue iniziò a scorrergli dalla testa per sporcargli il braccio destro.
“l’abbiamo trovato. Le nostre teorie si sono rivelate esatte.”
Anche l’uomo sorrise trionfante
“questo bambino in realtà è Shinici Kudo!” concluse la donna.
“ma allora perché Lui…” iniziò l’uomo chiamato Smilzo
“avrà avuto i suoi buoni motivi.” Concluse la donna.
I due cercarono di spostare di peso il loro compagno e con fatica lo adagiarono sul divano. Misero a posto la stanza, poiché dopo la colluttazione era andato tutto quando in disordine. Si sedettero sul divano intenti a leggere attentamente quel fascicolo, ed accesero il pc. erano talmente concentrati che non si accorsero minimamente che la porta ora era semi aperta ed il bambino, scomparso.

 
Contacts  Top
view post Posted on 4/6/2012, 19:24     +1   -1
Avatar

Sicario dei MIB

Group:
Member
Posts:
2,243
Location:
Torino

Status:


Il fatto che Conan sia scappato non lo aiuta... ora che sanno la sua identità, lo cercheranno di sicuro :sisi:. Il vero problema è: queste persone sono effettivamente MIB? Penso che lo scopriremo nei prossimi capitoli :shifty:... complimenti, comunque: sei stata grande! Aspetto con ansia la continuazione :).
 
Top
view post Posted on 4/6/2012, 19:51     +1   -1
Avatar

Mente Enigmistica

Group:
Member
Posts:
1,536

Status:


Bellissimo Capitolo, molto emozionate! :D E' davvero da brividi e descritto davvero bene! *.*
Ogni capitolo fai sempre un piccolo miglioramento!!
Continua cosììì!!! ;D
 
Top
view post Posted on 5/6/2012, 17:07     +1   -1
Avatar

Super detective

Group:
Member
Posts:
2,723

Status:


Davvero molto bello quest'ultimo capitolo Aruka!!

Emozionante, con il rapimento di Conan e poi la sua fuga, l'hai scritto molto bene xD

Aspetto il prossimo, complimenti!!
 
Top
view post Posted on 8/6/2012, 11:01     +1   -1
Avatar

- Scouting Legion -

Group:
Member
Posts:
4,597
Location:
da casa mia x3

Status:


Ma grazie! sono davvero felice che anche questo chappy vi sia piaciuto!!
Ha, approposito, la ff che sto scrivendo in collaborazione con Stefy, non l'abbiamo abbandonata, ma ho visto che lei è da un pò che non si collega...se qualcuno la sentisse, potrebbe darmi sue notizie via pm magari? sono un pò preoccupata...grazie in anticipo!

bene, ed ecco il 4° capitolo!


CAPITOLO 4: Loschi piani

La pioggia non accennava di diminuire.
Intanto nella casa del Dr Agasa, quest’ultimo ad una bambina coi capelli ramati, si stavano godendo un the guardando la tv in santa pace, quando suonò il campanello di casa.
“Vado io” disse il vecchio inventore, così appoggiò la sua tazza fumante sul tavolo, si alzò dal divano e andò ad aprire la porta.
Si ritrovò davanti a sé un bambino mal ridotto, la giacchetta blu macchiata di sangue nella manica destra, il respiro affannato e tutto tremolante.
“Shinici! Cosa ti è successo?” disse preoccupato, e Ai sentendo la sua voce corse anche lei alla porta.
“Dottore…” ma non riuscì a completare la frase che cadde svenuto tra le braccia di Agasa che fu pronto a prenderlo.
“Dottore, che succede?” chiese preoccupata Ai e vedendo Conan in braccio in quello stato, gli fece cenno di metterlo nella stanza di sopra.

La pioggia cadeva incessante e piccole goccioline andavano a sbattere contro le finestre chiuse in quella stanza.
Una fioca luce filtrava dalla finestra, le tende tirate.
Piccoli frammenti polverosi s’intravedevano a contatto con il riverbero della piccola luce che filtrava dalla finestra e più in la, un letto;
tutto era buio ma sentiva che si stava svegliando. Conan aprì piano gli occhi e subito si rese conto di aver caldo.
Si mise una mano sulla fronte, scottava. Probabilmente aveva la febbre dedusse.
Il bambino cercò di alzarsi ma un giramento di testa lo costrinse a rimettersi disteso. Il suo respiro era piuttosto irregolare e dal caldo cercò di scoprirsi.
Non si accorsa che intanto Ai era entrata nella stanza e appena vide il bambino scoperto, lo ricoprì e Conan quasi si spaventò
“Ai!”
“Hai la febbre alta, ti conviene stare sotto le coperte” dicendo così glie le sistemò in modo che fosse sotterrato dal caldo piumone.
Il bambino ci vedeva piuttosto sfocato e il caldo era insopportabile. Il pigiama era bagnato e la sua fronte era imperlata di piccole gocce di sudore.
“Prendi.” Disse la scienziatina porgendogli un bicchiere e una pastiglia. Lui obbedì e si rimise a letto, sprofondando in un sonno profondo, dimenticandosi gli avvenimenti che lo avevano condotto in quello stato, e il pericolo che minacciava tutti…

Intanto, in quello stesso istante, lontano dal centro di Tokyo, in periferia, qualcuno stava architettando loschi piani.
I magazzini erano abbandonati e frequentati soltanto da gente losca e poco raccomandabile.
Tutto era deserto e la pioggia ormai non aveva risparmiato nemmeno un piccolo angolino; tutto era bagnato e qua e là si stavano formando le prime pozzanghere.
L’unico suono che si poteva udire era il ticchettio della pioggia.
Tra i vari edifici ormai abbandonati e mal ridotti, tre uomini sospetti stavano aspettando impazienti qualcuno.
La donna vestita di nero Lady Creme, se ne stava seduta su una sedia, il computer portatile in mano chiuso e ben stretto tra le bracci, insieme a dei fascicoli.
Quando il suo sguardo si posò su questi, strinse ancora di più la presa, per la rabbia per essersi fatta scappare quel bambino.
L’uomo chiamato Smilzo continuava a camminare avanti e indietro, mentre l’altro compare più grosso chiamato Cognac stava seduto, intento a tirare fiammiferi in un piccolo vasetto posto sopra un tavolino.
La stanza era fredda e prevaleva odore di muffa e chiuso.
A far loro compagnia due sedie, un tavolino entrambi arrugginiti dagli anni e ammassati alle pareti c’erano vari oggetti: pezzi di scrivanie, sedie, armadietti.
Improvvisamente un rombo di una moto li fece sobbalzare entrambi e la donna si alzò di scatto in piedi.
Dopo pochi secondi comparve una figura vestita con una tuta da motociclista, le sue curve ben avvolte dalla tuta, risaltavano.
Il nuovo arrivato entrò nel magazzino e si tolse il casco, rivelando una cascata di capelli biondi mossi, un viso di una bellissima donna, occhi di ghiaccio e sguardo penetrante: Vermouth.
“Spero che mi abbiate chiamato per una ragione valida..” disse la bella donna scocciata.
“Certamente.” Rispose la donna, orgogliosa di se.
non poteva neanche lontanamente immaginare della scoperta che aveno fatto. A lei non piaceva quella bellissima donna: troppo bella, troppo brava, troppo spavalda per i suoi gusti. In più era la preferita del Boss e loro erano entrati nell’organizzazione da pochi mesi. D’altronde dovevano rispondere a Lei,Vermouth.
“Avete svolto il compito assegnatovi?” chiese Lei
i tre s’irrigidirono.
“Abbiamo avuto un imprevisto, ma abbiamo scoperto…” ma fu interrotta
“Lo sapevo che avreste fallito. Il Capo non ne sarà contento…” disse con un ghigno Vermouth.
La donna si morse il labbro, quando gli dava sui nervi.
“Hey, dove vai?” urlò la donna a Vermouth che si era girata e si stava dirigendo fuori.
“Prima dovete concludere la vostra missione. Poi ne parleremo.”
Dicendo così si rimise il casco, accese la moto e sfrecciò via.
Il rombo della moto si faceva sempre più distante e la donna irritata da com’era stata trattata, tirò un pugno violento contro la scrivania. Si fece male ma non gli importava.
“Lady, tutto bene?” chiese Cognac preoccupato.
“Quella donna mi da sui nervi! Ma come osa rivolgersi a me in quel modo!?”
“Ovviamente puo’ farlo senza problemi.” Disse Smilzo tranquillo.
“essendo sotto suo ordine dobbiamo obbedirle, altrimenti rischiamo grosso.” Concluse.
“Non mi interessa!” urlò Lady Creme, lo sguardo arrabbiato faceva intravedere le sue rughe accuratamente nascoste col trucco.
“Dobbiamo prima concludere il compito che ci hanno affidato.” Cercò di farla ragionare Smilzo, il quale si avvicinò alla donna e gli mise una mano sulla spalla, lo sguardo sicuro e complice.
Lei lo osservò e pian piano la rabbia sbollì. Aveva un estremo bisogno di quell’uomo calmo e pacato, riusciva sempre a tranquillizzarla o a trovare la soluzione migliore. Freddo e metodico, ecco come l’aveva sempre descritto.
L’altro suo compagno invece gli somigliava di più in fatto di essere suscettibile. Ma lei non era certo impulsiva come lui.
Anche lei era un abile stratega. Certo, niente da paragonare agli altri membri che stavano più Su.
Lei chiuse gli occhi ed assunse la sua solita espressione beffarda. Si sentiva bella e sicura.
Si ricompose, prese la busta e osservò la foto del Liceale
“Non preoccuparti, presto io e te ci rincontreremo.”
Così i tre uscirono dal magazzino. Niente ombrello, non gli importava a nessuno della pioggia. Si avviarono alla macchina, una vecchia macchina d’epoca, una Daimler V8, blu lucida.
I tre salirono e si allontanarono, vero il loro obiettivo. Avevano un compito importante da svolgere per l’organizzazione, certo, un compito da affidare ai pesci più piccoli, niente di così rilevante, ma comunque importante.
Ma la donna stava già pensando alla sua prossima preda.
Avrebbe svelato l’identità di Shinici Kudo, in un modo o nell’altro. E l’avrebbe fatto con stile.
Avrebbe attuato un piano perfetto. Il suo ghigno li accompagno’ per l’intero viaggio fino al ritorno del loro covo.
 
Contacts  Top
150 replies since 28/5/2012, 11:04   3065 views
  Share