E finalmente il gran finaleeeeeeeeeeeee xD buona lettura Sofyyyyyyy
Rachel richiuse frettolosamente la porta alle sue spalle “ehi, sei sicuro che posso farti qualsiasi cosa mi passi per la testa?”
“Certo” sorrise il biondo facendole l’occhiolino “te l’ho detto che sono il tuo regalo speciale”
“Sicuro sicuro?” puntualizzò lei “non è che dopo c’è la fregatura...” e avvicinandosi gli tirò la guancia con forza “non sei Kaito vero?!”
“Certo che no!” replicò lui afferrandole il braccio “cosa stai aspettando? Non ti va di scartami?”
Con malizia, Rachel, gli passò l’indice sull’elastico dei boxer “Ovvio che si mio bel cioccolatino...” sorrise lei lasciandosi ricadere sul letto seguita da Amuro.
Sopra di lei, Amuro, la liberò dai pochi indumenti che indossava e si chinò per baciarla su tutto il corpo, iniziando dal collo e poi scendendo sulle spalle e sul seno.
Rachel si lasciò sfuggire un gemito incrociando lo sguardo sugli azzurri occhi vispi di lui, che la stava scrutando in ogni centimetro del suo corpo e allo stesso tempo sembrava impadronirsi, quasi cibarsi di ogni suo desiderio perverso.
Saranno anche stati gli occhi un assassino professionista, ma per qualche motivo Rachel sembrava pensare solo a quanto si stava perdendo in quell’oceano di passione.
You’re so hypnotising
could u be the devil, could you be an angel
your touch magnetizing
feels like going floating, leave my body glowing “Aspetta...” cercò di fermarlo lei mentre lui era impegnato a morderle i capezzoli “no ti preg...”.
Amuro la zittì violento insinuando la lingua tra le sue labbra, fino a toglierle quasi il respiro.
Rachel rimase con gli occhi chiusi, vinta dalla forza che il giovane le dimostrava, non accorgendosi delle manette che Amuro estrasse dai boxer.
“Souvenir da casa Kuroba…” spiegò divertito bloccandole i polsi contro la ringhiera del letto “e ricorda che non sono abituato a provare pietà io...”
Stava ancora riprendendo fiato quando lui riprese quello che aveva interrotto, mordicchiandole i fianchi e scendendo sull’interno coscia.
“Ma io così combinata, che posso farti?” riuscì a dire Rachel e subito se lo ritrovò a pochi centimetri dal suo viso.
“Uh uh... forse con Simon sarai abituata a dominarlo, ma io non sono così... Marie te l’avrà detto che in fondo sono solo uno spietato assassino, quello che voglio... lo ottengo sempre”
They say be afraid
you’re not like the others, futuristic lovers
different DNA, they dont understand uDal piano di sopra si potevano chiaramente sentire delle urla di piacere che, a volte, sembravano quasi soffocate.
“Geloso?” domandò Marie sedendosi su una sedia del salotto e scrutando Kaito che meditava soffermando lo sguardo sul soffitto.
“Di quello? Ma neanche un po’...” sbuffò lui “stavo provando a immaginarmi cosa stanno facendo... sai le mosse e tutto il resto...”
“Amuro sarà anche un professionista... ma Rachel è pur sempre Rachel! Gli starà dando filo da torcere a mio cugino” rifletté Marie.
Un altro gemito fece perdere il poco controllo che Kaito aveva cercato di preservare.
“Da quello che ho sentito finora...” spiegò lui alzandosi di scatto e raggiungendo Marie.
“E-ehi!”
“Secondo me la stesa con forza sul letto” continuò spigendo la ragazza sul tavolo “poi ha iniziato a baciarla” mentre spiegava, Kaito, si muoveva con precisione su Marie immedesimandosi alla perfezione nella parte “e poi ha iniziato a...”
“Kaito!” lo interruppe lei riportandolo alla realtà “sei un maniaco!!”
You’re from a whole another world
a different dimension
you open my eyes
and im ready to go, lead me into the lightCon un colpo deciso, Rachel riuscì finalmente a liberarsi dalle manette, finte in quanto usate dai prestigiatori e come fu libera, si impose con violenza su Amuro, passandogli le mani tra i biondi capelli e baciandolo con trepidazione, mentre lui ricambiava con passione quelle attenzioni ricevute.
Kiss me, k-k-kiss me
infect me with your love, and fill me with your poison Come in un tango, i loro corpi si scontravano con la sincronia dei più abili complici, il gioco era nelle loro mani e loro non si risparmiavano alcuna mossa.
E quando anche l’ultimo lembo di tessuto venne allontanato, i due si scambiarono un’occhiata di intesa prima della mossa successiva.
Take me, t-t-take me
wanna be your victim, ready for abduction
boy, you’re an alien, your touch so far away
its supernatural, extraterrestrialE l’atmosfera intorno ai due si fece bollente, come un fuoco che divampa e tutto brucia.
“Avranno finito?” domandò Marie cercando di spiare la camera da letto al primo piano “non si sente più nessuno”
“Scommetto che Amuro è andato KO” sorrise Kaito disinteressato “guarda che così perdiamo anche il prossimo volo...”
“Ma non posso certo andare lì a disturbare!” lo rimproverò Marie
“E allora lasciamolo qui... un bagaglio in meno da controllare in aeroporto” sogghignò Kaito affacciandosi alla finestra.
Una macchina dall'aspetto familiare si era fermata davanti al vialetto di casa.
“Oh oh...” esclamò Kaito “abbiamo un problema...”
“Cosa succede?” domandò Marie raggiungendolo alla finestra.
“Il lupo è tornato, vai subito a recuperare tuo cugino!!”
Senza perdere un solo istante, la ragazza si fiondò al piano superiore.
Dall'auto uscirono Simon, seguito da una bionda che Kaito riconobbe subito.
“Uh uh... e non è solo...” continuò Kaito “Il lupo si è portato a casa una pecorella smarrita”
Simon si fermò davanti alla porta, voltandosi verso Claire “Ti spiace aspettarmi qui? Sai, ho la casa in disordine...”
“Nessun problema” accennò un sorriso lei “fai con calma”
“Grazie” sorrise lui entrando e richiudendosi la porta alle spalle.
“Acc...” sospirò Marie sentendo i passi del ragazzo e riprendendo ad agitare Rachel “dai svegliati per favore!”
“No...” si rigirò lei dall'altra parte “ancora cinque minuti...”
“Simon sta salendo ora però!” si lamentò e subito raggiunse il bagno “Amuro, esci subito!”
“Non posso, vieni ad aiutarmi...” chiamò lui da dentro la doccia.
“Smettila di scherzare” e sentendo dei passi per le scale si voltò verso la porta “e ora che facciamo??”
“Ho un'idea” spiegò Amuro chiudendo l'acqua e afferrando la ragazza per il braccio la trascinò nel vano doccia “vieni qui tu...”
“Che accidenti fai?!”
“Ssht” la zittì lui “restiamo nascosti qui finché non se ne va...”
“Si... ma non puntarmi quel coso contro!!” ribatté imbarazzata liberandosi dalla presa del cugino.
Simon arrivò in punta di piedi, affacciandosi all'interno della camera “Rachel ci sei?... uh...” si arrestò lui scrutando il corpo nudo della donna, coperto a tratti da un sottile lenzuolo “mi stavi aspettando cara?”
“No...” mugugnò Rachel nascondendo la testa sotto il cuscino “avevo solo un po’ caldo”.
“Amuro!” lo rimproverò Marie facendolo voltare “smettila!”
“Guarda che se parli ci scopre”
“Allontanati subito allora!” lo spinse via lei facendolo finire sulla valvola della doccia che prontamente l’uomo afferrò per non cadere.
“Ahhh!”esclamò Marie sentendo l’acqua ricaderle addosso “E’ fredda!!”.
Il rumore dello scroscio d’acqua non passò inosservato a Simon che subito si voltò verso il bagno “ma c’è qualcuno?” e fissando contrariato Rachel “mi nascondi qualcosa…?”
“Assolutamente niente...” lo liquidò lei.
“Quindi non hai nulla in contrario se vado a fare una doccia?” la provocò Simon sfilandosi la polo verde che indossava.
“Fai pure” ribattè lei seria.
Sentendo quelle parole, Marie e Amuro si guardarono preoccupati “E adesso??”
“Spogliati!” annunciò Amuro.
“Eh??”
Davanti alla porta d’ingresso, Claire aspettava pazientemente che Simon tornasse da lei.
“Guarda guarda chi fa la sua apparizione...” annunciò Kaito “la vedova nera dell’organizzazione...”
“Solo tu potevi trovare un nomignolo così ridicolo” commentò cinicamente Claire voltandosi “che ci fai qui Kuroba?”
“Sai benissimo chi abita in questa casa, mi sono limitato ad accompagnare qui tua sorella e tuo cugino”
“Anche Marie è qui?... in questo caso, tolgo il disturbo” sbuffò Claire tornando sui propri passi.
“Aspetta” la chiamò Kaito “come mai questo interesse per Cuds?”
“Tu stanne fuori” rispose lei senza guardarlo e salutando con la mano “e se ci tieni davvero a Marie, ti conviene dimenticarti di avermi visto qui...”
Kaito sospirò infastidito alzando la testa verso la camera di Rachel e tranquillamente rientrò in casa.
“T-toglimi quelle mani di dosso!! posso fare da sola!” esclamò Marie mentre Amuro le sfilava velocemente il vestito e lasciandola in intimo.
“Fingi di farti la doccia e tienilo lontano da qui, così non si accorgerà di me” spiegò Amuro raggomitolandosi seduto dietro Marie.
“Sarebbe questo il tuo piano?! E come spiego la mia presenza qui?”
“Bene, io entro...” li interruppe Simon entrando in bagno e togliendosi anche gli ultimi indumenti rimasti.
Rachel si alzò dal letto infilandosi alla svelta il reggiseno e dei pantaloncini che non riconobbe “La vuoi smettere? Non c’è nessuno qui...”
“Permesso” annunciò Simon entrando nella doccia “oh, è più affollato del solito qui... però il panorama merita” commentò con un sorrisetto mentre fissava la mora.
Vedendo entrare anche lui, un pensiero per niente puro balenò nella mente di Rachel.
“Scusa Amuro... mi potresti passare il sapone?” domandò Rachel sotto la doccia.
“Certo cara, ora te lo porto...” annunciò Amuro entrando a portarglielo “posso unirmi a te?”
Rachel lo guardò con interesse “Solo se mi lavi tu la schiena!”
“Non vedo l’ora” commentò Amuro iniziando a passarle delicatamente il sapone sulle spalle.
“Oh...”
“Ehi!” esclamò Simon facendosi largo nel vano doccia con un secondo sapone in mano “se lui ti lava la schiena... io mi voglio occupare del davanti...”
“Oh si!!” gemette Rachel sentendo quelle quattro mani insinuarsi in tutto il suo corpo.
“Certo che si sta un po’ stretti qui dentro” commentò Amuro.
“Così stretti che si potrebbe anche...”
“Ahhhh!!” un urlo femminile riportò Rachel alla realtà. Purtroppo...
“M-Marie?” domandò preoccupata, vedendo l’amica uscire dalla doccia con il volto in fiamme e correre ad abbracciarla “che vergogna, che vergogna!!”
“Su su” la calmò questa accarezzandole la testa.
Simon fece sparire subito un sorrisetto compiaciuto per passare ad uno sguardo di sfida.
“Amuro...”
“Salve Cuds” salutò quest’ultimo alzandosi “vuoi litigare qui? Almeno usciamo da qui...”
“Buona idea!”
Davanti allo sguardo già arrapato di Rachel i due si manifestarono senza alcun indumento addosso.
“Ancora?!” esclamò Marie coprendosi gli occhi.
“Interessante...” commentò Rachel sorridendo.
Amuro mostrava con superiorità il suo corpo, ma Simon non gli era da meno.
“Allora? Non vorrai dirmi che ti ritieni migliore?” lo criticò il moro.
“Sai che non ti conviene metterti contro di noi Cuds...” ribatté il biondo.
“Tu maledetto...!” Simon mosse qualche passo verso l’avversario “non ho paura di scatenare una guerra se è questo che intendi”.
Un campanello d’allarme risuonò nella mente delle due ragazze.
“Aspettate” li interruppe Rachel “ora state esagerando...” ma prima che potesse aggiungere altro, sentì il reggiseno sfilarsi dal suo petto “Ah...”
Kaito si dispose con passo felpato tra i due contendenti “forse è meglio se ci fermiamo qui” annunciò il ladro schioccando le dita davanti a Simon che subito rimase in trance.
“Bene, ora quando schioccherò nuovamente le dita tu ti addormenterai e al tuo risveglio non ricorderai più niente di quanto è successo questa mattina...” spiegò Kaito agitandogli davanti agli occhi il reggiseno di Rachel.
“1...2...3!” esclamò schioccando le dita.
Con un flebile gemito, Simon, ricadde a terra addormentato.
“Meno male” sospirò Marie rimettendosi i vestiti, mentre Kaito si metteva velocemente in tasca il reggiseno.
“Wow...” commentò Amuro “sicuro che abbia funzionato?”
Sentendo che la situazione si era calmata, anche Rachel si affacciò in bagno “ora che hai fatto, mi potresti restituire quello che è mio?!”
“Pensavo fosse un souvenir di guerra!” si giustificò Kaito restituendolo con un leggero rammarico “comunque sbrigatevi, dobbiamo andarcene prima che si svegli!”
Marie abbracciò forte forte Rachel “Rachel nyannnnnn!! Ci rivedremo presto vero??”
“Certo” sorrise lei ricambiando l’abbraccio “e grazie per... la sorpresa!”
“Grazie a te per la compagnia” salutò Kaito trascinandosi dietro anche Amuro che riuscì comunque a salutare.
“Sei una donna fantastica, chiama e sarò subito da te! 24 ore su 24 in tutte le ore e posizioni!!”
Rachel si lasciò sfuggire un sorriso compiaciuto e, dopo aver fatto rotolare Simon sul letto, andò a farsi una doccia, troppo devastata da quei pensieri ed eventi che avevano ben hottizato la sua giornata.
I’m sexy and I know it!! *se ne va ridendo*