buongiorno a tutti! vi siete ripresi da HP???
oggi fa caldo, caldo, caldo....fortuna che la mia camera è esposta al sole solo al mattino, fino alle 11 circa, così nel pomeriggio si sta freschi....e le grandi pulizie sono in atto!!! sto buttando un sacco di cose, detesto quando si riempiono i cassetti e gli armadi di cose inutili! se potessi, li svuoterei tutti
posta!
dan: bentornata dani!!!!! ci sei mancata
passiamo alla solita rubrica che tutto sa e tutto conosce, la mitica
nun ce pò fregà de meno!!! io ed il boss mibbico, che mi assiste in questa attività, abbiamo mandato i nostri scagnozzi in cerca di informazioni a riguardo di una faccenda di estrema importanza....cosa c'era nelle famose cassette di elena myano? come mai tutti i tipi tosti di one piece hanno la D nel nome? cosa si nasconde dietro le calzamaglia di superman? ovvio che no. la questione è: che QI avranno nagase ed hotaru. ebbene, grazie al dottor agasa, che ha inventato per noi un marchingegno che permette di misurare il QI senza fare il test...ebbene, sapete cosa abbiamo scoperto? che a dispetto delle apparenze i due hanno un QI elevatissimo, e questo perchè....sono degli alieni!!!!!!!
perciò abbiamo dovuto eliminarli, per preservare la sicurezza nazionale, e quindi d'ora in avanti la ff proseguirà con due cloni creati dal dottor agasa
a proposito di ff, ma state continuando a pensare ad un titolo????????
ed il mio libro, l'avete comprato???????
finito di farmi pubblicità e sfruttato i miei lettori, passiamo al capitolo di oggi. ne inizia uno nuovo, e come dice il titolo, nulla è più come prima e tutto sarà più difficile d'ora in avanti......
CAPITOLO NOVE- UNA STRADA DIFFICILE
Prima Parte
La spiaggia si restringeva, un gruppo di scogli quasi impediva il passaggio. Shiho dovette entrare in acqua per superarli, appoggiandosi alle rocce e sollevando il piede infortunato per impedire che la fasciatura si bagnasse. Dopo gli scogli, la spiaggia tornava ad allargarsi: quel tratto era deserto, c’erano solo due figure solitarie... Shiho si fermò di colpo, lasciando cadere tutte le conchiglie raccolte.
No...no...no...non adesso...no!Il respiro parve fermarsi in gola, le lacrime le offuscarono gli occhi: Yuri stava singhiozzando, e Kanzaki la teneva tra le braccia, cullandola e parlandole. L’espressione del suo volto, che mai gli aveva visto, fu come una pugnalata diretta al cuore. Non riusciva a muoversi, era come paralizzata. Perché? Perché era andata così? Doveva esserci lei tra le braccia di Kanzaki, doveva essere lei che guardava con tanta tenerezza!
Perché questo deve succedere a me? Perché io? Perché Yuri? Tutti, ma non lei...In quel momento, la ragazza sollevò la testa ed incrociò il suo sguardo attonito. Impallidì di colpo, spalancando gli occhi. Poi divenne tutta rossa e si sciolse dall’abbraccio di Kanzaki, allontanandolo con una spinta. Strinse le mani a pugno e si mosse verso di lei.
“Shiho, io...io vorrei...”
“No...no...” La giovane Kudo indietreggiò istintivamente, appoggiando il peso del corpo sulla caviglia ferita. Una fitta dolorosa la colse, ma lei la ignorò: era qualcos’altro a farle più male.
“Shiho...ti prego, io...”
“No...non farlo...” sibilò Shiho con un sussurro strozzato. Il suo sguardo andò da Yuri a Kanzaki, dietro di lei. Le lacrime le punsero gli occhi ed il cuore le balzò in petto: il suo volto era immobile, freddo, privo di espressione. Non riusciva a sopportarlo: ora capiva che con Kanzaki non aveva mai avuto nessuna speranza, nessuna possibilità, lui l’aveva sempre e solo considerata un’amica. Erano tutte illusioni, un inutile castello di carta che era crollato miseramente al primo soffio di vento.
Ero solo io a crederci! Che stupida!“Shiho, aspetta...”
“No! Lasciami in pace! Non voglio parlarti!”
“Shiho...” la implorò Yuri, con voce rotta dalle lacrime. “Ti prego...”
“Vattene! Non seguirmi!” gridò Shiho, indietreggiando ancora. Incurante del dolore alla caviglia, cominciò a correre, il cuore in gola e le lacrime trattenute che le bloccavano il respiro. Non seppe come, riuscì a tornare alla spiaggia: comunicò al professore che non stava bene ed ebbe il permesso di tornare in albergo, dove si rifugiò nella sua camera e diede libero sfogo alle emozioni pesanti che le gravavano sull’animo.
Non ce la farò mai! Non voglio più vederli, non voglio più stare con loro! Non voglio più essere amica di Yuri!Quando si fu calmata, cominciò a raccogliere le sue cose e riporle nella valigia. Avrebbe chiesto a Saori e Mamoru di prenderla, quando sarebbe arrivata l’ora. Non voleva correre il rischio di ritrovarsi in camera con Yuri, quando i ragazzi fossero tornati dal mare. Scese al piano di sotto, pensando distrattamente che era dalla sera precedente che non mangiava, e restò nella sala relax finché i ragazzi del Teitan non furono tornati e pronti alla partenza. Saori le scese la valigia e Mamoru la scortò gentilmente fino alla stazione, offrendole il braccio per aiutarla, mentre Hotaru e Nagase le portavano la valigia e lo zainetto.
Salirono sul treno, e Shiho si curò di mettersi nei posti in fondo, lontano da tutti: era distrutta, non vedeva l’ora di tornare a casa, e trovare il conforto della sua famiglia.
Questa gita, Yuri e Kanzaki che si abbracciano, il dolore e la sofferenza... Sentì nuovamente le lacrime pungerle gli occhi.
Pensavo di averle perse tutte. A quanto pare, ne ho ancora tante...“Hai una faccia orribile.”
Akira si sedette nel posto accanto al suo, infilando le mani nelle tasche della felpa. Shiho incrociò i suoi occhi, attraverso il velo delle lacrime: non c’era traccia della solita ironia, non erano beffardi o derisori come sempre. "Lo so. Cosa credi? Lo so benissimo!”
“Dovresti fare qualcosa. Sembra che ti abbiano pestato in una rissa.”
“Lo so.” mormorò Shiho, premendo le mani strette a pugno contro le labbra, per impedire ai singhiozzi di esplodere. Stava piangendo di nuovo.
“Uff!” borbottò Akira, con un sospiro. “Possibile che quando ti sto intorno, stai sempre a piangere?”
“Puoi...anche...andartene...” mormorò Shiho contro le nocche bianche, sforzandosi di trattenere i singhiozzi.
“Così ci faccio una pessima figura.”
“Nessuno ti...ti ha invitato...” Shiho chinò la testa, mordendosi le nocche. Non riusciva a smettere, ed avere paura di scoppiare davanti a tutti.
“Uff!” Akira corrugò la fronte, poi si tolse il cappellino e lo appoggiò con forza sulla testa china della ragazza. “Almeno non farti vedere dalle pettegole. Sei davvero un disastro.”
Shiho rimase senza parole. Non si aspettava quel gesto da parte sua, e per un attimo dimenticò la causa della sua sofferenza. Quel cappellino le comunicava un senso di protezione: sembrava potesse schermarla da ogni sguardo, ogni dolore. “Perché...perché fai tutto questo?”
“Perché non sei divertente con il moccio al naso.” replicò lui, con tono burbero, nascondendosi dietro gli occhiali da sole.
“Io non ho il moccio al naso.” protestò lei, mettendo il broncio. Almeno, aveva smesso di piangere.
“Invece si. E ti consumerai le mani, a forza di morderle.” sentenziò, afferrandole bruscamente e infilandole nella tasca della felpa, insieme alla sua.
“Ma...” Sorpresa e spiazzata, Shiho tentò di ritirarle, ma lui aumentò la stretta e non glielo permise.
“Sta zitta. E cerca di riposarti un po’, sei uno straccio.”
Shiho aveva di nuovo voglia di piangere, ma stavolta non per la delusione subita. Quella gita era stata un disastro. Aveva scoperto che Kanzaki era innamorato di un’altra ragazza, che questa ragazza era Yuri- la sua migliore amica fin dall’asilo- e che anche lei lo ricambiava. Nonostante tutto, però, una luce era comparsa in fondo al tunnel: forse, tra tristezza e disperazione, poteva nascere una piccola speranza.
Posso considerare Saito come mio amico? Beh, dopotutto, a questo punto non mi sembra tanto strano...All’arrivo a Tokyo, Mamoru e Saito la aiutarono a scendere dal treno ed a portare le valige. Shiho fu grata della loro presenza, e di quella silenziosa di Saori, e si chiese per un attimo cosa sarebbe successo ai suoi amici: era innegabile che il legame segreto tra Yuri e Kanzaki avrebbe potuto causare la rottura del gruppo.
Cosa faremo adesso? Come potremo tornare a ridere e parlare come prima? Saori si è già schierata dalla mia parte, Hotaru e Nagase mi hanno detto la stessa cosa, e Mamoru naturalmente non mi abbandonerà mai. Saito è stato molto gentile con me, ma Yuri è sempre sua cugina, e Kanzaki è il fratello di Saori. Ho paura che niente sarà come prima...“Ehi, piccola, tutto bene?” le chiese Mamoru, sorreggendola. Una volta scesi dal treno, gli studenti erano stati suddivisi in gruppi, ed uno per volta i professori si assicuravano che ogni ragazzo fosse consegnato alla sua famiglia.
“Si. Grazie.” Shiho sorrise, anche ad Akira, che portava sempre le sue valigie. “Senza di voi, non ce l’avrei mai fatta.”
“Noi siamo qui, quando vuoi.” le assicurò Mamoru, stringendole il braccio con affetto. Corrugò la fronte, esitando. “Cosa intendi fare? Con...con Yuri. Siete amiche dall’asilo.”
“Lo so, ma...in questo momento non riuscirei ad affrontarla. Non sono lucida.” rispose Shiho, dopo che i due ragazzi l’ebbero aiutata a salire le scale che portavano fuori dalla stazione. “Proprio perché ci conosciamo fin da bambine...voglio prendermi un attimo in più di tempo.”
“Ricorda che io sono con te...in qualunque momento, per qualunque cosa. Puoi chiamarmi anche alle due di notte, io ci sarò.” mormorò Mamoru, con un sorriso colmo di affetto, stringendole dolcemente le spalle, comunicandole un senso di calore e protezione. Era certa che con l’aiuto dei suoi amici avrebbe superato anche quel momento. “Qualcuno che ti aspetta.”
mettete via armi ed oggetti impropri (si, anche conan è considerato oggetto improprio ed arma)
le sofferenze per la nostra puccina aumentano, povera
speriamo che la sua dolce mamma e quell'inutile del padre possano darle il conforto che le serve....beh, la mamma sicuramente, il padre
beh, intanto akira svolge un egregio lavoro, adoro quando le da il berretto e si infila le sue mani in tasca
quizzzzzzzz!
- quanto peserà lo zaino di shiho?
- i passeggeri del treno saranno stati contenti di farsi il viaggio con gli studenti del teitan?
- ma soprattutto, perchè nessuno si è offerto di prendere la divina puccia jr in braccio invece di farle scendere le scale???
questo ed altro scopriremo nella prossima puntata, vi aspetto con il solito aggiornamento del lunedì. ah, naturalmente mamoru aveva il costume nero con una rosa rossa sulle chiappe....ed ora vado a cacciare mio marito dal divano, che sono due giorni che è buttato li dicendo che è stanco....ma se sei apparso solo 5 minuti!!!!!! ed allora al clash ti prendi due anni di vacanza????????