buon pomeriggio a tutti! la sfiga che mi ha accompagnato nei due giorni precedenti, complice l'apparizione di kudo nelle sue vesti normali(sono sicura che è colpa sua) sembra scomparsa....anche se il dito che mi sono chiusa dentro ieri nel frigorifero mi fa ancora un pò male^^
ma sono sicura che dei miei guai non vi interessa nulla.
andiamo alla nostra fic, ed a scoprire se i nostri riusciranno a festeggiare il loro primo san valentino insieme....oppure kudo troverà cadaveri ed astuti criminali sul cammino dell'ammmore???
SECONDA PARTE
Lui si strinse nelle spalle, imbarazzato. “Pensavo volessi fare questa esperienza. Dopo il Natale, San Valentino.”
“Come una ragazza normale, eh?”
“Beh, si. Ma se non vuoi...”
“Provare non costa nulla. Ma sappi che non ho assolutamente idea di cosa debba fare.”
“Non preoccuparti, penso a tutto io. Telefono al dottore e gli chiedo se può tenere Shiho...e tu devi solo farti bella, nient’altro. Anche se non ne hai bisogno.” aggiunse, ricoprendole il volto di piccoli baci, facendola ridacchiare.
“Ora basta, detective.” Lo allontanò gentilmente, seppure senza troppa convinzione. “Megure ti aspetta.”
“Pensavo di darmi malato e di trascorrere tutta la giornata insieme. In fondo, è San Valentino, e tu sei così bella che...”
“Detective Kudo.”
“Si, uffa! Ho capito!” borbottò lui, con un sospiro melodrammatico. La baciò sulla bocca. “Mi raccomando, vai dritta a casa e non stancarti. E riposati, stanotte eri un po’ agitata.”
“Non riuscivo a trovare la posizione.” rispose lei, stringendosi nelle spalle. In realtà il motivo era un altro: una strana inquietudine l’aveva colta, ma non voleva dirgli nulla. Era sicura che avrebbe dato di matto, se avesse saputo di quelle sensazioni che l’avevano fatta svegliare più volte durante la notte. “La pancia mi intralcia.”
“Io la trovo splendida.” sussurrò Shinichi, accarezzandole il pancione tondo e chinandosi a baciarlo. Lei sorrise, inevitabilmente: sapeva quanto Shinichi fosse dispiaciuto per non averla vista incinta di Shiho- chan, e da quando aspettava il loro secondogenito aveva seguito con impazienza ed ansia la crescita della sua pancia, non prendendo occasione per accarezzarla e baciarla.
“Devi andare al lavoro.”
“Ma devo proprio?” mormorò lui, abbracciandola.
“Si, devi.”
“Allora diventerò il capo della polizia, così nessuno mi sgriderà perché arriverò in ritardo.”
“Scemo.” Allungò il collo per baciargli il mento. “Vado io a prendere la piccola Shiho e la porto dal dottore.”
“Portaci anche Chibi...così saremo completamente soli e potremo scatenarci.”
“Vergogna, Kudo. Fare proposte indecenti ad una donna incinta di nove mesi.”
“Non mi sembra che ti sia mai tirata indietro.”
“Sporcaccione.” lo rimproverò Shiho, e dopo un ultimo bacio, si separarono. Restò a guardarlo finché non ebbe girato l’angolo, sapendo che lui la osservava dallo specchietto, poi passò per il
combini per comprare qualcosa di pronto. Non aveva voglia di cucinare, la schiena le doleva un po’ ma non come la sera precedente.
Mi sa che seguirò il consiglio di Shin, ho davvero bisogno di riposarmi... Rientrata a casa, Chibi le andò incontro con la ciotola tra i denti e l’espressione implorante.
“Stai diventando una mangiona, lo sai?” La accarezzò sulla testa e le tolse la ciotola, precedendola in cucina. Dopo aver posato a spesa, rovesciò un mucchietto di croccantini nella ciotola, e il cucciolo ormai cresciuto si avventò sopra con voracità. “Sembra che non ti diamo da mangiare da un anno!”
Sorridendo, mise la spesa a posto e lavò i piatti della colazione.
Se mi vedesse Shin, mi sgriderebbe. Non stare in piedi, non mettere le mani nell’acqua fredda, non sollevare pesi, non camminare, non respirare... Scosse la testa, sorridendo ancora. Nonostante ogni tanto lo rimproverasse, era deliziata e compiaciuta da tutte quelle premure ed attenzioni. A volte esagerava, lo ammetteva, ma lei sapeva che era solo dovuto all’amore che provava per lei e per il piccolo che portava in grembo.
Ed è anche colpa mia. Alla prima gravidanza non era presente, ora vuole recuperare con il secondo bimbo...Si accarezzò il pancione rotondo, con dolcezza. Mancavano tre settimane al parto, e tutto procedeva bene. Shincihi era stato presente a tutte le visite, esami e corsi pre- parto: era su di giri, felice ed euforico per quel nuovo arrivo, e non faceva altro che coccolarla, accarezzarle la pancia e parlare con il bambino, che era fermamente convinto fosse un maschio.
Anche se questo signorino non vuole farsi vedere. A me non importa cosa sia, l’importante che sia sano e forte. Lo amerò immensamente, proprio come la sua sorellina monella...siamo un pochetto ansiosi, eh?
e pure pervertiti, come al solito, vergogna kudo fare certe proposte indecenti ad una donna incinta di nove mesi!
però, mi piacerebbe vedere shiho con la pancia
beh, ovviamente noi sappiamo se il bambino sarà maschio o femmina, ma non diciamo niente a kudo^^
vi aspetto domenica con la terza parte....se sopravvivo. domenica ho una specie di presentazione del libro, al pranzo di un'associazione teatrale di cui mio papà fa parte.
sto andando in panico, sarà meglio che vada a studiare la mia parte^^
a presto
