ehilà, gente! puntuale come sempre(ma quando mai!!!) vi regalo un altro piccolo capitolo.
che si dice? qui splende il sole, e fa anche piacevolmente caldo...ma tanto sappiamo che non durerà, quest'anno proprio sto cappero di freddo non vuole proprio mollarci!!!! voglio l'estate!!!!
prima di tutto, comunicazione importante: ma i titoli non me li suggerite più????? ringrazio harry^^ cmq, avevo in mente di chiamare questa fiction semplicemente "shiho", che ne pensate di questo? per ora, resta il titolo più accreditato, a meno che non mi venga un'ispirazione o voi non ve ne uscite con un suggerimento strafigo^^
passiamo alla posta!
mimi: ah, il buon vecchio joe^^ però preferisco ramseyXD
hikaru: no, aspettaaaaaa....non uccidermi akira, mi serve ancora!!!!!
nico: naturalmente c'è anche lui
però la versione figa, non quella dell'uomo di chicago o quello del dirottamento con la voce del garbolo
altrimenti a che servono i mariti???
rubrica!!!!! grazie a mio marito ed agli altri sgherri, altre nuove scoperte oggi per l'ormai famosa
nun ce pò fregà de meno. e cosa scopriamo oggi????? ma naturalmente il piano messo in atto dalla nostra puccia numero due per far si che mamoru si accorga della dolcissima saori! volete conoscere qualche dettaglio? beh, prima di tutto shiho ha riunito la vecchia organizzazione nera(resuscitandola con le sfere del drago, a parte gin, che non muore mai) ed ha assegnato ad ognuno un compito. gin e voddy, che amano scorazzare in porche, pedineranno il buon mamoru; vermouth si occuperà di insegnare a saori come essere sensuale ed accalappiare i ragazzi, ovviamente andando in giro con le tutine stile occhi di gatto; korn terrà mamoru sotto la mira costante del suo fucile, nel caso il nostro si ritrovi ad accettare avances da altre donne(ovviamente, nel caso, sparerebbe alla donna, mamo ci serve vivo), kir metterà cimici e trasmittenti per casa di mamoru ed in tutti i luoghi da lui frequentati, per scoprire i suoi punti deboli e come usarli per favorire la conquista, chianti....visto che è arrivata in ritardo alla riunione, porterà il pranzo e la cena ai suoi colleghi. ed il boss, sorveglierà tutto e riferirà a shiho^^
mamoru non ha scampo!
ed ora finiamo con le cavolate, e passiamo al capitolo. ne inizia uno nuovo, vediamo che cosa succederà, e se avremo ancora voglia di passare akira o kanzaki(o tutti e due) sotto le ruote di un camion.....
CAPITOLO CINQUE- UNA GIORNATA AL MARE
Prima ParteDopo che Saori si fu sciacquata il volto, raggiunsero le amiche in sala mensa, costrette a sorbirsi le lamentele di Hotaru per il loro ritardo. I ragazzi non c’erano, ma proprio quando stavano tornando alle proprie classi per le lezioni pomeridiane, Shiho intravide tra gli studenti la figura atletica di Kanzaki, che parlava con il presidente dell’Associazione Studentesca: incrociò il suo sguardo solo per un momento, e si sentì il cuore galoppare impazzito nel petto. Dieci minuti più tardi, il cellulare che teneva sotto il banco emise una leggera vibrazione, e per poco non svenne quando lesse il messaggio.
Ho chiesto il tuo numero a Mamoru. Possiamo vederci domani, dopo le lezioni? Era di Kanzaki.
Non seppe nemmeno lei come riuscì ad arrivare a fine lezione, senza far trasparire l’impazienza e l’emozione che stava provando a quell’invito. In quelle due ore fece mille congetture, passò dall’euforia di una dichiarazione all’angoscia di un rifiuto, si chiese per quale motivo volesse vederla e cosa volesse chiederle. E non disse niente alle amiche, anche se non seppe spiegarsi il perché. Voleva tenere solo per lei quel piccolo segreto che la univa a Kanzaki.
Attese con impazienza che arrivasse il giorno dopo, ed il momento in cui si sarebbe trovata sola con Kanzaki. Dormì poco la notte, e con l’avvicinarsi dell’orario dell’appuntamento, il nervosismo raggiunse livelli insostenibili. I suoi occhi inquieti correvano continuamente all’orologio che aveva al polso, ed il tempo sembrava non passare mai. A pranzo, mangiò poco e prestò scarsa attenzione ai discorsi delle amiche, che non sembrarono notare la sua inquietudine; anche le lezioni del pomeriggio si trascinarono lente e noiose, ma quando mancavano cinque dieci minuti al termine del suo supplizio, le arrivò un altro messaggio. Era sempre Kanzaki, e con poche parole mise fine a tutte le sue speranze.
Scusami, ho un problema al club. Non possiamo vederci.
Shiho ci rimase male, ma si disse che non poteva certo mettersi a piangere o dare di matto. Kanzaki era il capitano della squadra di calcio, ed era suo dovere essere sempre presente e risolvere i problemi che si presentavano.
Ma si, sicuramente mi manderà un altro sms per chiedermi di vederci ancora... Tuttavia, trascorsero due giorni, ma non la contattò più. E Shiho sprofondò nel baratro dell’infelicità, e visse in simbiosi con il suo cellulare, chiedendosi il motivo del comportamento di Kanzaki. Non pensava ad altro, e solo l’incredibile forza di volontà di cui era dotata le impedì di mettersi a piangere. Ma il suo stato d’animo non sfuggì né alla madre né a Yuri, che le chiesero se avesse qualche problema. Shiho rassicurò entrambe, dicendo che era stanca e si sforzò di non mostrare la tristezza che aveva dentro. Non voleva che sua madre e l’amica si preoccupassero per lei ed ascoltassero ancora le sue lamentele, perfino lei ne aveva fin sopra i capelli delle sue pene d’amore. Perciò, tornò a sorridere, e quando rivide Kanzaki alla mensa cercò di comportarsi come al solito. Anche se, in fondo al cuore, desiderava che lui le parlasse e le spiegasse i motivi del suo comportamento.
“Ehi, ragazzi, mi è appena venuta una splendida idea!” esclamò d’un tratto Hotaru, sempre appiccicata al suo amoruccio. “Perché domenica non ce ne andiamo tutti al mare?”
“Sarebbe bello, eh?” la appoggiò subito Nagase, con entusiasmo. “Un’intera giornata in compagnia degli amici, ad arrostirci al sole, a giocare a calcio sulla spiaggia, a fare la gara di tuffi...”
“Abbiamo capito.” lo interruppe Mamoru, divertito. Shiho annuì, pensando che forse avrebbe avuto l’occasione per chiarirsi con Kanzaki. “Hai già pensato a dove andare?”
“Non lo so. Magari possiamo decidere tutti insieme...allora, siete d’accordo?”
“Io sicuramente!” esclamò nagase, battendo le mani con entusiasmo.
“Non ne dubitavamo.” replicò Mamoru, con ironia. “Ad ogni modo, contate pure su di me. Ho davvero voglia di passare una giornata al mare.”
“Verrò anch’io.” mormorò Saori, arrossendo appena. “E tu, Rick? Vieni con noi?”
“Massì...perché no?” rispose il ragazzo, dopo un lungo istante di silenzio, sbadigliando annoiato. “Mi pare che ci siamo tutti, se anche i cugini Saito accettano.”
“Io si.” disse Yuri, tranquillamente. Akira borbottò e si strinse nelle spalle, ma alla fine fece un cenno d’assenso.
Oddio, ci sarà pure lui? Non ci avevo pensato... Non era riuscita a chiarirsi con lui, e l’idea di un’intera giornata con Akira le risultava intollerabile. Ma non doveva dimenticare il motivo per cui ci andava.
E Saito posso pure ignorarlo...per nulla al mondo rinuncerò ad una giornata con Kanzaki!Fu duro convincerlo, ma alla fine Shinichi le concesse il permesso di andare al mare. Pazza di gioia e felicità, Shiho trascorse il sabato in giro per negozi e la domenica fu in piedi molto presto, ben prima di tutta la famiglia. Si preparò in fretta, ed uscì di casa quando i genitori ed i fratelli si sedevano a tavola per la colazione. Fu la prima ad arrivare in stazione, e per ingannare l’attesa andò a comprare cappuccino e brioches per tutti. Qualche minuto dopo, cominciarono ad arrivare anche gli amici: i fratelli Kanzaki, Yuri, Nagase con i fratelli Chidori, ed infine Akira, con l’aria di chi si era appena svegliato ed un cappellino nero che gli nascondeva il volto annoiato. Kanzaki indossava una maglietta corta, un paio di pantaloncini ed aveva un atteggiamento così disinvolto che Shiho non poté fare a meno di fissarlo ammirata, riscuotendosi dal torpore solo quando lo stesso Kanzaki le chiese cosa contenessero i sacchetti ai suoi piedi. Tutti approvarono la sua idea, e decisero di consumare la colazione sul treno.
Dieci minuti più tardi, lasciavano la stazione, pronti per l’avventura. Il posto che avevano scelto era un paesino a tre ore da Tokyo, che affacciava su una deliziosa spiaggetta e su un mare azzurrino. A Shiho piacque immediatamente. Le casette in pietra e mattoni, un grande viale alberato, tante aiuole piene di fiori colorati, la gente cordiale che salutava e sorrideva, profumi di spezie e di zucchero, l’odore salmastro del mare e la brezza che accarezzava la pelle. I ragazzi scesero subito in spiaggia, piantarono i due ombrelloni che avevano affittato e si sistemarono. Shiho ammirò emozionata il fisico atletico di Kanzaki, che fu subito trascinato in acqua da Nagase ed Hotaru. Mamoru li seguì tranquillamente con Yuri, mentre Akira si sedeva sotto uno degli ombrelloni, nascosto dietro il cappello e gli occhiali da sole. Saori e Shiho rimasero in riva al mare, a raccogliere conchiglie.
“Tu non fai il bagno, Shiho?”
Lei scosse la testa. “No. Per fare il bagno, dovrei rimanere in costume...ed io mi vergogno.”
“Eppure sei cosi carina. Hai una bella carnagione, come tua madre.”
“E come lei, mi imbarazza mostrarmi senza vestiti.” Si scambiarono un sorriso divertito. Shiho notò che l’amica non aveva il braccialetto al polso, e corrugò la fronte. “Hai tolto il bracciale?”
“Avevo paura di perderlo. Ma ce l’ho nello zaino...non me ne separo mai.”
La giovane Kudo sorrise, dolcemente. “Mamo- chan ti piace proprio, eh?”
Le guance di Saori divennero rosso porpora. “Oh, io...ehm...no, vedi...”
“Tranquilla, non l’ho detto a nessuno. Da quanto ti piace?” le chiese Shiho, sedendosi sulla sabbia, con l’acqua che le lambiva le ginocchia.
“Dal primo giorno di scuola.” confessò, arrossendo ancora sotto il cappellino di paglia che la proteggeva dal sole. “Mi ero persa, e lui fu così gentile da accompagnarmi alla classe di mio fratello. Poi mi ha sorriso, dicendo di chiamarlo se avevo ancora bisogno di aiuto.”
“È proprio da Mamoru comportarsi da gentiluomo.”
“Già. Per questo, non ho nessuna speranza con lui.” mormorò Saori, con un sospiro. “È nella sua natura essere gentile e disponibile. Per questo, anche se lo è con me, non posso rallegrarmene.”
“Non disperare, Saori. Riuscirai a conquistare Mamo- chan, ed io ti aiuterò.”
“Davvero?” chiese Saori, con un filo di voce.
“Fidati di me.” Shiho incrociò le braccia sul petto, rimuginando tra sé e sé. “Dunque, per conquistarlo dovresti conoscere le cose che gli piacciono, i suoi interessi, e cercare un punto d’incontro tra voi...beh, su questo non c’è problema. Lo conosco fin da quando era piccolo, quindi posso dirteli io. Però devi anche parlare con lui, non puoi restartene in disparte, a sospirare per lui.”
“E cosa gli dico?” le chiese Saori, ansiosa.
forza, saori, facciamo tutti il tifo per te!!!! con shiho dalla tua parte(ed i mibXD) stai sicura che alla fine il secchione si dimenticherà dei libri ed avrà occhi solo per te!!!!
kanzaki, che cavolo combini? prima fai illudere la puccia, e poi....
attento, rischi grosso qui!!!!
quizzone!
- quale sarà mai stato il problema al club di calcio, che ha impedito a kanzaki di andare da shiho, facendola disperare?
- nagase quanti panini si sarà portato?
- ma soprattutto, shinichi passerà tutta la domenica buttato sul divano, depresso a manetta perchè la figlia è al mare con
quattro ragazzi?
voglio andare anche io al mare!!!!!!
intanto se volete sapere cosa succederà ai nostri amici, vi aspetto giovedì!
non mancate, perchè.....................